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Vienna - Wikipedia

Vienna

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Vienna
Panorama di Vienna
Vienna - Stemma Vienna - Bandiera
Nome ufficiale: Wien
Stato: Bandiera dell'Austria Austria
Stato federale : Vienna
Coordinate:

48°12′N 16°22′E / 48.2, 16.367

Superficie: 414,90 km²
Altitudine: 151-543 m s.l.m.
Popolazione: 1.631.082 ab. (2005)
Targa: W
CAP: 1010-1500
Pref. tel: 01
Sindaco: Michael Häupl (SPÖ)
Sito istituzionale

Vienna (Wien in tedesco, pronunciato [vi:n] e in dialetto bavarese anche [vɛan], Bécs in ungherese) è la capitale e allo stesso tempo uno stato federato dell'Austria, completamente circondato dalla Bassa Austria.

Vienna è sede di importanti organizzazioni internazionali tra le quali: OPEC, AIEA e ONU.

Il centro storico della città è stato dichiarato patrimonio dell'umanità dall'UNESCO.

Indice

[modifica] Geografia

Per approfondire, vedi la voce Distretti di Vienna.

La città, situata nel Nord-Est dell'Austria, dista 40 km dal confine con la Slovacchia e circa 50 km da Bratislava (capitale della medesima).

La città è composta da 23 distretti (in tedesco Bezirke, per approfondimenti vedi Distretti di Vienna) e il centro della città è il primo distretto. Gli altri distretti si susseguono a spirale intorno al primo distretto con numero crescente. La periferia cittadina è pianeggiante e industrializzata a sud, collinosa e verdeggiante a nord ai piedi del Wienerwald (foresta viennese).

L'anello (Ring) che circonda il centro storico, è oggigiorno una strada di raccordo; in passato invece accoglieva le mura della città. Una secondo anello intorno al centro storico, la cosiddetta "cintura" (Gürtel) è oggigiorno la strada più frequentata di tutta la città, con molto traffico e una linea sopraelevata (U6) della metropolitana che la percorre in buona parte, dal Westbahnhof a ovest fino al Danubio a nord.

La città è attraversata nella sua parte orientale dal Danubio, mentre un piccolo canale artificiale (il Donaukanal) lambisce il centro storico a est. Vienna presenta sul Danubio un'isola creata artificialmente, per proteggerla da eventuali inondazioni. L'isola viene utilizzata dagli abitanti per praticare dello sport o per rilassarsi sotto il sole, inoltre una volta all'anno (verso la fine di giugno) vi si festeggia per 3 giorni consecutivi il Donauinselfest.

Panoramica di tutta la città di Vienna.
Panoramica di tutta la città di Vienna.

[modifica] Clima

Per approfondire, vedi la voce Stazione meteorologica di Vienna Schwechat.
Il Danubio ghiacciato
Il Danubio ghiacciato

Vienna ha un clima continentale mediamente più mite di altre zone dell'Austria. L'Inverno è comunque lungo e rigido con frequenti nevicate. L'estate è mite, a volte calda con frequenti precipitazioni (media annuale 660mm). La temperatura media annuale è 10,4°C in centro città mentre 9,8°C nei dintorni. Tuttavia ci sono differenze climatiche all'interno della stessa zona urbana. I distretti occidentali per esempio risentono dell'influsso oceanico: qui arrivano le piogge causate dagli umidi venti marittimi, che per quasi metà dell'anno provengono da ovest. A sud e a est invece il clima è continentale e si hanno temperature più estreme (molte elevate d'estate e rigide d'inverno).

[modifica] Storia

Nel luogo dell'odierna città, i Romani attorno al 100 stabilirono un campo militare che venne chiamato Vindobona, a protezione della vicina città di Carnuntum. Successivamente vi si stabilirono anche civili, e secondo alcune fonti l'imperatore Marco Aurelio potrebbe esservi morto dopo una lunga malattia il 17 marzo del 180, nel corso della seconda spedizione germanica. Ancora oggi è possibile vedere le vecchie mura erette tra il 100 e 500, l'odierna Vienna presenta al suo centro stradine che rispecchiano all'incirca l'antica struttura. Data la posizione molto esposta verso l'est, Vindobona fu presto oggetto di conquista dei vari popoli che cercavano di penetrare in Europa, tra i quali i Bizantini, i Longobardi, i Magiari e gli Slavi.

