Provincia di Frosinone
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Provincia di Frosinone | |||
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Stato: | ![]() |
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Regione: | ![]() |
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Capoluogo: | Frosinone | ||
Superficie: | 3.244 km² | ||
Abitanti: |
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Densità: | 151,6 ab./km² | ||
Comuni contigui: | Elenco di 91 comuni | ||
Targa: | FR | ||
CAP: | 03100 | ||
Pref. tel: | 0775 | ||
Codice ISTAT: | 060 | ||
Presidente: | Francesco Scalia 13.06.04 | ||
Note: | Motto: Ferocior ad bellandum (lat. molto feroci nel combattere) | ||
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Sito istituzionale |
La Provincia di Frosinone è una provincia del Lazio di circa 490 mila abitanti.
Confina a nord con l'Abruzzo (Provincia dell'Aquila), a est con il Molise (Provincia di Isernia), a sud-est con la Campania (Provincia di Caserta), a sud con la Provincia di Latina e a ovest con la Provincia di Roma.
Indice |
[modifica] Geografia
Il territorio della provincia comprende larga parte del bacino del fiume Sacco e di quello del Liri. I confini territoriali sono posti per lo più in corrispondenza di catene montuose, dai Monti Ernici a nord e i Monti Lepini a sud-ovest, ai Monti Ausoni e i Monti Aurunci a sud, alle Mainarde a nord-est.
[modifica] Orografia
Il sistema montuoso che interessa il territorio della provincia di Frosinone segue il naturale sviluppo delle catene montuose della penisola italiana; i due sistemi principali sono ascrivibili all'Appennino centrale a nord, e al preappennino laziale a sud, divisi da un vasto territorio vallivo attraversato dal fiume Sacco e dal Liri, definito complessivamente Valle Latina. Il tratto dell'Appennino centrale che degrada nella provincia si muove dai Monti Sabini a Nord fino a scendere nel frusinate in direzione sud-est nelle catene dei Monti Simbruini (fino a Filettino), Monti Cantari ed Ernici fino alla conca di Sora. Un tratto dell'Appennino abruzzese sconfina nel Lazio a est di Sora e della media valle del Liri: dalla Serra Lunga sempre in direzione sud-est raggiunge la Valle di Comino e il gruppo montuoso delle Mainarde-Monti della Meta. Fra le vette principali il Monte Viglio a Filettino, la Monna a Guarcino, Pizzo Deta (Pizzuteta) a Veroli e il Monte Meta a Picinisco.
Appartengono invece al preappennino laziale le catene montuose che si sviluppano parallele all'appennino centrale, delle quali la minore è il gruppo del Monte Caira a nord di Aquino, che separa la Val Comino dalla valle del Liri. Dal Vulcano Laziale in provincia di Roma scendono verso sud-est invece i Monti Lepini che in provincia di Frosinone raggiungono modeste altezze con il Monte Cacume presso Patrica. I Lepini degradano poi presso Priverno dove la valle del fiume Amaseno li separa dal gruppo montuoso degli Ausoni-Aurunci che a sud raggiungono le foci del Garigliano. Tra le cime si ricorda il Monte Fammera
[modifica] Idrografia
[modifica] Laghi
La maggiorparte dei bacini lacustri sono invasi artificiali per l'alimentazione di centrali idroelettriche. Interessano la valle del Liri, a Vallerotonda il lago di Cardito, a Picinisco di Grotta Campanaro, a Ceprano il lago di Isoletta originato dalle acque del Liri e il lago San Giacomo. Gli unici due bacini naturali sono di orgine carsica, il lago di Canterno presso Fiuggi e il lago di Posta Fibreno.
[modifica] Fiumi
L'idrografia del territorio della provincia è segnata da due principali bacini fluviali: la valle del Liri-Garigliano e la valle del Sacco. Il primo inizia il suo corso in Abruzzo per poi entrare nel Lazio presso Sora, dove accresce notevolmente la sua portata grazie al principale affluente, il Fibreno che sorge presso il lago omonimo. Il Liri divide quindi in due la provincia, sviluppando il suo percorso da nord verso sud fino a Ceprano dove incontra il Sacco. Prima di incontrare il Gari e di formare il Garigliano riceve le acque del Melfa, il principale fiume della Valcomino, insieme al Mollarino.
