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Taranto - Wikipedia

Taranto

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Collabora a Wikiquote « Quell'angolo di mondo più d'ogni altro m'allieta,
là dove i mieli a gara con quelli del monte Imetto fanno
e le olive quelle della virente Venafro eguagliano;
dove Giove primavere regala, lunghe, e tiepidi inverni,
e dove Aulone, caro pure a Bacco che tutto feconda,
il liquor d'uva dei vitigni di Falerno non invidia affatto. »
(Quinto Orazio Flacco - A Settimio - Odi, II, 6, 10. Traduzione di Enrico Vetrò)


Taranto
Panorama di Taranto
Nome ufficiale: {{{nomeUfficiale}}}
Stato: bandiera Italia
Regione: Puglia
Provincia: stemma Taranto
Coordinate: 40°28′N 17°14′E / 40.46667, 17.23333
Altitudine: 15 m s.l.m.
Superficie: 217 km²
Abitanti:
196.369 (01-01-2007)
Densità: 910 ab./km²
Frazioni: Talsano, Lido Azzurro, Lama, San Vito 
Comuni contigui: Carosino, Faggiano, Fragagnano, Grottaglie, Leporano, Lizzano, Massafra, Monteiasi, Montemesola, Monteparano, Pulsano, Roccaforzata, San Giorgio Ionico, Statte.
CAP: 74100
Pref. tel: 099
Codice ISTAT: 073027
Codice catasto: L049 
Nome abitanti: tarantini o tarentini 
Santo patrono: San Cataldo 
Giorno festivo: 10 maggio 
Comune
Posizione del comune nell'Italia
Sito istituzionale
Portale:Portali Visita il Portale Italia

Taranto ([tà-ran-to] in AFI, Tarde nel dialetto locale) è una città italiana della Puglia, capoluogo dell'omonima provincia e terzo più popoloso comune dell'Italia meridionale peninsulare, con i suoi 196.369 abitanti. L'area vasta tarantina è costituita da 28 comuni, dei quali Taranto è comune capofila[1].

Situato nell'omonimo golfo sul Mar Ionio, si estende tra due mari: il Mar Grande ed il Mar Piccolo. Insieme a Pilone, nel territorio di Ostuni (BR), e a Santa Maria di Leuca (LE), rappresenta uno dei vertici ideali del Salento.

È sede di un grande porto industriale e commerciale, e di un arsenale della Marina Militare Italiana, nonché della maggiore stazione navale. È inoltre sede di un importante centro industriale, con stabilimenti siderurgici (tra i quali il più grande centro siderurgico di Europa), petrolchimici, cementiferi e di cantieristica navale.

La sua provincia comprende 29 comuni, ed è dedita all'agricoltura, alla pesca e all'industria nei settori aeronautico, chimico, alimentare, tessile, e all'artigianato nella lavorazione del legno, del vetro e della ceramica.

Indice

[modifica] Geografia

[modifica] La città dei due mari

Taranto vista dal satellite
Taranto vista dal satellite

Taranto si affaccia sul Mar Ionio ed è definita la "città dei due mari": il Mar Piccolo ed il Mar Grande. Il Mar Piccolo è separato dal Mar Grande da due penisole che lo chiudono a golfo, orientate entrambe verso un'isola che costituisce il nucleo originale della città, e collegate ad essa tramite il Ponte di Porta Napoli o Ponte di Pietra, ed il Ponte Girevole. L'isola è divenuta tale in seguito al taglio della penisola eseguito durante la costruzione del fossato del Castello Aragonese, trasformato in seguito nel canale navigabile che mette in comunicazione il Mar Piccolo con il Mar Grande. Quest'ultimo, chiamato più frequentemente "rada" in quanto vi sostano le navi in attesa, è separato dal Mar Ionio dalle Isole Cheradi di San Pietro e San Paolo e da Capo San Vito.

Il Mar Piccolo è da considerarsi un mare interno, pertanto, presenta problemi di ricambio idrico. I suoi due seni sono idealmente divisi dal Ponte Punta Penna Pizzone, che congiunge Punta Penna con Punta Pizzone: il primo seno ha la forma di un triangolo grossolano, i cui vertici meridionali sono rappresentati dall'apertura ad est sul secondo seno, e dall'apertura ad ovest sul Mar Grande tramite il canale naturale di Porta Napoli; il secondo seno ha invece la forma di un'ellisse, il cui asse maggiore misura quasi 5 Km in direzione sudovest-nordest.

Il panorama del Mar Piccolo dalla via Appia
Il panorama del Mar Piccolo dalla via Appia
Il panorama del Mar Grande dal Lungomare
Il panorama del Mar Grande dal Lungomare

Sia i venti che le maree, insieme alle sorgenti sottomarine con diversa salinità, condizionano l'andamento delle correnti di tipo superficiale e di tipo profondo tra i due seni del Mar Piccolo ed il Mar Grande. Nella parte settentrionale di entrambi i seni, sono localizzate alcune sorgenti sottomarine chiamate citri, che apportano acqua dolce non potabile mista ad acqua salmastra, donando alle acque del mare una condizione idrobiologica ideale per la coltivazione dei mitili, comunemente chiamati "cozze". Nel primo seno inoltre, sfocia il fiume Galeso.

