Massa d'Albe
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Massa d'Albe | |||
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Stato: | ![]() |
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Regione: | ![]() |
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Provincia: | ![]() |
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Coordinate: | |||
Altitudine: | 865 m s.l.m. | ||
Superficie: | 68,33 km² | ||
Abitanti: |
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Densità: | 22,92 ab./km² | ||
Frazioni: | Alba Fucens, Forme | ||
Comuni contigui: | Avezzano, Magliano de' Marsi, Ovindoli, Rocca di Mezzo, Scurcola Marsicana | ||
CAP: | 67050 | ||
Pref. tel: | 0863 | ||
Codice ISTAT: | 066054 | ||
Codice catasto: | F022 | ||
Nome abitanti: | massetani | ||
Santo patrono: | San Sebastiano | ||
Giorno festivo: | 20 gennaio | ||
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Massa d'Albe è un comune di 1.566 abitanti della provincia dell'Aquila: fa parte della Comunità montana Marsica 1.
Indice |
[modifica] Onorificenze
Il Comune è stato insignito della Medaglia d’argento al merito civile per per atti di abnegazione durante il secondo conflitto mondiale .
[modifica] Notizie generali
Situata nell'area del Parco Regionale Sirente-Velino, Massa d'Albe, in provincia dell'Aquila, ai piedi del Monte Velino, è un comune denuclearizzato che comprende l'abitato di Massa e le frazioni di Alba Fucens, dove sono presenti importanti resti archeologici, e Forme, via di passaggio verso i campi da sci di Ovindoli. Poco distante dal comune di Avezzano, la più vicina stazione ferroviaria, servita da treni con trasporto di biciclette, è raggiungibile anche attraverso l'Autostrada A24 Roma - L'Aquila e l'Autostrada A25 in direzione Pescara.
[modifica] Archeologia e storia
I nuclei originali del paese furono abitati nel XIV secolo in seguito all'abbandono dell'antica città italica di Alba Fucens. Il nucleo centrale del comune odierno è il risultato della ricostruzione congiunta di due villaggi una volta distinti, Massa e Corona, dopo il terremoto che nel 1915 li rase al suolo. Durante la Seconda Guerra Mondiale fu sede di un comando delle SS naziste che presidiavano la linea di difesa tedesca dell'Italia Centrale che attraversava il suo territorio e per questo fu luogo di una modesta, seppur significativa attività partigiana.
Il comune di Massa d'Albe comprende nel suo territorio gli importanti resti archeologici dell'antica città romana di Alba Fucens, i cui scavi non sono mai stati completati. Le opere rinvenute dalla spedizione archeologica del belga De Vischer sono state trasferite nel museo archeologico di Chieti. La chiesa che sorge sulla sommità di una delle tre colline di Alba Fucens, San Pietro in Albis, è un'importante opera gotico-romana. Dopo il terremoto del 1915 la chiesa, semidistrutta, fu restaurata, ma le opere sacre salvate dal crollo furono trasferite nel Museo di Celano.
[modifica] Ambiente, territorio, turismo
Il nucleo centrale dell'abitato è adagiato sulle falde del Monte Velino, una delle vette più alte dell'Appennino centrale (2.487 mt.). Attraverso i sentieri segnati dal Club Alpino Italiano (CAI) è possibile raggiungere il rifugio Capanna di Sevice. Il monte e l'area circostante, grazie alla tutela prevista per i parchi ed alle attività di riforestazione e reinsediamento faunistico, costituiscono un habitat naturale per cinghiali, cervi, volpi, lepri, grifoni e aquile. Queste ultime, che si riproducono una volta l'anno, nidificano in una gola del massiccio del Velino (da alcuni mesi l'accoppiamento è minacciato dall'accesso all'area da parte di SUV, oggi facilitato da un sentiero parzialmente asfaltato). Sulle pendici del monte si trovano in stato di semilibertà anche molti cavalli da sella. Questi elementi, insieme ad un'intelligente attività di promozione all'educazione ambientale da parte di alcuni giovani imprenditori della zona, stanno incoraggiando un turismo a basso impatto ambientale, incentrato su corsi di educazione ambientale. Il trekking, il biking, il bird-watching e l'alpinismo orizzontale sono le attività maggiormente praticate da abitanti e turisti. Gli esperti possono anche individuare siti non segnalati per il free climbing.
La località montana in estate si trasforma in luogo di villeggiatura per molti immigrati interni e le loro famiglie, che negli anni fra le due guerre e soprattutto durante la ricostruzione si trasferirono nella capitale, Roma, raddoppiando il numero di residenti che in agosto arriva a circa 3.000 unità. Insieme all'estrema vicinanza a Roma, circa 80 km, questo è uno dei motivi dell'intensa attività di edificazione della zona che l'approvazione del nuovo piano regolatore ha sanato dagli abusi paesaggistici e ambientali che l'hanno a lungo caratterizzata, permettendo l'innalzamento delle vecchi abitazioni, ma snaturandone l'aspetto originale post-terremoto.
Lungo i sentieri forestali, a deturpare il territorio di Massa d'Albe contribuisce grandemente l'attività di escavazione delle ditte che commerciano sabbie da costruzione e che negli anni hanno determinato veri e propri crateri nel territorio circostante, contribuendo però in maniera assai limitata all'economia della zona ed alle rimesse comunali, insufficienti a promuovere servizi adeguati e decoro all'abitato. Il problema centrale del paese rimane infatti quello del dissesto delle sue strade. Problema accessorio è la difficoltà di accesso alla rete Internet e alla banda larga.
L'attuale amministrazione ha promosso ultimamente rilevanti opere di sistemazione delle sedi stradali dei marciapiedi, una nuova illuminazione e il rinfoltimento delle aiuole.
[modifica] Economia
L'economia massetana è marginalmente legata all'agricoltura ed all'allevamento. Le graminacee e gli alberi da frutto sono distribuiti su tutto il territorio, mentre nell'allevamento prevale quello di ovini e bovini. Entrambe le attività sono oggi rese in parte ancora possibili e redditizie grazie all'impiego di braccianti slavi e dell'est europeo. Oggi accade che molti abitanti, dopo il lavoro in fabbrica o nella Pubblica Amministrazione locale, si dedichino parzialmente ai campi e agli animali da allevamento.
Inoltre un'azienda autoctona per lo smaltimento dei rifiuti, cresciuta soprattutto fuori regione, è divenuta un'importante fonte di lavoro sul territorio non solo massetano, occupando molti addetti.
Ci sono servizi economicamente rilevanti per il turismo; in particolare, nella frazione di Forme sono nati numerosi agriturismi gestiti da giovani imprenditori, una cooperativa giovanile ha iniziato a gestire con successo il rifugio Casale Damonte e inoltre, per i turisti vanno segnalate alcune attività: la produzione di miele autoctono, di formaggi, e l'allevamento e la macellazione in loco di bovini e ovini per le quali Massa d'Albe è nota in tutta la zona. L'unico forno del paese produce pani e dolci tradizionali.
[modifica] Curiosità
Massa d'Albe si è segnalata negli ultimi anni per un'intensa attività di ospitalità verso gli adolescenti vittime del disastro di Chernobyl. Molti giovani ucraini in estate trovano alloggio, cura e affetto presso le famiglie della zona. Anche grazie a queste attività di volontariato, l'integrazione etnica e culturale non presenta difficoltà di rilievo.
[modifica] Collegamenti esterni
[modifica] Evoluzione demografica
Abitanti censiti
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