Nella valle del Sacco dai monti Ernici scende il fiume Cosa che attraversa Alatri e Frosinone. L'Amaseno, che sorge presso l'omonima città, è l'unico fiume non affluente del Liri, che attraversa l'agro pontino e sfocia nel Tirreno presso Terracina (LT).
[modifica] Clima
Nel periodo estivo solo nei casi più estremi si possono superare i 35°, ma la presenza di una forte umidità contribuisce a rendere il clima molto umido e quindi facendo percepire al corpo umano diversi gradi in più a quelli reali.
[modifica] Storia
[modifica] Preistoria
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Per approfondire, vedi le voci Volsci, Ernici, Regio I Latium et Campania e Latium adjectum. |
La presenza dell'uomo in ciociaria è testimoniata già in età molto antica. Il ritrovamento di ossa appartenente al genere Homo, presso i comuni di Ceprano e di Pofi sono collocabili al Paleolitico. L'Uomo di Ceprano sembrerebbe risalire a un periodo compreso tra gli 800 mila ed 1 milione di anni fa. Durante il passaggio dall'Età del bronzo all'Età del Ferro l'uomo trasforma le proprie abitudini di vita stanziandosi in villaggi perennie e dedicandosi alla caccia ed ad una primitiva forma di agricoltura. Abitazioni e testimonianze indirette sono state rinvenute nei pressi di Alatri e Frosinone in località Selva dei Muli.
In tempi storici, intorno al X-IX secolo a.C., si vide lo stanziamento di genti indoeuropee su un territorio probabilmente già occupato da popolazioni cosiddette Pelasgiche. Questi fatti vengono echeggiati in un gran numero di leggende latine e mediterranee, come nell'Eneide di Virgilio, in cui appare Camilla, la regina dei Volsci, testimonianza del matriarcato, contrapposto al patriarcato indoeuropeo, portato da Enea, di cui sono simbolo gli dèi Penati. Altra leggenda è quella della fuga di Saturno, cacciato dall'Olimpo da Giove, che approdò nel Lazio per insegnare agli uomini la tecnica e per riportare l'età dell'oro. È leggenda anche che Saturno abbia fondato sette città che hanno la "A" come iniziale del nome presentano grandi mura megalitiche, come per esempio Alatri.
Nel VII secolo a.C. la provincia di Frosinone entrò nell'orbita di Roma, e molte delle città che vi fanno parte furono definite Latium Adjectum, cioè il «Lazio aggiunto», ovvero il territorio della Valle del Liri. Prima però di conquistare queste terre e di domare i Volsci e gli Ernici dovettero passare quasi 300 anni, due guerre sociali e due guerre sannitiche, che infine portarono le popolazioni del Lazio meridionale alla cittadinanza romana. Da questo momento la provincia di Frosinone seguì il corso dell'impero romano, inclusa nella regio I Latium et Campania.
[modifica] Medioevo ed età moderna
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Per approfondire, vedi le voci Terra di San Benedetto, Campagna e Marittima, Delegazione di Frosinone e Ducato di Sora. |
Con la caduta dell'Impero romano, dopo le vicissitudini delle invasioni dei goti e dei longobardi, la parte nord dell'attuale provincia diviene parte dello Stato Pontificio come Comitatus Campaniae, in seguito distretto della più vasta Campagna e Marittima, e poi della Delegazione di Frosinone; la parte sud invece fu inclusa nei domini del Regno di Sicilia come parte della Terra di Lavoro, dopo esser stata parte del ducato di Benevento e dei possessi feudali dell'Abbazia di Montecassino, oltre che dei gastaldati di Aquino e Sora. Tra il 1100 e il 1450 raggiunse una discreta autonomia politica la Contea di Ceccano, inseme di feudi posti entro i confini dello Stato Pontificio, a ridosso dei Monti Lepini. I ceccanesi furono, tra l'altro, protagonisti importanti nelle lotta per le investiture tra Papato ed Impero. Dal 1443 al 1796 fu istituito nella media valle del Liri il ducato di Sora, stato feudale del Regno di Napoli che, da sempre amministrativamente molto autonomo, raggiunse per breve tempo autonomia politica.