La città si è sviluppata lungo tutte le coste menzionate; il Borgo Antico si trova sull'isola, la penisola ad est ospita il quartiere Borgo, attuale centro della città, nonché i quartieri Tre Carrare-Battisti, Italia-Montegranaro, Solito-Corvisea, Salinella, Talsano-San Donato, San Vito-Lama-Carelli e costituisce l'attuale asse di sviluppo della città. La penisola ad ovest, invece, ospita il quartiere Tamburi-Croce, nonché la zona industiale ed il porto commerciale. Più decentrato a nord del Mar Piccolo, si trova il quartiere Paolo VI.

Lo sviluppo lungo le penisole è iniziato verso la fine del XIX secolo; in precedenza infatti, la città era arroccata sull'isola. Questo è particolarmente osservabile considerando gli aspetti urbanistici della città: nel Borgo Antico si ha un intrico di vicoli, derivanti dalla costruzione di abitazioni quanto più possibile addossate per sfruttare tutto lo spazio disponibile e per facilitare la difesa in caso di invasioni, mentre nel Borgo Nuovo prevale un ordinamento più razionale, quasi a pianta di Ippodamo, modificata successivamente in una conformazione a ventaglio.

[modifica] Clima

  • Medie mensili elaborate in base alle rilevazioni del trentennio 1961-1990:
Mese Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic
Temperature massime (°C) 12 13 15 18 22 27 30 30 27 22 17 14
Temperature minime (°C) 6 6 7 10 14 18 21 21 18 14 10 7
Precipitazioni (mm) 41 42 42 26 22 15 11 14 26 59 53 58

[modifica] Storia

Per approfondire, vedi la voce Storia di Taranto.

[modifica] Le origini

La cronologia tradizionale, assegna la data della fondazione di Taranto al 706 a.C.. Le fonti tramandate dallo storico Eusebio di Cesarea, parlano del trasferimento di alcuni coloni spartani in questa zona per necessità di espansione o per questioni commerciali. Questi, distruggendo l'abitato indigeno, portarono una nuova linfa di civiltà e di tradizioni. La struttura sociale della colonia sviluppò nel tempo una vera e propria cultura aristocratica, la cui ricchezza proveniva, probabilmente, dallo sfruttamento delle risorse del fertile territorio circostante, che venne popolato e difeso da una serie di phrouria, piccoli centri fortificati in posizione strategica.

[modifica] Sviluppo morfologico

Per approfondire, vedi la voce Sviluppo morfologico di Taranto.

[modifica] L'età arcaica

Una ricostruzione topografica che risulti attendibile della Taranto antica è molto difficile, in quanto l'attuale configurazione edilizia del Borgo Antico, è il risultato del millenario sovrapporsi di interventi urbanistici. Le continue demolizioni e ricostruzioni, avvenute spesso riutilizzando materiali e resti architettonici di varia provenienza, hanno contribuito significativamente alla cancellazione delle tracce del passato. A questo si vanno ad aggiungere il trafugamento di reperti archeologici e gli scavi distruttivi, operazioni che hanno reso spesso arduo il lavoro degli studiosi impegnati sia nella comprensione della città greco-romana, che nell'attribuzione ai reperti della giusta identità e ubicazione.

[modifica] Stemma

Lo stemma civico di Taranto fu riconosciuto ufficialmente il 20 dicembre del 1935:

Collabora a Wikiquote « D'azzurro, al delfino nuotante e cavalcato da un Dio marino nudo sostenente nel braccio sinistro un panneggio svolazzante e con la destra scagliante il tridente, al capo cucito di rosso centrato, caricato della conchiglia d'oro, posta fra la leggenda Taras »
(Decreto reale di concessione in data del 20 dicembre 1935)

Il giovane dio sullo stemma è Taras, figlio del dio Poseidone, ma precedentemente al suo posto era raffigurato un uomo barbuto coronato, che portava al posto del drappo uno scudo con sopra uno scorpione. Questo rappresentazione fu abbandonata su ispirazione delle monete magno-greche del periodo di massimo splendore, in quanto l'uomo barbuto raffigurava Poseidone, e non suo figlio morto fanciullo.

[modifica] Evoluzione demografica

Abitanti censiti


[modifica] Economia

Per approfondire, vedi la voce Economia di Taranto.

[modifica] Lo sviluppo

Taranto deve da sempre ai suoi mari la sua stessa esistenza.

L'acqua dolce e pura delle sorgenti, il clima temperato, le coste verdeggianti e la pescosità varia ed abbondante, fecero della città un luogo generoso e prospero per i residenti, nonché un porto ricco e sicuro per i naviganti del Mar Mediterraneo. Per questi motivi, la Taranto magno-greca fu un importante centro di scambi commerciali soprattutto con la Grecia e l'Asia Minore. Nel Mar Piccolo in particolare, era fiorente l'industria per la lavorazione del bisso e per la produzione della porpora.

