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Motocross - Wikipedia

Motocross

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Un motocrossista in azione
Un motocrossista in azione

Motocross (spesso abbreviato in MX o MotoX) è un tipo di gare in moto su sterrato, che si tengono in speciali circuiti sterrati chiusi. Probabilmente il motocross deriva dalle gare di "scrambling" inglesi. Il nome "motocross" è una contrazione derivata dalle parole "moto" e "cross country".

Indice

[modifica] Gare

Un circuito di motocross
Un circuito di motocross

Una competizione di motocross è generalmente chiamata gara. Una gara consiste generalmente in 2 manche precedute dalle qualifiche. Il motocross si distingue dagli altri sport motoristici poiché ha una partenza "di massa", ovvero tutti i piloti sono allineati dietro i cancelletti di partenza sulla stessa linea.

Le manche hanno generalmente un numero di giri da completare prima della bandiera a scacchi oppure i giri da compiere sono determinati in base al tempo (ad esempio 30 minuti + uno o due giri). I campi da cross sono generalmente abbastanza lunghi (tra i 2 e i 3 km) e incorporano alcune zone naturali e altre, come le whoops, fatte dall'uomo. È anche possibile che una pista da cross sia fatta solo da colline e curve, senza salti. A differenza del motocross, il supercross si pratica in piste interamente artificiali, con la presenza di numerosi salti e whoops e solitamente si tiene nei palazzetti o negli stadi. Oltre al fatto che il motocross si corra all'aperto, la partenza delle gare di cross solitamente conta circa 40 partecipanti, mentre il supercross circa 25.

I gran premi o le gare Pro AMA tendono ad essere lunghe, solitamente 30 minuti più 2 giri. Invece le gare amatoriali possono durare fino a solo 10 minuti (o meno). Quando scade il tempo di gara un direttore di gara segnala con una tabella o con una bandiera che mancano solo 2 (o 1) giri alla fine; al termine della gara il direttore di gara sventola la bandiera a scacchi.

Il motocross è uno degli sport a motore più spettacolare, soprattutto quando i piloti si esibiscono in salti con la moto in aria praticamente orizzontale oppure col posteriore di "traverso" per aria, salvo poi atterrare come se niente fosse, molto spettacolari sono in oltre la fase della partenza e la prima curva.

[modifica] Storia

Partenza di una gara di motocross
Partenza di una gara di motocross

Le prime apparizioni del cross si sono avute in Inghilterra con gare chiamate "scrambles" derivate dal trial, anch'esso molto popolare in Gran Bretagna. La prima gara di scramble di cui ci è pervenuta notizia si tenne a Camberley, nel Surrey nel 1924. I motociclisti europei importarono sul continente questo tipo di gare, apportando modifiche come l'accorciamento della pista e l'aumento del numero di giri oltre all'aggiunta di alcuni ostacoli artificiali come i salti.

Durante gli anni trenta questo sport crebbe in popolarità, soprattutto in Inghilterra dove team ufficiali come quelli della BSA, Norton, Matchless, Rudge, e AJS si sfidavano nelle gare. Le moto da sterrato di quell'epoca differivano poco da quelle utilizzate per l'impiego stradale. Le competizioni furono notevolmente utili per l' evoluzione tecnica dei motocicli. Nei primi anni trenta i telai rigidi lasciarono posto alle sospensioni, il forcellone posteriore fece la sua comparsa nei primi anni cinquanta. Il periodo dopoguerra fu dominato dalla BSA che era diventata la più grande azienda produttrice di motocicli del mondo. I piloti BSA dominarono le competizioni internazionali degli anni cinquanta.