L'età moderna fu caratterizzata da un discreto isolazionismo della Valle del Sacco, vista la scarsità di vie di comunicazione e l'inattuata modernizzazione territoriale che, essendo legata alle politiche di cardinali ed ecclesiastici, nello Stato Pontificio non scese più a sud di Tivoli e delle città incluse nelle diocesi suburbicarie. Nella Valle del Liri solo dopo aver soppresso le strutture feudali del Ducato di Sora e dell'Abbazia di Montecassino fu possibile, sotto il regno dei Borboni di Napoli procedere con le prime tappe dell'industrializzazione e delle riforme amministrative (il 14 luglio 1796 i Borboni disponevano la costruzione della via consolare Sora-Napoli e di un nucleo industriale presso Isola di Sora per la produzione di armi e la filatura del rame[1]).
[modifica] Il regno d'Italia e l'istituzione della provincia
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Per approfondire, vedi le voci Circondario di Frosinone e Circondario di Sora. |
Lo stemma | ||
Lo stemma ripropone efficacemente la situazione storica e territoriale della provincia. Costituito nel 1928, raffigura un leone dorato con in mano un gladio e ai suoi piedi due cornucopie su sfondo azzurro. Il leone è tratto dallo stemma della città di Frosinone come araldo di tutta la parte della provicia un tempo compresa nello Stato Pontificio legata ai simboli solari, celesti e di fuoco (fra cui il leone) della nobilità romana; le cornucopie, come immagine agreste, economica e di fecondità, contrassegnano la parte meridionale della provincia riprendendo le figure dello stemma della Terra di Lavoro e Provincia di Caserta.Fuori dal campo dello stemma, nel gonfalone, si riporta una fascia con il motto ferocior ad bellandum (più feroci nel combattere) ribaltando il senso di una citazione di Livio (Ab urbe condita, Liber VII) che riferendosi ai volsci dice: ferocior ad rebellandum quam bellandum gens (un popolo più bellicoso nel ribellarsi che nel condurre una guerra).
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Nel 1927, a seguito del riordino delle Circoscrizioni Provinciali stabilito dal Regio Decreto N°1 del 2 gennaio 1927,per volontà del governo fascista, venne istituita la provincia di Frosinone, unendo il circondario di Frosinone, dall'unità d'Italia in provincia di Roma, con il circondario di Sora e parte di quello di Gaeta (mandamenti di Pico ed Esperia; la fascia tra il mar Tirreno e i monti Aurunci passò invece alla provincia di Roma[2]), fin allora parte della provincia di Terra di Lavoro.
La nuova provincia rappresentava, secondo il disegno originario, il tentativo di unificare l'intera Valle del Liri con il territorio romano. La riorganizzazione della viabilità - che avvicinò i territori fin allora in Terra di Lavoro a Frosinone con la realizzazione della Strada Statale 637 di Frosinone e di Gaeta - e, prima dell'istituzione della provincia di Latina, la posizione centrale del circondario di Frosinone rispetto a tutto il Lazio meridionale, garantirono alla città il titolo di capoluogo di provincia.
Fu favorito il potenziamento degli uffici e delle sedi, al punto che per incrementare l'importanza della città, molti dei dipendenti pubblici della soppressa Terra di Lavoro furono trasferiti a Frosinone dando per la prima volta al centro urbano un aspetto cittadino che fino ad allora nel circondario era stato proprio di Alatri e Anagni.
[modifica] Cartografia antica
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Per approfondire, vedi le voci Campagna e Marittima e Terra di Lavoro. |
La Delegazione apostolica di Frosinone nel 1842. |
Il ducato di Sora. |
La valle del Liri e Terra di Lavoro nel XVIII secolo. |
[modifica] Economia
[modifica] Agricoltura e allevamento
L'agricoltura prevede una discreta produzione ortofrutticola, viticoltura e olivicoltura. Molto sviluppato è l'allevamento e il pascolo di bovini, caprini e ovini, specialmente nella Valle del Sacco e lungo in confine con l'Abruzzo, sulle Mainarde. Dall'attività vengono ricavati prodotti caseari o carne, esportati in tutta la provincia e oltre confine.
[modifica] Industria
L'apparato industriale della provincia di Frosinone si presenta come un complesso territoriale fortemente variegato, legato a fattori economici, storici e politici molto diversi fra loro. Gli unici settori che presentano una discreta organizzazione in grando i fornire rappresentanze nazionali sono quelli relativi al polo chimico-farmaceutico di Anagni e quello della metalmeccanica di Frosinone e Cassino, sorti grazie agli interventi politici ed economici della cassa per il Mezzogiorno. Sono tutte produzioni localizzate in grandi stabilimenti presso le periferie cittadine[3].
