Sweet
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Sweet | ||
Nazionalità | ![]() |
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Genere | Glam Rock[1] Hard Rock[1] Pop Rock[1] Bubblegum Pop[1] |
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Periodo attività | 1968 - 1981 1985 - Oggi |
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Album pubblicati | 17 | |
Studio | 12 | |
Live | 2 | |
Raccolte | 3 | |
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I Sweet sono uno storico gruppo rock formato a Londra, Regno Unito nel 1968. Furono tra i più grandi esponenti del movimento glam rock e hard rock negli anni settanta ed hanno notevolmente influenzato una miriade di gruppi che hanno omaggiato i quattro inglesi con una serie di cover.
Indice |
[modifica] Storia
[modifica] Le origini
Le origini dei Sweet vanno fatte risalire alla metà degli anni 60, quando in Inghilterra erano attivi i Wainwright's Gentlemen, un gruppo soul dove troviamo il futuro batterista degli Sweet, Mick Tucker. Fu proprio nei Wainwright's Gentlemen che avvenne il primo contatto tra Tucker e Bryan Connolly, che dei Sweet diventerà il frontman, visto che quest'ultimo sostituì dietro il microfono un certo Ian Gillan, che poi diventerà noto con i Deep Purple. I due rimasero nei Wainwright's Gentlemen fino al 1968, quando decisero di avviare un nuovo progetto musicale, chiamando il bassista Steve Priest. L'organico fu completato dal chitarrista Frank Torpey. Il nome scelto per questa nuova avventura musicale fu "Sweetshop", e quasi immediatamente il gruppo firmò un contratto con la Fontana Records, pubblicando un singolo oggi rarissimo, che fallì clamorosamente a livello commerciale. Le conseguenze furono immediate, la Fontana rescisse immediatamente il contratto e Torpey se ne andò sbattendo la porta. Nel frattempo, come se non bastasse un altro gruppo fece uscire un singolo a nome Sweetshop, così Tucker, Connolly e Priest decisero la nuova denominazione della band, i Sweet.
[modifica] La nascita
Con il nuovo chitarrista Mick Stewart, i Sweet firmarono un nuovo contratto discografico con la EMI Records e pubblicarono in poco tempo tre singoli, che anche in questo caso si rivelarono un autentico flop, provocando la dipartita di Stewart; il suo posto verrà preso da quello che diventerà il chitarrista storico del gruppo, Andy Scott. Un volta assestata la line up, al gruppo fu affiancata una coppia di compositori allora sconosciuta (Nicky Chinn e Mike Chapman), mentre Phil Wainman diventò il loro produttore esecutivo. Già da allora le canzoni dei Sweet cominciarono ad essere in bilico tra brani di facile ascolto (tipici del resto della bubblegum music), per la quasi totalità composti dal duo Chinn/Chapman ed altri molto più heavy, realizzati dagli stessi Sweet. Se si aggiunge una grande cura per le armonie vocali, ecco trovata la chiave per aprire la porta del grande successo internazionale, che puntualmente arriva con "Funny Funny".
[modifica] Il successo
Una serie di singoli successivi ("Co-Co" su tutti) di grande successo, non furono tuttavia da traino per il primo album ufficiale della band Funny how Sweet Coco can be, pubblicato alla fine del 1971.
