Provincia di Olbia-Tempio
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Provincia di Olbia-Tempio | |||
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Stato: | ![]() |
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Regione: | ![]() |
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Capoluogo: | Olbia e Tempio Pausania | ||
Superficie: | 3.397 km² | ||
Abitanti: |
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Densità: | 44,12 ab./km² | ||
Comuni contigui: | Elenco di 26 comuni | ||
Targa: | OT | ||
CAP: | 07020-07029, 08020 | ||
Pref. tel: | 079-0789 | ||
Codice ISTAT: | 104 | ||
Presidente: | Anna Pietrina Murrighile | ||
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Sito istituzionale |
La Provincia di Olbia-Tempio (in gallurese Pruvìncia di Tarranóa-Tèmpiu, in sardo Provìntzia de Terranòa-Tèmpiu) è una provincia della Sardegna. Affacciata a nord sul Mar di Sardegna, uno stretto canale che la separa dalla Corsica, e ad est sul Mar Tirreno, confina:
- ad ovest con la Provincia di Sassari,
- a sud con la Provincia di Nuoro.
La provincia conta 26 Comuni, 150.093 abitanti (il 9% della popolazione sarda) e si estende per 3.397 kmq (il 14,1% del territorio sardo).
Indice |
[modifica] Territorio
Il territorio provinciale comprende la regione storica della Gallura (con eccezione dei comuni di Viddalba ed Erula, rimasti in Provincia di Sassari), inclusa la costa nord-orientale della Sardegna (tra cui la Costa Smeralda), l'Arcipelago della Maddalena. Sono inoltre comprese nella Provincia la parte settentrionale della regione storica del Montacuto, una piccola parte delle Baronie e il versante orientale del Lago del Coghinas.
Del territorio provinciale fanno parte 9 Sistemi Locali del Lavoro, secondo la classificazione operata dall'ISTAT sulla base dl Censimento dell'anno 2001:
- Olbia (63.000 ab., include Olbia, Golfo Aranci, Loiri-Porto San Paolo, Padru, Telti, Monti, Berchidda, Oschiri);
- Tempio Pausania (21.500 ab., include Tempio Pausania, Aggius e Bortigiadas, nonché - nella Provincia di Sassari - Perfugas, Erula, Martis e Laerru);
- Calangianus (7.300 ab., include Calangianus e Luras);
- La Maddalena (14.800 ab., include La Maddalena e Palau);
- Santa Teresa Gallura (5.400 ab., include Santa Teresa Gallura e Aglientu);
- Arzachena (15.500 ab., include Arzachena, Luogosanto e Sant'Antonio di Gallura);
- Valledoria (10.800 ab., include Trinità d'Agultu e Vignola e Badesi, nonché - nella Provincia di Sassari - Valledoria, Viddalba e Santa Maria Coghinas);
- San Teodoro (9.800 ab., include San Teodoro e Budoni, nonché - nella Provincia di Nuoro - Torpè);
- Buddusò (6.400 ab., include Buddusò e Alà dei Sardi, nonché - nella Provincia di Nuoro - Osidda).
[modifica] Istituzione nuove province sarde
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Per approfondire, vedi la voce Nuove province sarde. |
In seguito alla legge regionale n. 9 del 2001 e successive integrazioni, è stata effettuata una nuova ripartizione del territorio della Regione Autonoma della Sardegna, che ha portato il numero delle province da quattro a otto. Le modifiche hanno assunto piena operatività a partire dal maggio 2005, quando si sono svolte le elezioni per rinnovare tutti i Consigli provinciali.
La Provincia di Olbia-Tempio è una nuova provincia, costituita da:
- 24 comuni provenienti dalla Provincia di Sassari,
- 2 comuni provenienti dalla Provincia di Nuoro.