Facciata dell'Hofburg
Facciata dell'Hofburg

La città riottenne la sua posizione centrale nella zona dopo che Carlo Magno la inglobò nella Marca Orientale (Ostmark), tuttavia essa dovette ancora difendersi dalle invasioni - questa volta degli ungheresi - finché nel 955 Ottone I, imperatore del Sacro Romano Impero, non scacciò questi definitivamente ricostituendo la Marca e donando Vienna nel 976 alla dinastia dei Babenberg, conferendo a Leopoldo I di Babenberg il titolo di margravio. La dinastia dà a Vienna il ruolo primario che gli spetta nella regione, dovendo tuttavia continuare a contrastare le pressioni ungheresi, fino al 1246 quando con Federico II di Babenberg (morto in battaglia contro gli invasori) terminò la dinastia e cominciò il cosiddetto Interregnum, durante il quale si succedettero governanti boemi (Hermann di Baden, Ottocaro II Przemysl) fino a che nel 1278 Rodolfo d'Asburgo sconfisse Ottocaro stabilendo sull'Austria e su Vienna il dominio asburgico, che proseguirà fino al 1918.

Inizialmente osteggiata dalla popolazione (nel 1288 fu soffocata una sollevazione contro i governanti), la dominazione asburgica diede a Vienna il ruolo privilegiato di capitale dell'Impero quando nel 1438 Alberto II d'Asburgo trasferì qui la sede del potere. Sotto Massimiliano I la città conobbe una grande fioritura artistica e culturale (nel 1365 era stata fondata l'Università) mentre l'Impero sotto il suo governo e quello del nipote Carlo V giunse alla sua massima estensione.

Nel 1533 la sede del potere venne spostata nell'edificio dell'Hofburg, il tradizionale palazzo imperiale di Vienna. Non cessarono tuttavia per Vienna le invasioni straniere: dal 1485 al 1493 la città fu sotto la dominazione di Mattia Corvino, re degli ungheresi, scacciato dalla città da Massimiliano, e nei primi anni del Cinquecento iniziò a farsi temere la minaccia turca. Vienna fu per tutto il XVI secolo funestata dalle guerre di religione, divisa tra il protestantesimo (circa l'80% sotto Massimiliano II, di fatto protestante) e il cattolicesimo, uscito vincente dopo le persecuzioni dei successivi sovrani e la violenta Controriforma dei gesuiti. Gli scontri tra le due religioni provocarono lo scoppio nell'Impero e in tutta Europa della Guerra dei Trent'Anni, durante la quale la città fu devastata dalla peste (circa 30.000 morti) e dagli assedi stranieri.

Vienna rifiorì in tutto il suo splendore dopo la definitiva sconfitta dei turchi, che nel 1683 sotto Kara Mustafa erano giunti alle porte della capitale imperiale minacciando l'intero mondo cristiano. Il principe Eugenio di Savoia li batté ripetutamente, salvando la città che nel tardo Seicento e nei primi del Settecento conobbe un grande risveglio urbanistico: sotto Carlo VI fu costruita la Karlskirche, i sontuosi palazzi del Belvedere, le residenze dei nobili intorno all'Hofburg. Nel 1738 vi fu firmata la Pace di Vienna, con la quale le potenze belligeranti (Francia da una parte, Impero Austriaco dall'altra, ed i rispettivi alleati) posero fine alla Guerra di successione polacca. Nel 1740 salì al trono austriaco Maria Teresa d'Austria, prima imperatrice dopo che con la Prammatica sanzione Carlo VI aveva permesso la successione in linea femminile. Maria Teresa, che governò per quarant'anni, spostò la residenza imperiale nel palazzo di Schönbrunn da lei fatto costruire alla periferia di Vienna, contribuendo a rendere la città una capitale artistica di primo piano favorendo la musica (sotto il suo regno iniziò a brillare l'astro di Mozart). Il successore di Maria Teresa, Giuseppe II, liberale e riformatore, dovette scontrarsi contro l'aristocrazia conservatrice e la Chiesa nel suo processo di rinnovamento politico, noto come giuseppinismo. Il cosiddetto Codice penale giuseppino modernizzò la legislazione austriaca secondo i principi dell'Illuminismo, ma la sua linea antireligiosa portò addirittura papa Pio VI a Vienna nel 1782 per tentare di bloccare le riforme, dopo che l'anno precedente l'imperatore aveva emanato l'Editto di Tolleranza che metteva fine ai contrasti tra cattolici, protestanti, ebrei e ortodossi. Vicino al popolo, Giuseppe II aprì ai cittadini i parchi riservati agli aristocratici del Prater e dell'Augarten.