Nel 1952 la FIM, l'organo di governo del motociclismo internazionale creò un campionato individuale europeo di categoria 500 cm³, questo campionato dal 1957 divenne campionato del mondo. Nel 1962 alla "500" venne affiancata una seconda categoria di 250 cm³. Nel 1962 venne creato il campionato mondiale 250 cm³. In questo contesto divennero famose alcune aziende che equipaggiavano le loro motociclette con motori a due tempi, infatti aziende come la svedese Husqvarna, la cecoslovacca CZ e la britannica Greeves divennero popolari per la leggerezza dei loro prodotti. Durante gli anni sessanta i progressi nel campo dei motori due tempi fece si che i più pesanti motori quattro tempi fossero relegati in competizioni separate. Piloti provenienti dal Belgio e dalla Svezia cominciarono a dominare nel cross in questo periodo.

Durante gli ultimi anni sessanta le aziende giapponesi cominciarono a lottare con le più blasonate aziende europee per la supremazia in questo sport. La nipponica Suzuki vinse il primo campionato del mondo della 250 nell'anno 1970, il primo campionato che andava a finire nel palmares di un'azienda del sol levante alla voce "motocross". Nel 1975 fu affiancato alla 250 e alla 500 anche la classe con motori da un ottavo di litro. Il motocross cominciò a crescere di popolarità negli Stati Uniti. I piloti europei continuarono a dominare in tutti anni gli anni settanta, tuttavia negli anni ottanta cominciarono a fare la loro comparsa sulla scena internazionale e a vincere dei piloti statunitensi.

Durante i primi anni ottanta le aziende giapponesi furono promotrici di un vero e proprio "boom tecnologico". Le tipiche moto due tempi raffreddate ad aria con i biammortizzatori sul posteriore furono sostituiti dalle moto raffreddate a liquido con il monoammortizzatore. Durante gli anni novanta le sempre più restrittive norme riguardo le moto a miscela costrinsero le aziende a sviluppare delle moto con motore 4 tempi. All'inizio del nuovo millennio tutte le maggiori aziende cominciarono a gareggiare con delle moto con questo motore e i marchi europei, come Husqvarna, Husaberg e KTM tornarono nuovamente al titolo iridato.

Recentemente si sono formate delle nuove branche di questo sport come il Supercross, l'Arenacross, il Freestyle in cui vengono valutate le acrobazie dei piloti e il Supermotard, molto popolare ora, in cui le moto da sterrato, gommate da strada e con gli adeguati accorgimenti tecnici gareggiano nei kartodromi. Inoltre sono diventate popolari anche le gare "vintage" in cui solitamente corrono le moto antecedenti al 1975.

[modifica] Il motocross dopo il 2004

Il 2004 ha segnato l'inizio della fine per i motori a due tempi. Da quando sono stati introdotti i moltiplicatori di cilindrata nei 3 campionati, permettendo a moto 4T di correre contro moto 2T di cilindrata inferiore, addirittura metà, nel caso della MX2, i 2T non sono più riusciti a tenere il passo delle rivali a 4T, tant'è che sempre più raramente se ne vedono in gara.

Fino al 2007 tutte le aziende hanno mantenuto in listino i loro modelli 2T storici (85, 125 e 250) anche se le 4 aziende giapponesi che detengono gran parte del mercato, aggiornano sempre più raramente i loro modelli a miscela, ritenendoli meno competitivi e dedicando energie e fondi all'evoluzione dei motori 4 tempi, i quali vengono anche dotati di sistemi migliori, come carburatori a controllo elettronico o addirittura ad iniezione.

Lo stile di guida dei piloti da quando corrono con le 4T è cambiato. Di sicuro le 4T, con la loro maggiore coppia ai medio-bassi regimi, che consente di recuperare rapidamente da eventuali errori, senza perdere secondi preziosi, oltretutto, non bruciando olio come i 2T, inquina meno.