La formalizzazione della scelta dei capoluoghi definitivi, già annunciata per il mese di febbraio 2006 ma più volte rimandata per le divisioni in seno al consiglio provinciale, è stata assunta con Deliberazione Statutaria il 31 agosto 2006. Dalla seduta del 17 febbraio 2006 il Consiglio provinciale si era infatti trasversalmente diviso sul tema della scelta del capoluogo definitivo, con 12 consiglieri favorevoli alla conferma del modello del doppio capoluogo (Olbia e Tempio Pausania) e altri 12 per l'indicazione del capoluogo unico (Olbia). Di fatto la diatriba sul capoluogo ha in parte fino ad ora paralizzato l'attività della neonata provincia, sino alla scelta effettuata nel mese di agosto.
Il 31 agosto 2006, a seguito di un accordo, il Consiglio Provinciale ha approvato con 18 voti favorevoli (e quindi con maggioranza qualificata superiore ai 2/3 prevista dalla legge istitutiva) la modifica dello Statuto dell'Ente, che attribuisce la qualifica di capoluogo ai comuni di Olbia (sede legale, sede della Giunta provinciale e delle commissioni, sede condivisa della Presidenza, sede condivisa del Consiglio Provinciale) e di Tempio Pausania (sede condivisa del Consiglio Provinciale e sede condivisa della Presidenza dell'Ente). Gli organi della Provincia, per una loro maggiore funzionalità, efficienza ed economicità, opereranno con i propri organismi consiliari ed articolazioni, presso la sede legale dell'Ente, a Olbia. Il tutto, ferma restando, allo stato attuale, la distribuzione degli uffici già presenti nei due comuni e la ripartizione, eventuale, degli uffici di nuova istituzione.
La sede provvisoria degli uffici, in attesa della formalizzazione della scelta del capoluogo o dei capoluoghi da parte del Consiglio Provinciale, era stata istituita a Olbia (nella ex sede della Comunità Montana in via Alessandro Nanni 19) mentre a Tempio Pausania (nell'ex Convento degli Scolopi in piazza del Carmine 4, era stata allestita una sede (la sede definitiva sarà nel palazzo Pes-Villamarina), in attesa che il consiglio provinciale si pronunciasse in merito al capoluogo o ai capoluoghi. La prima riunione del Consiglio Provinciale si era tenuta a La Maddalena mentre le riunioni ordinarie della Giunta e del Consiglio si tengono a Olbia, dove ha sede anche la presidenza; il consiglio provinciale si è riunito il 6 giugno 2006, anche a Tempio, anche se ordinariamente si riunisce nella sede di via Nanni ad Olbia.
L'ipotesi del doppio capoluogo prevedeva un modello basato sulla pari visibilità tra Alta e Bassa Gallura, con la suddivisione degli organi provinciali tra Olbia e Tempio Pausania nonché razionale distribuzione dei nuovi uffici e degli assessorati provinciali tra i due centri, ipotesi tramontata con sede della giunta ad Olbia. Compito dei consiglieri era quello di trovare, la soluzione più equa al fine di distribuire i nuovi servizi sul territorio.
D'altro canto Olbia, motore economico della Gallura, rivendicava il concentramento della sede in virtù della sua maggiore dimensione demografica ed economica, al servizio di un maggior numero di cittadini in base al principio che gli uffici vanno dove c'è la popolazione, nonché del risarcimento di tanti servizi e uffici statali e regionali per anni storicamente insediati a Tempio, sede di tribunale e di altri uffici statali, i cui collegamenti stradali e pubblici presentano notevoli problematicità.
Il tutto ferme restando le dislocazioni degli uffici statali e regionali già presenti a Olbia (ASL, Agenzia delle Entrate, INPS, INAIL, comandi superiori delle forze dell'ordine, Capitaneria di porto) e Tempio (Tribunale, Casa Circondariale -attualmente inagibile per lavori di adeguamento-, Agenzia delle Entrate e del Territorio, INPS, Servizio Demanio e Patrimonio, ERSAT, Corpo Forestale) sui quali la Provincia non ha alcuna competenza. La sede del Sistema Turistico Locale (STL) "Gallura-Costa Smeralda" dovrebbe essere ad Arzachena (sede provvisoria a Olbia).