Nel frattempo i rapporti tra il gruppo e Chinn e Chapman divennero sempre più tesi, e gli stessi fans non sapevano se effettivamente il gruppo intendesse essere a livello prioritario quello delle canzonette inserite nei lati A dei singoli (composte da Chinn e Chapman), o una vera e propria band heavy rock, come dimostravano tutti i sides B dei relativi singoli (e i brani erano composti dal gruppo). Inoltre dal vivo, i singoli di successo venivano raramente suonati. Tale situazione però durerà ancora per qualche anno. Chinn e Chapman compresero che bisognava indurire il sound del gruppo, fatto sta che i singoli successivi, tutti enormi successi, proponevano un sound decisamente più elettrico oltre ad un atteggiamento da parte del gruppo molto più "shockante" rispetto agli esordi. Abbigliati in maniera esageratamente colorata con presenti parecchie ambiguità di carattere sessuale tipicamente glam rock, i Sweet pubblicarono uno dietro l'altro singoli come "Blockbuster", "Hellraiser", "Wig wam bam", "Ballroom blitz", che sbancarono le classifiche Inglesi. Il 1974 segnò l'inizio ufficiale della crisi tra i Sweet e il duo Chinn/Chapman, infatti il gruppo, stanco della onnipresenza dei due, si chiuse in studio con Phil Wainman e pubblicò per la RCA Records Sweet Fanny Adams, titolo alquanto duro, in quanto ricorda un efferato omicidio compiuto da tale Frederick Baker ai danni di una bambina di 8 anni (Fanny Adams), titolo entrato anche nel linguaggio comune Inglese avendo come significato "nothing at all" o ancora più esplicitamente "fuck all". Il disco nonostante presenti due composizioni di Chinn e Chapman è sicuramente Sweet al 100 %, con capolavori metallici come la title track o "Set me free" o la più oscura "Into the night". Il successo ottenuto, l'album infatti entrò nella top 40 Inglese, convinse il gruppo che la strada era quella giusta, tanto da pubblicare nello stesso anno Desolation Boulevard, album sicuramente più maturo rispetto al precedente, ma di successo molto inferiore, se si eccettua il primo singolo tratto dall'album The six teens. Da notare che nel disco, è presente una versione di un classicissimo del gruppo "Fox on the run", che nell'album presenta un'arrangiamento molto scarno, mentre accorciato di durata, ma arricchito dalla presenza di sintetizzatori, divenne uno straordinario successo commerciale. Va ricordato, per onore di cronaca che gli album del gruppo avevano una tracklist diversa a seconda se pubblicata in Europa o negli Stati Uniti, in questo caso, si utilizza la discografia pubblicata nel Vecchio Continente. Il 1975 fu un'anno di transizione per il gruppo che pubblicò la doppia antologia Strung up contenente in un disco tutti i singoli di maggiore successo del gruppo, nel secondo un'incisione dal vivo molto più ruvida a livello musicale realizzata durante un concerto tenutosi in Inghilterra nel 1973. Per la cronaca, la parte live fu pubblicata come album singolo solo in Italia, intitolandosi semplicemente Live in England.
Ormai la frizione tra i Sweet e la coppia Chinn/Chapman era diventata insostenibile, così il gruppo decise finalmente di fare tutto in casa propria, dalla composizione alla produzione. Nasce così nel 1976 lo splendido Give us a wink, anticipato dall'altrettanto scoppiettante singolo "Action", un violento attacco a Chinn e Chapman, accusati senza mezzi termini di avere usato la fama del gruppo per fare soldi a palate. Il disco è splendido, durissimo per i tempi, e contiene un'altro classico del gruppo "The lies in your eyes". Purtroppo in termini puramente commerciali il risultato non è dei migliori, tanto che il gruppo si trova a riflettere sul proprio futuro.