Facciata del Palazzo di Schönbrunn.
Facciata del Palazzo di Schönbrunn.

Negli ultimi anni del Settecento e nel primo decennio dell'Ottocento Vienna e l'Austria dovettero subire gli effetti devastanti di Napoleone Bonaparte. Nel 1806 Francesco II fu costretto dall'imperatore dei francesi a cedere il titolo di sovrano del Sacro Romano Impero, eliminando così definitivamente l'antica istituzione che risaliva a Carlo Magno, mentre il sovrano assunse il titolo di Francesco I, imperatore d'Austria. Ripetutamente battuta da Napoleone, l'Austria dovette subire la sua occupazione: Bonaparte nel 1809 s'installò a Schönbrunn sposando la figlia di Francesco I, Maria Luisa. L'abile diplomazia del principe Metternich portò tuttavia l'Austria ad aderire nel 1813 alla coalizione contro la Francia che portò alla disfatta di Napoleone e alla fine del suo dominio. Proprio a Vienna sotto la regia di Metternich si tenne il Congresso che sancì la nuova divisione dell'Europa post-napoleonica. I sovrani europei si trattennero nella capitale austriaca per circa un anno, rendendola in pratica il centro del mondo occidentale. S'imposero in questo periodo - detto periodo Biedermeier - la sinfonie di Schubert e i valzer di Strauß, ma la bella vita aristocratica non durò a lungo poiché nel 1848 i moti rivoluzionari borghesi e liberali portarono la definitiva caduta del regime reazionario di Metternich - che fuggì in esilio - e di Ferdinando I, che abdicò in favore del nipote Francesco Giuseppe, appena diciottenne.

Michaelertrakt, ingresso all'Hofburg.
Michaelertrakt, ingresso all'Hofburg.

L'ultimo imperatore d'Austria, sicuramente il più grande, governò per 68 anni. A Vienna il sovrano operò una rivoluzione urbanistica, demolendo le mura già in parte distrutte da Napoleone ed edificando al loro posto la monumentale Ringstrasse, il viale che circonda la città ad anello ed ancora oggi arteria principale della città. Qui nel 1879 si tenne una grandiosa parata per celebrare le nozze d'argento dell'imperatore con la moglie Elisabetta (la famosa Sissi). Nella capitale s'imposero le musiche di Brahms e Johann Strauß jr, mentre nel 1869 venne inaugurata l'Opera di Vienna. Nei primi del Novecento la città fu scossa da nuovi fermenti artistici: la Secessione viennese di artisti quali Gustav Klimt e Koloman Moser, lo Jugendstil architettonico che portò all'edificazione di molti edifici in stile Art Nouveau, mentre la grande Vienna concludeva il suo ciclo storico con la morte di Francesco Giuseppe nel 1916, la disfatta della Prima guerra mondiale e la conseguente scomparsa dell'Impero, dopo l'abdicazione di Carlo I e la proclamazione della Repubblica nel 1918.

