Roberto Bettega
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Dati biografici | ||
Nome | Roberto Bettega | |
Nato | 27 dicembre 1950 Torino |
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Nazionalità | ![]() |
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Altezza | 184 cm | |
Peso | 78 kg | |
Dati agonistici | ||
Disciplina | Calcio | |
Ruolo | Attaccante | |
Squadra | Ritirato | |
Carriera | ||
Giovanili | ||
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Squadre professionistiche ![]() |
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1969/70 | ![]() |
30 (13) B |
1970/83 | ![]() |
326 (129) A |
1983/1984 | ![]() |
48 (11) |
Tot. Serie A | 36° class. marcatori | 326 (129) |
Nazionale ![]() |
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1975/83 | ![]() |
42 (19) |
Statistiche aggiornate al 14 luglio 2007 | ||
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito |
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« Bettega è l'uomo decisivo di questa nazionale [...] Bettega non finisce mai di entusiasmarmi, fa prodezze che altri giocatori si sognano. » |
(Enzo Bearzot, ex C.T. della nazionale italiana, da Il gusto di vincere, ed. La Casa dello Sport.)
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« Roberto [Bettega] è stato uno dei giocatori che hanno fatto la storia bianconera [...] un grande campione, un simbolo. » |
(Giampiero Boniperti, ex giocatore e presidente della Juventus FC, da Enciclopedia dello sport, ed. Universo.)
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Roberto Bettega (Torino, 27 dicembre 1950) è un ex calciatore e dirigente sportivo italiano.
Ala sinistra della Juventus (tra il 1970 e il 1983) e della Nazionale, è stato dal 1994 al 2006 vicepresidente della società bianconera.
Indice |
[modifica] Carriera
[modifica] Esordi
Dopo la trafila delle giovanili bianconere, Bettega viene mandato in prestito a giocare in serie B, nel Varese, allora allenato dal leggendario Nils Liedholm, ed è decisivo per la Promozione in Serie A della squadra lombarda con i suoi 13 gol, capocannoniere del torneo alla pari del compagno di squadra Braida e del catanese Bonfanti. .
[modifica] Una vita nella Juve

Ritorna alla Juventus nella stagione 1970/71, dove rimarrà per 13 stagioni consecutive fino al 1983. Il suo apporto è subito importante, gioca 42 Partite (28 in Serie A, 11 in Coppa delle Fiere e 3 in Coppa Italia) e segna 21 reti (13 in Serie A, 6 in Coppa delle Fiere e 2 in Coppa Italia). Debutta in Serie A il 27 settembre 1970 in trasferta contro il Catania, segnando tra l'altro il goal decisivo.
Il 16 gennaio 1972 segnò un goal alla Fiorentina, l'ultimo prima di un lungo stop per un'infezione di tubercolosi. Ritornò il 24 settembre dello stesso anno aiutando concretamente la Juventus a vincere il secondo scudetto consecutivo dopo quello della precedente stagione.
Bettega gioca in totale 481 partite con la maglia bianconera (326 in Serie A, 73 in Coppa Italia, 31 in Coppa dei Campioni, 8 in Coppa delle Coppe, 42 in Coppa Uefa e 1 in Coppa Intercontinentale), segnando ben 178 reti (129 in Serie A, 22 in Coppa Italia, 7 in Coppa dei Campioni, 1 in Coppa delle Coppe e 19 in Coppa Uefa), terzo dietro a Alessandro Del Piero e Giampiero Boniperti nella classifica dei maggiori cannonieri della storia della Juventus.
Gioca la sua ultima partita in bianconero nella sfortunata finale di Atene del 1983 contro l'Amburgo, una delle 5 finali di Coppa dei Campioni perse dalla squadra bianconera.
[modifica] Esperienza in Canada
Dopo aver dato l'addio alla Juventus, Bettega si trasferì nella North American Soccer League e militò 2 stagioni nella squadra canadese del Toronto Blizzard.
[modifica] Nazionale
Bettega debutta nella nazionale italiana nel 1975 contro la Finlandia e partecipa ai Campionati del Mondo del 1978 in Argentina, segnando proprio contro di essa il gol della vittoria (unica sconfitta dell'Argentina futura campione a quei mondiali).
Durante un incontro di Coppa dei Campioni a Torino, contro l'Anderlecht, Bettega riportò un grave infortunio che lo tenne lontano dalla Nazionale per quasi due anni: scontrandosi con il portiere belga Jacky Munaron, Bettega si ruppe i legamenti del ginocchio e a causa di ciò dovette saltare tutta la stagione e parte della successiva, incluso quindi il campionato del mondo 1982 in Spagna che l'Italia vinse.
In Nazionale vanta 42 presenze, con 19 reti.
