Rodi Garganico
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Rodi Garganico | |||
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Stato: | ![]() |
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Regione: | ![]() |
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Provincia: | ![]() |
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Coordinate: | |||
Altitudine: | 50 m s.l.m. | ||
Superficie: | 13,23 km² | ||
Abitanti: |
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Densità: | 279,8 ab./km² | ||
Frazioni: | Lido del Sole | ||
Comuni contigui: | Ischitella, Vico del Gargano | ||
CAP: | 71012 | ||
Pref. tel: | 0884 | ||
Codice ISTAT: | 071043 | ||
Codice catasto: | H480 | ||
Nome abitanti: | rodiani | ||
Santo patrono: | SS. Madonna della Libera | ||
Giorno festivo: | 2 luglio | ||
Sito istituzionale | |||
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« Si dice che sia tanto soave l'odor degli aranceti sul lido di Rodi Garganico, da far venir le lacrime agli occhi quando è il tempo della fioritura. » |
(Riccardo Bacchelli da Le arance dell'unità italiana)
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Rodi Garganico è un comune di 3.702 abitanti[1] della provincia di Foggia. Fa parte del Parco Nazionale del Gargano e della Comunità Montana del Gargano.
Rinomata stazione balneare garganica, per la qualità delle sue acque di balneazione è stata più volte insignita della Bandiera Blu, prestigioso riconoscimento della Foundation for Environmental Education.
Centro famoso, soprattutto nell'Ottocento, per la produzione di agrumi.
Indice |
[modifica] Geografia
Il centro abitato è abbarbicato su un promontorio roccioso nel versante nord del Gargano tra due lunghi arenili e si trova a pochi chilometri ad est del Lago di Varano ed è circondato da una lussureggiante vegetazione, composta soprattutto da agrumeti, ulivi, pini, carrubi e alberi di fichi.
Il centro storico dell'abitato, d'origine medievale, è caratterizzato da viuzze strette e in buona parte ripide, con tracciati intricati e complessi, affiancate da bianche case.Grazie alla rivalutazione messa in atto dalla recente amministrazione sono riemersi veri e propri gioielli architettonici di epoca pre-medievale La recente costruzione di un ampio porto, le permette una migliore conservazione della fauna, in quanto, al contrario di quanto si possa pensare, quest'infrastruttura crea una vera e propria oasi senza nè correnti nè inquinamento dove la fauna marina si sta ricreando. Da molto tempo scomparsi nella zona, ad esempio, sono ricomparsi cavallucci marini e stelle marine. Oggi è diventata una località balneare davvero esclusiva: non di rado vanta la presenza di noti personaggi del mondo dello spettacolo
Dista dal capoluogo circa 99 km.
[modifica] Storia
[modifica] Leggende
[modifica] Il quadro della Madonna della Libera
La leggenda vuole che quando Costantinopoli, capitale dell'Impero romano d'Oriente, fu nel 1453 fu conquistata dai Saraceni, i Veneziani prima di abbandonare la città sul Bosforo cercarono di mettere in salvo quante più sacre icone potevano imbarcandole sulle loro galee.
Una di queste navi, giunta all'altezza di Rodi non riuscì a proseguire il suo viaggio verso Venezia nonostante il vento favorevole. Infatti inspiegabilmente si arrestò, mentre le altre proseguivano la loro rotta.
Il capitano della galea sorpreso dall'accadimento sbarcò per chiedere ragguagli agli abitanti che non seppero spiegargli il fenomeno.
Mentre questi s'incamminava fuori dalle mura cittadine per tornare all'imbarcazione vide ritto sopra un macigno senza alcun supporto il sacro quadro della Vergine, e lo riconobbe come una delle opere portate in salvo dalla capitale orientale.
Sospettoso che l'immagine fossa stata sbarcata furtivamente da qualcuno dell'equipaggio il capitano la riportò a bordo.
La galea non riuscì a riprendere il largo per tutta la notte nonostante il perseverare delle correnti e del vento favorevole. Questo spinse la mattina seguente il capitano a riscendere a terra.
Appena messo piede sulla terraferma la sua attenzione fu attirata dal grido <<Miracolo, miracolo>>, e in seguito a questo notò che sul medesimo macigno del giorno prima e nella medesima posizione si trovava nuovamente ritta la sacra icona.
Questo fu ritenuto dal capitano come una chiara manifestazione del desiderio mariano di voler restare a Rodi e quindì donò il quadro alla popolazione rodiana.
Dopo questo gesto la nave riuscì a riprendere la rotta e anche se partita con un ritardo di due giorni, giunse miracolosamente nel porto di Venezia tre giorni prima delle altre.
[modifica] Sport
Rodi Garganico è stata attraversata più volte dalla carovana del Giro d'Italia, e in due edizioni ha visto nel suo territorio un arrivo di tappa della manifestazione ciclistica.
Il 19 maggio 1981 ha visto l'arrivo della 5^ tappa del Giro d'Italia 1981, partita da Marina di San Vito e conclusasi con la vittoria di Giuseppe Saronni. Il giorno seguente sarà sede della partenza della 6^ che si concluderà a Bari.
Il 26 maggio 1988, durante il Giro d'Italia 1988, è stata sede di arrivo della prima semitappa della 4^ tappa, partita da Vasto e conclusasi con la vittoria di Massimo Podenzana, che in quell'occasione conquisterà anche la maglia rosa. Inoltre, la seconda frazione della medesima tappa, corsa lo stesso giorno della prima, ha avuto come partenza Rodi per concludersi a Vieste.
[modifica] Cittadini illustri
Rodi ha dato i natali a diversi personaggi famosi, tra cui ricordiamo:
- Giuseppe Cassieri, scrittore e commediografo;
- Mauro Del Giudice, magistrato, giudice istruttore del processo Matteotti;
- Domenico Sangillo, pittore e poeta;
- Carmine Stallone, presidente della Provincia di Foggia;
- Franco Tozzi, cantante degli anni '60, fratello di Umberto Tozzi
- Carmine Carbone, noto latifondista del gargano settentrionale
- Teodoro Moretti, noto sindaco e presidente della provincia di orientamento socialista
[modifica] Amministrazione comunale
Sindaco: Carmine d'Anelli dal 14/05/2007
Centralino del comune: 0884 966781
[modifica] Evoluzione demografica
Abitanti censiti
[modifica] Curiosità
Rodi Garganico viene citato nel romanzo Il piatto piange di Piero Chiara, insieme a Vieste, come tappa dell'improbabile raid, come lo definisce l'autore, da Luino a Roma, di un vogatore del Lago Maggiore che innamoratosi di Edda Mussolini coinvolge un amico nella speranza che la circumnavigazione dell'Italia in barca a remi possa concludersi alla presenza della figlia del Duce.
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« A Rodi Garganico fecero indigestione di anguille, a Vieste di carrube. » |
(Piero Chiara, da Il piatto piange)
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[modifica] Riferimenti e note
[modifica] Voci correlate
- Comunità Montana del Gargano
- Parco Nazionale del Gargano
- Santuario Madonna della Libera di Rodi Garganico