I 4T però non hanno solo lati positivi, sono anche molto più rumorosi, molto più costosi e più pesanti, la manutenzione è molto costosa e deve essere effettuata molto piu frequentemente, visto la delicatezza del motore.
Come contro c'è anche la curva d'erogazione, se da un lato consente di avere una grande spinta sin dai bassi, aumentando l'arco d'utilizzo del motore, dall'altro lato, si ha anche una maggiore difficoltà di controllo su superfici a bassa aderenza e nella MX1 (quindi 450cc), "strappa" le braccia ai piloti, affaticandoli oltremisura, tant'è che nel corso del 2007 si era parlato di una possibile riduzione di cilindrata, sino a 400 o 350cc, nella classe maggiore, per ovviare a questo problema, aumentando così tra l'altro il numero dei piloti in grado di competere e la sicurezza.

[modifica] 150 4T e 144 2T

Come in ogni sport, anche nel motocross ci sono in ballo enormi interessi economici. Nel 2007 la casa nipponica Honda presentò, dopo aver fatto pressioni sulle federazioni FIM e AMA per ottenere una modifica dei regolamenti che consentisse a delle 150 4T di gareggiare contro le 85 2T (prima potevano correre in quella categoria le 125 4T, tra l' altro mai prodotte), la sua piccola CR-F 150R, una minicross di all'altezza delle 85 2T, visto il moltiplicatore di cilindrata, poco meno del doppio.

La Honda con questa mossa in pratica si è assicurata una grande fetta del mercato minicross, vista la competitività del mezzo, ledendo gli interessi degli altri produttori KTM Kawasaki, Yamaha, Suzuki e TM Racing, che oltre a non essere riusciti a produrre una 150 4T per il 2007, non hanno presentato modelli di questo genere nemmeno per il 2008.

L'austriaca KTM ha risposto quindi facendo pressioni e quindi ottenendo la possibilità di correre nella MX2 (solo nei campionati minori, ossia Europeo e AMA Amateur, tra l'altro con regolamenti confusi e diversi) per le 144 2T, preparando un modello specifico per alcuni piloti del campionato europeo.

La prima azienda a presentare al pubblico un 144 2T è stata TM Racing nel 2007, poi KTM ha inserito la sua SX 144 nel listino dei modelli per l'anno 2008, già disponibili da luglio 2007. Per ottenere reali vantaggi dall'aumento di cilindrata di 19 cm3 è stato necessario, per ambo le case che fin ora hanno presentato i loro modelli, riprogettare il motore, aumentando non solo l'alesaggio ma anche la corsa e riprogettando alcuni organi in funzione di ciò. I 144 rispetto ai modelli 125 hanno un marcato miglioramento a livello di coppia lungo tutto l'arco d'utilizzo del motore, tuttavia rimangono ancora inferiori alle moto contro cui si devono battere, ossia le 250 4T.
Ci si chiede da più parti quanto convenga tutto ciò, ossia impegnarsi su una cilindrata "esotica" che spazzerebbe via i preesistenti 125, che tra l'altro sono la base di molti modelli poi omologati per l'utilizzo a 16 anni e comunque non riuscirà mai ad essere alla pari delle quarto di litro quattro tempi, i quali sono munite di sistemi d'alimentazione decisamente migliori al classico carburatore meccanico, infatti queste sono munite o con carburatori elettronici o con gli iniettori.

[modifica] Le competizioni più importanti

Vi sono 2 federazioni dominanti sullo scenario mondiale del cross: FIM (Federazione internazionale del motociclismo) e AMA (Associazione motociclistica americana). Il campionato AMA comincia a maggio e termina a settembre e consiste in 12 prove nelle 12 maggiori piste degli USA. Ogni evento si tiene nei sabati consecutivi. Ci sono 2 categorie:"Motocross" e "Motocross Lites", ognuna delle quali è formata da 2 manches di 30 minuti + 2 giri e ogni categoria impiega la pista per circa 2 ore.

Il campionato del mondo si tiene prevalentemente in europa, con alcune trasferte in Sudafrica, Brasile e Giappone. Il formato è simile a quello AMA ovvero 2 classi, MX1 ed MX2 con 2 manches per ogni categoria, tuttavia il mondiale è più lungo, infatti solitamente ha 16 o più gran premi.

