Forno di Zoldo
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Forno di Zoldo | |||
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Stato: | ![]() |
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Regione: | ![]() |
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Provincia: | ![]() |
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Coordinate: | |||
Altitudine: | 840 m s.l.m. | ||
Superficie: | 79 km² | ||
Abitanti: |
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Densità: | 36 ab./km² | ||
Frazioni: | Dont, Cercenà, Villa, Foppa, Sottorogno, Pradel, Prâ, Pralongo, Colcevèr, Sotto le Rive, Astragàl, Col, Pieve, Campo, Sommariva, Dozza, Bragarezza, Fornesighe, Le Bòcole, Pontesèi, Solagnòt, Cornigian, Arsiera, Ospitale di Zoldo | ||
Comuni contigui: | Castellavazzo, Cibiana di Cadore, La Valle Agordina, Longarone, Ospitale di Cadore, Vodo di Cadore, Zoldo Alto, Zoppè di Cadore | ||
CAP: | 32012 | ||
Pref. tel: | 0437 | ||
Codice ISTAT: | 025024 | ||
Codice catasto: | D726 | ||
Nome abitanti: | zoldani | ||
Sito istituzionale | |||
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Forno di Zoldo, il cui nome deriva dalla presenza di forni fusori per i metalli (prevalentemente ferro) provenienti dalle contigue miniere, è un comune di 2.878 abitanti nella provincia di Belluno. È parte, assieme al comune di Zoldo Alto, della Val di Zoldo. Il comune si sviluppa tra massicci montuosi dolomitici e piccoli paesi nel fondovalle, di cui il maggiore (Forno) è capoluogo comunale.
Indice |
[modifica] Onorificenze conferite alla città
La città di Forno di Zoldo è la XXIma tra le 27 città decorate con Medaglia d'Oro come "Benemerite del Risorgimento nazionale" per le azioni altamente patriottiche compiute dalla città nel periodo del Risorgimento. Periodo, definito dalla Casa Savoia, compreso tra i motti insurrezionali del 1848 e la fine della prima Guerra Mondiale nel 1918 .
[modifica] Storia
Il paese si formò probabilmente agli inizi dell'anno mille, da masi fondati dalle genti provenienti dalle vicine valli Agordine e Cadorine. Le prime documentazioni risalgono al 1145 con una bolla papale riguardante la chiesa di San Francesco d'Assisi, quasi completamente ricostruita nell'Ottocento. Nel paese è sita anche l'antichissima chiesa, fondata nel X secolo, di San Floriano a Pieve di Zoldo, con strutture e affreschi gotici e due tavole quattrocentesche di Girolamo da Trento, oltre che all'Altare delle Anime scolpito da Andrea Brustolon tra il 1682 e il 1685.
Oggi Forno è il capoluogo turistico zoldano assieme a Zoldo Alto, con numerose strutture alberghiere oltre che a una pista da fondo in localit Pralongo e allo stadio del ghiaccio. La parlata zoldana è di tipo ladino .
[modifica] Viabilità
Dal comune Forno di Zoldo, che è attraversato dalle ex Strade Statali 251 e 347, parte l'unica strada che conduce a Zoppè di Cadore. Da Dont si accede al passo Duràn per l'isolato versante orientale, arrivando poi ad Agordo; mentre proseguendo per Zoldo Alto si arriva alla forcella Staulanza, che mette in collegamento la val di Zoldo con la val Fiorentina. L'accesso principale alla valle da sud est è la ex SS 251 che da Longarone dopo 18 km ed oltre 200 curve percorrendo tutto il canale del Maè permette di entrare in un paesaggio tipicamente alpino.
[modifica] Amministrazione comunale
Sindaco: Fausta De Feo (lista civica) dal 30/05/2006
Centralino del comune: 0437 796015
Email del comune: fornodizoldo@clz.bl.it
[modifica] Evoluzione demografica
Abitanti censiti
[modifica] Galleria fotografica
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Malga Pramper |