Revine Lago
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Revine Lago | |||
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Stato: | ![]() |
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Regione: | ![]() |
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Provincia: | ![]() |
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Coordinate: | |||
Altitudine: | 225 m s.l.m. | ||
Superficie: | 18 km² | ||
Abitanti: |
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Densità: | 118 ab./km² | ||
Frazioni: | Revine, Lago, Santa Maria (Sede Municipale) | ||
Comuni contigui: | Cison di Valmarino, Limana (BL), Tarzo, Trichiana (BL), Vittorio Veneto | ||
CAP: | 31020 | ||
Pref. tel: | 0438 | ||
Codice ISTAT: | 026067 | ||
Codice catasto: | H253 | ||
Nome abitanti: | Revinesi (Revinot), Laghesi | ||
Santo patrono: | San Matteo (Revine); San Biagio (Lago) | ||
Giorno festivo: | 21 settembre; 3 febbraio | ||
Sito istituzionale | |||
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Revine Lago è un comune di 2.119 abitanti situato nel nord della provincia di Treviso addossato alle Prealpi. È noto per la presenza dei due laghetti di Lago e di Santa Maria, mete turistiche abbastanza frequentate.
Indice |
[modifica] Il Territorio
Il comune di Revine Lago è diviso in due zone principali: il versante sud delle prealpi e il fondovalle.
La prima è costituita da un pendio molto ripido e quasi completamente ricoperto di boschi che parte dalle cime delle Prealpi (Monte Cor, La Posa), situate a una quota di 1200-1300 m. ca., e arriva sino al fondovalle. L'altitudine massima è di 1344 m.
Nella parte bassa si trovano invece i laghi di Lago e di Santa Maria, posti alla quota di 224 m (l'altitudine minima del territorio), e una piccola area pianeggiante.
Nel punto di incontro fra le due zone si trovano la maggior parte degli insediamenti, spesso coincidenti con i numerosi conoidi derivati dall'erosione delle antistanti montagne.
Fa parte del comune anche una modesta zona collinare posta a Sud-Est.
[modifica] Gli Insediamenti
Il comune è costituito da tre agglomerati:
- Revine (267 m, 1034 ab.) è situata ad est e si estende su tutta la superficie del conoide del torrente Grava (o Pavei). È sede arcipretale, possiede tre chiese (San Matteo, San Francesco da Paola e San Marco), una biblioteca, una banca, tre bar e diversi negozi. Il centro storico, molto caratteristico, occupa tutta la parte alta del paese. Il patrono è San Matteo.
Sempre della parrocchia di Revine sono le località di Selve, a sud-est, e di Fornaci, a sud-ovest (dove si estende la zona artigianale).
- Lago (256 m, 579 ab.) si trova sulle sponde del lago omonimo, il patrono è San Giorgio. La zona nuova di questo paese si estende a est verso S. Maria e a ovest verso Sottocroda, una località di 114 abitanti posta a 267 m d'altitudine. Sempre verso ovest sorge un'altra zona artigianale.
- S. Maria (246 m, 311 ab.) la terza frazione del comune, appartenente alla parrocchia di Lago. Essendo posta a metà fra i due più popolosi centri è divenuta sede municipale e in essa vi è la scuola elementare.
[modifica] Storia
Diversi reperti (resti di palafitte, punte di frecce, ceramiche) testimoniano la presenza umana già dal tardo Neolitico (circa seimila anni fa), ma essa si fece ben più consistente in seguito alle invasioni di tribù celtiche (IV-II sec. a.C.) e alla conquista romana Romani (II sec. a.C.).
Già prima della caduta dell'Impero Romano la zona fu occupata dai Goti, dai Franchi e infine dai Longobardi (la zona doveva essere parte del ducato di Ceneda). Questi edificarono la chiesa di San Martino (ora ne restano pochi resti), invocato per contrastare gli eretici.
Con il Sacro Romano Impero (dal 773) e per tutto il medioevo la zona fu frazionata in feudi: Revine fu amministrata dai vescovi di Ceneda, Lago divenne possedimento dei Da Camino. È in questo periodo che nascono le regole, antica forma di autogoverno per lo sfruttamento razionale del territorio, rimasta in vigore sino a Napoleone.
In seguito, il territorio passò alla Serenissima che cadde nel 1797 con l'avvento di Napoleone. Revine e Lago passarono poi all'Impero Austro-Ungarico, in seguito ancora alla Francia, poi di nuovo all'Austria, che li amministrò sino al 1866, quando anche il Veneto fu annesso al Regno d'Italia.
Tuttavia, l'occupazione austriaca si fece sentire di nuovo durante la prima guerra mondiale, quando il Friuli e parte del Veneto passarono agli Imperi Centrali. La zona fu interessata agli aspri combattimenti, essendo posta in prossimità del confine, dalla battaglia del Solstizio alla finale battaglia di Vittorio Veneto.
Durante la seconda guerra mondiale l'ambiente montano favorì la formazione di diverse brigate partigiane (Tolot, Mazzini, Nannetti). Il paese pianse in questo periodo numerosi martiri per la libertà: tra questi Ermando Grava, appena diciottenne, torturato e poi ucciso sotto gli occhi della madre.
[modifica] Luoghi di interesse culturale
A Revine, è da ricordare il castello di monte Frascone (XIII sec.), con una cinta muraria anteriore al resto del complesso. Fu distrutto alla fine del Duecento dai conti di San Martino Bialo e Gelo. Parte del castello è stata rifatta alla fine del Seicento, quando andò a risiedervi il parroco don Giovanni Domenico Cumano.
Nel santuario di San Francesco di Paola, costruzione dei primi del Settecento, ha sede una piccola pinacoteca che raccoglie opere di autori poco conosciuti ma non per questo di scarso pregio.
Degna di nota è anche la chiesa parrocchiale di San Matteo (XVII sec., molto rimaneggiata) con una pala attribuita ad Egidio Dall'Oglio.
Il paese è molto interessante anche per i suoi caratteristici portici, le piccole borgate e le case in pietra.
A Santa Maria è interessante la chiesa che, ricordata già nel testamento di Sofia di Collalto (1170), è una delle più antiche della zona. All'interno vi sono opere di Francesco da Milano e di Egidio Dall'Oglio.
Anche Lago è peculiare per il suo impianto urbano, costituito da viuzze strette e da costruzioni antiche.
[modifica] Amministrazione Comunale
Sindaco: Battista Zardet (LN - Liga Veneta) dal 14/06/2004
Centralino del comune: 0438 929010
Email del comune: revine.lago@libero.it
[modifica] Evoluzione demografica
Abitanti censiti
[modifica] Variazioni
La circoscrizione territoriale ha subito le seguenti modifiche: nel 1868 aggregazione di territori dei soppressi comuni di Revine e S. Giorgio di Lago. [1]
[modifica] Note
- ^ Fonte: ISTAT - Unità amministrative, variazioni territoriali e di nome dal 1861 al 2000 - ISBN 88-458-0574-3