Secondo la Legge Regionale la decisione richiedeva i 2/3 dei voti dei consiglieri. La deliberazione definitiva della scelta dei capoluoghi e sugli organi e uffici da insediare nelle rispettive città era pertanto stata rimandata a data da definirsi. A seguito di una potenziale crisi della giunta, i rappresentanti della maggioranza sembravano comunque aver trovato un accordo di massima con la scelta di un'opzione che da un lato prevedeva il doppio capoluogo e dall'altro prevedeva che l'"equa distribuzione delle sedi" dei nuovi uffici provinciali, regionali e eventualmente statali tra le due città venisse effettuata tenendo conto della necessità di privilegiare Olbia al fine di riequilibrare la situazione che vede attualmente Tempio favorita nella distribuzione degli uffici regionali e statali.
L'accordo trovato dopo lunghe diatribe non risolve comunque totalmente i problemi della neonata provincia (da un lato crea l'inedito artificio delle sedi alternate per gli organi provinciali della Presidenza e del Consiglio e dall'altro in un risveglio a funzionalità/efficienza/economicità provvede alla concentrazione di organi e uffici nella sede di Olbia, senza offrire garanzie sull'insediamento di nuovi uffici operativi e sul ruolo effettivo della città di Tempio, alla quale pur attribuisce la qualifica di capoluogo), anche se si tratta di un primo passo verso il consolidamento dell'Ente. La Provincia di Olbia-Tempio era l'unica tra le quattro di nuova istituzione regionale a non aver ancora provveduto alla formalizzazione dei capoluoghi definitivi (anche le rimanenti tre avevano tutte optato per la formula del doppio capoluogo).
Per quanto concerne l'istituzione di uffici statali di rango provinciale, l'INPS (già presente con le agenzie di produzione di Olbia e Tempio) ha annunciato l'intenzione di inaugurare una sede provinciale, anche se tuttora la direzione provinciale resta a Sassari, e il Ministero degli Interni l'istituzione di una Questura a Olbia, l'ACI ha aperto ad Olbia uno sportello decentrato del Pubblico Registro Automobilistico (PRA) (anche al fine di consentire la distribuzione della quota di competenza dell'IPT e della percentuale provinciale dovuta sui premi delle assicurazioni Rc-auto). Altri organi già con sede a Sassari (Confcommercio, Ordine degli Architetti, Cassa Edile etc.) hanno assunto la doppia denominazione nelle more di una decisione sull'istituzione dei nuovi uffici locali. Non si hanno invece notizie per l'eventuale istituzione dell'Ufficio Territoriale del Governo (Prefettura) e della Motorizzazione civile, i quali rientrano nella discrezionalità dello Stato.
Il Dipartimento Funzione Pubblica della Presidenza del Consiglio dei Ministri e il Ministero dell'Economia, con Circolare Prot. 2006/189860 del dicembre 2006, hanno comunicato di aver definito la sigla di identificazione della Provincia in OT (acronimo di Olbia-Tempio), anche ai fini dell'immatricolazione automobilistica, confermando la sigla provvisoria già precedentemente assunta in diversi documenti e tabelle ufficiali emessi dallo Stato (Ministero degli Interni, Agenzia delle Dogane, CIPE etc.). Questo codice non era stato fatto rientrare nel DPR n.133/2006 del 15 febbraio 2006 con cui erano state definite le sigle per le nuove province di Monza e Brianza, Fermo e Barletta-Andria-Trani mentre la sigla postale OT è invece stata recepita nell'ambito della revisione generale dei CAP operativa dal 20 settembre 2006, pur mantenendo provvisoriamente invariati i codici postali sia dei capoluoghi che del territorio della nuova provincia.
Degli uffici regionali con rango provinciale, il Servizio Demanio e Patrimonio, la sede decentrata del servizio Enti Locali, il Servizio Agricoltura e Foreste e l'ERSAT hanno sede a Tempio, mentre la ASL ha sede a Olbia. Non è invece ancora stata definita la nuova sede dell'AREA (Azienda Regionale Edilizia Abitativa), del Servizio Tutela del Paesaggio, del Genio civile e del Centro Servizi Amministrativi (CSA) dell'Ufficio Scolastico Regionale (ex Provveditorato agli Studi).