Nonostante il successivo sviluppo del porto concorrenziale di Brindisi per volontà dei conquistatori romani, Taranto continuò a mantenere una notevole importanza, trasformandosi in un luogo di villeggiatura. Il successivo avvicendamento dei Bizantini, dei Goti e di Longobardi, ne sancì purtroppo il lungo ed inesorabile decadimento, la cui drammaticità fu raggiunta con la distruzione totale della città ad opera dei Saraceni nel 927.

[modifica] Turismo

[modifica] Eventi

Rievocazione storica, VIII edizione
Rievocazione storica, VIII edizione

Le principali manifestazioni che si svolgono in città durante l'anno sono:

  • Gara di auto d'epoca "Tarantostorica" (marzo);
  • Settimana Santa di Taranto (marzo o aprile);
  • Celebrazioni in onore di San Cataldo (maggio);
  • Rievocazione del matrimonio di Maria d'Enghien (maggio);
  • Mostra fotografica "FotoArte" (maggio);
  • Palio di Taranto (maggio e luglio);
  • Rievocazione storica della "Milano-Taranto" (luglio);
  • Portici d'estate (luglio e agosto);
  • Città aperte (luglio, agosto e settembre)
  • Anniversario del Cristo del Mare (agosto);
  • Processione a mare "Stella Maris" (settembre) ;
  • Settimana Internazionale di danza Taranto Danza (settembre);
  • Congresso Internazionale sulla Magna Grecia (settembre);
  • Processione dell'Immacolata (dicembre);
  • Taranto Film Festival (dicembre);
  • Trofeo Internazionale di Judo "Città di Taranto";
  • Torneo Internazionale Femminile di Tennis "Città di Taranto";
  • Festival Italiano della cucina con la cozza tarantina;

[modifica] Porto turistico Molo Sant'Eligio

Veduta del molo Sant'Eligio
Veduta del molo Sant'Eligio

Il porto turistico di Taranto è situato sulle aree del Molo Sant'Eligio, nella parte del Borgo Antico prospiciente il Mar Grande: questa ubicazione, consente l'osservazione dei numerosi elementi di rilevanza storica, culturale, archeologica ed architettonica che caratterizzano l'intera isola.

La struttura prevede 254 posti barca, ed è dotata di pontili fissi e galleggianti, di una banchina e di uno scalo di alaggio, di piazzali di rimessaggio, di parcheggi ed aree verdi attrezzate.

Vengono inoltre erogati servizi di ricezione e ristoro, e tutti i servizi connessi con il turismo nautico: attracco attrezzato, riparazione, rifornimento carburanti, informazioni turistiche, nonché attività ricreative, sportive, culturali ed artistiche.

[modifica] Enogastronomia

I ristoranti tradizionali della città offrono una cucina leggera ma gustosa, che combina sapientemente i frutti di mare con i prodotti della terra, conditi con l'ottimo olio extravergine di oliva tarantino (Olio Terre Tarentine DOP). Piatti tipici come i cavatelli con le cozze, il risotto ai frutti di mare, il polpo ed il pesce alla griglia, sono accompagnati da ortaggi crudi o cucinati nei modi più vari: i pomodori, i peperoni, le melanzane, i carciofi ed i legumi sono particolarmente saporiti.

Da non dimenticare le orecchiette (a Taranto chiamate chiangarèdde) con le cime di rapa o al ragù, nonché le mozzarelle e le provole fresche, o gli involtini di vitello e i fegatini alla brace, accompagnati con i vini del territorio (Aleatico di Puglia DOC, Lizzano DOC, Martina Franca DOC, Primitivo di Manduria DOC).

Arance, mandarini, clementine (Clementina del Golfo di Taranto IGP), uva, fichi e angurie non mancano mai sulle tavole imbandite, così come i dolci di miele ed in pasta di mandorle, o le più tipiche Carteddàte, Sannacchiùdere e Pettole, preparate nell'occasione di particolari festività o ricorrenze.

[modifica] Cultura

[modifica] Personalità illustri

Per approfondire, vedi la voce Personalità legate a Taranto.

Taranto ha dato i natali e ha ospitato numerose personalità illustri che hanno contribuito fin dall'antichità a scrivere la storia della città: dal filosofo pitagorico Archita, la cui politica di sviluppo portò Taranto a diventare la metropoli più ricca e importante della Magna Grecia, al drammaturgo Livio Andronico, primo traduttore in latino dell'Odissea di Omero nell'opera nota come Odusia.

Si ricordano inoltre il vescovo irlandese san Cataldo, patrono della città, ed il compatrono sant'Egidio Maria da Taranto, unico santo della Chiesa cattolica nativo di Taranto.

