Monteriggioni
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Monteriggioni | |||
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Stato: | ![]() |
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Regione: | ![]() |
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Provincia: | ![]() |
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Coordinate: | |||
Altitudine: | 200 m s.l.m. | ||
Superficie: | 99 km² | ||
Abitanti: |
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Densità: | 80 ab./km² | ||
Frazioni: | Abbadia a Isola, Badesse, Basciano, Belverde, Castellina Scalo, Ceppo, Colonna di Monteriggioni, Fontebecci, Fornacelle, Lornano, Quercegrossa, Riciano, San Martino, Santa Colomba, Scorgiano, Stomennano, Strove, Tognazza, Uopini. | ||
Comuni contigui: | Casole d'Elsa, Castellina in Chianti, Castelnuovo Berardenga, Colle di Val d'Elsa, Poggibonsi, Siena, Sovicille | ||
CAP: | 53035 | ||
Pref. tel: | 0577 | ||
Codice ISTAT: | 052016 | ||
Codice catasto: | F598 | ||
Nome abitanti: | monteriggionesi | ||
Sito istituzionale | |||
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« però che, come in su la cerchia tonda Monteriggioni di torri si corona, così la proda che 'l pozzo circonda torregiavan di mezza la persona li orribili giganti, cui minaccia Giove del cielo ancora quando tona » |
(Dante Alighieri, Inferno canto XXXI, vv. 40-45)
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Monteriggioni è un comune di 7.877 abitanti della provincia di Siena.
Indice |
[modifica] Il Capoluogo
Il nucleo di Monteriggioni è un piccolo borgo fortificato.
Il diametro del castello è di 172 metri, circondato da una massiccia cinta muraria di forma ellittica dello spessore di ben 2 metri, intervallata da 15 torri e due porte, che cinge un colle chiamato monte Ala. Le torri, oggi, si elevano al di sopra delle mura per 6,5 metri, con uno spessore di 4x6 metri, e ne sono visibili soltanto 11: le altre quattro sono state ridotte al livello delle mura. Sopra la cinta muraria correva un camminamento che percorreva l'intero perimetro. Nel 2005 sono state ricostruite alcune parti del camminamento, da cui è possibile godere di una vista unica e suggestiva.
La Porta Franca o Romea (orientata verso Siena) sorge alla base di un torrione mentre quella di S.Giovanni (verso Firenze) si apre nelle mura ed è difesa da una delle torri del perimetro fortificato.
Entrando dalla Porta Franca o Romea, che in origine era dotata di una pesante cancellata che veniva abbassata in caso di pericolo, si accede a Piazza Roma, il cuore del borgo. La piazza in origine era "a sterro", ovvero senza pavimentazione, ma fu lastricata negli anni '60 con pietra proveniente dalle cave di Rosia (detta Pietra di Torre). A tutt'oggi la piazza è circondata da giardini e orti, molto importanti in passato per permettere la sopravvivenza della popolazione anche in caso di assedio.
Sulla piazza si affaccia la Chiesa di Santa Maria Assunta.
[modifica] Il territorio
Il territorio di Monteriggioni presenta al suo interno tratti fisici estremamente differenziati: si può infatti notare facilmente come attorno al rilievo del Montemaggio siano presenti alcune piccole pianure come Pian del Lago e il Canneto alternate ad una serie di piccole valli formate da torrenti e ruscelli che caratterizzano la parte centrale e orientale del territorio.
Uno dei borghi più antichi del territorio è quello di Abbadia Isola, oltre Abbadia è possibile visitare Strove, un antichissimo borgo di poco posteriore al VI secolo, con una preziosa pieve a capanna. All'interno delle ex paludi del Canneto e nei pressi di Scrana si trova una necropoli etrusca, risalente al IV secolo AC.
Altri luoghi di notevole importanza sono il trecentesco Castello della Chiocciola e la villa di Santa Colomba che, a cavallo fra Quattrocento e Cinquecento, fu la residenza del signore di Siena Pandolfo Petrucci.