[modifica] Il declino e nuove sonorità
All'inizio del 1977 il gruppo si ripresenta con un album contraddittorio Off the record, che se da un lato anticipa di qualche anno il pop metal dei Def Leppard (ascoltare "Fever of love" per credere), in altri brani, come "Windy city" e "Hard times" ricorre in pieno a sonorità tipiche dei maestri dell'heavy metal Inglese, i Black Sabbath. Tuttavia il disco è molto più melodico rispetto al precedente, con una maggiore attenzione per gli arrangiamenti e per gli intrecci vocali. Particolarmente curiosa la presenza nel disco di una canzone, "Funk it up" che nulla ha a che vedere con il classico repertorio dei Sweet, trattandosi di un pezzo ballabile, adatto per le discoteche, con la presenza di un sassofono, protagonista nella parte centrale del brano. Anche i testi, sembrano seguire questa tendenza all'ammorbidimento generale, abbandonando quasi del tutto l'atteggiamento oltraggioso dei primi tempi, per sposare tematiche più mature, ed in parte abbracciando sogni e speranze di giovani che vivono alla giornata legati ad un ambiente che li deprime e dal quale vorrebbero fuggire ("Windy city"). Il disco, qualitativamente molto elevato non trova però riscontri a livello di vendite, tanto da costringere la RCA a rescindere il contratto con il gruppo che in ogni caso riesce a firmare per la Polydor Records. Il 1978 è l'anno di Level Headed, che colpisce fin dalla copertina, molto scarna, dove il quartetto viene fotograto con un abbigliamento che più semplice non si può. Risulta chiaro che la foto, non è che il pretesto per fare comprendere ai vecchi fans, che i Sweet di un tempo sono morti e sepolti, non solo, il primo brano della raccolta, una dolcissima ballata per pianoforte e orchestra "Dream on", risulta qualcosa di veramente nuovo a livello compositivo. Level Headed è comunque ricordato per la presenza dell'ultima hit single del gruppo, la famosissima "Love is like Oxygen", un brano dal riff essenziale ma di grande presa e con un Bryan Connolly che modula la sua voce in maniera molto soft, rispetto alle prestazioni precedenti. Peccato che il singolo non corrisponda pienamente allo stesso brano inserito nell'album, di tre minuti più lungo, e risulta "troncato" nella parte centrale, quella strumentale, dove si alternano arpeggi di chitarra acustica e pianoforte, e che culminano infine in un melodico assolo di chitarra. A livello musicale i Sweet come detto abbandonano l'hard rock, per dedicarsi ad un suono molto pomposo, che ricorda in parte alcune composizioni della Electric Light Orchestra (gruppo in bilico tra pop e progressive molto famoso negli anni 70), con la presenza, in parecchi brani di una intera orchestra che appesantisce il suono. Non mancano tuttavia brani di un certo spessore, come ad esempio la rockeggiante "Fountain", cantata da Andy Scott, che presenta la particolarità nella parte finale, di un lungo assolo di clavicembalo. Bryan Connolly, insoddisfatto della direzione stilistica attuata dal gruppo, e in secondo luogo affetto da gravi problemi legati all'abuso di sostanze alcoliche, decide di abbandonare il gruppo, che prosegue la sua attività come trio pubblicando tra la fine del 1978 e l'inizio del 1979 Cut above the rest, disco che accentua le somiglianze con gli Electric Light Orchestra e che si concentra su un sound vagamente progressivo soprattutto in alcuni brani, perlatro ben suonati, come "Mother earth" e "Discophony". Nel disco trovano spazio anche brani che molto vagamente ricordano i tempi che furono, come "Play all night", ma nel complesso questo è sicuramente il disco dove il gruppo si esprime alla grande a livello di tecnica strumentale e di arraggiamenti. Ma i fans non ne vogliono sapere, è l'inizio della fine.
[modifica] Lo scioglimento
I tre Sweet rimasti vanno avanti e compiono un imperdonabile passo falso con Waters edge, una insipida raccolta di brani pop, che nulla hanno a che vedere con il passato del gruppo ma anche con le recenti proposte. Un disco stanco, che però è un capolavoro paragonato al davvero inascoltabile Identity Crisis, che già dal titolo dice tutto. La formazione originale dei Sweet si scioglie nel 1981.
Negli anni a seguire il gruppo cercherà di riunirsi, arruolando svariati musicisti, e nel 1989 la formazione originale si ritrova unita per riregistrare alcune hit del periodo d'oro, ma la prestazione vocale di Bryan Connolly non soddisfa gli altri tre, tanto che il progetto viene nuovamente accantonato. Nel frattempo, Andy Scott rimette su una formazione dei Sweet, con il solo Mick Tucker tra i membri originali e pubblica un bell'album dal vivo Live at the Marquee, con un repertorio che necessariamente, tranne "Love is like Oxygen", prende a piene mani dal primo periodo della band.
Ormai dimenticato dai metal fans degli anni 90, Bryan Connolly muore il 9 febbraio del 1997 a causa di ripetuti infarti, conseguenza del suo pessimo stato fisico, minato in maniera esagerata dall'alcool; qualche anno più tardi, il 14 febbraio 2002]] ad andarsene è il batterista Mick Tucker, stroncato dalla leucemia. Dei due Sweet supertiti il più attivo resta sicuramente Andy Scott, che rimette assieme una formazione dei Sweet, gli "Andy Scott's Sweet". Il gruppo si trova attualmente in tour e sono previste date fino all'estate 2008.
