Furnari
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Furnari | |||
---|---|---|---|
![]() |
|||
![]() |
|||
Stato: | ![]() |
||
Regione: | ![]() |
||
Provincia: | ![]() |
||
Coordinate: | |||
Altitudine: | 145 m s.l.m. | ||
Superficie: | 13,48 km² | ||
Abitanti: |
|
||
Densità: | 253 ab./km² | ||
Frazioni: | Tonnarella ( Tunnaredda in siciliano) | ||
Comuni contigui: | Falcone, Mazzarrà Sant'Andrea, Terme Vigliatore, Tripi | ||
CAP: | 98054 | ||
Pref. tel: | 0941 | ||
Codice ISTAT: | 083028 | ||
Codice catasto: | D825 | ||
Nome abitanti: | furnaresi - tonnarellesi (furnaroti - tunnariddoti in siciliano) | ||
Santo patrono: | Sant'Antonio di Padova | ||
Giorno festivo: | 13 giugno - 8 settembre (Furnari). La Seconda domenica d' agosto (Tonnarella) | ||
Sito istituzionale | |||
![]() |
![]() « Viniti a Funniri, Viniti a Funniri chi li billizzì di sta città da lu Cunventu c'è un panurama chi faci 'ncantà...[ ] »
|
![]() « Venite a Furnari, Venite a Furnari che le bellezze di questa città dal convento c'è un panorama che fa incantare...[ ] »
|
(Antico detto Furnarotu)
|
Furnari (Furniri o Funniri in siciliano) è un comune di 3.510 abitanti[1] in provincia di Messina.
Indice |
[modifica] Geografia
Si estende su una superfice di 1.300 ettari di territorio per una densità abitativa di 253 abitanti per chilometro quadrato.
Sorge in una zona collinare dal Monte Croce (fa parte dei Monti Peloritani) arrivando al Mar Tirreno.
Confina ad est con Mazzarrà Sant'Andrea, ad ovest con Falcone, a sud-est con Tripi, ed a sud-ovest con Terme Vigliatore.
Dista 249 km da Agrigento, 215 km da Caltanissetta, 124 km da Catania, 174 km da Enna, 55 km da Messina, alla cui provincia appartiene, 214 km da Palermo, 228 km da Ragusa, 183 km da Siracusa, 313 km da Trapani.
[modifica] La storia
Il nome del paese deriva dall'antica famiglia genovese dei Furnari.
Verso la fine del XIV secolo, Filippo Furnari ottenne da Federico II, in cambio dei servizi a lui prestati, il titolo di barone di un territorio dove costruì un castello, che fu ben presto attorniato da piccole case, dando così origine ad un borgo feudale che, per oltre quattro secoli, fu governato dai suoi discendenti.
Nel 1691 i Furnari vendettero la terra ai Marziano che ne conservarono il possesso fino al 1813 quando il Parlamento siciliano aboliva i diritti feudali e Furnari iniziava la sua vita di Comune.
Lo stemma, adottato dal Comune all'atto della sua costituzione nel 1813, è l'unico legame tra storia e leggenda.
Anche se indirettamente, esiste un'illustre testimonianza, quella di Ludovico Ariosto, che, nel citare, nel suo Orlando Furioso, lo stemma di Furnari, tale legame rafforza:
![]() |
« Un can d'argento aver vuole Oliviero che giaccia e che la lassa abbia sul dosso con il motto che dica: Finché venga... » |
Poiché l'Ariosto soggiornò a lungo a Genova, patria di Filippo Furnari, non è difficile che il poeta girovago abbia visto, in quella città, lo stemma, sul portale di un vecchio palazzo dei Furnari.
[modifica] La leggenda
Si racconta che un certo Antonio Furnari abitasse, ai tempi di Ruggero II d'Altavilla, in una casupola di muri a secco (sorta sul luogo dove poi sorse il castello sulle cui rovine fu costruita l'attuale "Chiesa Madre"), e ivi condusse una povera vita da contadino.
Un giorno, Ruggero, che con alcuni compagni si trovava a caccia nella zona, ebbe un cane ferito da un arciere inesperto, e poiché egli era molto affezionato, faceva di tutto per soccorrerlo, ma invano; la ferita precariamente tamponata continuava a sanguinare.
