Bedulita
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Bedulita | |||
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Stato: | ![]() |
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Regione: | ![]() |
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Provincia: | ![]() |
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Coordinate: | |||
Altitudine: | 600 m s.l.m. | ||
Superficie: | 4 km² | ||
Abitanti: |
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Densità: | 178 ab./km² | ||
Frazioni: | Ponte Giurino | ||
Comuni contigui: | Berbenno, Capizzone, Costa Valle Imagna, Roncola, Sant'Omobono Terme | ||
CAP: | 24030 | ||
Pref. tel: | 035 | ||
Codice ISTAT: | 016022 | ||
Codice catasto: | A732 | ||
Nome abitanti: | bedulitesi | ||
Santo patrono: | S.Michele Arcangelo | ||
Giorno festivo: | 29 settembre | ||
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Bedulita è un comune di 710 abitanti della provincia di Bergamo.
Situato in Valle Imagna, dista circa 26 chilometri dal capoluogo orobico.
Indice |
[modifica] Cenni storici
Il paese vanta una storia millenaria. Risalgono approssimativamente all’anno 1000 le origini di questo borgo posto a mezza costa sul monte Albenza, anche se è presumibile che vi fossero insediamenti umani già molti secoli prima di questa data, come si evince da alcuni ritrovamenti avvenuti nella grotta denominata Buco del Corno, dove sono stati portati alla luce frammenti di ceramica.
Si presume inoltre che già in epoca longobarda fossero presenti piccoli agglomerati, tanto che il paese originariamente veniva chiamato con il nome di San Michil, in onore al santo venerato dai Longobardi stessi e che tutt’ora è il patrono della parrocchia.
E’ comunque in epoca medievale che il paese comincia ad assumere una fisionomia ben precisa, tanto da essere citato in documenti ufficiali per la prima volta nell’anno 1219. La tradizione vuole che il toponimo prenda spunto dal contesto naturalistico, un grande bosco di betulle (appunto beduletas), che avvolgeva il paese.
L’epoca medievale vide imperversare nella zona scontri cruenti, molto più che nelle altre zone della provincia bergamasca, tra guelfi e ghibellini. Questo per il fatto che la valle Imagna, prevalentemente guelfa, era in netta contrapposizione con l’attigua valle Brembilla, schierata con i ghibellini. In tutta la zona sorsero castelli e fortificazioni, e Bedulita non fu da meno: a tal riguardo esistono alcuni resti di costruzioni, tra le quali spicca il campanile dell’attuale chiesa, sorto appunto su una torre utilizzata a scopi difensivi risalente ad un periodo compreso tra il XII ed il XIII secolo.
I primi scontri videro prevalere i guelfi, tanto che i ghibellini chiesero aiuto ai Visconti, signori di Milano. Questi riuscirono a sconfiggere gli avversari e ad estendere il proprio dominio sulle valli della zona. Il modo con cui infierirono sugli avversari portò i guelfi a cercare più volte la vendetta con ulteriori uccisioni.
Dopo continui ribaltamenti di fronte il dominio dei Visconti e dei ghibellini fu definitivo, anche se il rancore guelfo dava spesso seguito a rivolte popolari, avvenute anche a Bedulita nel 1363, nel 1376 e nel 1407, e soffocate con le armi.
La situazione si rovesciò quando la zona passò sotto il controllo della repubblica di Venezia che, in contrapposizione con i Visconti, sosteneva lo schieramento guelfo. Seguirono distruzioni nei confronti dei possedimenti ghibellini, mentre i paesi guelfi, tra cui Bedulita, ebbero un trattamento di favore come citato in documenti dell’epoca:
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« I Valdimagnini per la loro integrità della fede e fedeltà alla Repubblica, difendendola contro il Duca di Milano, furono dal Doge con privilegi, grazie e favori arricchiti et onorati » |
(Effemeridi di Padre Donato Calvi)
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Nel corso degli anni andò acquisendo sempre maggiore prestigio la locale famiglia dei Personeni, che annoverò tra le sue fila illustri personaggi, tra cui spiccano Aurelio, cognato di Papa Clemente VIII, e Cinzio, elevato al porporato.
Un fatto curioso vide protagonista l’intera comunità nel 1756: in epoca illuminista, il ruolo centrale della chiesa cattolica era messo in discussione dalle teorie del tempo, divulgate nella zona da numerosi adepti. Gli abitanti si riunirono così presso il Ponte Giurino dove giurarono fedeltà alla chiesa romana.
I secoli successivi videro pochi fatti di rilievo coinvolgere la piccola comunità che, forte del proprio isolamento, seguì le vicende del resto della provincia senza parteciparvi in modo diretto.
[modifica] Luoghi d’interesse
Il luogo di maggior rilievo è indubbiamente la chiesa parrocchiale di San Michele. Eretta nel 1859 in luogo di un precedente edificio di culto di epoca medievale, possiede affreschi risalenti al XV ed al XVI secolo, nonché dipinti di Vincenzo Angelo Orelli. Il pregevole organo, di tipo italiano/Lombardo è opera del Perolini, un allievo del Serassi. Si caratterizza per i registri a coulisse e una tavolozza fonica con il tipico Ripieno italiano. Ha un manuale con tastiera corta e pedaliera scavezza a leggio. Il campanile conserva la base ed alcune caratteristiche di una fortificazione medievale (risalente al XII secolo]]), sulla base della quale la chiesa venne costruita.
In località Capersoneni, una delle innumerevoli che compongono il territorio comunale, si trova una villa signorile che risale al XV secolo e diede i natali ad Aurelio Personeni.
Molto caratteristici sono i piccoli ponti che permettono il superamento del torrente Imagna: il Ponte Giurino, in struttura romanica, ed il Ponte di Berbenno (che divide il comune con il vicino Berbenno) con una struttura a schiena d’asino, risalente al periodo medievale.
[modifica] Amministrazione comunale
Sindaco: Roberto Facchinetti (lista civica) dal 30/05/2006 (2° mandato)
Centralino del comune: 035 863031 Fax del comune 035 864735
Email del comune: bedulita@tin.it
[modifica] Evoluzione demografica
Abitanti censiti
[modifica] Link
Associazione Polisportiva di Bedulita
[modifica] Errata corrige
Diversamente da quanto indicato nella tabella, il patrono del paese è San Michele Arcangelo
[modifica] Altri progetti
Wikimedia Commons contiene file multimediali su Bedulita
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