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Con l'espressione prima guerra mondiale (detta anche Grande Guerra o guerra del 1914-1918) si intende il conflitto cominciato il 28 luglio 1914 a seguito dell'assassinio dell'arciduca Francesco Ferdinando, erede al trono dell' Impero Austro-Ungarico, compiuto a Sarajevo ( Bosnia) il 28 giugno 1914 da parte del nazionalista serbo-bosniaco Gavrilo Princip, e conclusosi l' 11 novembre 1918. Il conflitto vide scontrarsi due schieramenti di nazioni, da una parte gli Imperi Centrali (tra cui l' Impero tedesco e l' Impero Austro-Ungarico), e dall'altra un'alleanza chiamata Triplice intesa (tra tutti il Regno Unito, la Francia e la Russia, cui si aggiunsero anche l'Italia nel 1915 e gli Stati Uniti nel 1917). Il conflitto si concluse con la vittoria dell'Intesa. La Grande Guerra è considerata da molti storici il vero spartiacque tra Ottocento e Novecento (come sostiene il britannico Eric Hobsbawm nel suo celebre saggio Il Secolo breve), poiché fu il primo evento bellico ad interessare contemporaneamente tre continenti e la quasi totalità dei Paesi dell'epoca, il primo in cui si fece uso di armamenti moderni ( aerei da guerra, carri armati, mitragliatrici, armi chimiche...), il conflitto che fu la causa della caduta di enormi imperi secolari (Impero russo, Impero austro-ungarico, Impero germanico, Impero ottomano), nonché quello durante il quale vennero combattute alcune delle più grandi battaglie della storia ( Ypres, Marna, Cambrai, Somme, Verdun, Gallipoli, Caporetto, Vittorio Veneto). Nel 1918 si poterono contare, tra militari e civili, più di 15.291.000 vittime da ambedue le parti: mai era stato registrato un numero così alto di morti per un'unica guerra. La pace venne sancita nel 1919 con il Trattato di Versailles. Gli enormi stravolgimenti sociali, economici e politici causati dalla prima guerra mondiale ebbero conseguenze talmente profonde da influenzare tutto il corso del XX secolo.
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Manfred Albrecht Freiherr von Richthofen, detto il Barone Rosso (in tedesco: der Rote Baron; Wroclaw, 2 maggio 1892 – Vaux-sur-Somme, 21 aprile 1918), è stato un celeberrimo aviatore tedesco della Grande Guerra, e viene ricordato come un asso dell' aviazione: più precisamente, come l' asso degli assi. Nel 1911 si arruolò nel reggimento di cavalleria degli ulani, per poi passare nel 1914 all'aviazione. Pilotava un triplano Fokker Dr.I rosso fuoco, e si dice che con esso abbia ottenuto ottanta vittorie aeree durante il conflitto 1915-1918 prima di essere abbattuto il 21 aprile 1918 dal capitano Roy Brown (anche se questi non rivendicò mai ufficialmente la vittoria, sostenendo che era stato abbattuto dal sergente Popkin o dall' artigliere Robert Buie della contraerea australiana), durante l'ennesimo combattimento aereo, sulle linee inglesi attestate nel dipartimento francese della Somme. Avrebbe compiuto, da lì a un mese, ventisei anni di età.
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La guerra di trincea è una forma di guerra in cui due schieramenti militari contrapposti si fronteggiano appostati in fortificazioni statiche scavate in una rete di fossati, trincee, gallerie sotterranee ecc. I primi episodi di guerra di trincea si verificarono durante la Guerra di secessione americana ( 1861- 1865) e durante la Guerra russo-giapponese ( 1904- 1905), ma fu durante il primo conflitto mondiale che essa si diffuse su larga scala costituendone sicuramente il capitolo più terribile e sanguinoso. La reale novità, emersa in modo drammatico nel corso dei primi cinque mesi di periodo bellico, fu il fatto che interi fronti di guerra (come quello occidentale, che attraversava tutta l' Europa dalla Svizzera al Belgio), erano costituiti da un'unica grande linea di trincee, con il risultato di rendere impossibile una qualsiasi avanzata. Gli episodi più sanguinosi durante la Grande Guerra avvennero sul Fronte occidentale ( 1914- 1918) e sul Fronte Italiano ( 1915- 1917).