Fu così che Ruggero II d'Altavilla incontrò il sentiero del bosco che conduceva alla casetta di Antonio Furnari.
Il contadino mise a disposizione delle bende, acqua, olio; lavò la ferita, vi applicò un impasto di "niputedda" (erba curativa) e la fasciò. Il cane, però, non poteva muoversi ed il padrone, non potendo far altro, lo dovette lasciare nelle mani del contadino, dicendogli che sarebbe un giorno passato a riprenderselo.
Antonio Furnari, nonostante vivesse in miseria, curò amorevolmente il cane che in breve tempo guarì.
Passarono mesi, il padrone non tornava ed il povero contadino, deriso dai conoscenti, per mantenere la parola data, si toglieva il pane dalla bocca per darlo al bellissimo levriero.
Ma, ecco un giorno arrivare, a suon di tromba, un drappello di soldati, preceduto da uno stendardo.
Fra questi c'era il padrone del cane: era il re Ruggero II, vide il cane guarito e con modo spontaneo si tolse la spada e, posandola sulla spada del Furnari, lo nominò barone assegnandogli in dono le terre che costituiscono, in atto, il territorio del Comune.
Il suo stemma sarebbe stato un cane in campo rosso, con la scritta "FINCHÈ VENGA", a simboleggiare la fedeltà dimostrata da Antonio Furnari.
Bibliografia P. Contartese, Furnari, Editrice ??, Ragusa 1898
[modifica] I monumenti
- Chiesa Madre (Maria madre di Gesù) dedicata alla Santa Croce.
L'interno della chiesa custodisce, fra l'altro, tre quadri della fine del XVII secolo, raffiguranti San Francesco di Paola, la Madonna della pietà con anime purganti, e la Vergine del Rosario, e un bellissimo crocifisso in legno del 1630, opera dello scultore Frate Innocenzo da Petralia, maestro di Frate Umile. Questa chiesa venne fatta costruire sulle ruderi del castello baronale intorno al XV secolo;
- Chiesa di Gesù e Maria del XV secolo;
- Chiesa della Madonna del Carmine del 1547, costruita accanto al convento dei Padri Carmelitani (dove adesso sorge la Sede del Comune di Furnari);
- Chiesa Maria Santissima di Trapani ( collocata nella frazione di Tonnarella);
- Chiesa di Sant'Antonio di Padova nel cui interno si ammirano due statue in legno della metà del XVII secolo. Raffigurano San Filippo di Agira, e l'Ecce Homo. L'altare maggiore, in marmo di San Marco è del 1792. Questa chiesa venne edificata nel 1600.
- Torre Pagana, unica struttura rimasta del castello, veniva usata come prigione circa del XIII secolo - XIV secolo;
- Palazzo Marziani, appunto costruito dalla famiglia "Marziani" appartenente alla borghesia, questo palazzo venne adibito come palazzo nobiliare, come scuola del paese e come comando dei Carabinieri.
Adesso, il palazzo non è più agibile ed è ridotto in uno stato pericolante. Risale intorno al 1700 - 1800;
[modifica] Le contrade e i quartieri
Arancia, Bazia, Camarda, Canaloro Zurà, Carone, Carrubbe (Carrubbari in siciliano), Castriciani, Cavallerie, Chianiddaro, Chiodo (Chiovu in siciliano)), Chiusa, Cinque Fontane, Ciurani, Colle, Condurso, Crocette (Crucitti), Cucciaredda, Curriotta, Cutrignolo, Dromo, Feliciotto, Firriato (Firriatu in siciliano), Frassini, Giuliano, Grangiotta, Grotte, Loco (Locu in siciliano), Mairo, Marabella, Marrafino, Marulli, Masserie, Mastronicola, Mendola, Merlo, Monte Croce, Mulino di Juso, Mortellito, Palmara, Paoluccia, Piana (Chiana in siciliano), Pignataro, Pigno, Portorosa, Rivoltella, Runittedda, Russo, Saia, Saiatine, San Filippo (zona industriale), Sant'Enargi, Scalonate di brasco (Scalunati di braschu), Siena, Storto, Sottobasile (Suttabasili), Suttoponte, Testa dell'acqua (Testa di l'acqua), Testa di lupo (Testa di lupu), Tornante, Tremola, Tucciarella, Ulmo (Urmu in siciliano), Vallone, Venticuccia, Vini, Zuppà, Zurà.