Un sistema industriale spontaneo e storicamente legato ad uno dei primi processi d'industrializzazione del Mezzogiorno è caratterizzato da un gruppo di imprese di media dimensione in cui è impiegata una percentuale non indifferente dei lavoratori provinciali. Recentemente tali industrie sono state organizzate nei distretti industriali della carta e del vestiario tra Sora ed Isola del Liri. Il distretto dell'estrazione e lavorazione del marmo a Coreno Ausonio è un sistema produttivo più giovane, unico distretto industriale del Lazio insieme a quelli di Sora e quello della ceramica di Civita Castellana.[4]
Discreto infine l'apporto delle imprese a conduzione familiare di carattere artigianale, fra cui emergono i settori del tessile e del mobile nella media valle del Liri, della gomma in Valcomino e l'indotto dello stabilimento Fiat di Piedimonte San Germano.[5]
[modifica] Commercio e turismo
Il cosiddetto settore terziario nel territorio provinciale è prevalentemente concentrato nella città capoluogo e nei centri principali sedi di uffici o amministrazioni decentrate come Sora e Cassino. In quest'ultima città è particolarmente sviluppato il sistema economico che ruota intorno al università cittadina, istituita negli '70 e al tribunale, mentre a Sora è attivo un importante polo fieristico e un discreto sistema di promozione commerciale.
Il turismo si è sviluppato a partire dal dopoguerra, in località classiche come l'area dei monti Ernici dove le terme di Fiuggi o gli impianti sciistici di Campo Catino e Campo Staffi attirano da decenni villeggianti da Roma e dalla Campania. Un fenomeno molto diffuso nel territorio provinciale è anche il pellegrinaggio religioso, affiancato spesso dalle visite culturali, nelle grandi abbazie di Casamari, Trisulti e Montecassino. Minori località di soggiorno sono Picinisco (turismo montano e invernale ai Prati di mezzo), le terme di Ferentino, le cascate del Liri presso Isola Liri e le aree archeologiche delle Città di Saturno.
Un più recente progetto di valorizzazione turistica sta investendo risorse umane ed economiche nelle città della Valcomino (Posta Fibreno) a ridosso del Parco Nazionale d'Abruzzo e attorno ai Monti Ernici (Collepardo: Pozzo d'Antullo e grotte dei Bambocci), per offrire nuovi percorsi alle esigenze del turismo ecologico.[6]
[modifica] Trasporti e vie di comunicazione

Le vie di comunicazione principali della provincia di Frosinone seguono prevalentemente la conformazione naturale del territorio: senza dover scavalcare valichi di elevata altezza o traforare montagne, ferrovie e strade si sviluppano nei fondovalle della Ciociaria e della Valle del Liri, rispettivamente lungo le direttrici Roma-Napoli e Abruzzo-Tirreno.
[modifica] Linee Ferroviarie
Le linee ferroviarie che attraversano il territorio provinciale sono due, la Roma-Napoli via Frosinone, classificata nella RFI come parte della rete ferroviaria nazionale fondamentale, e la Avezzano-Sora-Roccasecca, considerata invece parte della rete complementare. Una ferrovia minore, a scartamento ridotto, un tempo attraversava il territorio dei monti Ernici, da Palestrina a Frosinone via Fiuggi, detta Ferrovia Roma-Fiuggi, oggi attiva solo in provincia di Roma.
[modifica] Linee Stradali
[modifica] Autostrade e superstrade
Lungo la Valle del Sacco e nell'alta Terra di Lavoro da Ceprano a Caianello si sviluppa l'autostrada del Sole, che nel territorio provinciale è suddivisa in sei caselli.