Solitamente al termine del 2 campionati AMA e FIM si tiene il "motocross delle nazioni". In questo particolare tipo di gara si corre a squadre, ogni pilota quindi corre per la propria nazione. Ogni nazione porta 3 piloti, nel motocross delle nazioni del 2006 l' Italia ha schierato Tony Cairoli, David Philippaerts e Cristian Beggi. Vi sono 3 categorie (MX1, MX2 e Open), 3 manches e ogni pilota corre 2 volte, infatti i piloti corrono manches miste: MX1-MX2, MX1-Open e MX2-Open.

[modifica] Moto

Due piloti in gara
Due piloti in gara

Le moto per le gare individuali hanno una cilindrata compresa tra i 50 e i 550 cm³. Nei primi anni del motocross la classe 500 era considerata la "classe regina". Comunque, con l'evoluzione tecnologica nella "classe Open", sempre meno piloti erano in grado di contenere l'esuberante potenza dei monocilindrici 2 tempi e portarli al limite. le 250 divennero quindi più maneggevoli e più veloci e quindi la loro categoria divenne la "premier class".

La differenza più grande tra le varie moto è il loro motore: 2 o 4 tempi. Alle origini, ovvero negli anni precedenti al 1965, tutte le moto erano 4 tempi, tuttavia con l'evoluzione dei motori a miscela, più leggeri e potenti i 4 tempi persero la loro posizione di leader, per lasciarla ai 2 tempi che dominarono le competizioni negli anni '70, '80 e '90. Durante i primi anni 80 si ebbe un'altra notevole evoluzione tecnologica, infatti sulle moto da gara cominciarono a comparire il raffreddamento a liquido, i freni a disco e il monoammortizzatore, mentre a metà anni '80 vennero aggiunte le valvole di scarico, che alla fine dei anni '80 portaroni i 125 a livelli di potenza e coppia superiore a 125 attuali. Negli anni 90, soprattutto negli states, si cominciarono a preferire i 4 tempi ai 2 tempi, questi ultimi, sebbene più potenti e più leggeri a parità di cilindrata, erano molto più inquinanti, bruciando olio assieme alla benzina.

Per far si che i 4 tempi potessero competere con i 2 tempi si adottò il cosiddetto "moltiplicatore di cilindrata" ovvero i 2 tempi correvano contro moto di cilindrata praticamente doppia (125 2T vs 250 4T e 250 2T vs 450 4T). Con questa evoluzione la classe 500 venne eliminata a causa dell'immensa potenza dei mezzo litro a miscela, che tra l' altro, creano anche notevoli problemi, essendo ormai noto da tutti che i 2 tempi sono molto vigorosi in erogazione e difficili da domare.

Yamaha ha reintrodotto per prima i 4 tempi nel cross con la YZ400F, seguita poi dalla YZ426F e infine da moto con cilindrata standard massima di 450 cm³ (YZ 450F). Altre aziende seguirono la strada intrapresa dalla casa dei 3 diapason accantonando i 2 tempi (che tra l' altro avevano raggiunto il massimo della loro evoluzione) per dedicarsi ai 4 tempi, in cui i progressi tecnologici da fare erano, e sono ancora, molti. Con il loro sviluppo, la potenza sviluppata dai 4 tempi superò quella dei 2 tempi. Nel 2006 anche in una delle ultime categorie dominata dai 2 tempi, l'85 cm³, vennero cambiati i regolamenti dalla FIM, consentendo ai 4 tempi 150 di correre contro gli 85. nell'estate del 2006 la Honda ha presentato per prima un cross da competizione 150: il CRF 150R, una sofisticata minicross raffreddata a liquido con 4 valvole e la configurazione della distribuzione UNICAM, ovvero con un singolo albero a camme in testa.