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La battaglia di Vittorio Veneto fu combattuta tra il 24 ottobre ed il 3 novembre 1918, presso Vittorio Veneto, sul fronte italiano della prima guerra mondiale. Fu l'ultimo, epico scontro tra il Regno d'Italia e l' Impero d'Austria, e si concluse con la totale capitolazione e ritirata dell'esercito asburgico. Il collasso dell'esercito austro-ungarico favorì notevolmente la vittoria italiana e segnò la fine della guerra sul fronte italiano. Secondo molti storici la battaglia riuscì a unire gli sforzi e i sentimenti patriottici di tutti gli italiani, potendo così essere considerata come l'ultimo atto del Risorgimento. Secondo altri studiosi invece, l'allontanamento di Cadorna, le mutate condizioni di vita in trincea, l'abolizione delle fucilazioni per futili motivi hanno ricreato nel soldato italiano quella voglia di combattere persa con il comandante precedente. Il 23 ottobre 1918, l'esercito italiano, supportato da un piccolo contingente di truppe alleate, si lanciò all'offensiva. Dopo aver attraversato il Piave, il XXIV Corpo d'armata, al comando del generale Enrico Caviglia, liberò Vittorio Veneto, avanzò in direzione di Trento, e inviò i reparti di cavalleria all'inseguimento del nemico in rotta.
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La guerra
Schieramenti
Personalità
Fronti
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Il trattato di Versailles, che pose i termini di pace al termine della Grande Guerra, prende il nome dal luogo dove venne firmato: la galleria degli specchi del Palazzo di Versailles. Il 18 gennaio 1919 una conferenza di pace si aprì a Versailles, in Francia, per lavorare al trattato; la conclusione dei lavori e la firma definitiva si ebbe il 28 giugno 1919. Il trattato fu una premessa alla creazione della Società delle Nazioni, uno degli scopi principali del Presidente degli Stati Uniti Woodrow Wilson. Lo scopo dell'organizzazione era di arbitrare i conflitti tra le nazioni prima che si arrivasse alla guerra. Tra le disposizioni previste c'era la perdita delle colonie e di territorio da parte della Germania. La lista delle ex-province tedesche che cambiarono appartenenza comprende:
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La Battaglia di Tannenberg fu una delle prime battaglie della Grande Guerra; svoltasi fra il 17 agosto ed il 2 settembre 1914, permise all'ottava armata tedesca, guidata dai generali Paul von Hindenburg e Erich Ludendorff, di fermare l'avanzata verso ovest della seconda armata russa del generale Aleksandr Vasil'evič Samsonov. Questa vittoria permise all'esercito tedesco di concentrare i propri sforzi contro la prima armata russa e, quindi, batterla ai laghi Masuri. Dal 22 agosto, l'armata di Samsonov, forte di circa 193.000 uomini, aveva ripreso l'avanzata, ma la sua ala sinistra fu bloccata davanti a Tannenberg dalle trincee tedesche. Tra il 26 e il 27 agosto le ali dell'esercito russo furono costrette alla ritirata, permettendo così ai tedeschi che riuscì così a circondare il grosso delle truppe nemiche. Più di 95.000 russi furono catturati, altri 30.000 circa feriti o uccisi (incluso il generale Samsonov); L'esercito tedesco, invece, perse meno di 20.000 uomini.
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Il Sopwith Camel era un aereo da caccia biplano monoposto prodotto in circa 6.000 esemplari dalla Sopwith Aviation Company durante la prima guerra mondiale. La produzione fu iniziata nel 1916. Era armato con due mitragliatrici Vickers montate davanti all'abitacolo, e fu il primo caccia britannico con armi fisse sincronizzate per sparare attraverso le pale dell'elica. Il supporto di queste armi e il carter a protezione delle culatte formavano una gobba dietro al motore che ha dato il nome all'aereo. Poteva anche essere armato con otto razzi al fosforo, a comando di accensione elettrico, per l'abbattimento dei dirigibili Zeppelin. Non era un mezzo facile da pilotare, infatti molti piloti inesperti precipitarono andando in vite (virando a destra) o in stallo (virando a sinistra) a causa di un forte effetto giroscopico dovuto alla notevole coppia del motore e ad un comportamento variabile nelle varie condizioni di volo. Nonostante ciò viene ricordato come uno dei più maneggevoli apparecchi della Grande Guerra.