Per motivi di studio vi soggiornarono anche l'attore Rodolfo Valentino e il cinque volte Presidente del Consiglio dei ministri nonché presidente del partito della Democrazia Cristiana Aldo Moro.

[modifica] Personaggi tarantini contemporanei

Attori e registi
Conduttori e presentatori
Cantautori e cantanti
Compagnie musicali
Magistrati e giuristi
Pittori e scultori
  • Nicola Carrino
Politici
Scrittori e poeti
Tenori e soprani

[modifica] Architetture e luoghi di interesse

Per approfondire, vedi la voce Architetture di Taranto.

Taranto presenta sul suo territorio architetture che testimoniano la sua importanza storica e culturale: dagli antichi luoghi di culto, tra i quali i resti del Tempio Dorico e la Cripta del Redentore, ai palazzi appartenuti alle famiglie nobili ed alle personalità illustri della città, tra i quali Palazzo Pantaleo e Palazzo d'Ayala Valva.

La città offre inoltre una ricca varietà architettonica a testimonianza della forte religiosità e devozione: si va dal romanico al barocco della facciata della cattedrale di San Cataldo, dal gotico della chiesa di San Domenico Maggiore alle forme decisamente più eleganti delle chiese dalle linee rinascimentali e neoclassiche.

Numerose anche le cripte, i monasteri, i santuari e le edicole votive.

[modifica] Museo nazionale archeologico di Taranto

Il Museo nazionale archeologico di Taranto, anche detto "MARTA", è un importante museo archeologico dove è esposta, tra l'altro, una delle più grandi collezioni di manufatti dell'epoca della Magna Grecia, tra cui i famosi Ori di Taranto. Il museo, sito in corso Umberto I al civico 42, è stato fondato nel 1887 ed occupa la sede dell'ex convento di San Pasquale di Baylon, edificato nel XVIII secolo. L'archeologo Luigi Viola voleva farne un Museo della Magna Grecia, ma esso è sempre stato dedicato, principalmente, alla documentazione archeologica di Taranto e del resto della Puglia.

Il piano rialzato del museo è utilizzato, attualmente, per esposizioni temporanee.

Il primo piano ospita la sezione greco-romana inerente la società tarantina.

Il secondo piano ospita la sezione preistorica del Paleolitico e dell'età del Bronzo inerente l'intero territorio pugliese. Al centro di una delle sale è custodita anche la tomba dell'Atleta di Taranto.

[modifica] Necropoli greco-romana

La Tomba degli Atleti
La Tomba degli Atleti

Lo studio delle necropoli scoperte nella città, ha fornito agli archeologi una grande quantità di informazioni sulla società, sulla cultura, sull'arte e sul lavoro degli antichi popoli del periodo greco-romano. I resti ritrovati, testimoniano la presenza di veri e propri rituali funerari: le sepolture avvenivano per inumazione, cioè seppellendo i defunti in posizione fetale, ma anche mediante cremazione, cioè bruciando i corpi dei defunti e conservandone le ceneri in un'urna.

All'interno delle tombe veniva deposto il corredo funerario, solitamente legato alla vita quotidiana dell'individuo, pertanto le stesse venivano corredate con utensili, vivande e gioielli, nel tentativo di imitare la casa del defunto.

Nelle necropoli di Taranto si possono riscontrare differenti tipi di tombe:

  • le "tombe a camera" e le "tombe a semicamera", adottate dalle famiglie aristocratiche, collocate all'incrocio di due vie per essere facilmente individuabili;
  • le "tombe a fossa", adottate dalle famiglie plebee, scavate nella roccia e chiuse da un masso.

Le 160 sepolture sono dislocate in sette siti archeologici: la necropoli di via Marche, le tombe a camera di via Umbria, di via Sardegna e di via Pio XII, la tomba a semicamera di via Alto Adige, l'ipogeo Genoviva di via Polibio e la "tomba degli atleti" di via Francesco Crispi.

[modifica] Ipogeo De Beaumont Bonelli Bellacicco

Particolare dell'ipogeo
Particolare dell'ipogeo

Di particolare rilievo è l'ipogeo "De Beaumont Bonelli Bellacicco", sito nel Borgo Antico in corso Vittorio Emanuele al civico 39, una struttura straordinaria che narra la storia di Taranto sin dall'epoca geologica risalente a circa 65 milioni di anni fa, con successive tracce magno-greche, bizantine, medioevali e del XVIII secolo.

L'ipogeo si sviluppa su tre livelli per complessivi 700 metri quadri e per 14 metri sotto il livello stradale. Al suo interno si trova il banco di roccia calcarea, sulla quale si possono ammirare i resti fossili dei mitili tipici di Taranto. Le mura perimetrali sono di origine bizantina, mentre è molto probabile che il muro che divide la struttura dal mare possa avere origini magno-greche.

L'ipogeo ha infatti uno sbocco esclusivo al livello del mare, che permette l'accesso diretto alla battigia del lungomare del Borgo Antico.