[modifica] L'autostrada del Sole nel territorio provinciale
A1 MILANO - NAPOLI Autostrada del Sole in provincia di Frosinone |
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Uscita | ↓km↓ | ↑km↑ | Provincia | Strada Europea | |
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611 | 149 | FR | ![]() |
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613 | 147 | FR | ![]() |
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624 | 136 | FR | ![]() |
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644 | 116 | FR | ![]() |
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659 | 101 | FR | ![]() |
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660 | 100 | FR | ![]() |
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670 | 90 | FR | ![]() |
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679 | 81 | FR | ![]() |
Un sistema di superstrade invece si sviluppa a est dell'autostrada, per collegare le aree interne della Valcomino e dell'alta valle del Liri con il capoluogo e il meridione. Da Frosinone ha inizio la Strada Statale 214 Maria, detta anche supestrada Frosinone-Sora, a quattro corsie, che dal capoluogo raggiunge Sora. Qui l'ultima uscita non è distante dal percorso della Strada Statale 690 Avezzano-Sora, strada a scorrimento veloce, di due corsie, che dalla Marsica entra attraverso la Valle Roveto in provincia di Frosinone dove diventa la Strada Statale 627 della Vandra e prosegue poi per la Val Comino fino alla Strada Statale 509 di Forca d'Acero e poi a Cassino.
[modifica] Altre strade
Il resto del territorio provinciale è coperto da una rete stradale minore caratterizzata dalle antiche strade statali, che si sviluppano anche attraverso valichi e aree pedemontane.
- Strada Statale 6 Via Casilina, che collega Roma a Napoli
- Strada Statale 82 della Valle del Liri
- Strada Statale 155 di Fiuggi, passando per Alatri, Fiuggi e Palestrina collega i comuni ernici con la capitale.
- Strada Statale 156 dei Monti Lepini, che collega Frosinone e Latina.
- Strada Statale 627 della Vandra
- Strada Statale 637 di Frosinone e di Gaeta
- Strada Statale 666 di Sora
[modifica] Aeroporti
- Frosinone -LIRH
- Aquino (chiuso)
[modifica] Cultura
[modifica] Identità della provincia
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Per approfondire, vedi le voci Ciociaria, Terra di Lavoro e Circondario di Sora. |
La provincia di Frosinone dal dopoguerra è comunemente fatta coincidere con la Ciociaria nella sua intera estensione. La parte nord della provincia è appartenuta per secoli allo Stato della Chiesa, la parte sud invece, che comprende gli importanti comuni di Cassino e Sora, prima dell'unità d'Italia apparteneva al Regno delle Due Sicilie e alla Provincia di Terra di Lavoro fino al 1927 quando durante il fascismo venne fondata la provincia di Frosinone. Recentemente molte polemiche hanno riaperto il problema dell'identità, attorno a una diatriba sulla proposta di una nuova provincia, quella di Cassino, che verrebbe a comprendere i territori laziali, che al 1861 facevano parte dei circondari di Sora e di Gaeta.
[modifica] Dialetto
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Per approfondire, vedi le voci Dialetto ciociaro e Dialetto sorano. |
Le parlate locali della provincia di Frosinone sono molto diversificate, tradizionalmente raggruppate dai linguisti in due gruppi ben distinti fra loro, i dialetti italiani mediani a cui è ascritto il cosiddetto dialetto ciociaro, e i dialetti italiani meridionali a cui sono ascritte invece le parlate simili al dialetto della Campania a sud della linea immaginaria Sora-Ceprano-Circeo, resi celebri dallo studio del celebre glottologo Clemente Merlo in uno dei suoi studi più importanti, la Fonologia del Dialetto di Sora.
[modifica] Arte e monumenti
Il territorio della provincia occupa un territorio culturalmente molto eterogeneo, in cui è possible trovare sovrapposti, come per buona parte dell'Italia peninsulare, le tracce della tradizione greco-romana agli edifici di culto del cristianesimo e i resti dell'incastellamento medievale.
Importanti testimonianze archeologiche sono raccolte nelle tracce affiorate di alcune città romane quali Fregellae e Fabrateria nova, nonché le aree archeologiche di Aquinum e Casinum nelle quali è possibile ritrovare i selciati dell'antica via Latina, archi monumentali, anfiteatri e templi pagani. Un'importante villa romana è stata trovata presso Anagni, mentre molte città della provincia, le cosiddette città saturnie, conservano dei suggestivi perimetri murari che hanno alimentato nella tradizione filosofica e letteraria miti e leggende sulla loro costruzione.
Il medioevo sconvolse l'assetto urbano romano, trasformando molte delle antiche città della Regio I in delle povere rocche di campagna. Le testimonianze più importanti del basso medioevo, quando il territorio della provincia si trovò a metà tra il ducato di Benevento e il ducato romano, sono il castello di Vicalvi, sede del gastaldo di Sora, e i ruderi di fortificazioni a Rocca d'Arce, Aquino e Fumone, molte delle quali scomparse già nel primo rinascimento.