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Il fiume Piave è considerato sacro alla patria, in virtù degli avvenimenti storici accaduti sulle sue sponde durante la prima guerra mondiale. La parte meridionale del corso del fiume divenne una linea strategica importante nel novembre 1917, in corrispondenza della ritirata avvenuta in seguito alla disfatta di Caporetto. Dopo il passaggio sulla riva destra del resto delle armate italiane e la distruzione dei ponti, il fiume divenne la linea di difesa contro le truppe austro-ungariche e tedesche che, nonostante svariati tentativi, non riuscirono a varcare il fiume. La difficoltà dell'attraversamento era anche dovuta al periodo di piena del fiume dovuto alle forti piogge. La linea resistette fino all'ottobre 1918 quando, in seguito alla battaglia di Vittorio Veneto, gli avversari furono sconfitti e si giunse all' armistizio. Nello stesso anno, venne composta dal maestro Ermete Giovanni Gaeta la marcia militare nota come La Leggenda del Piave, divenuta una delle più celebri canzoni patriottiche italiane, che narra i tragici combattimenti svoltisi sulle rive di quel fiume nel biennio 1917-1918.
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Tregua di Natale è l'espressione utilizzata per indicare alcune brevi tregue non ufficiali che si verificarono tra le truppe tedesche e anglo- francesi stanziate sul fronte occidentale durante la prima guerra mondiale; e in particolare la tregua avvenuta tra l'esercito germanico e quello britannico in occasione del Natale del 1914. La tregua ebbe inizio la vigilia di Natale, il 24 dicembre 1914, quando i soldati tedeschi cominciarono a decorare l'area attorno alle proprie trincee nella regione di Ypres (in Belgio). Dapprima iniziarono a porre piccole candele sui rami degli alberi circostanti, poi continuarono cantando canzoni natalizie, tra le quali la celebre Stille Nacht. I soldati britannici nelle trincee vicine risposero intonando le tipiche Christmas carols inglesi. I due schieramenti continuarono scambiandosi a voce degli auguri natalizi. Subito dopo ci furono inviti a incontrarsi nella terra di nessuno, dove avvenne lo scambio di piccoli doni: whisky, sigari, cioccolata e simili. Per tutta quella notte l' artiglieria nella regione rimase muta. La tregua permise inoltre il recupero delle salme dei soldati caduti. Si svolsero delle vere e proprie cerimonie di sepoltura, nelle quali soldati di entrambe le parti piansero assieme i commilitoni morti. Durante uno di questi funerali nella terra di nessuno, soldati tedeschi e inglesi si riunirono assieme per leggere un passo del Salmo 23: Il Signore è il mio pastore, non manco di nulla...
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Mata Hari, nome d'arte di Margaretha Geertruida Zelle ( Leeuwarden, 7 agosto 1876 - Vincennes, 15 ottobre 1917), fu una ballerina esotica olandese, accusatata di spionaggio e condannata alla pena capitale durante la prima guerra mondiale. Nata in una famiglia ebrea, durante il corso della sua vita girò il mondo, trasferendosi dapprima in Indonesia (dove acquisì il suo celebre nome d'arte), poi tornando in Olanda e infine giungendo a Parigi. La sua carriera come ballerina esotica e attrice teatrale la portò ad essere una delle più ammirate e richieste star del primo Novecento, contesa tanto dai maggiori teatri europei quanto, in moglie, da ricchi e nobili pretendenti. Allo scoppio della Grande Guerra, Mata Hari si trovò probabilmente coinvolta in alcuni intrighi internazionali, sebbene gli storici non abbiano mai chiarito quale fosse l'esatta natura delle sue operazioni di spionaggio. Nel 1917 venne incriminata in Francia per attività spionistiche e fu accusata di aver causato la morte di migliaia di soldati durante il conflitto. Le accuse a Mata Hari ebbero luogo in un momento di grande difficoltà per la Francia, dissanguata sul fronte occidentale, una fase in cui al governo parigino faceva particolarmente comodo trovare un capro espiatorio su cui riversare tutta la responsabilità dei rovesci militari. Ella fu giudicata colpevole e fucilata il 15 ottobre 1917. Mata Hari svolse probabilmente azioni di spionaggio per conto dei francesi o dei tedeschi, ma tale attività non è stata mai realmente documentata in modo convincente.
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