Su questa struttura è stato eretto in epoca successiva Palazzo de Beaumont Bonelli, residenza della Marchesa De Beaumont e del Principe Bonelli suo marito.

Entrambe le strutture, benché private, sono a disposizione dei visitatori gratuitamente, in quanto patrimonio della storia e dell'arte di Taranto.

[modifica] Filmografia

Collabora a Wikiquote « Queste ostriche puzzano. Dite che sono venute da Taranto?
Allora sono venute a piedi, facendo una puntatina a Gorgonzola.
Comunque, che puzzino o no, per me fa lo stesso. »

[modifica] Infrastrutture e trasporti

[modifica] Collegamenti

Collegamenti della provincia di Taranto
Collegamenti della provincia di Taranto
Stazione ferroviaria
Stazione ferroviaria

I collegamenti stradali principali sono rappresentati da (vedi):

I collegamenti ferroviari sono assicurati da Trenitalia sia con la Calabria, che con Bari e Brindisi, quindi verso tutte le località servite dalle linee ionica e adriatica.
Taranto è inoltre collegata al resto della Puglia grazie alle Ferrovie del Sud Est mediante due stazioni:

  • Taranto Centrale, in comune con Trenitalia;
  • Taranto Galese.

L'Aeroporto di Taranto-Grottaglie "Marcello Arlotta" effettua servizi di linea per il traffico passeggeri con voli charter. Gli aeroporti più vicini sono:

[modifica] Mobilità urbana

L'azienda che gestisce il servizio di trasporto pubblico in tutto il territorio comunale è la Società per azioni AMAT. Il trasporto pubblico a Taranto nacque nel 1885, in seguito alla richiesta di istituzione di un servizio che venisse incontro alle esigenze dei lavoratori dell'Arsenale Militare Marittimo. Dal 2003 è stato istituito il servizio di idrovie, grazie all'utilizzo delle due motonavi Clodia e Adria.

[modifica] Istruzione

La città è sede della seconda facoltà di Ingegneria del Politecnico di Bari e di numerosi corsi di laurea erogati dall'Università degli Studi di Bari, nonché sede decentrata della LUMSA - Libera università Maria SS. Assunta di Roma e dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Inoltre il 17 maggio 2006 il rettore dell'Università di Bari, Giovanni Girone, ha firmato il decreto che sancisce l'autonomia delle seconde facoltà di Economia, di Giurisprudenza e di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali a decorrere dal 1° ottobre 2006: questo costituisce un passo importante verso l'istituzione dell'Università degli Studi di Taranto, che per altro è stata oggetto di numerosi disegni di legge fino ad oggi non concludenti.

La città è sede anche di numerosi Licei, Istituti e Biblioteche. I primi furono il Liceo Ginnasio "Archita" del 1872, il Liceo Scientifico "Giuseppe Battaglini" e l'Istituto Tecnico per le Attività Sociali "Maria Pia di Savoia", entrambi del 1927. Il Liceo "Archita" fu istituito inizialmente come collegio maschile per ragazzi di buona famiglia, mentre l'Istituto "Maria Pia di Savoia" nacque come scuola privata di avviamento professionale per la donna. La Biblioteca Comunale conta nella sezione "Rari" 33 manoscritti, 4 incunaboli, circa 300 cinquecentine, numerose opere del seicento, del settecento e dell'ottocento e 4 pergamene.

[modifica] Natura

[modifica] Istituto Sperimentale Talassografico Attilio Cerruti

Pittura su vetro nella tromba delle scale
Pittura su vetro nella tromba delle scale

Nato nel 1914 come "Laboratorio Demaniale di Biologia Marina" per la ricerca applicata alla molluschicoltura, l'Istituto Sperimentale Talassografico "Attilio Cerruti" ha sede in via Roma, ed è intitolato al suo fondatore per i meriti acquisiti in campo scientifico. Attilio Cerruti incrementò notevolmente l'attività scientifica e il patrimonio del laboratorio, ospitato in due vani concessi dal Comune fino al trasferimento presso la sede attuale, costruita nel 1932 in stile rinascimentale. Entrato a far parte definitivamente del Consiglio Nazionale delle Ricerche nel 1977, afferisce al Comitato Nazionale per le Scienze e le Tecnologie dell'Ambiente e dell'Habitat.

La sede dell'istituto è all'interno di un parco in prossimità del canale navigabile, quindi in una posizione privilegiata per l'accesso al Mar Piccolo e al Mar Grande. La disponibilità di moderne attrezzature di laboratorio nel campo della spettrofotometria ad assorbimento atomico, della gascromatografia, della cromatografia liquida ad alta pressione, della spettrometria di massa, della polarografia e dell'analisi automatica delle acque, e la disponibilità di un'imbarcazione di 15 metri, ne fa un centro ideale per l'attività di ricerca in campo marino. Sono inoltre presenti nei locali camere termostatiche per colture di organismi marini animali e vegetali, e 5 vasche di 40 metri cubi alimentate con acqua di mare.