Il più importante riferimento artistico e monumentale del medioevo ciociaro e lirinate sono l'importate sistema di abbazie benedettine e cistercensi: Montecassino, Trisulti e Casamari sono i più celebri esempi internazionali di architettura monastica medievale e rinascimentale. Caratteristici gli elementi architettonici tardomedievali dei centri storici di Anagni, Alatri, Alvito, Ferentino e Veroli.
Dell'età moderna restano pochi elementi di rilievo artistico e culturale, come i resti delle prime industrie cartarie ad Isola del Liri e l'urbanistica sociale connessa, i palazzi istituzionali di Frosinone superiore, costruiti a seguito dell'elevazione della città a capoluogo di provicia, e debole tracce di razionalismo italiano nella ricostruzione di Sora dopo il terremoto del 1915, Pontecorvo e Cassino, quest'ultima sulla linea Gustav fu distrutta dal bombardamento degli alleati durante la seconda guerra mondiale
[modifica] Chiese e monasteri
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Veroli | Abbazia di Casamari | |||||||
Collepardo | Certosa di Trisulti | |||||||
Cassino | Abbazia di Monte Cassino | |||||||
Ferentino | Santa Maria Maggiore | |||||||
Anagni | Duomo | |||||||
Alatri | Santa Maria Maggiore | |||||||
Atina | Cattedrale | |||||||
Il cassetto delle foto delle architetture religiose
Chiese
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[modifica] Castelli e palazzi storici
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Alvito | Palazzo ducale | ||||||
Isola Liri | Castello ducale | ||||||
Sora | Castello di Rocca Sorella | ||||||
Vicalvi | Castello | ||||||
Atina | Palazzo ducale | ||||||
Alatri | Palazzo Gottifredo | ||||||
Anagni | Palazzo dei Papi | ||||||
Il cassetto delle foto dei castelli della provincia
Castelli
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[modifica] Musei
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Ceprano | Museo archeologico di Fregellae | ||
Frosinone | Museo archeologico | ||
Sora | Museo della Media Valle del Liri | ||
Il cassetto delle foto dei musei della provincia
Musei
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[modifica] Archeologia
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Arpino | Mura ciclopiche | |||
Atina | Mura ciclopiche | |||
Alatri | Mura ciclopiche | |||
Cassino | Area archeologica di Casinum | |||
Ceprano | Area archeologica di Fregellae | |||
San Biagio Saracinisco | Sepolcreto sannite di Ominimorti | |||
San Giovanni Incarico | Area archeologica di Fabrateria nova | |||
Il cassetto delle foto dei monumenti della provincia
Monumenti
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[modifica] Biblioteche, università e teatri
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Cassino | Università degli studi di Cassino (Scienze Motorie, Lettere e Filosofia, Ingegneria, Economia, Giurisprudenza) | ||
Frosinone | Università degli studi di Cassino (Ingegneria ambientale) | ||
Ferentino | Biblioteca comunale | ||
Sora | Università degli Studi di Cassino (Scienze delle comunicazioni) | ||
Veroli | Biblioteca Giovardiana | ||
Il cassetto delle foto delle biblioteche e delle università
Biblioteche e Università
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[modifica] Feste, fiere, sagre e manifestazioni
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Feste, fiere e sagre |
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Esperia | Sagra del vino a Monticelli |
Isola del Liri | Liri Blues Festival |
Sora | Fiera campionaria del mobile, Sorarreda, Mercato dell'Antiquariato, Carnevale del Liri. |
Ceccano | Dieciminuti Film Festival |
[modifica] Amministrazioni e decentramento
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Per approfondire, vedi la voce Divisioni amministrative della provincia di Frosinone. |
La provincia di Frosinone opera un debole decentramento amministrativo istituendo dal 2003 le sedi distaccate degli uffici provinciali di Cassino e Sora. I comuni della provincia sono raggruppati in quattro settori statistici e amministrativi facenti capo alle città di Anagni, Cassino, Frosinone e Sora che raggruppano i vari distretti sanitari, scolastici e centri per l'impiego.[7] Più volte è stata proposta l'unione di alcuni comuni della media valle del Liri nel comune di Lirinia, che diverrebbe il secondo centro urbano per popolazione della provincia.[8][9][10]