[modifica] Cultura
Particolarità di questa provincia è che in Gallura si parla principalmente il gallurese, un dialetto essenzialmente còrso che si avvicina più particolarmente al dialetto oltramontano (Suttanacciu) parlato nella parte meridionale della Corsica (Sartene e Alta Rocca). La sua più antica documentazione letteraria risale ai primi decenni del Settecento ed è costituita da componimenti poetici, che fanno pensare alla formazione del dialetto in epoca senz'altro anteriore, causa la progressiva perdita del preesistente logudorese, dal quale deriva ancora oggi circa il 20% del lessico gallurese. Il gallurese è parlato a Tempio Pausania e in generale in quasi tutta la Gallura da Badesi a San Teodoro, fatta eccezione per Olbia, Luras, parte dell'agro di Golfo Aranci e di Budoni. In queste ultime località e nel resto della provincia ovvero Berchidda, Monti, Padru, Alà dei Sardi, Buddusò e Oschiri) si parla la lingua sarda nella sua variante logudorese settentrionale.
[modifica] Storia
La base della prima forma di autonomia del territorio è stata costituita nel periodo medioevale dal Giudicato di Gallura con capitale a Civita (oggi Olbia) all'epoca comprendente oltre all'attuale Gallura e parte del Monte Acuto, la Baronie e parte del Nuorese. Con la disgregazione della struttura giudicale e dopo il periodo spagnolo, la Gallura viene frammentata e infeudata a diverse famiglie iberiche.
L'origine della Provincia risale al Regio Editto del 4 maggio 1807 con il quale, dopo l'annessione del Regno di Sardegna al Piemonte, l'isola è stata divisa in quindici Prefetture tra cui quella comprendente le regioni storico-geografiche della Gallura e dell'Anglona, con sede a Tempio. Nel 1821 Carlo Alberto riduce il numero delle province a dieci che diventano undici nel 1833 quando viene istituita la "Provincia Gallura" con capoluogo a Tempio, che con Editto del 27 giugno 1837 diviene anche sede di uno dei sette Tribunali di Prefettura dell'isola.
Ridenominata "Provincia di Tempio" era allora la provincia più estesa dell'isola con 2138 km², comprendendo proprio i territori che ancor'oggi vengono definiti come regione storica della Gallura (dal Coghinas a San Teodoro) e - già soggetta alla vice-intendenza di Sassari - viene confermata anche con la riforma operata dopo la "fusione perfetta" della Sardegna al Piemonte, con la Legge n. 807 del 12 agosto 1848 in base alla quale (unitamente alle province di Sassari, Alghero e Ozieri) viene fatta rientrare nella "divisione" di Sassari. Con l'unità d'Italia e la Legge Rattazzi n.3702 del 23 ottobre 1859 la Sardegna viene suddivisa in sole due province (Cagliari e Sassari) declassando le disciolte province allo status di circondario, sede di sottoprefettura e il circondario di Tempio (con una superficie di 1979 km², 5 mandamenti e 9 comuni) viene compreso nella Provincia di Sassari. Nel 1927 sono stati soppressi i Circondari e le sottoprefetture.
Nella seconda metà del '900 si sono accentuate le rivendicazioni per l'autonomia di questo territorio dalla provincia di Sassari (la più estesa d'Italia), anche a seguito dell'enorme sviluppo turistico ed economico della costa gallurese e al conseguente maggior ruolo territoriale svolto dalla città Olbia, ma ogni istanza in tal senso si è sempre arenata di fronte alla difficoltà nella scelta del capoluogo tra Olbia (principale centro economico e maggiore città del nord-est della Sardegna) e Tempio Pausania (già sede di numerosi uffici statali e regionali, che è stato il centro più importante, culturalmente e storicamente, per lunghi anni, della Gallura). Tempio Pausania è rimasta nel corso degli anni sede di Tribunale ed altri uffici pubblici statali e regionali (comitato circoscrizionale di controllo) mentre la ASL ha insediato la sua sede a Olbia.