I suoi principali campi di ricerca sono:

  • Cicli biochimici nel Mar Piccolo;
  • L'impatto degli inquinanti con l'ecosistema marino;
  • Controllo e recupero ambientale;
  • L'impatto della pesca di crostacei sulla biodiversità della costa del Salento;
  • L'introduzione della Caulerpa racemosa e della Undaria pinnatifida;
  • Biodiversità della flora batterica marina;
  • Coltura delle alghe a fini energetici.

Sono annessi all'istituto un museo e una biblioteca: il museo contiene una collezione di circa 3.000 reperti riferiti alla vita del mare e alla ricerca, alcuni risalenti al XIX secolo, mentre la biblioteca è dotata di un'emeroteca con 180 periodici nazionali e 600 riviste internazionali, nonché 1.650 volumi e una ricca collezione di estratti e monografie.

[modifica] Fondazione Marittima Ammiraglio Michelagnoli

La Fondazione Marittima "Alessandro Michelagnoli" si prefigge lo scopo di favorire la cultura umanistica, scientifica e tecnica del mondo del mare e valorizzare e promuovere la ricerca marina. Nata il 12 maggio 1989 con il patrocinio della Marina Militare Italiana, ha sede in corso Umberto al civico 147, ed è intitolata all'ammiraglio tarantino Alessandro Michelagnoli, che contribuì dopo la seconda guerra mondiale alla rinascita della Marina e ne ricoprì negli anni '60 il massimo incarico di Capo di Stato Maggiore.

La fondazione opera d'intesa con organismi universitari e della ricerca nazionali e regionali, tra cui il Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Scienze del Mare ed il Consiglio Nazionale delle Ricerche, e si avvale della professionalità di ingegneri, architetti, biologi, geologi, oceanografi, ufficiali della Marina, collaboratori del mondo istituzionale ed industriale, che hanno a disposizione un laboratorio di informatica per l'editoria elettronica, per le applicazioni e le banche dati multimediali sul mondo marino, una mediateca ed una biblioteca ricca di diapositive, fotografie, documenti multimediali e libri pertinenti, nonché la Galleria della Scienza e della Tecnica, con opere di elevato valore scientifico-divulgativo.

[modifica] Isola dei Delfini

L'Isola dei Delfini è un presidio multizonale di sanità e benessere della fauna marina protetta. Dovrebbe sorgere nel Borgo Antico della città nei pressi del Molo Sant'Eligio, e sarà costituito da un presidio multizonale medico veterinario, un pronto soccorso con sale cliniche mediche, chirurgiche ed ostetriche, la sala autopsia ed i laboratori di anatomia patologica, parassitologia, tossicologia e malattie infettive. Poco distante, nelle acque del Mar Grande, saranno dislocate le vasche galleggianti di degenza e quarantena destinate ad ospitare cetacei, tartarughe marine, foche e otarie, per consentirne lo studio e l'osservazione.

Il centro, unico in Europa nel suo genere, si avvarrà della collaborazione della Facoltà di Medicina Veterinaria dell'Università di Bari - Corso di Laurea in Scienze della Maricoltura di Taranto, e si propone come promotore di specifiche iniziative mirate alla salvaguardia ambientale e all'osservazione degli animali. L'avvio dell'attività è previsto a completamento delle strutture.

[modifica] Oasi Palude La Vela

L'Oasi Palude "La Vela" è un'area naturale protetta di proprietà demaniale a valenza naturalistico-ambientale situata sulle sponde del Mar Piccolo. L'ambiente è prevalentemente di tipo palustre, con canneto e macchia mediterranea, ampi acquitrini e zone periodicamente sommerse. L'avifauna è caratterizzata da una colonia stanziale di aironi cinerini, ma durante i mesi invernali la popolazione aumenta sensibilmente per numero e per specie: si segnalano infatti gru, cicogne, fenicotteri, volpoche, falco pescatore. La flora presenta ampi salicornieti, orchidee spontanee e pinete di pino d'Aleppo. L'oasi funge principalmente da centro di irradiamento dell'avifauna che colonizza gradatamente le aree circostanti, ed è gestita dal WWF di Taranto che svolge attività di monitoraggio e anti-bracconaggio.