[modifica] La dirigenza alla Juve
Nel 1994 fu chiamato da Umberto Agnelli alla vicepresidenza della Juventus, inaugurando la cosiddetta "triade", insieme al direttore generale Luciano Moggi e all'amministratore delegato Antonio Giraudo, con cui diede il via a un felice ciclo di vittorie. Lo scoppio dello scandalo cosiddetto Calciopoli, nel 2006, investì in pieno la Juventus; Moggi in particolare fu al centro stesso dello scandalo. Bettega tuttavia non ne venne toccato e restò nella dirigenza bianconera, accompagnando la squadra nel primo campionato di serie B della sua storia. Al termine della stagione, nel giugno 2007, Bettega ha però lasciato i suoi incarichi dirigenziali e la Juventus.
[modifica] Trofei
Da calciatore Bettega ha vinto 7 Scudetti, 2 Coppa Italia e 1 Coppa Uefa, e sotto la sua dirigenza la Juventus ha vinto ben 15 Titoli: 6 Scudetti, 1 Coppa Italia, 4 Supercoppe Italiane, 1 Coppa dei Campioni, 1 Trofeo Intertoto, 1 Supercoppa Europea e 1 Coppa Intercontinentale. È stato capocannoniere della serie B nella stagione 1969/70 e della serie A nella stagione 1979/80
[modifica] Statistiche
[modifica] Presenze e reti nei club
Stagione | Club | Campionato | ||
---|---|---|---|---|
Comp | Pres | Reti | ||
1969-70 | ![]() |
B | 30 | 13 |
1970-71 | ![]() |
A | 28 | 13 |
1971-72 | A | 14 | 10 | |
1972-73 | A | 27 | 8 | |
1973-74 | A | 24 | 8 | |
1974-75 | A | 27 | 6 | |
1975-76 | A | 29 | 15 | |
1976-77 | A | 30 | 17 | |
1977-78 | A | 30 | 11 | |
1978-79 | A | 30 | 9 | |
1979-80 | A | 28 | 16 | |
1980-81 | A | 25 | 5 | |
1981-82 | A | 7 | 5 | |
1982-83 | A | 27 | 6 | |
1983-84 | ![]() |
NASL | 48 | 11 |
Totale Serie A | 326 | 129 |
[modifica] Cronologia presenze e reti in nazionale
[modifica] Palmarès
[modifica] Club
Coppa Italia: 2
Coppa UEFA: 1
[modifica] Individuale
- Capocannoniere della Serie A italiana: 1
- 1979/80 (16 reti)
Predecessore: | Capocannoniere della Serie A | Successore: |
---|---|---|
Bruno Giordano | 1979/80 | Roberto Pruzzo |
[modifica] Vita personale
Il figlio di Bettega, Alessandro, è calciatore e milita attualmente nel Monza, in prestito dal Siena.
[modifica] Curiosità
Nel 1980 Bettega fu il conduttore di un programma dedicato ai pronostici del Totocalcio chiamato Caccia al 13 in onda su un circuito di tv locali sparse in tutta Italia, una delle vallette era una giovane Cinzia Petrini futura valletta de Il pranzo è servito, il produttore di quella trasmissione era Carlo Tumbarello.
Bettega è una delle poche personalità che possono vantare l'intitolazione di uno stadio di calcio da vivi. È infatti dedicato alla ex ala bianconera lo stadio della società calcistica paraguaiana del Tacuary di Asunción. L'impianto,polivalente e dalla capienza di 15.000 spettatori è stato voluto e interamente finanziato dal presidente del club Francisco Ocampo, grande ammiratore del giocatore italiano.
[modifica] Collegamenti esterni
1 Zoff · 2 Bellugi · 3 Cabrini · 4 Cuccureddu · 5 Gentile · 6 A. Maldera · 7 Manfredonia · 8 Scirea · 9 Antognoni · 10 Benetti · 11 Pecci · 12 P. Conti · 13 P. Sala · 14 Tardelli · 15 Zaccarelli · 16 Causio · 17 C. Sala · 18 Bettega · 19 Graziani · 20 P. Pulici · 21 Rossi · 22 I. Bordon · CT: Bearzot
1 Zoff · 2 F. Baresi (II) · 3 G. Baresi (I) · 4 Bellugi · 5 Cabrini · 6 Collovati · 7 Gentile · 8 A. Maldera · 9 Scirea · 10 Antognoni · 11 Benetti · 12 I. Bordon · 13 Buriani · 14 Oriali · 15 Tardelli · 16 Zaccarelli · 17 Altobelli · 18 Bettega · 19 Causio · 20 Graziani · 21 Pruzzo · 22 Galli · CT: Bearzot