L'influenza (?) mise in ginocchio la capitale del nuovo stato, ridotto a una piccolissima porzione dell'antico dominio, portando a fermenti rivoluzionari socialisti per tutto il decennio 1920 e buona parte degli anni '30. Entra a Vienna (1939) (?). Nel 1933 il cancelliere della repubblica Engelbert Dollfuß sciolse il Parlamento proclamando con una risposta reazionaria ai socialisti un regime di stampo fascista. Non durò a lungo: l'anno successivo rivolte di sinistra fecero vacillare il governo, che venne colpito al cuore dagli invasori nazisti che tentarono un colpo di stato uccidendo Dollfuß ma fallendo il tentativo di conquista dell'Austria a causa dell'opposizione di Mussolini, che preventivamente aveva armato il fronte italo-austriaco. Il successore di Dollfuß, Kurt Schuschnigg, non riuscì a impedire la pressione di Hitler, che nel 1938 penetrò nel paese dopo che Arthur Seyß-Inquart - successore del dimissionario Schuschnigg - aprì le frontiere portando all'Anschluss con la Germania. Dopo aver drammaticamente condiviso il destino del terzo Reich, l'Austria fu occupata dagli Alleati e Vienna venne divisa tra i vincitori della guerra fino al 1955.

Hundertwasserhaus, l'eclettico complesso residenziale dell'architetto austriaco Friedensreich Hundertwasser
Hundertwasserhaus, l'eclettico complesso residenziale dell'architetto austriaco Friedensreich Hundertwasser

Il rapido ritorno della democrazia, sancito anche dall'installazione nella città delle sedi delle principali organizzazioni internazionali, permise a Vienna e all'Austria un rapido risveglio economico e politico. Nel 1995 il Paese ha aderito all'Unione europea e oggi Vienna è una delle capitali più visitate dal turismo internazionale.

[modifica] Trasporti

Tram viennese
Tram viennese
Per approfondire, vedi la voce Metropolitana di Vienna.

Vienna ha una grande rete di trasporti pubblici. Consiste nella metropolitana di superficie (Schnellbahn o S-Bahn), gestita dalle ferrovie austriache (ÖBB), dalla linea locale Wien-Baden (in tedesco Wiener Lokalbahn o Badner Bahn) e dalle rete delle linee cittadine (Wiener Linien), composte dalla metropolitana (U-Bahn), da tram e da linee di autobus. I trasporti pubblici viennesi trasportano circa 750 milioni di passeggeri all'anno.La rete metropolitana di Vienna è tuttora in fase di ampliamento e ha sostituito il tracciato della linea metropolitana di Otto Wagner, autore anche di tutti i fabbricati delle fermate. La metropolitana percorre la città rapidamente arrivando fino in prossimità delle colline del Wienerwald a nord e a ovest. Le linee (attualmente U1,U2,U3,U4,U6) sono in servizio dalle 5 del mattino circa fino alle 24.Per quanto riguarda la S-Banh essa garantisce soprattutto il trasporto dei pendolari in centro in particolare permette di raggiungere le zone degli Heuriger, le zone mete di gite nel nord ovest di Vienna e del Wienerwald a sud. L'orario di servizio è dalle 4 e 30-5 di mattina e termina tra le 21 e le 24. Il tram comunque continua a essere il mezzo più usato in quanto gode di un gran numero di collegamenti nella città. Il suo orario di servizio va in media dalle 5- 5 e 30 fino alle 23/24. Le corse dei bus di linea sono di gran lunga più differenziate a volte terminano anche molto prima e anche nei fine settimana e nei giorni festivi possono avere orari diversi da quelli dei giorni feriali. I bus in servizio notturno passano a intervalli di 30 minuti dalla mezzanotte sino all'inizio dei servizi diurni. Per le corse notturne valgono gli stessi biglietti e abbonamenti validi per quelle diurne. I prezzo di una corsa semplice è di €1,70, che si riduce a €0,90 per corse brevi (es. 2 fermate di metropolitana o di S-Bahn). Vi sono sconti per bambini, scolari, studenti e anziani. Infine per quanto concerne gli spostamenti con il taxi aree di sosta si trovano vicino a molti grandi incroci, a molte stazioni e a luoghi di interesse turistico. Il prezzo della corsa parte da una tariffa base di 2 euro a cui si aggiungono un supplemento radiotaxi e una combinazione di tariffa a tempo e a chilometraggio. 10 minuti costano in media sui 10-12 euro. Per un taxi chiamato via radio si paga un supplemento di 2 euro. Corse fuori città vengono calcolate in base a tariffe speciali.