[modifica] Sport

Calcio
La società di calcio maschile più rappresentativa è la Taranto Sport.
La società di calcio femminile più rappresentativa è la International Taranto.
Canoa
Le società di canoa più rappresentative sono: la LNI Taranto Canoa e la AS Taranto Canoa. Entrambe gareggiano sia in canoa polo che in canoa sprint.
Ciclismo
Taranto è stata più volte arrivo di tappa del Giro d'Italia:
Football americano
Le società di football americano maschile più rappresentative sono la AS Delfini Taranto e Taranto Spartans.
Hockey
La società di hockey in-line maschile più rappresentativa è la Nubile Bears Taranto.
Motociclismo
Taranto è traguardo della storica Milano-Taranto.
Pallacanestro
La società di pallacanestro femminile più rappresentativa è la Taranto Cras Basket.
La società di basket maschile più rappresentativa è la Libertas Basket Taranto.
Pallacanestro in carrozzina
Le società di pallacanestro in carrozzina maschile più rappresentative sono: la Dream Team Taranto e la Taranto Basket 93.
Pallanuoto
La società di pallanuoto maschile più rappresentativa è la Rari Nantes Taranto 1996
Pallavolo
La società di pallavolo maschile più rappresentativa è la Taranto Volley.
Rugby
Le società di rugby maschile più rappresentative sono: la FC Rugby Taranto e la AS Taranto Rugby.
Football americano
La società di football americano maschile più rappresentativa è la AS Spartans Taranto.
Scherma
L'associazione di scherma più rappresentativa è la Club Scherma Taranto.
Tennis
La tennista più rappresentativa è Roberta Vinci.
Tennis da tavolo
La società di tennis da tavolo più rappresentativa è la CTT Taranto.
I pongisti più rappresentativi a livello nazionale sono[2]:
  • Pasquale Catapano;
  • Antonio Marossi.
Tiro con l'Arco
L'associazione di tiro con l'arco più rappresentativa è la A.S.D. Arcieri dello Jonio.
Vela
L'associazione di vela più rappresentativa è la AS Libertas Taranto Vela.
I circoli velici della città sono:
  • Lega Navale Italiana;
  • Sezione Velica Marina Militare;
  • Circolo della Vela di Taranto;
  • Centro velico Ondabuena;
  • Compagnia della Vela;
  • Centro Velico Alto Jonio;
Taranto è stata più volte arrivo di tappa del Giro d'Italia Vela:
Taranto è stata per molti anni campo di allenamento dell'Ammiraglio Agostino Straulino.

[modifica] Amministrazione

Sindaco: Ippazio Stefàno dal 11 giugno 2007
Centralino del comune: 0994581111
Email del comune: comunicazione.urp@comune.taranto.it

[modifica] Elenco dei sindaci di Taranto

Per approfondire, vedi la voce Sindaci di Taranto.

[modifica] Gli scandali e il dissesto finanziario del 2006

Il precedente sindaco Rossana Di Bello si è dimessa dall'incarico 17 febbraio 2006, a seguito ad una condanna ad un anno e quattro mesi (pena sospesa) per abuso d'ufficio e falso ideologico nell'ambito dell'inchiesta sull'affidamento della gestione dell'inceneritore cittadino alla società Termomeccanica. Al suo posto il prefetto ha nominato Tommaso Blonda quale commissario straordinario il quale è rimasto in carica fino alle successive elezioni del 27 e 28 maggio 2007.

Durante il commissariamento, il comune ha dichiarato lo stato di dissesto finanziario. Nel marzo del 2007 Francesco Boccia, capo della commissione di liquidazione, ha accertato che il Comune di Taranto aveva accumulato debiti per 637 milioni di euro, a fronte di entrate disponibili per meno di 60 milioni di euro.[3] Si tratta del più grave dissesto finanziario di un ente locale italiano mai verificatosi, secondo, nel mondo, solo a quello di Seattle.[4]

[modifica] Circoscrizioni

  • Paolo VI
  • Tamburi - Lido Azzurro
  • Città Vecchia - Borgo
  • Tre Carrare - Solito
  • Montegranaro - Salinella
  • Talsano - San Vito - Lama

Località facenti parte delle circoscrizioni:

  • Croce (Tamburi - Lido Azzurro)
  • Porta Napoli (Tamburi - Lido Azzurro)
  • Corvisea (Tre Carrare - Solito)
  • Taranto 2 (Montegranaro - Salinella)
  • Toscano (Montegranaro - Salinella)
  • Battaglia (Talsano - San Vito - Lama)
  • Carelli (Talsano - San Vito - Lama)
  • Sanarica (Talsano - San Vito - Lama)
  • San Donato (Talsano - San Vito - Lama)
  • Tramontone (Talsano - San Vito - Lama)

Il 9 aprile 1993, la frazione di Statte si è separata da Taranto diventando comune autonomo.

