Campionato mondiale sportprototipi
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Il Campionato mondiale sportprototipi, in inglese World Sportscar Championship (WSC) era la serie a livello mondiale nella quale gareggiavano le automobili biposto dotate di impianto d'illuminazione; erano divise in due categorie
- GT (carrozzeria chiusa)
- Sport (carrozzeria aperta)
a loro volta suddivise in classi in base alla cilindrata del motore. Il campionato fu organizzato dalla FIA dal 1953 a 1992.
Il nome della serie è cambiato durante gli anni, ma generalmente è conosciuto come il campionato mondiale per vetture sport. Dalla prima edizione del 1953, fu uno dei maggiori campionati dell'automobilismo di cui il campionato del mondo di Formula 1 rappresentava una versione per monoposto in gare sprint su circuito. Piloti ufficiali quali Ascari, Bandini, Castellotti, Collins, Fangio, de Filippis, Moss, Musso, Rodriguez e Taruffi correvano indistintamente nel mondiale di Formula Uno e nel mondiale sport. Accanto a loro potevano correre piloti non professionisti (gentlemen-driver). Questo permetteva ai piloti più dotati di mettersi in luce agli occhi del pubblico e delle case ufficiali.
Il campionato mondiale sport ha avuto il merito di far conoscere l'automobilismo ad una generazione che aveva appena vissuto le fatiche della seconda guerra mondiale; ebbe il merito di accendere la passione degli italiani che potevano ammirare le auto dalle strade, ancora approssimative, della propria città le creazioni della tecnologia e del genio creativo umano.
Il successo di questo tipo di competizioni, in cui le grandi e piccole case automobilistiche potevano "presentare" i propri potentissimi e resistenti modelli agli spettatori che affollavano i bordi delle strade fu messo in crisi dalla pericolosità che ne rappresentava al tempo stesso parte del fascino. A seguito di incidenti mortali che coinvolsero anche il pubblico, furono vietate le grandi corse su strada, a beneficio di quelle in circuito. Con il passare degli anni le corse sono diventate sempre meno un banco prova per le auto e sempre più importanti dal punto di vista del marketing dell'industria automobilistica. Per canalizzare l'attenzione del pubblico e separare con maggior decisione la Formula 1 dalle altre categorie, il campionato per auto "sport e GT" fu indirizzato esclusivamente verso gare di durata relegandolo all'attenzione solo degli appassionati più curiosi. Viceversa la Formula 1 assunse, grazie alla formula delle gare sprint (brevi) e dalla forte espansione della televisione che ne assicurò la diffusione di massa, il ruolo di categoria automobilistica per eccellenza.
Indice |
[modifica] Corse più importanti
Tra tutte, le seguenti corse sono le più famose e leggendarie di quelle entrate a far parte della serie nel corso degli anni:
- Mille Miglia 1953-1957
- Carrera Panamericana 1953-1954
- Targa Florio 1955-1973
- 24 Ore di Le Mans 1953-
- 24 Ore di Daytona 1967-
- 12 ore di Sebring 1953-
- Tourist Trophy
- 1000km del Nürburgring 1953-
- 1000km di Monza 1963-
- 1000km di Spa 1963-
- 1000km di Buenos Aires 1954-1972
- 1000km di Fuji 1983-1988
- 200 miglia del Norisring 1984-1988
[modifica] Marche automobilistiche partecipanti
[modifica] Dal 1953 al 1961
Durante i primi anni, si svolgeva su sei prove e il punteggio era assegnato ai primi sei classificati. Corse leggendarie come Mille Miglia, Carrera Panamericana e Targa Florio facevano parte del calendario, accanto alle restanti 24 ore di Le Mans e 12 ore di Sebring. Le grandi case automobilistiche come Alfa Romeo, Lancia, Maserati, Ferrari, Jaguar, Mercedes-Benz, Porsche e Aston Martin gareggiavano insieme a numerosi marchi di produzione più limitata, se non artigianali, ma non meno importanti nella storia dell'automobile.
[modifica] Dal 1962 al 1965
Nel 1962 il calendario è stato allargato a corse di più modesta entità, mentre la FIA ha tentato di indirizzare l'interesse della serie sulle automobili di Gran Turismo, senza però successo.
