Villa Sant'Angelo
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Villa Sant'Angelo | |||
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Stato: | ![]() |
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Regione: | ![]() |
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Provincia: | ![]() |
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Coordinate: | |||
Altitudine: | 570 m s.l.m. | ||
Superficie: | 5,26 km² | ||
Abitanti: |
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Densità: | 82,89 ab./km² | ||
Frazioni: | Tussillo | ||
Comuni contigui: | Rocca di Mezzo, San Demetrio ne' Vestini, Sant'Eusanio Forconese | ||
CAP: | 67020 | ||
Pref. tel: | 0862 | ||
Codice ISTAT: | 066105 | ||
Codice catasto: | M023 | ||
Nome abitanti: | villesi | ||
Giorno festivo: | 4 maggio | ||
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Villa Sant'Angelo è un comune di 436 abitanti della provincia dell'Aquila: fa parte della Comunità montana Amiternina.
Il paese, con la sua frazione Tussillo, è un antico borgo nella Valle dell'Aterno.
Indice |
[modifica] La storia
Villa S.Angelo si situa sulle due rive del fiume Aterno poco prima che, ad oriente, la lunga vallata aquilana venga chiusa a cuneo dal convergere delle catene montuose del Sirente e del Gran Sasso. A sua volta dalle Pietre Grosse di Tussillo si spalanca il grandioso paesaggio dell’altra riva dell’Aterno, spaziante dalle vette del Gran Sasso, su fondo celeste, al bianco dei borghi sulle dirimpettaie verdi propaggini. ‘La Villa’ si stende in basso, Tussillo s’aggrappa alle prime balze del monte di Sant’ Petr’, avendo a destra il poggio su cui sorgeva il ‘castello’ di Barili. L’attuale Villa S.Angelo ebbe origine nell’XI-XII sec. come nucleo insediativo privo di cinta muraria difensiva. Tuttavia reperti scultorei a tipiche trecce longobardo-franche del IX-X sec. parlano di una plurisecolare storia del luogo. Oggi si scopre anche che nei paraggi esisté un insediamento romano. Il Mommsen riportava una dimenticata iscrizione sepolcrale romana, conservata presso la Villa Dragonetti di Paganica, che, annota lo studioso tedesco, proveniva da Villa S.Angelo “quae est prope Stiffe”. La circostanza è confermata dal ritrovamento di tre sepolture a sarcofago di età imperiale, con corredo di monete del IV secolo. Quanto all’identità dell’antico insediamento, secondo gli studiosi Maurizio Pasqua e Maurizio D’Antonio, il sito della romana Frustenias potrebbe esser localizzato appunto qui, in tenimento villese. L’ipotesi merita ogni considerazione, tenuto conto che una città corrisponderebbe quasi esattamente alla Frustenias distante 2 miglia da Aveia e 18 da Alba Fucens riportata sulla Tabula Peutingeriana. Tutto quanto precede testimonia che la località villese nel primo millennio d.C. dové rivestire una decisa importanza territoriale. Nel sec. X, per ragioni di difesa e di sicurezza, si cominciarono ad innalzare torri e fondare castelli. È il momento della fondazione di Barili. A detta del Crispomonti esso risulterebbe abitato già nel 929. Dei signori successivi si ricordano un Taddeo – del lignaggio dei famosi Gran Conti dei Marsi – e un Gualtieri, capitano di Enrico V. Nel XII-XIII sec. Villa S.Angelo, al pari di Barili e relative ‘ville’ sorelle, e come del resto altri ‘castelli’ forconesi quali Fossa e Ocre, non poté concorrere alla fondazione dell’Aquila a causa dell’opposizione del proprio barone. Distrutto parzialmente, pare, per ordine di Carlo I d’Angiò e certamente devastato nel 1293 da Niccolò dell’Isola, del che dice Buccio di Ranallo, Barili compare nell’anno successivo nel noto diploma di re Carlo II, che elencava, a scopo fiscale, le Terre appartenenti al Comitatus Aquilanus. Di nuovo in parte distrutto da Braccio da Montone nel 1424, di Barili si fa menzione ancora nel 1481, quando ‘si ridusse all’obbedienza dell’Aquila’. Nel 1629 Villa S.Angelo è ceduta alla famiglia Colonna. Del ‘benigno’ dominio del primo di costoro, Pierfrancesco Colonna ‘l’huomini della Villa S.Angelo’, è testimone l’epigrafe ancor esistente nel cortile di palazzo ex-Jacobucci. Dal 1663 sino al 1806, anno dell’abolizione della feudalità, venne tenuta dai principi Barberini.
“sintesi tratta dal volume di S.E. Mons. Orlando Antonini “Villa Sant’Angelo e dintorni”
[modifica] Cittadini illustri
Tra i personaggi illustri di Villa S.Angelo si segnalano un don Nicola Tomei, grande latinista e autore di carmi pubblicati a Napoli, uno dei più noti esponenti della cultura aquilana del ‘700 [citazione necessaria] e la figura di patriota di Colombo Andreassi (1770-1799), che morì per la causa della Repubblica partenopea.
[modifica] Evoluzione demografica
Abitanti censiti
[modifica] Voci correlate
[modifica] Collegamenti esterni
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