[modifica] Storia

[modifica] La costruzione
Il Castello di Monteriggioni fu costruito dai senesi, per ordinanza del podestà Guelfo da Porcari, in un periodo compreso tra il 1213 e il 1219. Il terreno, acquistato dalla famiglia nobile Da Staggia, era la sede di un'antica fattoria Longobarda (la denominazione di Montis Regis probabilmente indicava un fondo di proprietà regale o che godeva di esenzioni fiscali da parte della corona).
La costruzione del castello ad opera della Repubblica di Siena ebbe principalmente scopo difensivo, in quanto il borgo sorse sul monte Ala in posizione di dominio e sorveglianza della via Cassia o Francigena, per controllare le valli dell'Elsa e dello Staggia in direzione di Firenze, storica rivale di Siena.
L'edificazione praticamente ex novo di un castello rappresentava una novità nella politica espansionistica senese: in precedenza, infatti, la città aveva acquistato castelli già esistenti, come quello di Quercegrossa.
Il tracciato circolare delle mura fu ottenuto semplicemente seguendo l'andamento naturale della collina. Per limitare al massimo i punti deboli furono edificate solamente due porte, poste in direzione diametralmente opposta.
Non c'è accordo degli storici sull'eventuale presenza del ponte levatoio. Certa è invece la presenze delle saracinesche, ovvero spesse porte di legno ricoperte di ferro che venivano azionate tramite carrucole. Anche oggi le due porte presentano i segni dei cardini e delle buche causati delle stanghe di chiusura. Sulla porta San Giovanni si possono anche notare i segni del rivellino, un'altra struttura difensiva di forma rettangolare collocata di fronte alla porta e anch'essa dotata di un ponte levatoio o di una seconda porta.
Il Castello di Monteriggioni era inoltre circondato dalle cosiddette carbonaie, ovvero fossati pieni di carbone che veniva incendiato per respingere gli assalti.
[modifica] Eventi e battaglie
Dopo l'edificazione del castello i fiorentini e i senesi si batterono per il suo possesso nel 1244 e nel 1254.
Nel 1269, dopo la battaglia di Colle (ricordata da Dante nel XIII canto del Purgatorio), i senesi sconfitti si rifugiarono a Monteriggioni, assediato, ma invano, dai fiorentini.
In seguito alla peste del 1348 - 1349 i senesi decisero di far risiedere a Monteriggioni un capitano con alcuni fanti per proteggere la popolazione dai malfattori che imperversavano nella zona.
Nel 1380, secondo quanto si può leggere negli statuti del comune et uomini di Monteriggioni, gli abitanti di Monteriggioni erano considerati "Cittadini di Siena".
Nel 1383 un gruppo di esuli senesi si impadronirono del Castello con l'inganno, ma si arresero poco dopo.
Tra il 1400 e il 1500 furono abbassate le mura per tener conto delle esigenze dell'artiglieria. Si rese quindi inutile anche l'utilizzo delle carbonaie.
Nel 1526 i fiorentini assediarono Monteriggioni con 2000 fanti e 500 cavalieri, bombardando le mura con l'artiglieria.
Il Castello di Monteriggioni però resistette e, il 25 luglio di quello stesso anno, nella battaglia di Camullia, i senesi sconfissero l'esercito pontificio, alleato dei fiorentini, che interruppero immediatamente l'assedio.
Il 27 aprile del 1554 Monteriggioni venne ceduto a tradimento, senza alcun combattimento, dal capitano Bernardino Zeti, fuoriuscito fiorentino, al Marchese di Marignano che nel 1555 sconfisse definitivamente la Repubblica di Siena. Questo episodio è considerato dagli storici come l'evento che segna il termine dell'epoca comunale in Italia.
Cosimo I de' Medici impose la sua signoria sul territorio e gli abitanti di Monteriggioni vennero portati schiavi a Firenze.