I piloti sono spesso (ma non sempre) classificati nelle varie categorie in base alla cilindrata delle moto.

Nome della categoria europea (FIM) Nome della categoria statunitense (AMA) Cilindrata 
(2 tempi)
Cilindrata C
(4 tempi)
Note
MX1 Motocross/Supercross
(ex "250")
250cc 450cc
MX3 Non più disputato
(ex classe "Open")
250cc+ 450cc+ solitamente 500cc 2 tempi, o classe "Open"
MX2 Motocross Lites/Supercross Lites
(ex "125")
125cc 250cc
85BW Supermini 85cc 150cc "BW"= Bigger Wheels=Ruote grandi
85SW Mini 85cc 150cc "SW" = Smaller Wheels=Ruote piccole
65 Mini 65cc - Nessuna azienda attualmente produce moto 4 tempi
Autos Pee-wee 50cc 50cc

Le moto da cross hanno sospensioni con corsa molto lunga e regolabili in base al terreno, sia il tipo che le condizioni, ed alla pista, più o meno veloce, con salti più o meno lunghi. Nelle sospensioni regolabile è la parte idraulica: il freno in compressione ed il freno in estensione; i moderni ammortizzatori posteriori hanno anche la regolazione del freno in compressione per le alte e basse velocità (velocità della sospensione, non della moto). Lo scopo di avere sospensioni a punto è quello di avere più trazione possibile in tutti i punti della pista, di poter sopportare gli atterraggi dai salti senza "andare a pacco" e di stancare meno possibile il pilota.

Per alleggerire al massimo possibile le moto, senza toccare elementi strutturali, le moto da cross sono prive di tachimetro, avviamento elettrico (anche se ultimamente sta venendo di moda) e luci (anche per minimizzare l' assorbimento di potenza ed avere un generatore più piccolo). Parti speciali per alleggerire le moto oppure componenti del motore speciali sono prodotte dalle fabbriche e venduti a parte.

A causa delle particolari conformazioni delle varie zone dei tracciati, i piloti spendono la maggior parte del tempo ad assorbire i colpi con le ginocchia. Per questo la sella delle moto da cross è molto lunga e le spalle sono in materiale antiscivolo, per consentire al pilota di spostare il proprio peso lungo l' asse della moto e quindi caricare il peso sulla ruota motrice, per assorbire meglio i colpi oppure per caricare le sospensioni prima di un salto.

Stranamente, a differenza degli altri sport a motore le cross si possono trovare già in condizioni "pronto gara" preparate dalle aziende, a prezzi non eccessivi. Comunque ogni pilota modifica la sua moto per adeguarla al proprio stile di guida (ad esempio sacrificare la spinta agli alti regimi per avere tanta "botta sotto", la rigidità dello sterzo o la posizione del launch control) oppure per adeguarla alle condizioni della pista (gomme, setting sospensioni)

[modifica] Preparazione fisica

Due piloti che affrontano un salto
Due piloti che affrontano un salto

Una delle cose meno capite da coloro che amano il cross ma non sono dei veri esperti è che per gareggiare ai massimi livelli, oltre a una buona dose di esperienza e di spericolatezza, è necessario essere molto allenati e in condizioni fisiche e mentali perfette. Questo sport sollecita moltissimo i polsi, le spalle e le ginocchia dei piloti. Tutto ciò può essere capito guardando un crossista passare su delle Whoops o dentro a dei canali a gas "spalancato". Il pilota deve mantenere un controllo precisissimo del motociclo poiché anche un minimo errore in zone come le rampe di salto prese a tutta velocità può costare caro. Le moto che corrono nei mondiali pesano circa 110 (da 90 a 120) kg con un motore che sviluppa una potenza di circa 50 CV. Le braccia e le gambe dei crossisti sono in costante movimento durante tutta la gara per controllare la moto, assorbire i colpi durante gli atterraggi e assorbire le whoops.