[modifica] Dal 1966 al 1981
A partire dal 1966, le classi più performanti e competitive erano: la S (vetture sport di 5 litri di cilindrata) e la P (prototipi chiusi di 3 litri di cilindrata); automobili come Ferrari 512 S, Ford GT40, Lola T70, Chaparral, Alfa Romeo 33, Porsche 906, Porsche 908, Porsche 917 e Shelby Cobra combattevano per supremazia sui circuiti classici come Sebring, Nürburgring, Spa-Francorchamps, Monza, Targa Florio e Le Mans, stagioni che ora vengono considerate come gli anni d'oro delle corse per automobili sport.
Nel 1972, i prototipi sono stati limitati a motori 3.0 L dalla FIA (una mossa che alcuni cinici hanno creduto che sia stata fatta per avvantaggiare i francesi della Matra) ed i costruttori hanno perso gradualmente l'interesse.
Dal 1976 al 1981 il campionato del mondo marche era aperto alle automobili di produzione speciale del Gruppo 5 e alle granturismo di Gruppo 4; è durante questo periodo che l'invincibile Porsche 935 domina la scena internazionale delle gare di durata.
[modifica] Dal 1982 al 1992
Nel 1982 la FIA ha tentato di fermare un'ascensione preoccupante nello sviluppo dei motori della categoria GT, introducendo una nuova formula specifica denominata Gruppo C, un regolamento di categoria per gli sport-prototipi chiusi che ha limitato il consumo di combustibile (la teoria è che limitando il consumo di carburante, le prestazioni del motore possono essere tenute sotto controllo e livellate).
Mentre questo cambiamento non venne ben accolto dalle squadre private, il sostegno delle case automobilistiche per le nuova formula era immenso. Vari costruttori della vecchia guardia tornarono nel giro del WSC nei due anni successivi. Secondo le nuove regole, per i motori normalmente aspirati era teoricamente possibile competere contro i motori turbocompressi che avevano dominato la serie negli anni settanta e nell'inizio degli ottanta. In più, la maggior parte delle corse consistevano in 500 o 1000 chilometri, solitamente superando le tre e le sei ore rispettivamente, in tal modo era possibile dare risalto alla funzione "di resistenza" nella competizione. Anche alle vetture GT di Gruppo B era consentito partecipare alle gare, ma la loro presenza fu sporadica e alla fine sparirono dalla serie, con le sport-prototipo diventate le uniche protagoniste del campionato.
Porsche fu il primo costruttore a sposare la serie, con la 956, ma presto parecchie altre marche scesero in campo, comprese Jaguar, Mercedes-Benz, Nissan, Toyota, Mazda ed Aston Martin. Mentre i costi aumentavano, venne creata la categoria C2 (originalmente chiamata C Junior) riservata alle squadre private ed ai piccoli costruttori, con più limiti al consumo di combustibile. In questa categoria minore, la maggior parte delle automobili erano spinte da motori BMW o Cosworth.
La formula del Gruppo C aveva riportato i costruttori di nuovo in pista, anche se la categoria era un successo, con folle normali di 50.000 o più, 350.000 alla 24 ore di Le Mans, la FIA varò delle nuove regole introdotte nel 1991 su ordine del vice presidente Bernie Ecclestone: macchine da 750Kg e dotate di motori aspirati 3.500cc. La nuova versione del gruppo C1, è stata destinata a montare motori da Formula 1. Nonostante la potenza fosse generalmente inferiore alla maggior parte delle automobili del Gruppo C degli anni 80 (intorno ai 650cv confrontato ai 750cv e oltre), questo tipo di automobili sono considerate le più veloci vetture sport di sempre.
Tuttavia queste nuove regole entrarono in vigore completamente a partire dalla stagione 1992, a causa del tempo necessario a rinnovare il parco vetture, in quanto non tutti aderirono immediatamente schierando nuove macchine.
La nuova generazione di WSC che dispone di motori con l'intenzione dichiarata della riduzione dei costi e di fornire più concorrenza, crea in realtà un sospetto rapidamente provato, quando i costi aumentano in maniera massiccia dato che le squadre sviluppano vetture capaci di qualificazioni intorno a metà griglia di un corrispondente Gran Premio di Formula 1, malgrado 200kg in più di peso.