Monteriggioni fu poi ceduta dai Medici alla famiglia Golia di Siena, che a loro volta lo cedettero ai Batta. Fu poi incluso nel ducato di Gian Galeazzo Visconti, pervenendo poi ai Fabbroni, ai Daddi e nel 1704 agli Accarigi, che passarono il vitalizio alla famiglia Griccioli, che tuttora mantiene possedimenti nel castello e nelle campagne circostanti.
[modifica] Stemma
Lo stemma del Comune rappresentato, su fondo rosso, da tre torri merlate alla guelfa, la centrale aperta di nero, unite da mura racchiudenti due altre torri, la destra torricellata di un pezzo e finestrata di nero, laltra sormontata da una guardiola merlata, nel centro una chiesa, il tutto al naturale e fondato su una campagna di verde.
(Decreto [di concessione] del Capo del Governo del 16 dicembre 1936)
[modifica] Gonfalone
Drappo di rosso, riccamente ornato di ricami d'argento e caricato dello stemma del comune, con l'iscrizione centrata in argento: «Comune di Monteriggioni» (Decreto del Presidente della Repubblica del 14 gennaio 1970. La descrizione presente nel decreto è relativa al solo gonfalone).
[modifica] Economia
Nel passato l'economia di Monteriggioni era a carattere prevalentemente agricolo e pastorale. Prosperavano infatti coltivazioni di viti ed olivi alternate a zone boschive che erano in grado di offrire il nutrimento necessario all'allevamento di bovini e suini, oltre al legname ed al carbone.
Attualmente del settore agricolo rimangono solamente la coltivazione di cereali e dell'uva, mentre si è avuto uno sviluppo in senso industriale nel settore enologico, chimico, alimentare, della lavorazione del ferro e dell'arredamento. Sono presenti anche aziende artigiane che producono ceramiche, lavori in legno, in marmo ed in granito.
All'interno del borgo, inoltre, operano molte rivendite di vino Chianti e negozi di artigianato e antiquariato.
Un'altra risorsa fondamentale per l'economia del luogo è ovviamente rappresentata dal turismo.
[modifica] Evoluzione demografica
Abitanti censiti
[modifica] Le Chiese del Territorio
Nel territorio di Monteriggioni si trovano numerosi centri di importanza storico-artistica; da ricordare:
- Badia dei Santi Salvatore e Cirino - Abbadia Isola
- Chiesa Santi Pietro e Paolo - Santa Colomba
All'interno della chiesa, dietro l'altare maggiore, si possono ammirare due grandi scene dipinte ad affresco rappresentante la Natività e la Crocifissione. Sulla parete destra si notano frammenti di un affresco rappresentante uno dei miracoli di San Nicola, la Resurrezione dei tre giovinetti.
- La chiesetta di San Lorenzo a Colle Ciupi
Vi si trovano affreschi di scuola duecentesca: ben tre maestà e, ai due lati dell'altare, la raffigurazione di San Pietro e San Paolo. Su due pareti laterali ci sono scene di vita di San Lorenzo e Santa Caterina d'Alessandria; ai due lati dell'altare, inoltre, sono presenti degli spartiti musicali affrescati con le note di inni dedicati alla Vergine.
[modifica] Altri Luoghi di Interesse
- Casa giubileo sul Montemaggio
Casa Giubileo sorge sul luogo in cui il 28 marzo del 1944 avvenne l'eccidio di Montemaggio durante il quale furono uccisi diciannove giovani partigiani.
- Parco turistico sulla via Francigena
Percorso lungo la via Francigena con pannelli di spiegazione della flora e della fauna locale, della storia e delle leggende. Ogni strada è stata abbinata ad un poeta o ad uno scrittore che hanno dedicato le loro opere al territorio senese.
[modifica] La festa medievale di Monteriggioni
Monteriggioni di torri si corona
Lungo il tracciato della via Francigena- l'asse viario che univa Roma all'Europa Monteriggioni è un luogo quasi fuori del tempo dove arte, storia e paesaggio si fondono in un raro esempio di naturale bellezza. Le fortificazioni di "Mons Regionis", nate attorno ad un preesistente insediamento rurale di origini longobarda, risalgono all'anno 1214, (per volontà dell'allora Podestà di Siena come ricorda un'epigrafe in latino posta a lato della porta Romea), per difendere la frontiera nord e contrastare così il potere espansionistico di Firenze.