[modifica] Feste e festival

Quando nel 1951, 6 anni dopo la guerra, vennero istituite nell'ufficio Cultura della città le Wiener Festwochen (I festival di Vienna) si pensava semplicemente a una "volontà austriaca di autoaffermazione". Si voleva dimostrare che l'ex città imperiale provata dalla guerra voleva e soprattutto era in grado di ritrovare immediatamente la sua fama di grande metropoli d'arte; ora gli appassionati faticano a orientarsi nella variegata offerta di spettacoli. Si hanno così manifestazioni che riguardano ogni campo dalle feste di quartiere nella leggendaria karl marx-hof fino a variopinte rappresentazioni quali la una Musikfest di altissimo livello che viene allestita ogni anno a turno dal Musikverein o dalla Konzerthaus. Nella seconda metà di gennaio gli appassionati di musica antica si possono recare nella Konzerthaus per il festival Resonanzen e parallellamente si svolgono anche molte feste e balli, più di 200, in occasione del carnevale. Apice della collettiva "orgia di walzer" è l'Opernball, ogni anno l'ultimo giovedì di febbraio presso lo Statsoper. A metà giugno si svolgono poi 2 feste: la Regenbogenparade fatta di gay, lesbiche e bisessuali, e la Love parade con le sue lunghe file di carri e oltre 200.000 partecipanti.All'inizio di giugno c'è il Lifeball, a favore della lotta contro l'AIDS. Il Donauinselfest si svolge nella fine di giugno con star della musica, del cabaret e dello sport che si esibiscono su una dozzina di palchi e con specialità culinarie. E alla fine di settembre la città allestisce il palco open-air per l'Hallamash, un festival multiculturale. Il jazzfest si svolge alla Staatsoper e in diversi club della città a luglio riunisce star del jazz da tutta l'Austria. In primavera si hanno poi il festival di musica classica OsterKlang, e poco più tardi, nella Konzerthaus, il Frühling (festival di Primavera). Per i fan della musica elettronica ci sono la Horgange a marzo e la Wien modern in ottobre-novembre. Sempre a novembre sisvolgono a Vienna la Kust- und- Antiquitatenmesse (la fiera dell'arte e dell'antiquariato) e nel Museum fur Angewandte Kunst (museo d'arte applicata) la fiera di arte contemporanea la Kunst Wien. Infine a dicembre per 3 settimane si festeggia la Mozartfest.

[modifica] La cucina viennese

L'arte culinaria della capitale austriaca riunisce parecchie tradizioni fra cui quelle boeme, ungheresi, italiane ed ebraiche. Nei menù di Vienna si trova il Tafelspitz, un gustoso pezzo di manzo bollito nel brodo, che di norma viene servito con salsa di erba cipollina, patate arrosto, mela o cren; il Gulasch, specialità ungherese, che consiste in uno stufato di carne cotta con lardo, farina, cipolle, carote, patate e paprica; la Wiener schnitzel, una cotoletta di vitello impanata e fritta; la Frittatensuppe, una frittata tagliata a striscioline e servita in una tazza di brodo caldo; il Kaiserschmarren, una frittata dolce sminuzzata e condita con composta di frutta, inventata, secondo la leggenda, dall'imperatore Francesco Giuseppe. Altri leggendari dessert sono inoltre: l'Apfelstrudel, il Powidltascherl, fagottino di pasta di patate ripieno di mousse alle prugne e il Topfenstrudel, fatto con uno strato sottilissimo di pasta da strudel ripiena di quark (una specie di ricotta) e uvetta; senza dimenticare la celebrata Sachertorte, torta di cioccolato con marmellata di albicocche. Si hanno poi la Rindsuppe (zuppa di carne di manzo), i Griessnockerl (gnocchetti di semolino), le Palatschinken (crêpe), il Beushel (piatto a base di cuore e polmoni), i famosi Knödel (gnocchi di pane), il Backhendl (galletto arrosto impanato), i Buchteln (dolci di pasta lievitata), i Fisolen (fagiolini), il Kukuruz (mais), il Liptauer (formaggio cremoso preparato con paprica, burro, erbe aromatiche e cipolle).