La soluzione è stata risolta alla fine degli anni novanta con la scelta di una soluzione che comportasse la doppia denominazione dell'ente proposto ed eventualmente il doppio capoluogo (Olbia-Tempio)[citazione necessaria]. Nel 2001 con legge regionale la Regione Autonoma della Sardegna (che ha ampie competenze esclusive in materia amministrativa) ha istituito insieme con tre altre province (Carbonia-Iglesias, Ogliastra e Medio Campidano) la provincia di Olbia-Tempio che è divenuta operativa nel maggio del 2005 staccandosi da quella di Sassari (e per parte minore da quella di Nuoro).
[modifica] Politica
Al ballottaggio, il 23 maggio 2005, è stata eletta come prima presidente della provincia Anna Pietrina Murrighile (di Progetto Sardegna), presentatasi collegata con la lista Gallura unita (comprendente anche Socialisti Democratici Italiani, Italia dei valori e Rifondazione comunista), sostenuta dal centrosinistra (L'Unione) e dal Partito Sardo d'Azione.
La Murrighile ha battuto con 38 757 voti (51,9%), Livio Fideli (Forza Italia), che invece ha ottenuto 35 936 voti (48,1%).
I 24 consiglieri eletti sono: Forza Italia 5 (compreso il candidato presidente battuto), Democratici di sinistra 5, La Margherita 4, UDC 2, Alleanza Nazionale 2, Gallura unita 2, Popolari-Udeur 2, Riformatori Sardi 1, Partito sardo d'azione 1.
Né il Movimento popolare di tutela ambientale e venatorio (4,4% al primo turno), né Fortza Paris (3,6%), né il Nuovo PSI (2,5%) hanno ottenuto consiglieri, come pure iRS (Independentia Repúbrica de Sardinnia), Sardigna Natzione e il PRI.
[modifica] Nota
I 26 comuni assegnati a questa provincia dalla L.R. n° 9 del 12/7/2001 sono:
- Provenienti dalla Provincia di Sassari n° 23: Aggius, Aglientu, Alà dei Sardi, Arzachena, Berchidda, Bortigiadas, Buddusò, Calangianus, Golfo Aranci, La Maddalena, Loiri Porto San Paolo, Luogosanto, Luras, Monti, Olbia, Oschiri, Padru, Palau, Sant'Antonio di Gallura, Santa Teresa Gallura, Telti, Tempio Pausania, Trinità d'Agultu e Vignola
- Provenienti dalla Provincia di Nuoro n° 2: Budoni, San Teodoro.
Con L.R. n° 10 del 13/10/2003 è stato assegnato a questa provincia anche il Comune di Badesi scorporandolo dalla Provincia di Sassari.
Lo scorporo dalla Provincia di Sassari e dalla Provincia di Nuoro, è avvenuto con le elezioni del 8/9 e del 22/23 maggio 2005, con le quali la nuova provincia è diventata operativa.
[modifica] Comuni principali
- Olbia - 52.530 abitanti
- Tempio Pausania - 14.223 abitanti
- Arzachena - 12.370 abitanti
- La Maddalena - 11.418 abitanti
- Santa Teresa Gallura - 4.860 abitanti
[modifica] Voci correlate
[modifica] Collegamenti esterni
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Provincia di Olbia-Tempio su DMoz (Segnala su DMoz un collegamento pertinente all'argomento "Provincia di Olbia-Tempio") |
- La provincia nella nuova configurazione territoriale della Regione Sardegna
- Sedi ufficiali delle nuove province
- La Consulta del Gallurese
- Storia e vecchie immagini di Tempio Pausania e dei paesi della Gallura
- Accademia della Lingua Gallurese
- ilgallurese.it
- Carta storica e tabella dell'inizio dell'800 con i confini delle 15 prefetture sarde
- Altra carta storica con le 15 province sarde nei primi dell'800
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