Milano-Sanremo
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La Milano-Sanremo è una delle più importanti corse ciclistiche del circuito internazionale, ed è la prima grande classica nel calendario della stagione ciclistica. Dal 1989 al 2004 la corsa ha fatto parte del circuito di Coppa del mondo, e dal 2005 al 2007 è stata inclusa fra le prove dell'UCI ProTour. Il 2008 rappresenta un anno di stacco con il passato per diversi motivi: decisione dell'organizzazione di defilarsi dal Pro Tour, al pari di alcune altre grandi manifestazioni (Giro d'Italia, Tour de France, Vuelta Espana), e modificazioni al percorso classico.
Conosciuta col nome di Classica di Primavera o la Classicissima, è la più importante e famosa corsa di un giorno che si corre in Italia, e con una lunghezza di circa 290 km è anche una delle più lunghe. Il percorso e il chilometraggio sono sempre rimasti pressoché invariati sin dalla prima edizione, particolare che rappresenta una rarità nel panorama delle grandi classiche internazionali. Nel 1937 fu stabilita la data fissa della gara il 19 marzo, giorno della festa di San Giuseppe.
La prima edizione si svolse nel 1907 in seguito all'idea di alcuni ragazzi, che dopo aver visto fallire la gara automobilistica Milano-Aqui-Sanremo, decisero di sottoporre al vaglio del direttore della Gazzetta dello Sport Eugenio Costamagna il progetto della corsa ciclistica. Pur con qualche perplessità, Costamagna affidò la realizzazione del progetto ad uno dei massimi esponenti del mondo del ciclismo, Armando Cougnet. Il 14 aprile 1907, al ritrovo della prima Milano-Sanremo, nell'osteria della Conca Fallata di Milano, si presentarono trentatré dei sessanta corridori iscritti. Era una giornata di pioggia e freddo, e a vincere fu il francese Petit-Breton, che correva per la Bianchi.
Nel 1910 la Classicissima entrò definitivamente nella leggenda delle due ruote, in una giornata d'inferno, con i corridori che cercavano rifugio nelle case lungo il percorso a causa delle condizioni atmosferiche estreme. Dei circa sessanta iscritti solo sette riuscirono ad arrivare al traguardo, e a vincere fu il francese Eugene Christophe, che convinto di aver sbagliato strada fu rincuorato dalla vista delle prime case della città ligure. Dopo i primi anni arrivò l'epoca di Girardengo, che legò il suo nome a questa classica in maniera indelebile vincendola per ben sei volte in undici anni. Si passò quindi all'era di Guerra e Binda, da ricordare per le sconfitte a cui andarono incontro a causa la loro grande rivalità. Una rivalità simile si ripropose poi negli anni mitici di Bartali e Coppi.
Seguì un periodo difficile, non per la gara ma per gli italiani, che dopo la vittoria di Loretto Petrucci del 1953 per ben sedici anni non seppero più imporsi. Nel 1960 venne inserita la famosa salita del Poggio, voluta fortemente da Torriani, stanco di vedere sul traguardo sanremese i velocisti fiamminghi alzare le braccia al cielo; tuttavia non si ebbero gli effetti desiderati, e le vittorie straniere continuarono. Nel 1966 si aprì l'era Merckx, il quale con sette affermazioni superò lo storico record dell'Omino di Novi (si tratta anche del record assoluto di vittorie di un ciclista in una singola grande classica). Dal Cannibale in poi la gara non ebbe più un vero padrone fino al 1997, quando il forte e potente velocista tedesco Zabel seppe inanellare una lunga striscia positiva di quattro vittorie e due secondi posti.
Fra le vittorie più belle degli ultimi due decenni vanno ricordate quella di Seán Kelly nel 1992, quando l'irlandese raggiunse Moreno Argentin lungo la discesa del Poggio per poi batterlo in uno sprint a due, e quella di Andrei Tchmil nel 1999, che con uno splendido allungo all'ultimo chilometro riuscì a giungere sul traguardo con pochissimi secondi d'anticipo sul gruppo (regolato da Zabel).
Il percorso della Milano-Sanremo ha avuto poche significative variazioni dagli inizi del '900 ad oggi. Nei primi anni, il tratto di maggior difficoltà della corsa era il Passo del Turchino, dove spesso avevano luogo le azioni decisive; tuttavia, col passare degli anni e l'avvento del ciclismo professionistico l'ascesa del Turchino si rivelò non eccessivamente impegnativa e troppo lontana dal traguardo per essere risolutiva. Molto spettacolare e tipico è il tratto del percorso che si snoda lungo l'Aurelia, quando i ciclisti attraversano la Riviera ligure di ponente costeggiando il mare. Le ascese della Cipressa (inserita nel 1982) e del Poggio sono le principali difficoltà che i ciclisti affrontano negli ultimi chilometri; il fatto che si trovino in prossimità del traguardo ha spesso fatto sì che la selezione su questi colli risultasse decisiva. L'arrivo della corsa è posto tradizionalmente in via Roma, nel centro di Sanremo. Negli ultimi anni raramente c'è stata una grande selezione nelle ultime fasi della corsa, e si è spesso assistito ad uno sprint finale con il gruppo compatto. Per il 2008, come già anticipato, sono invece state apportate due significative modifiche al percorso classico della corsa. Innanzitutto è stata introdotta una nuova salita, per una frana sulla parete rocciosa di Capo Noli sulla Via Aurelia fra il comune di Noli e la frazione di Finale Ligure Varigotti: a circa 100 km dal traguardo è prevista infatti un'ascesa di 4 km circa con buone pendenze (5-9%) che conduce dal lungomare all'altopiano delle Manie, prima di rituffarsi verso il mare e riprendere in direzione dei capi. La seconda novità è rappresentata dallo spostamento dell'arrivo, non più nella classica cornice di Via Roma, bensì sul lungomare Italo Calvino: questa scelta è stata determinata da lavori urbanistici che impediscono alla macchina organizzativa di predisporre tutti i mezzi ed i veicoli impegnati per la corsa ligure. Il chilometraggio complessivo varia dai 294 km tradizionali ai 298 della nuova versione della Sanremo: 4 km in più che impegneranno ulteriormente i corridori.
[modifica] Elenco dei vincitori della Milano-Sanremo
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