[modifica] Luoghi d'interesse

[modifica] Palazzi storici

Facciata del Rathaus di sera.
Facciata del Rathaus di sera.

[modifica] Chiese

[modifica] Musei

Vista del Museumsquartier.
Vista del Museumsquartier.

[modifica] Teatri

  • Staatsoper
  • Volksoper (opera popolare)
  • Burgtheater (Teatro della corte imperiale)
  • Volkstheater (Teatro popolare)
  • Theater in der Josefstadt (Teatro a Josefstadt)
  • Theater an der Wien
  • Musikverein (Teatro dove si svolge il famoso "concerto di capodanno")

[modifica] Parchi e natura

Vista sul Donauturm, la torre sita nel Donaupark.
Vista sul Donauturm, la torre sita nel Donaupark.
  • Parco divertimenti del Prater
  • Zoo di Lainz
  • Parco cittadino con il fiume Wien
  • Volksgarten (nell'Hofburg)
  • Parco Oberlaa
  • Türkenschanzpark
  • Parco del castello di Pötzleinsdorf
  • Kahlenberg
  • Leopoldsberg
  • Wienerwald (Bosco viennese)
  • Donauinsel (Isola sul Danubio)
  • Parco nazionale Donau-Auen

[modifica] Vienna moderna

Millennium Tower
Millennium Tower
Gasometer Vienna
Gasometer Vienna
  • UNO-City
  • Donauturm (Torre televisiva)
  • Millennium Tower
  • Hundertwasserhaus (dall'architetto e artista Friedensreich Hundertwasser)
  • Inceneritore di Spittelau (disegnato da Hundertwasser-Stil)
  • Gasometer (appartamenti e centro commerciale in un vecchio deposito di gas)
  • SCS (in periferia il più grande centro commerciale d'Europa)

[modifica] Altri luoghi d'interesse

  • Cimitero Centrale

[modifica] Politica

[modifica] Il Parlamento

Partito 2005 2001 1996 1991 1987 1983
SPÖ 55 52 43 52 62 61
ÖVP 18 16 15 18 30 37
Verdi 14 11 7 7 0 0
FPÖ 13 21(14)[1] 29 23 8 2
BZÖ 0 -(7)[2] - - - -
LİF - 0 6 - - -

[modifica] Personaggi celebri

[modifica] Vienna nelle altre lingue

La città di Vienna è famosa in tutto il mondo e pertanto il suo nome viene tradotto in quasi tutte le lingue: simili al nome originale Wien per tutte le lingue culturalmente distanti dall'Austria, e anche molto diverse e irriconoscibili per paesi e lingue limitrofi. Qui di seguito una lista di come viene chiamata la città in differenti lingue:

[modifica] Gemellaggi

Vienna è gemellata con le seguenti città:

[modifica] Sport

Le principali società calcistiche viennesi sono l'Austria Vienna ed il Rapid Vienna.

[modifica] Note

  1. ^ scissione di parte del FPÖ e creazione del BZÖ durante la legislatura
  2. ^ scissione di parte del FPÖ e creazione del BZÖ durante la legislatura

[modifica] Voci correlate

[modifica] Altri progetti

[modifica] Collegamenti esterni

Vienna su DMoz (Segnala su DMoz un collegamento pertinente all'argomento "Vienna")


Stemma austriaco Länder austriaci Bandiera austriaca
Burgenland | Carinzia | Alta Austria | Bassa Austria | Salisburghese | Stiria | Tirolo | Vorarlberg | Vienna

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