Il "National Sport Health Institute" di Englewood, in California ha monitorato alcuni crossisti nei primi anni '80 (oltre che a calciatori e a giocatori di football americano) per compiere uno studio sul sistema cardiovascolare degli atleti. I risultati hanno dimostrato che il cuore dei crossisti è sollecitato, e quindi allenato, più di qualsiasi altro sportivo di altre discipline esaminate. (Articolo originale apparso su DirtBike nel 1980. Intervista con Brad Lackey, campione del mondo e partecipante al monitoraggio, apparso su Racer X Illustrated nel 2004 here)

[modifica] Discipline derivate

[modifica] Freestyle

Disciplina dove i piloti devono esprimersi in acrobazie mozzafiato, in questa disciplina si usa esclusivamente i motori due tempi per la loro leggerezza e semplicità di guida

Per approfondire, vedi la voce Freestyle Motocross.

[modifica] Supercross

Questa è la variante piu vicina al Motocross, dove a differenza del Motocross si hanno circuiti piu compatti (quasi sempre al chiuso), muniti di piu salti e piu spettacolari.

Per approfondire, vedi la voce Supercross.

[modifica] Supermotard

In questa disciplina si usano moto da Cross, con coperture stradali slick intagliate a mano, queste moto infatti vengono guidate su circuiti misti asfalto terra.

Per approfondire, vedi la voce Supermotard.

[modifica] Minicross

L' ultima moda è correre con dei minimoto di cilindrata 50 cm³ chiamate pit-bike o minibike. Il progetto originale delle pitbike era di produrre delle moto in miniatura per permettere ai piloti di cross di muoversi dentro i paddock. La moda dei minicross deriva da ciò e la gente cominciò a gareggiare con queste moto. Queste moto economiche disegnate per i bambini sono spesso trasformate per adulti mettendo un manubrio più alto e cambiando sospensioni, scarico e plastiche. Altre modifiche consistono nel cambiare motore aumentando fino al triplo la cilindrata e rinforzare il telaio. Le uniche definizioni da parte di organi ufficiali riguardo alle "pitbike" riguardano le gomme ovvero 12" all'anteriore e 10 al posteriore. Nessuna delle grandi case produttrici di moto da cross, ovvero Honda, Suzuki, Kawasaki, Yamaha e KTM ha nel loro listino delle pitbikes, tuttavia alcune altre aziende stanno cominciando a vendere moto progettate solo per questo scopo. Questa mania è predominante nella parte meridionale della California, comunque si sta espandendo in tutto il continente americano e anche in altri paesi. Le pitbikes da cross sono anche state trasformate in "minimotard" che gareggiano nei kartodromi. I piloti indossano un misto tra abbigliamento da cross e da strada.

[modifica] Organi di governo di questa disciplina

L' organismo direttivo di questo sport è la federazione internazionale del motociclismo, la FIM, con le varie federazioni nazionali

[modifica] Produttori

Produttori in attività o con progetti in corso

Ex produttori

[modifica] Motocrossisti famosi

  • Bandiera dell'Italia Alex Puzar
  • Bandiera della Francia Sébastien Pourcel
  • Bandiera del Regno Unito Kurt Nicoll

[modifica] Albo d'oro

[modifica] Competizione del mondo Motocross

Nell'albo d'oro sono segnati i nomi dei vincitori della categoria, le moto che guidavano e con cui vincevano sono state inserite a partire dal '59, mentre il Titolo costruttori venne assegnato dal '69 in poi e per questo non è segnato nei anni precedenti.

