Chiesa parrocchiale di sant'Ambrogio (Cademario)
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L'attuale chiesa parrocchiale di Sant'Ambrogio un tempo era dedicata a "Santa Maria del Popolo"[1] è posta nel nucleo del villaggio, accanto alla strada cantonale. Eretta attorno al 1600 in previsione della separazione di Cademario con Bosco Luganese dalla chiesa matrice di Agno (1626), e trasformata in stile barocco durante la seconda metà del sec. XVII, riconsacrata nel 1833 con il nuovo santo titolare; restaurata nel 1965-1966. Si presenta come un edificio rettangolare rivolto a sud, con cappelle laterali sul lato del coro semicircolare ad ovest, cui si affianca il campanile, rialzato nel 1934 dall'arch. Carlo Tami (1898-1993) di Vezio. In facciata: figura affrescata settecentesca dell'Assunta. Sopra il portale d'ingresso: vetrata di fra' Roberto Pasotti (1933, vivente) raffigurante la Creazione del mondo e la Salvezza dell'uomo. Restauro e ristrutturazione del 1962 dell'arch. Alberto Finzi.
All'interno la navata è voltata a crociera costolonata, sul coro, aggiunto nel 1766, volta a vela di due campate. Caratteristica è la trabeazione molata che dalla navata spoglia raggiunge il coro articolato da elementi corinzi. L'altare maggiore fu rimosso per far posto nel 1965 ad una mensa moderna a blocco, rivolta ai fedeli, opera dello scultore Milo Cleis (1936, vivente). Sulla parete di fondo: ancona di Sant'Ambrogio al cospetto della Madonna, del sec. XVIII, proveniente da Bra nel 1767. Nella cappella laterale di destra: altare con statua tardosettecentesca della Vergine. nel coro sono conservati oli su tela raffiguranti la Crocifissione, della prima metà del XIX sec., la Madonna e San Bernardo di Mentone, della metà del XVIII sec., ed ex voto con Crociffisso con membri della fam. Pianca, del 1580.
[modifica] Nota
[modifica] Bibliografia
- A. Caldelari, Arte e Storia nel Ticino, ETT, Locarno 1975, 114.
- G. M. Staffieri, "Cademario", in Malcantone. Testimonianze culturali nei comuni malcantonesi, Lugano-Agno 1985, 90-93.
- B. Anderes, Guida d'Arte della Svizzera Italiana, Lugano-Porza 1980, 239-241.
- AA.VV., Guida d'arte della Svizzera italiana, Edizioni Casagrande, Bellinzona 2007, 396.