I costruttori abbandonano nuovamente la serie sport-prototipi, resisi conto che ora avevano un motore adatto alla F1 ma stavano pagando ancor più risorse nello sviluppo dei loro programmi sportscar rispetto alla F1, a causa delle ricerche e sperimentazioni riguardanti anche l'aerodinamica dei prototipi. Una mancanza di entrate ha significato che la stagione 1993 è stata annullata prima dell'inizio della prima corsa.
[modifica] Dal 1993 in poi
Nel 1994 il titolo di campionato mondiale sportprototipi sarebbe ritornato, questa volta nelle mani dell'IMSA per essere usato nella propria serie GT. Il nome venne associato alla categoria superiore dei prototipi fino al 1998, anno in cui la serie si è conclusa.
[modifica] Albo d'Oro
Anno | Titolo | Costruttore campione (1953 - 1984) |
Squadra campione (1985 - 1992) |
Pilota/i Campione/i (1981 - 1992) |
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1953 | Campionato mondiale vetture sport | ![]() |
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1954 | Campionato mondiale vetture sport | ![]() |
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1955 | Campionato mondiale vetture sport | ![]() |
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1956 | Campionato mondiale vetture sport | ![]() |
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1957 | Campionato mondiale vetture sport | ![]() |
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1958 | Campionato mondiale vetture sport | ![]() |
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1959 | Campionato mondiale vetture sport | ![]() |
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1960 | Campionato mondiale vetture sport | ![]() |
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1961 | Campionato mondiale vetture sport | ![]() |
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1962 | Campionato internazionale Gran Turismo | ![]() ![]() ![]() |
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1963 | Campionato internazionale Gran Turismo | ![]() ![]() ![]() ![]() |
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1964 | Campionato internazionale Gran Turismo | ![]() ![]() ![]() ![]() |
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1965 | Campionato internazionale Gran Turismo | ![]() ![]() ![]() ![]() |
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1966 | Campionato internazionale sportprototipi | ![]() ![]() |
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1967 | Campionato internazionale sportprototipi | ![]() ![]() |
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1967 | Campionato internazionale sportprototipi | ![]() ![]() ![]() |
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1968 | Campionato internazionale marche | ![]() ![]() |
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1969 | Campionato internazionale marche | ![]() ![]() |
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1970 | Campionato internazionale marche | ![]() ![]() |
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1971 | Campionato internazionale marche | ![]() ![]() |
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1972 | Campionato mondiale marche | ![]() ![]() |
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1973 | Campionato mondiale marche | ![]() ![]() |
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1974 | Campionato mondiale marche | ![]() ![]() |
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1975 | Campionato mondiale marche | ![]() ![]() |
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1976 | Campionato mondiale sportprototipi | ![]() |
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1976 | Campionato mondiale marche | ![]() |
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1977 | Campionato mondiale sportprototipi | ![]() |
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1977 | Campionato mondiale marche | ![]() ![]() |
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1978 | Campionato mondiale marche | ![]() |
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1979 | Campionato mondiale marche | ![]() |
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1980 | Campionato mondiale marche | ![]() |
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1981 | Campionato mondiale Endurance | ![]() |
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1982 | Campionato mondiale Endurance | ![]() |
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1983 | Campionato mondiale Endurance | ![]() ![]() ![]() ![]() |
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1984 | Campionato mondiale Endurance | ![]() ![]() ![]() ![]() |
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1985 | Campionato mondiale Endurance | - | ![]() |
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1986 | Campionato mondiale Sportprototipi | - | ![]() |
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1987 | Campionato mondiale Sportprototipi | - | ![]() |
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1988 | Campionato mondiale Sportprototipi | - | ![]() |
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1989 | Campionato mondiale Sportprototipi | - | ![]() |
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1990 | Campionato mondiale Sportprototipi | - | ![]() |
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1991 | Campionato mondiale Sportprototipi | - | ![]() |
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1992 | Campionato mondiale Sportprototipi | - | ![]() |
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[modifica] Collegamenti esterni
- http://www.racingsportscars.com/photo_wcm.html Fotoarchivio
- http://www.classicscars.com/wspr/results/wscc/nf_ms_home.html Risultati e classifiche