[modifica] MX1/250cc

Anno Nome Paese Marca Modello Titolo Costruttori Paese Note
2007 Steve Ramon Bandiera del Belgio Suzuki RM-Z 450 Suzuki Bandiera del Giappone
2006 Stefan Everts Bandiera del Belgio Yamaha YZ-F 450 Yamaha Bandiera del Giappone
2005 Stefan Everts Bandiera del Belgio Yamaha YZ-F 450 Yamaha Bandiera del Giappone
2004 Stefan Everts Bandiera del Belgio Yamaha YZ-F 450 Yamaha Bandiera del Giappone Diventa MX1 (vedi sopra)
2003 Stefan Everts Bandiera del Belgio Yamaha YZ 250 Yamaha Bandiera del Giappone
2002 Mickael Pichon Bandiera della Francia Suzuki RM 250 Suzuki Bandiera del Giappone
2001 Mickael Pichon Bandiera della Francia Suzuki RM 250 Suzuki Bandiera del Giappone
2000 Frederic Bolley Bandiera della Francia Honda CR 250 Honda Bandiera del Giappone
1999 Frederic Bolley Bandiera della Francia Honda CR 250 Honda Bandiera del Giappone
1998 Sebastien Tortelli Bandiera della Francia Kawasaki KX 250 Honda Bandiera del Giappone
1997 Stefan Everts Bandiera del Belgio Honda CR 250 Honda Bandiera del Giappone
1996 Stefan Everts Bandiera del Belgio Honda CR 250 Honda Bandiera del Giappone
1995 Stefan Everts Bandiera del Belgio Kawasaki KX 250 Kawasaki Bandiera del Giappone
1994 Greg Albertyn Bandiera del Sudafrica Suzuki RM 250 Suzuki Bandiera del Giappone
1993 Greg Albertyn Honda CR 250 Honda Bandiera del Giappone
1992 Donnie Schmit Bandiera degli Stati Uniti Yamaha YZ 250 Yamaha Bandiera del Giappone
1991 Trampas Parker Bandiera degli Stati Uniti Honda CR 250 Suzuki Bandiera del Giappone
1990 Alessandro Puzar Bandiera dell'Italia Suzuki RM 250 Suzuki Bandiera del Giappone
1989 Jean Mickael Bayle Bandiera della Francia Honda CR 250 Honda Bandiera del Giappone
1988 John Van Den Berk Bandiera dei Paesi Bassi Yamaha YZ 250 Yamaha Bandiera del Giappone
1987 Eric Geboers Bandiera del Belgio Honda CR 250 Honda Bandiera del Giappone
1986 Jacky Vimond Bandiera della Francia Yamaha YZ 250 Yamaha Bandiera del Giappone
1985 Heinz Kinigadner Bandiera dell'Austria KTM 250 MX Honda Bandiera del Giappone
1984 Heinz Kinigadner Bandiera dell'Austria KTM 250 MX KTM Bandiera dell'Austria
1983 Georges Jobè Bandiera del Belgio Suzuki RM 250 Suzuki Bandiera del Giappone
1982 Danny Laporte Bandiera degli Stati Uniti Yamaha YZ 250 Yamaha Bandiera del Giappone
1981 Neil Hudson Bandiera del Regno Unito Yamaha YZ 250 Suzuki Bandiera del Giappone
1980 Georges Jobè Bandiera del Belgio Suzuki RM 250 Suzuki Bandiera del Giappone
1979 Hakan Carlqvist Bandiera della Svezia Husqvarna CR 250 Husqvarna Bandiera della Svezia(oraBandiera dell'Italia)
1978 Guennady Moisseev Bandiera dell'URSS KTM 250 MX KTM Bandiera dell'Austria
1977 Guennady Moisseev Bandiera dell'URSS KTM 250 MX KTM Bandiera dell'Austria
1976 Heikki Mikkola Bandiera della Finlandia Husqvarna CR 250 KTM Bandiera dell'Austria
1975 Harry Everts Bandiera del Belgio Puch 250 CZ Bandiera della Repubblica Ceca
1974 Guennady Moisseev Bandiera dell'URSS KTM 250 MX CZ Bandiera della Repubblica Ceca
1973 Hakan Andersson Bandiera della Svezia Yamaha YZ 250 Yamaha Bandiera del Giappone sospensione posteriore