[modifica] Lineup
[modifica] Attuale
- Peter Lincoln - basso, voce
- Andy Scott - chitarra
- Steve Grant - tastiere, chitarra
- Bruce Bisland - batteria
[modifica] Ex membri
- Tony O'Hora - basso, voce
- Jeff Brown - basso, voce
- Mick Tucker - batteria
- Malcolm McNulty - basso
- Paul Day - voce
- Steve Priest - basso
- Brian Connolly - voce
- Mick Stewart - chitarra
- Frank Torpey - chitarra
[modifica] Discografia
[modifica] In studio
- Gimme Dat Ding (1970)
- Funny How Sweet Co-Co Can Be (1971)
- Sweet Fanny Adams (1974)
- Desolation Boulevard (1974) (1975 negli USA)
- Give Us A Wink (1976)
- Off the Record (1977)
- Level Headed (1978)
- Cut Above The Rest(1979)
- Water's Edge (1980) (Negli USA "Sweet VI")
- Identity Crisis (1982)
[modifica] Live
- Rock Concert (1975) (RCA, solo in Olanda)
- Stairway to the Stars: Live and Rare (2002)
[modifica] Raccolte
- The Sweet's Biggest Hits (1972)
- Poppa Joe (1972) (RCA, solo in Italia).
- The Sweet, July 1973 (1971-73) (Negli USA "The Sweet featuring Little Willy & Block Buster").
- Lo Mejor De The Sweet (1973) (RCA, solo in Spagna)
- Strung Up (doppio live & studio album) (1975)
- The Sweet Singles Album (1975) (RCA, solo Australia & Nuova Zelanda)
- The Golden Greats (1977) (RCA/Capitol)
- The Sweet (1978) (RCA/Camden).
- Hellraiser (2006)
[modifica] Famose cover
- Batmobile: "Ballroom Blitz"
- The Damned: "Ballroom Blitz"
- Peacocks: "Ballroom Blitz"
- Def Leppard: "Action" and "Hellraiser"
- Raven: "Action" and "Hellraiser"
- Saxon: "Set Me Free"
- Black 'N Blue: "Action"
- Krokus: "Ballroom Blitz"
- Pat Benatar: "No You Don't"
- Kevin DuBrow (Quiet Riot): "Burn on the Flame"
- Vince Neil (Mötley Crüe): "Set Me Free"
- Rikki Rockett (Poison): "Action"
- Atomic Playboys: "Action"
- Lita Ford: "Hellraiser"
- Joan Jett: "AC DC"
- Hunters (Scorpions): "Fox On The Run" and "Action"
- Motörhead: "Ballroom Blitz"
- Nuclear Assault: "Ballroom Blitz"
- Tia Carrere: "Ballroom Blitz"
- Wig Wam: "Ballroom Blitz"
- Wolfgang Petry: "Co-Co"
- Eric Singer (KISS): "Fox on the run"
- Girlschool: "Fox on the run"
- The Lolas: "Fox on the run"
- Red Hot Chili Peppers: "Fox on the run"
- Sha-boom: "Fox on the run"
- Touch of joy: "Fox on the run"
- Florapop: "Funnu Funny"
- The Sirens: "Hellraiser"
- Doug Powell: "Love Is Like Oxygen"
- Freebass (Roger Taylor of Duran Duran): "Love is like oxygen"
- Nigel John Taylor (Duran Duran): "Ballroom Blitz"
- M-Kids: "Poppa Joe"
- Yummie: "Poppa Joe"
- Fireking: "Rebel rouser"
- Heathen: "Set me free"
- Lena Philipsson: "Set me free"
- Baltimoore: "Solid Gold Brass"
- Vice Squad: "Teenage Rampage"
- Teen Machine: "Wig-Wam Bam"
- The Donnas: "Wig-Wam Bam"
- The Rezillos : "Ballroom Blitz"
- Les Wampas: "Ballroom Blitz"
- Moderatto: "Reventon (Ballroom Blitz)"
- A.K.A: "Ballroom Blitz"
[modifica] Note
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