Lo stesso Dante rimase talmente impressionato dalla visione della cinta muraria di Monteriggioni al punto da creare la famosa similitudine tra le sue torri ed i giganti incatenati Attorno alla voragine di Malebolge (Inferno canto XXXI vv.40-45). L'immagine poetica dell'Alighieri è la sola testimonianza d'età Medievale che si conosca, e che stima l'altezza delle mura in circa 10 metri e un uguale sviluppo in soprelevazione delle torri. Ancora oggi la cinta muraria, scandita da14 torri quadrangolari è di circa 560 metri Ed è percorsa, alla sua sommità, da un cammino di ronda con sottopassi al livello delle torri rialzate. Castello di Monteriggioni si accede dalle due uniche porte una rivolta verso Firenze e l'altra verso Siena. Le mura, che sovrastano una dolce collina di vigneti e oliveti racchiudono gelosamente al loro interno un angolo di Medioevo. Il piccolo nucleo urbano si compone di vecchie case e di una grande piazza centrale dove si affaccia la Pieve di Santa Maria Assunta. Ed è in questo meraviglioso scenario medievale che nasce "In Festa Monteriggioni di torri Si corona", che ad oggi conta quattordici edizioni, richiamando non solo cultori ed appassionati ma anche semplici turisti che, salendo al Castello per ammirare la bellezza e l'imponenza delle sue mura, si trovano d'improvviso in uno spaccato d'ambientazione Medievale di straordinaria suggestione. E quando la sera il Castello si popola come d'incanto: alla luce di fiaccole e torce, figure e personaggi in costume animano bancarelle e botteghe di arti e mestieri, ridonando così vita a quello che un tempo fu uno dei più attivi e fiorenti centri della Repubblica Senese . Aromi e cibi ormai dimenticati si alternano a giochi e spettacoli di funamboli, menestrelli, uomini d'arme: un'occasione unica per rivivere la storia di un incantevole squarcio di Medioevo.
- http://www.festadimonteriggioni.it/ Edizione 2006
- http://www.festadimonteriggioni.it/2005/ Edizione 2005
[modifica] Curiosità
[modifica] Pubblicità
Il borgo o i dintorni di Monteriggioni sono stati lo scenario di molti spot pubblicitari, tra cui quelli di:
- Calze Sanpellegrino (con Tornatore, Banderas e Valeria Mazza)
- Citroën Xsara (con Claudia Schiffer)
- Mulino Bianco e Barilla (con Gerard Depardieu)
- Monte dei Paschi di Siena (con Luciano Pavarotti)
- Banco di San Paolo (con Vittorio Gassman)
- Fiat Punto
- Nissan Micra
- Fiat Marea
- Ford Escort
- Volvo V70
[modifica] Film
A Monteriggioni sono state girate anche diverse scene di numerosi film: fra i tanti:
- Cari fottutissimi amici, regia di Mario Monicelli (1994)
- Con gli occhi chiusi, regia di Francesca Archibugi (1994)
- Io ballo da sola, regia di Bernardo Bertolucci (1996)
- Il paziente inglese, regia di Anthony Minghella (1996)
- La vita è bella, regia di Roberto Benigni (1997)
- Io amo Andrea, regia di Francesco Nuti (1999)
- Un tè con Mussolini, regia di Franco Zeffirelli (1999)
- Il gladiatore, regia di Ridley Scott (2000)
[modifica] Amministrazione comunale
Sindaco: Bruno Valentini (centrosinistra) dal 14/06/2004
Centralino del comune: 0577 306607
Email del comune: disponibile non disponibile
- Classificazione sismica: zona 2 (sismicità medio-alta), Ordinanza PCM 3274 del 20/03/2003
- Classificazione climatica: zona D, 1687 GR/G
- Diffusività atmosferica: alta, Ibimet CNR 2002
[modifica] Galleria fotografica
[modifica] Voci correlate
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