Bomba (CH)
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Bomba | |||
---|---|---|---|
![]() |
|||
Stato: | ![]() |
||
Regione: | ![]() |
||
Provincia: | ![]() |
||
Coordinate: | |||
Altitudine: | 424 m s.l.m. | ||
Superficie: | 18 km² | ||
Abitanti: |
|
||
Densità: | 52 ab./km² | ||
Frazioni: | Sambuceto, Vallecupa | ||
Comuni contigui: | Archi, Atessa,Colledimezzo, Pennadomo, Roccascalegna, Tornareccio,Villa Santa Maria | ||
CAP: | 66042 | ||
Pref. tel: | 0872 | ||
Codice ISTAT: | 069006 | ||
Codice catasto: | A956 | ||
Nome abitanti: | bombesi | ||
Santo patrono: | San Donato | ||
Giorno festivo: | 7 agosto | ||
Sito istituzionale | |||
![]() |
Bomba è un comune di 930 abitanti della provincia di Chieti: fa parte della Comunità montana Valsangro.
Indice |
[modifica] Storia
[modifica] Origine del nome
Alcuni (De Giovanni) sostengono che il nome del paese deriva da una voce latina, a sua volta di origine onomatopeica che starebbe a significare ronzio o rombo.
Nei pressi, in epoca romana, vi si trovava una cascata, che provocava un caratteristico rumore rimbombante nella vallata.
Il dizionario della UTET vuole invece accostare il nome ad acqua (quindi riferito, forse, alla stessa cascata di cui sopra), cioè bomba (che significherebbe anche bevanda, vedi il calabrese mbumba, o l'altra voce onomatopeica infantile bumba).
A proposito del nome, Bomba ha dato origine alla celebre espressione "Torniamo a Bomba", che sta a significare "riprendiamo il discorso dal punto in cui era stato interrotto". L'espressione è stata utilizzata, per la prima volta, in un passo di una discussione parlamentare di Silvio Spaventa, che, più volte interrotto dai colleghi, nel momento in cui si stava riferendo al suo paese natale, ebbe a pronunciarla con viva esclamazione.
[modifica] Cenni storici
Non è stato rilevato il nucleo originario di Bomba ma vi erano certamente dei piccoli vicus attorno a delle piccole chiese o pievi.
La posizione attuale dominante la valle è stata scelta per difendersi certamente dall'attacco di popoli d'origine turca dapprima, di briganti poi.
La prima citazione storica risale a delle pergamene ora nella Curia Arcivescovile di Chieti inerenti tasse ecclesiastiche.
Nel 1115 i clerici di Casali Plano devono pagare 3 tareni, altre 2 chiese devono pagare 7,5 tareni e 3 tareni.
Nel 1269, Carlo d'Angiò, dona Bomba a Ranulfo de Courtenay insieme a Chieti e molti paesi della vallata del Sangro e del circondario.
Alfonso d'Aragona impose, durante il suo regno, la tassa del "focatico", per attuarla bisognava censire gli abitanti di ogni singolo paese.
A Bomba si contarono in questa maniera 79 fuochi che equivalevano a 400 abitanti circa.
Nel 1500 i fuochi salgono a 121 (600 abitanti circa).
Feudatario di questo periodo risulta un certo Giovanni Maria Annechino (seguì i francesi durante la lotta tra francesi e spagnoli per la reggenza del regno di Napoli).
Così Carlo V concesse l'amnistia ai feudatari filofrancesi che giurarono fedeltà ai vincitori spagnoli, cosa che non che non volette fare Giovanni Maria Annechino che perdette così il feudo di Bomba.
Giocoforza si cercò un nuovo feudatario, il quale fu Giovanni Genovoyx signore di Chalem.
Fu poi di Giovan Battista Marino che, nel 1631, lasciò Bomba al figlio Vincenzo, il quale, nel 1674 morì senza eredi, il feudo, indi, passò al Regio Demanio.
Il feudo passò, per acquisto dai frati domenicani di Roma, per poi essere acquistato da Giuseppe Caravita per conto del cardinale Carlo Pio di Sabaudia, indi passò al figlio di Giuseppe, Nicola, mentre, nel 1699 fu acquistato dal marchese Tommaso Adinari, la sua famiglia è l'ultima che tenne il feudo fino all'eversione del feudalesimo.
In questo frangente di tempo Bomba la popolazione era calata a 61 fuochi (cioè 300 abitanti)
Dal 1806, Bomba inizia una lunga strada per l'autonomia comunale, strada funestata da molti errori.
All'inizio del '900 furono costruiti degli acquedotti per l'impianto idrico, l'acqua, prima, dovrebbe per forza essere attinta dal Sangro (fiume principale della zona circostante) o da sorgenti limitrofe.
[modifica] Monumenti e luoghi d'interesse
- Chiesa di Santa Maria del Popolo (Chiesa Parrocchiale)
- Santuario di San Mauro Abate
- Chiesa di Sant'Anna
- Chiesa di Santa Maria del Sambuco (fraz. Sambuceto)
- Chiesa di San Rocco (fraz. Vallecupa)
- Chiesa di Sant'Antonio Abate (chiusa al culto)
- Museo Etnografico
- Monumento a Silvio Spaventa
- Monumento ai caduti
- Il lago di Bomba
- Belvedere sul Sangro e sul Lago di Bomba.
[modifica] Cittadini illustri
- Bertrando Spaventa (Bomba, 1817 - Napoli, 1883), filosofo e patriota
- Silvio Spaventa (Bomba, 1822 - Roma, 1893), politico e patriota
- Raffaele Bonanni (Bomba, 1949), sindacalista (segretario nazionale della CISL)
- Donato Di Santo (Bomba, 1958), sottosegretario agli affari esteri
- Tommaso Sacchetta (Bomba, 10/03/1885-San Candido, 9/09/1963), funzionario statale, alla sua morte (1963) fece un lascito al Comune di Bomba vincolandolo alla consegna di borse di studio a studenti meritevoli e bisognosi [1].
[modifica] Evoluzione demografica
Abitanti censiti
Sindaco: Raffaele Nasuti dal 13/06/2004
Centralino del comune: 0872 860116
Email del comune: info@comunedibomba.it
[modifica] Note
[modifica] Bibliografia
- Giuseppe Caniglia, Marilena Pagliarone, Teresa Martorella, "Bomba e dintorni - Itinerari storico-naturalistici in provincia di Chieti", Marino Solfanelli Editore.
Portale Abruzzo: accedi alle voci di Wikipedia che parlano di Abruzzo