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Coordinate: 40°12′N 18°18′E / 40.2, 18.3
Una delle torri cilindriche del castello
Martano (9.573 abitanti) è una città del Salento situata nella parte centrale della provincia di Lecce, nella Puglia meridionale. È il comune più popoloso della Grecìa Salentina, area ellenofona del Salento in cui si parla un'antica lingua di origine greca, il griko. In griko il nome della città è Martana.
La cittadina è situata al centro della Grecia Salentina, in una posizione strategica che, dall'antica via romana Traiano-calabra (Lecce-Martano-Otranto), incrocia l'asse viario Otranto-Martano-Galatina-Gallipoli. Dista 20 km dal capoluogo e 18 km da Otranto.
La presenza nello stemma civico di un centurione romano a cavallo (Martius Pegaseus) farebbe pensare ad un'origine romana della città, di cui è testimonianza l'evidente sistema di centuriazione del territorio. La ricerca del filologo Luigi Pisanò attribuisce più verosimilmente l'invenzione delle origini cittadine ad un colto umanista del XVI secolo, che avrebbe assunto lo pseudonimo di Martius e che si sarebbe richiamato alla leggenda del cavallo alato Pegaso, il quale trasformò l'uomo in pietra. Questa ipotesi rinvia ad un'indagine più plausibile sul toponimo mart, comune a tante altre località (Monte Martano, Massa Martana, Marta). La radice mart potrebbe alludere così alla morfologia oppure, se l'origine non fosse precedente alla venuta dei romani, al culto del dio Marte.
[modifica] Castello aragonese
Il principale monumento è il Castello Baronale, di cui i recenti restauri, criticati da Sgarbi, hanno evidenziato, nel castello di Martano, tracce di una porta d'ingresso e di un antico fossato risalenti alla fine del '300. Nel 1486, sotto il feudatario Antonello Gesualdo, Martano aveva il castello, le mura ed il fossato. Dentro queste fortificazioni si serrarono i martanesi alla notizia dell'assalto turco di Otranto nel 1480. Dopo la riconquista aragonese, del 1481, il castello venne ricostruito. Sorse a nord-est, attaccato alle case dell'antico abitato dal lato sud e, protetto da un fossato, si raccordava, con i suoi massicci volumi, alle mura cittadine, difese da cinque torri poste a presidio della Terra. Di questo fortilizio di marca aragonese, ci rimangono la torre di via Marconi e l'imponente torrione cilindrico del castello che presenta la base scarpata, il toro marcapiano ed, all'interno, tre feritoie ed una cannoniera strombata. Dalla superiore piazza d'armi, con falconetti, colubrine ed archibugi si sparava contro gli aggressori. Sotto i Trani, nella seconda metà del '600, venne trasformato in palazzo baronale dall'esimio architetto coriglianese Francesco Manuli che sostituì la vecchia facciata con l'attuale, inserendo il bel portale con l'originale motivo delle bugne inclinate. Pregevole la balaustra della scalinata, animata da foglie-volto con valenza apotropaica. nei piani superiori sono interessanti alcuni pavimenti maiolicati e le volte a mattrotta dipinte con fiorami, trombe, pifferi, tamburelli, festoni, scene bucoliche e scorci di campagna. La facciata del castello in via Pomerio, nella seconda metà del '700, sotto i Gadaleta, venne rifatta integralmente dai maestri martanesi Donato Saracino e Tommaso Pasquale Margoleo, molto attivi nella Grecìa Salentina.
