Sagron Mis
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Sagron Mis | |||
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Stato: | ![]() |
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Regione: | ![]() |
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Provincia: | ![]() |
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Coordinate: | |||
Altitudine: | 1066 m s.l.m. | ||
Superficie: | 11,21 km² | ||
Abitanti: |
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Densità: | 18,8 ab./km² | ||
Frazioni: | Matiuz, Pante, Vori | ||
Comuni contigui: | Gosaldo (BL), Cesiomaggiore (BL), Tonadico, Transacqua | ||
CAP: | 38050 | ||
Pref. tel: | 0439 | ||
Codice ISTAT: | 022164 | ||
Codice catasto: | H666 | ||
Nome abitanti: | sagronesi | ||
Santo patrono: | Madonna di Loreto | ||
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Sagron Mis (anticamente Sagron Miss) è un piccolo comune del Trentino orientale, al confine con il Veneto. Benché si trovi al di là del Passo Cereda è da sempre parte del Primiero.
Indice |
[modifica] Informazioni generali
È costituito da due villaggi distinti, Sagròn (60 ab.) e Mis (101 ab.). La sede comunale è a Sagron, mentre l'ufficio postale si trova a Mis.
Mis (1.100 m) è un agglomerato di case non molto compatto, sparso su una conca prativa sulla destra (andando verso Agordo) della Strada Statale 347. Sagron (1.061 m) è invece più compatto ed è arroccato su un colle, alla confluenza dei torrenti Mis e Pezea. Vi sono anche altre piccole frazioni (Matiuz, Pante, Casere, Marcoi, Vori...), di solito costituite da appena una manciata di case.
L'altitudine massima del comune è di 2.486 m s.l.m. (Piz de Sagron), quella minima è di 730 m.
[modifica] Stemma comunale
Lo stemma riporta alcuni simboli che rimandano alla storia e alla cultura del comune: in alto a sinistra, la chiesetta è quella della Madonna di Caravaggio ai Marcoi, attorno alla quale si formò un primo centro abitato; in alto a destra, la seggiola ricorda la tipica attività dei careghete; in basso i due dischi alludono alle due frazioni principali, Sagron e Mis, unite in una medesima comunità; l'alternarsi dei colori bianco-argento e verde ricorda le nevi invernali e la natura estiva.
[modifica] Storia
La storia dell'insediamento umano in questo comune ha origini recenti: sino al XVI sec. infatti il territorio era completamente coperto da boschi, in seguito abbattuti dai carbonari. Gli ampi pascoli ottenuti permisero la formazione di un primo nucleo abitativo sul finire del Cinquecento e, all'inizio del Seicento, fu costruita una chiesa a Sagron.
Più tardi, alle tradizionali attività contadine si affiancarono quelle estrattive, grazie alle miniere di oro, mercurio, solfuro e cinabro, tuttavia lo sviluppo della zona fu sempre ostacolato dall'isolamento e dalle scomode vie di comunicazione.
Nell'Ottocento l'economia agricola depressa e l'esaurimento delle miniere costrinsero molti abitanti ad abbandonare la loro terra per cercare lavoro altrove (soprattutto in Francia e nelle Americhe). La principale attività esportata dagli emigranti in Europa fu l'artigianato della sedia e i suoi lavoratori, in dialetto careghete, riuscivano a comunicare tra loro attraverso un idioma di loro invenzione, conosciuto anche dai seggiolai di Gosaldo: lo Scabelament dei conza. Nel secondo dopoguerra l'emigrazione stagionale si indirizzò verso i cantieri della Svizzera per la costruzione delle grandi opere.
[modifica] Arte
Interessante la parrocchiale di Sagron dedicata alla Madonna di Loreto. È un edificio del 1630 e riedificato, dopo l’incendio del 1793, tra il 1795 e il 1807. Nel secondo dopoguerra il campanile fu dotato di quattro campane.
Ai Marcoi, località a sud di Sagron, vi è la chiesetta della Madonna di Caravaggio, primo edificio religioso del comune. L'attuale costruzione risale al 1810.
In località Scudelina si trova un capitello votivo dedicato a Sant'Antonio da Padova (1856), luogo di transito per i lavoratori delle vicine miniere.
Da ricordare, infine, la chiesa della Madonna delle Grazie, eretta nel 1901 a Mis.
Il comune ha inoltre parecchi casolari ed edifici di particolare interesse nei prati dell'alta valle del Mis.
[modifica] Ambiente
I paesi si trovano in una conca isolata, ma molto suggestiva per l´imponente panorama che spazia sulle vette dolomitiche circostanti, in particolare sul Piz de Sagron (2.486 m), parte del gruppo del Cimonega.
Nel territorio comunale, per la frazione di Matiuz e vicino al Piz de Sagron, passa l'Alta via n.2 che da Bressanone conduce a Feltre.
Il patrimonio ambientale di Sagron-Mis è particolarmente importante, trovandosi tra il Parco Naturale Paneveggio-Pale di San Martino e il Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi.
[modifica] Evoluzione demografica
Abitanti censiti
[modifica] Amministrazione comunale
Sindaco: Valentino Guadagnini (lista civica) dal 09/05/2005
Centralino del comune: 0439 65009
Email del comune: c.sagronmis@comuni.infotn.it
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