[modifica] Gemellaggi

  • Brest (Francia) dal 1964, ha in comune con Taranto la tradizione marinaresca, essendo sede della principale base navale francese.
  • Donetsk (Ucraina).
  • Dal 2002 alcune scuole della città e della provincia, sono impegnate nella realizzazione del Progetto Russia insieme ad altrettante scuole di Mosca (Russia):
  1. L'Istituto Comprensivo "Cesare Battisti" è gemellato con l'Istituto N° 1250 e con il Centro Multiculturale;
  2. L'Istituto "Giovanni Bettolo" è gemellato con l'Istituto N° 1223;
  3. L'Istituto Tecnico Industriale Statale e Liceo Scientifico Tecnologico "Augusto Righi" è gemellato con il Centro Giovanile;
  4. Il Liceo Ginnasio Statale "Aristosseno" è gemellato con l'Istituto N° 1249;
  5. L'Istituto Comprensivo "Galileo Galilei" è gemellato con l'Istituto N° 251 e con l'Istituto Teatrale;
  6. La Scuola Media "Cristoforo Colombo" è gemellata con l'Istituto N° 1576;
  7. La Scuola Media "Ugo Foscolo" è gemellata con l'Istituto N° 1251.
  • Nel 2006 è partito il gemellaggio con Sparta (Grecia), secondo un progetto patrocinato dall'Unione Europea che vede coinvolti i comuni di Taranto e Sparta, insieme alle amministrazioni comunali di Grottaglie, Massafra e Manduria. Il gemellaggio ospiterà un'importante manifestazione pubblica chiamata Simposio su Archita, con dibattiti e convegni dedicati al filosofo che governò Taranto.

[modifica] Curiosità

  • La Voce del Popolo del 7 settembre 1941, pubblicò un articolo sulla natalità nel quale si annoverava la città tra quelle più prolifiche. Veniva a tal proposito ricordata Addolorata Sangermano in Boccuni, che aveva dato alla luce il suo diciassettesimo figlio. Qualche anno prima, nel 1937, Taranto era balzata agli onori della cronaca grazie al parto plurimo di quattro gemelli di Maria Nardelli in Cardellicchio.
Il mito di Falanto
Il mito di Falanto
  • Sul lungomare del Borgo Antico, un pannello in ceramica di 140 metri quadri raffigura la leggenda della colonizzazione greca e della successiva nascita di Taranto. L'opera realizzata dell'artista Silvana Galeone su progetto del Centro Culturale Filonide, si ispira al mito dell'eroe spartano Falanto ed al responso dell'Oracolo di Delfi da lui interpellato, il quale sentenziò: «Quando vedrai piovere dal ciel sereno, conquisterai territorio e città.». Falanto, vedendo piangere sua moglie Ethra, il cui nome in greco vuol dire "cielo sereno", ritenne che l'oracolo si fosse avverato, e si accinse a fondare la sua città a cui diede il nome di Saturo, località ancora esistente a pochi chilometri dalla città.
  • Esiste un detto locale: "Tre sono le città più belle del mondo: Budapèst, Bucarèst e Tarde nuèste."
  • La Birra Raffo è per antonomasia "la birra dei tarantini".

[modifica] Galleria fotografica

[modifica] Note

  1. ^ Convenzione costitutiva area vasta tarantina.
  2. ^ Campioni italiani veterani e relativi podi.
  3. ^ La Gazzetta del Mezzogiorno «Dichiarato dissesto finanziario del Comune di Taranto». , 18/10/2006.
  4. ^ La Gazzetta del Mezzogiorno «Deficit di Taranto, il peggiore della storia». , 09/03/2007.
  5. ^ Organizing Committee of the Games of the XVII Olympiad. The Games of the XVII Olympiad - Rome 1960 - The Official Report - Volume 1 (PDF). (in Inglese) Roma215 URL consultato il 08/04/2007.

[modifica] Bibliografia

  • Quintino Quagliati - Il Museo Nazionale di Taranto - Istituto Poligrafico dello Stato - Roma, 1932
  • Pietro Parenzan - L'anello di san Cataldo nel Mar Grande di Taranto - (da Thalassia Salentina vol. 6 pp. 3-24) - Galatina, 1972
  • Ettore M. De Juliis - Gli Ori di Taranto in Età Ellenistica - Arnoldo Mondadori Editore - Milano, 1984
  • Ettore M. De Juliis - D. Loiacono - Taranto. Il Museo Archeologico - Mandese Editore - Milano, 1988
  • Giacinto Peluso - Storia di Taranto - Scorpione Editrice - Taranto, 1991
  • Giuseppe Mazzarino - Taranto, la sua vera storia - Ink Line - Taranto, 1999
  • Nicola Caputo - Taranto com'era - Edizioni Cressati - Taranto, 2001
  • Patrizia De Luca - Il Centro Storico di Taranto: l'Isola - Scorpione Editrice - Taranto, 2004
  • Rocco Tancredi - Il porto di Taranto tra vecchie e nuove sfide - Scorpione editrice - Taranto, 2004
  • Pietro Massafra - Francesco Carrino - Il Centro Storico di Taranto: il Borgo - Scorpione Editrice - Taranto, 2004
  • Nicola Cippone - Taranto, il Borgo prima del Borgo - Edizioni Archita - Taranto, 2006

[modifica] Voci correlate

[modifica] Altri progetti

[modifica] Collegamenti esterni

Il Tafaluro a Torre Sant'Andrea, marina di Melendugno (LE)

Salento - Tacco d'Italia

Brindisi · Lecce · Taranto · Grecìa Salentina · Elenco completo dei comuni


Storia · Cultura · Economia · Tradizioni · Enogastronomia · Luoghi · Eventi

Ulivi e muretti a secco a San Vito dei Normanni (BR)


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