[modifica] Comuni principali
Stemma | Città | Popolazione (ab) |
Superficie (km²) |
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Frosinone | 48.621 | 47 kmq |
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Cassino | 32.617 | 82 kmq |
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Alatri | 28.192 | 92 kmq |
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Sora | 26.430 | 71 kmq |
[modifica] Comunità montane
- Comunità Montana Monti Ernici
- Comunità Montana "L'Arco degli Aurunci"
- Comunità Montana Valle del Liri
- Comunità Montana Monti Lepini, Ausoni e Valliva
- Comunità Montana Gronde Monti Ausoni
[modifica] Parchi naturali
[modifica] Aree protette principali
Entro il territorio della provincia di Frosinone si sviluppano diverse aree protette, occupando circa l'11%[11] dell'intero territorio provinciale. Si tratta di aree parchi prevalentemente montani, come lo storico Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise, fra i primi parchi nazionali d'Italia, che nel Lazio si sviluppa entro lo spartiacque del fiume Melfa, ovvero la Valcomino. E' l'istituzione che protegge ambienti preziosi e ricchi di acque e biodiversità, fra i più celebri della provincia come la Valle di Canneto o il complesso delle Mainarde-Monti della Meta. Di più recente istituzione è invece il Parco regionale dei Monti Aurunci, che occupa le cime meridionali della provincia, al confine con il territorio del sud pontino: l'area interessata, sebbene coperta prevalentemente da pascoli e da boschi di leccio e roverelle, con rare e sporadiche faggete negli ambienti cacuminali, è un importante ambiente per la conservazione di specie rare ed endemiche come il ragno Tegenaria bordoni e il coleottero Leptusa sibyllinica subsp. aurunca. Numerose le specie di orchidacee, altrove assenti in provincia, fra cui Ophrys bombyliflora e Ophrys crabronifera.
E' in progetto l'istituzione di un parco regionale dei Monti Ernici.[12].
[modifica] Altre riserve
Oltre alle grandi riserve montane che ricadono nel territorio della provincia una serie di piccole oasi sono state istituite nel corso degli anni per proteggere piccoli ambienti lacustri o boschivi come la riserva naturale lago di Posta Fibreno, in cui è preservato dalla pesca e dal turismo abusivo il prezioso ambiente lacuale e ripario, importante rifugio per l'avifauna migrante e locale insieme alla riserva naturale del lago di Canterno.
Un'oasi minore è gestita dalla sezione provinciale del WWF presso Collepardo, in cui alle pendici di una collina in parte coperta da un querceto mesofilo è stato istituito un piccolo orto botanico didattico che raccoglie la flora dei monti Ernici.
[modifica] Note
- ^ Di Biasio A., Territorio e viabilità nel Lazio meridionale. La rete stradale degli antichi distretti di Sora e Gaeta dal tardo settecoento all'Unità, Rassegna Storica Pontina I, 1993
- ^ Archivio di Stato di Latina
- ^ Documento preliminare d’indirizzo del P.T.P.G., adottato dal Consiglio Provinciale con deliberazione n. 7 del 05/03/03.
- ^ http://www.distretti.org/Distretti/Mappe-dei-distretti.htm Mappe dei distretti industriali italiani - sito ufficiale
- ^ Documento preliminare d’indirizzo del P.T.P.G., adottato dal Consiglio Provinciale con deliberazione n. 7 del 05/03/03.
- ^ APT Frosinone
- ^ Provincia di Frosinone, sito istituzionale
- ^ http://www.unionedeicomuni.it/
- ^ http://www.soraweb.it/almanacco/det.asp?k=994
- ^ Altre proposte
- ^ Dati dell'associazione Orso and Friends
- ^ Alcune proposte sulla stampa locale: [1], [2], [3].
[modifica] Galleria Fotografica
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[modifica] Voci correlate
- Ciociaria
- Campagna e Marittima
- Delegazione di Frosinone
- Terra di Lavoro
- Circondario di Frosinone
- Circondario di Sora
- Monti Aurunci
- Grotte di Pastena
- Lega Ernica
[modifica] Altri progetti
Wikimedia Commons contiene file multimediali su Provincia di Frosinone
[modifica] Collegamenti esterni
Portale Frosinone: accedi alle voci di Wikipedia che parlano di Frosinone
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Italia | Province della regione Lazio | ![]() |
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Frosinone | Latina | Rieti | Roma | Viterbo |