San Marco la Catola
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
San Marco la Catola | |||
---|---|---|---|
Immagine:San Marco la Catola-Stemma.png | |||
Stato: | ![]() |
||
Regione: | ![]() |
||
Provincia: | ![]() |
||
Coordinate: | |||
Altitudine: | 686 m s.l.m. | ||
Superficie: | 28,41 km² | ||
Abitanti: |
|
||
Densità: | 50,7 ab./km² | ||
Comuni contigui: | Celenza Valfortore, San Bartolomeo in Galdo (BN), Tufara (CB), Volturara Appula | ||
CAP: | 71030 | ||
Pref. tel: | 0881 | ||
Codice ISTAT: | 071048 | ||
Codice catasto: | H986 | ||
Nome abitanti: | sammarchesi | ||
Santo patrono: | San Liberato Martire | ||
Giorno festivo: | 19 agosto | ||
Sito istituzionale | |||
![]() |
San Marco la Catola è un comune di 1.440 abitanti[1] della provincia di Foggia.
Indice |
[modifica] Geografia
Il paese è situato sul subappennino dauno a 686 m. s.l.m, al confine tra le province di Foggia (da cui dista 56 km), Campobasso (a 30 km) e Benevento (48 km).
Esso prende il nome da San Marco Evangelista (vedi Storia) e dal torrente Catola.
[modifica] Storia
San Marco la Catola fu fondato da alcuni reduci della sesta crociata, fatti prigionieri in Terra Santa e liberati da Federico II nell’anno 1228, dopo la Presa di Gerusalemme. Costoro seguirono il Re in Puglia e si stabilirono sulla collina dove sorge il San Marco.
A questa tradizione si intreccia un'altra leggenda, secondo la quale gli ex prigionieri avrebbero portato da Gerusalemme un bassorilievo (di pittore tardo-bizantino) della Madonna, e precisamente quello che attualmente si venera col titolo di Santa Maria di Giosafat nella chiesa annessa al Convento dei Cappuccini.
Non si sa molto sull’origine del paese, ma si pensa che esso rimase libero fino all’avvento degli Angioini, per poi passare agli Aragonesi.
Stando ai documenti ufficiali, nel 1441 San Marco fu affidato, da Re Alfonso I d’Aragona, a Leone di San Agapito, proveniente da una nobile famiglia di Lucera.Successivamente il feudo passò alla famiglia Gaetani, nel 1505, in seguito al matrimonio tra Midea di S. Agapito e Carlo Gaetano, della famiglia dei Gaetani d’Aragona.
Nell’anno 1637 il feudo di San Marco fu elevato a ducato e Francesco Gaetani d’Aragona fu nominato primo Duca di San Marco. Il ducato venne poi ereditato da Violante, ultima discendente dei Gaetani, che sposò Pompeo Pignatelli, portando in dote il feudo di San Marco.
I Pignatelli mantennero il feudo sino al 1821. In quell’anno Giovanni Pignatelli rinunciò al ducato vendendo i terreni alla famiglia Veredice di San Marco ed il vecchio castello, ormai in rovina, a Nicolangelo Gipriani, anch’esso di San Marco, per la somma di 1000 ducati.
[modifica] Cultura
Il patrono del paese è San Liberato Martire, 19 agosto. In tale occasione, il 20 agosto di ogni anno si tiene il Gioco delle Jaletta, durante il quale i cavalieri rappresentanti i rispettivi rioni (sono sette: U Giardin, Port' abbasc, Vall Saccone, Port' ammont, Via Nov d sott, Sant Lorenz, Stanca Cavall) si sfidano tentando di conquistare più punti possibili provando a infilare la tradizionale "verga", cioè un bastone appuntito, nella fessura posta sotto la tinozza piena d'acqua chiamata per l'appunto jaletta.
Si festeggiano anche Sant’Antonio da Padova (13 giugno) e San Francesco d’Assisi (4 ottobre).
[modifica] Evoluzione demografica
Abitanti censiti
[modifica] Economia
Oggi l’economia di San Marco conta su un’agricoltura basata sulla produzione di grano, olio e frutta e su attrattive paesaggistiche legate principalmente ai vasti boschi che la circondano, come quello di San Cristoforo.
Si segnala inoltre, il Santuario della Madonna di Josafat, annesso al Convento dei Padri Cappuccini, edificato intorno al 1530-1535 sulle rovine di una preesistente abbazia dove soggiornò per un breve periodo anche Padre Pio da Pietrelcina dal 1905 al 1906 e poi nell' Aprile e Maggio del 1918.
[modifica] Personaggi illustri
- Pasqualino Cicchetti poeta, scrittore e autore teatrale.
- Giovanni Consiglio tenore
[modifica] Riferimenti e note
[modifica] Collegamenti esterni
http://sanmarcolacatola.altervista.org/