Ambivere
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Ambivere | |||
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Stato: | ![]() |
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Regione: | ![]() |
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Provincia: | ![]() |
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Coordinate: | |||
Altitudine: | 261 m s.l.m. | ||
Superficie: | 3,24 km² | ||
Abitanti: |
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Densità: | 694,10 ab./km² | ||
Frazioni: | Cerchiera, Genestaro, Teggia | ||
Comuni contigui: | Mapello, Palazzago, Pontida, Sotto il Monte Giovanni XXIII | ||
CAP: | 24030 | ||
Pref. tel: | 035 | ||
Codice ISTAT: | 016009 | ||
Codice catasto: | A259 | ||
Nome abitanti: | Ambiveresi | ||
Santo patrono: | San Zeno | ||
Giorno festivo: | 12 aprile | ||
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Ambivere (Ambìer in bergamasco) è un comune di 2.249 abitanti della provincia di Bergamo. Posto tra l’imbocco della Valle San Martino ed i margini nord-occidentali della zona denominata isola bergamasca, dista 12 chilometri dal capoluogo orobico.
Indice |
[modifica] Cenni storici
Recenti ritrovamenti testimoniano la presenza di primordiali insediamenti umani già dall’epoca preistorica, anche se i primi nuclei abitativi furono opera dei galli, presenti con tribù sparse sul territorio già nel III secolo a.C.. A questa popolazione si deve l’origine del toponimo, che prenderebbe appunto il nome da alcune tribù dette Ambivareti che, provenienti dalla Loira francese, si stanziarono in queste zone.
Tuttavia la prima vera opera di urbanizzazione fu opera dei Romani, i quali sfruttarono la posizione strategica del paese, posto nei pressi di un’importante strada militare che collegava Bergamo a Como, parte terminale di quella che univa il Friuli con le regioni retiche.
Il territorio era inserito in un’area militarmente turbolenta ed allo stesso tempo di vitale importanza per Roma in quanto crocevia militare e commerciale verso l’Europa. Roma vi istituì diversi presidi militari la cui presenza è testimoniata non solo dal permanere in alcune località vicine del toponimo castra ma anche dal ritrovamento di molti reperti archeologici, diffusi fra l'altro anche in altre zone della bergamasca provando così la funzione strategica di questo territorio.
La presenza militare romana inevitabilmente indusse attorno a sé l’aggregazione di comunità indigene e allogene.
Successivamente fu soggetto alla dominazione dei Longobardi, i quali inserirono la zona nel ducato di Bergamo. Spesso il borgo veniva identificato con il nome di Lemine, toponimo indicante una zona delimitata ad oriente dalla sponda occidentale del Brembo, a settentrione dall’attuale Val Taleggio ad occidente da una linea arretrata della sponda orientale dell’Adda e a meridione dal territorio di Brembate.
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Per approfondire, vedi la voce Lemine. |
I primi documenti scritti che attestano l’esistenza di Ambivere risalgono invece all’anno 923, in piena epoca medievale. I secoli di questo periodo furono abbastanza problematici per il borgo, che si trovò al centro di numerose dispute tra guelfi e ghibellini.
A tal riguardo venne fatto erigere un impianto difensivo comprendente un castello e numerosi torri. Dopo numerose battaglie il potere finì ai Visconti di Milano che decisero l’abbattimento del castello e la distruzione di ogni costruzione adibita a funzioni belliche.
Tuttavia perché nel paese ritorni la tranquillità bisogna aspettare l’arrivo della Repubblica di Venezia che, nel corso del XV secolo, pose fine alle ostilità. Da allora gli eventi hanno interessato solo marginalmente il comune di Ambivere, che ha visto susseguirsi la dominazione francese prima, quella astro-ungarica poi, per essere infine incluso nel Regno d'Italia nel 1859.
[modifica] Da visitare
Un’opera degna di nota è senza dubbio il Santuario della Madonna del Castello. Edificato dagli abitanti per celebrare un miracolo, fu eretto nel luogo in cui era presente un castello medievale, poi distrutto Situato a nord-est del centro abitato, presenta un’imponente scalinata di oltre 500 gradini.
L'11 febbraio 1992 è stato recuperato nel paese un quadro del Settecento, di anonimo, che ritraeva san Tommaso, trafugato nel 1983 dal suddetto santuario. In quell'occasione vennero rubati anche un calice cesellato dello stesso periodo ed altri piccoli quadri di forma ovale con sopra alcune immagini degli Apostoli.
E’ inoltre presente la chiesa parrocchiale, dedicata a San Zenone. Edificata nel corso del XX secolo in luogo di un altro edificio sacro, custodisce opere di buon pregio.
Sono inoltre presenti nel centro abitato alcuni resti di fortificazioni medievali. Il più caratteristico è rappresentato dalla Torre degli Alborghetti, esempio di struttura difensiva tutt’ora in buono stato di conservazione.
Il territorio comunale offre inoltre la possibilità di praticare mountain-bike e scampagnate all’aria aperta, grazie ad itinerari condivisi con i paesi limitrofi, che conducono sul monte Canto.
[modifica] Geografia
Questo paese è un centro industriale della collina bergamasca situato allo sbocco della Valle San Martino, nell'ampia pianura solcata dal Brembo (la frazione di Cerchiera è a Nord-Ovest, al Centro della valle). L'abitato - che si trova a 261 m s.l.m. - sorge sulla sponda destra del torrente Dordo, alle pendici orientrali del Monte Canto che misura un'altezza massima di 710 metri.
[modifica] Amministrazione comunale
Sindaco: Alma Ravasio (LN) dal 14/06/2004
Centralino del comune: 035 908024
Email del comune: non_disponibile
[modifica] Evoluzione demografica
Abitanti censiti
[modifica] Altri progetti
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