Cademario
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Cademario | |
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[[Immagine:{{{panorama}}}|300px|Panorama di Cademario]] | |
Stato: | ![]() ![]() ![]() |
Cantone: | ![]() ![]() ![]() |
Distretto: | Lugano |
Circolo: | Agno |
Lingua ufficiale: | Italiano |
Latitudine: | 46° 01' N |
Longitudine: | 8° 54' E |
Altitudine: | 792 m s.l.m. |
Superficie: | 3,96 km² |
Popolazione: - Totale - Densità |
(2005) 687 ab. 173 ab./km² |
Frazioni: | Renera, Lisone, Scisa |
Comuni contigui: | Alto Malcantone, Aranno, Bioggio, Iseo |
CAP: | 6936 |
Pref. tel: | 091 |
Codice BFS: | 5161 |
Targa: | TI |
Abitanti: | cavri (capre); |
Sito istituzionale | |
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Cademario è un comune del Canton Ticino di 687 abitanti.
Indice |
[modifica] Arte, storia
Salendo da Bosco Luganese si incontra, deviando a sinistra sulla stradina che porta al cimitero, l'antica parrocchiale chiesa cemeteriale di Sant'Ambrogio, d'epoca romanica con affreschi del XIII secolo. La primitiva chiesa romanica descriveva un'aula absidata rivolta ad oriente, che subì già nel sec. XIII un ampliamento verso sud con l'aggiunta di un'aula rettangolare sicché si ottenne il tipo di chiesa a due navate tipico soprattutto del Sopraceneri.
In canonica è conservata una croce astile romanica di tipo latino in bronzo massicccio con tracce di doratura; di produzione artigianale, risalente ad un'officina della Sassonia o della Renania, eseguita intorno alla metà del sec. XII. Sul retro piano sono incisi a bulino, entro cerchi, i simboli degli Evangelisti e dell'Agnus Dei.
L'attuale chiesa parrocchiale di sant'Ambrogio un tempo era dedicata a "Santa Maria del Popolo"[1] è posta nel nucleo del villaggio, accanto alla strada cantonale.
L'isolato Oratorio di San Bernardo di Chiaravalle si trova sull'omonima collina che unisce Cademario col territorio del comune di Aranno. Costituito da un'aula porticata rettangolare con coro, e soffitto a capriate scoperte, eretta nel sec. XVI. Nel 1843 Luigi Pelli di Aranno rialzò le pareti e rifece l'altare, il tetto e il pavimento. Conserva la pala col santo titolare di Luigi Pelli jr. di Aranno, ridipinta da Annibale Vanetta nel 1914 e l'olio su tela col Compianto sul Cristo morto, di A. Monti di Cademario. Resturato nel 1953.
Nell'antico Oratorio di San Rocco, poi sconsacrato ed adibito a scuola, officiava il viceparroco prima della costruzione di Santa Maria del Popolo.
In località Cietta, la Cappellina di Santa Maria della Cietta reca l'immagine affrescata della Madonna, databile forse al sec. XVII.
Tra gli edifici civili si segnala nella frazione di Lisone il Kurhaus, un'imponente residenza a 850 metri di altezza in una posizione privilegiata, affacciata sul lago Ceresio. La costruzione, realizzata dagli arch. Arnoldo Ziegler e A. Galli negli anni 1913-1914, si compone di due volumi con torretta nel punto di contatto, fu ampliata nel 1919. Fu concepita come casa di cura (ancora oggi attiva) dal dott. Adolf Keller, dirigente del sanatorio di Fellenberg nel Canton Zurigo. Infatti in quel periodo i sanatori venivano chiusi nei periodi invernali e Keller pensò di trovare una sede per un sanatorio aperto tutto l'anno. L'idea cadde su Cademario per la sua posizione elevata, esposta a sud, libera da nebbie e protetta dai venti freddi del nord.
Collegato al sanatorio con una passerella in ferro c'è uno splendido e vasto parco, (con piscina del 1919 circa, serre, scuderie e stalle) ricavato dai boschi di faggio che circondavano la zona e per ospitare cactacee e altre piante esotiche. Attualmente il parco è visitabile. L'attigua Villa Eldorado del 1925 circa, all'inizio destinata a casa di cura per bambini, è collegata mediante un passaggio pedonale. L'intero complesso ha subito parziali trasformazioni per adeguarlo alle più moderne cure riabilitative.
Nel 1939 in località "Cima Fòrcora", ai lati del sentiero che attraversando la sella tra il monte san Bernardo e il Montaccio si dirige verso la frazione di Lisone, venne alla luce un'intera necropoli preromana e le campagne di scavo effettuate negli anni 1939-1940 permisero di esplorare 19 tombe a incinerazione e 12 ustrine, con numerose suppellettili (selci, vasellame di diverso tipo e dimensione, fibule in bronzo e in ferro).
Il monastero di Sant'Abbondio di Como nel 1163 possedeva beni e diritti di decima; altrettanti la Mensa vescovile, il Capitolo di Agno, il Monastero di Torello (Carona) e il Convento umiliato di Santa Caterina di Lugano.
Due pergamene dell'Archivio parrocchiale, del 1416 e del 1474, ci hanno trasmesso la redazione degli statuti viciniali.
[modifica] Nota
[modifica] Associazioni sportive
A.S. Cademario (3a lega).
[modifica] Amministrazione comunale
Sindaco: Adriano Servalli dal 04/04/2004
Centralino del comune: 091 605 24 18
Email del comune: info@cademario.ch
[modifica] Bibliografia
- A. Caldelari, Arte e Storia nel Ticino, ETT, Locarno 1975, 114.
- G. M. Staffieri, "Cademario", in Malcantone. Testimonianze culturali nei comuni malcantonesi, Lugano-Agno 1985, 90-93.
- B. Anderes, Guida d'Arte della Svizzera Italiana, Lugano-Porza 1980, 239-241.
- AA.VV., Guida d'arte della Svizzera italiana, Edizioni Casagrande, Bellinzona 2007, 395-397.
[modifica] Sito ufficiale
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