[modifica] Portorosa
Nel comune di Furnari si trova Portorosa, un porto turistico con 680 posti barca lungo canali navigabili su cui si affacciano ville private, residence e hotel. In questa località si trova l'Hotel Hilton Portorosa Resort , della catena alberghiera Hilton.
Collocato tra la baia di Tindari e le isole Eolie, è l'approdo ideale per i diportisti che navigano questi mari.
[modifica] Tonnarella
Frazione a vocazione turistica del comune di Furnari. Confinante con il porto turistico di Portorosa (Piccola Venezia del Sud), con i canali che si estendono verso l'interno del complesso stesso e con annesso il porticciolo ad uso turistico e per i pescatori locali.
Il nome Tonnarella si associa alla tonnara, nell'antichità Torre dei Saraceni, purtroppo abbattuta prima dal tempo.
Questa frazione è molto importante per Furnari perché costituisce la sua località balneare e turistica insieme a Portorosa.
[modifica] Trasporti
[modifica] Linee ferroviarie
La città di Furnari è collegata dalla stazione ferroviaria di Novara di Sicilia - Montalbano Elicona - Furnari. In costruzione è una stazione stazione ferroviaria passante per Portorosa.
[modifica] Linee aeree
Gli aeroporti più vicini sono l'aeroporto di Catania-Fontanarossa, posto a 135 km, e l'aeroporto di Reggio Calabria, a circa 60 km.
[modifica] Autolinee
Come trasporti pubblici viene usufruita l' A.S.T. (Azienda Siciliana Trasporti).
[modifica] Trasporti marittimi
Il porto più vicino risulta essere quello di Milazzo e di Messina.
[modifica] Autostrade
Furnari è collegato tramite l'autostrada A20 Messina-Palermo con uscita nello svincolo di Falcone. In costruzione è uno svincolo autostradale per Portorosa - Furnari.
[modifica] Manifestazioni
Festa patronale di S. Antonio da Padova il 13 giugno, l'8 settembre festa della Madonna Addolorata, e, la seconda domenica di agosto la festa nella frazione di Tonnarella di Maria Santissima di Trapani. Inoltre il Premio "Tindari" che si svolge a Portorosa.
[modifica] Economia
L'economia attuale si basa quasi esclusivamente sull'agricoltura (olive, uva, cereali e agrumi) e sulla pesca nella frazione di Tonnarella.
Molto utilizzata è l'attività artigianale nei settori alimentari (produzione e lavorazione di olio d'oliva, e conservazione dei prodotti della pesca), del legno e della lavorazione dei marmi.
Buone prospettive di rilancio economico sono rappresentate dalla progettata pianificazione dell'area di sviluppo industriale del Tirreno (che comprenderà anche il Comune di Furnari) e dal turismo al cui sviluppo darà una forte spinta propulsiva la realizzazione del complesso residenziale turistico "Portorosa" che costituisce un centro di grande attrattiva per gli impianti ricettivi che si sono realizzati e per la ricca dotazione di attrezzature e impianti sportivi.
[modifica] Curiosità
- Il dialetto di Furnari ha una particolarità a confronto con altri dialetti di Comuni confinanti, che consiste nella erre marcata. Ad esempio: Furniri (detto nel dialetto siciliano a Furnari), Funniri (detto normalmente nel dialetto messine e siciliano), Sordi (Soldi nel dialetto furnaroto), Soddi (nel dialetto messinese).
[modifica] Evoluzione demografica
Abitanti censiti
Questo grafico è stato aggiornato fino a dicembre del 2001. Come risporta la fonte dell'Istat attualmente vi è stato una crescita demografica di notevole interesse.
[modifica] Amministrazione comunale
Sindaco: Salvatore Lopes dal 15/05/2007
Centralino del comune: 0941 81001
Email del comune: info@comune.furnari.me.it
[modifica] Note
[modifica] Collegamenti esterni
- Comune di Furnari - Sito ufficiale del Comune di Furnari.
- Portorosa Residence - Viene presentato il Porto turistico di Portorosa, il residence, la spiaggia e molto altro ancora.
- Sito sul Comune di Furnari - Sito dedicato con ricche informazioni sul Comune di Furnari.
Portale Sicilia: accedi alle voci di Wikipedia che parlano di Sicilia