- Chiesa ed ex convento dei domenicani (attuale sede del municipio)
- Chiesa della "Congreca"
- Chiesa dello Spirito Santo (a ridosso della via Giudeca)
- Chiesa dell'Immacolata
- Chiesa matrice della Madonna dell'Assunta
- Chiesa della "Madonnella"
- Chiesa di San Lorenzo, fuori dall'abitato in contrada "Apigliano"
- Chiesa di Santa Lucia
- Chiesa di Santa Maria degli Angeli (presso il cimitero comunale)
- Chiesa di Santa Maria della Consolazione (presso il monastero omonimo)
- Chiesa dei SS. Medici
- Chiesa del "Teofilo"
- Palazzo Corina (largo Santa Sofia)
- Palazzo Moschettini (già Andrichi, largo Santa Sofia)
- Palazzo Comi (via Catumerea)
- Palazzo Chiriatti (via Catumerea)
- Palazzo Corina (via Catumerea)
- Palazzo Coluccia (via degli Uffici)
- Palazzo della cardatura (via degli Uffici)
- Palazzo Marcucci (via degli Uffici)
- Palazzo Micali (via degli Uffici)
- Palazzo Andrichi (via Zaca)
- Palazzo Chiriatti (via Zaca)
- Palazzo Pino (via Marconi)
- Palazzo Prete-Libertini (via Marconi)
- Palazzo Stomeo (già Carretti, via Marconi)
- Palazzo Monosi (già Marcucci, via Marconi)
- Palazzo Coricciati (via Marconi)
- Palazzo Mancarella (via Marconi)
- Palazzo Scarpa (via Marconi)
- Palazzo Indricci (via Roma)
- Palazzo Corciulo (via Roma)
- Palazzo Della Tommasa (via Stefano Sergio)
- Palazzo Chiriatti-Gaetani (o Ducale, via Calimera)
- Palazzo Antonaci (via Castrignano)
- Palazzo De Pascalis (già Bellisario, via Castrignano)
- Palazzo Corina (viale Savoia)
- Palazzo Grassi (via Calimera)
- Palazzo Stampacchia
[modifica] Menhir di Santu Totaru
Di particolare interesse è il menhir di Santu Totaru, il più alto della Puglia con i suoi 4,70 m.
[modifica] Monastero di Santa Maria della Consolazione
Monastero di Santa Maria della Consolazione
A ridosso dell'abitato, sulla via per Borgagne, in contrada "Sinobbie" (antico insediamento di monaci bizantini cenobiti), si incontra il monastero di Santa Maria della Consolazione. Abitato da monaci cistercensi, il convento intitolato a Santa Maria della Consolazione fu fondato dagli alcantarini. Costruito nel 1686, l'edificio ospita i monaci cistercensi dal 1926 per lascito del barone Angelo Comi e del Cavaliere Cosimo Marcucci. L'archivio e la biblioteca del monastero custodiscono documenti e libri di grande valore. Rinomate sono inoltre la liquoreria, in cui viene prodotto l'amaro digestivo "San Bernardo" e numerosi altri prodotti, tra i quali olio e marmellate.
[modifica] Sagre e ricorrenze
- Il 2 febbraio si tiene la fiera della "Candelora".
- Nella terza domenica dopo Pasqua si tiene la festa della "Madonnella"
- In maggio si festeggia Maria SS. del Rosario.
- Il 15 giugno ha luogo la fiera di San Vito, ripristinata da alcuni anni ed allocata nel rione "Costantino", in contrada "Fiume", dove esisteva sino agli anni settanta la chiesetta e la masseria omonima di San Vito.
- Nella prima metà di agosto si svolge l'Expomercato Agorà, mostra di prodotti alimentari salentini, greci e albanesi.
- Il 19 novembre si commemora la Madonna del Cattivo Tempo (Madonna de lu Maletiempu in dialetto martanese e Madonna ù Tristu Cerù in griko). Secondo la leggenda il 19 novembre 1787, invocata dai cittadini che si erano riparati dalla furia di una tempesta nella Chiesa Matrice, la Madonna fu autrice del miracolo che salvò il paese.
- Biennale di Scultura "Città di Martano" (estate)
[modifica] Evoluzione demografica
Abitanti censiti 
[modifica] Amministrazione comunale
Sindaco: Antonio Micaglio dal 27/05/2007
Centralino del comune: 0836 575272
Email del comune: sindaco@comune.martano.le.it.
[modifica] Cronologia sindaci
Periodo |
Primo Cittadino |
Partito |
Carica |
Note |
[modifica] Città gemellate
[modifica] Personaggi celebri
[modifica] Galleria fotografica
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Chiesa matrice dell'Assunta
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Chiesa matrice dell'Assunta - campanile
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Chiesa di San Lorenzo in contrada Apigliani
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Chiesa di San Lorenzo in contrada Apigliani - particolare
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[modifica] Voci correlate
[modifica] Collegamenti esterni