"cantilever"

1972 Joel Robert Bandiera del Belgio Suzuki RM 250 Suzuki Bandiera del Giappone
1971 Joel Robert Bandiera del Belgio Suzuki RM 250 Suzuki Bandiera del Giappone
1970 Joel Robert Bandiera del Belgio Suzuki RM 250 Suzuki Bandiera del Giappone
1969 Joel Robert Bandiera del Belgio CZ CZ Bandiera della Repubblica Ceca
1968 Joel Robert Bandiera del Belgio CZ
1967 Torsten Hallman Bandiera della Svezia Husqvarna CR 250
1966 Torsten Hallman Bandiera della Svezia Husqvarna CR 250
1965 Viktor Arbekov Bandiera dell'URSS CZ
1964 Joel Robert Bandiera del Belgio CZ
1963 Torsten Hallman Bandiera della Svezia Husqvarna CR 250
1962 Torsten Hallman Bandiera della Svezia Husqvarna CR 250

[modifica] MX2/125cc

Anno Nome Paese Marca Modello Titolo Costruttori Paese Note
2007 Antonio Cairoli Bandiera dell'Italia Yamaha YZ-F 250 Yamaha Bandiera del Giappone
2006 Christophe Pourcel Bandiera della Francia Kawasaki KX-F 250 KTM Bandiera dell'Austria
2005 Antonio Cairoli Bandiera dell'Italia Yamaha YZ-F 250 Yamaha Bandiera del Giappone
2004 Ben Townley Bandiera della Nuova Zelanda KTM 250 SX-F KTM Bandiera dell'Austria Diventa MX2 (vedi sopra)
2003 Steve Ramon Bandiera del Belgio KTM 125 MX Yamaha Bandiera del Giappone
2002 Mickael Maschio Bandiera della Francia Kawasaki KX 125 KTM Bandiera dell'Austria
2001 James Dobb Bandiera del Regno Unito KTM 125 MX KTM Bandiera dell'Austria
2000 Grant Langston Bandiera del Sudafrica KTM 125 MX KTM Bandiera dell'Austria
1999 Alessio Chiodi Bandiera dell'Italia Husqvarna CR 125 Husqvarna Bandiera dell'Italia(primaBandiera della Svezia)
1998 Alessio Chiodi Bandiera dell'Italia Husqvarna CR 125 Yamaha Bandiera del Giappone
1997 Alessio Chiodi Bandiera dell'Italia Yamaha YZ 125 Yamaha Bandiera del Giappone
1996 Sebastien Tortelli Bandiera della Francia Kawasaki KX 125 Kawasaki Bandiera del Giappone
1995 Alessandro Puzar Bandiera dell'Italia Honda CR 125 Yamaha Bandiera del Giappone
1994 Bob Moore Bandiera degli Stati Uniti Yamaha YZ 125 Yamaha Bandiera del Giappone
1993 Pedro Tragter Bandiera dei Paesi Bassi Suzuki RM 125 Suzuki Bandiera del Giappone
1992 Greg Albertyn Honda CR 125 Honda Bandiera del Giappone
1991 Stefan Everts Bandiera del Belgio Suzuki RM 125 Suzuki Bandiera del Giappone
1990 Donnie Schmit Bandiera degli Stati Uniti Suzuki RM 125 Suzuki Bandiera del Giappone
1989 Trampas Parker Bandiera degli Stati Uniti KTM 125 MX KTM Bandiera dell'Austria
1988 Jean Michel Bayle Bandiera della Francia Honda CR 125 Honda Bandiera del Giappone
1987 John Van Den Berk Bandiera dei Paesi Bassi Yamaha YZ 125 Cagiva Bandiera dell'Italia
1986 Dave Strijbos Bandiera dei Paesi Bassi Cagiva WMX 125 Cagiva Bandiera dell'Italia
1985 Pekka Vehkonen Bandiera della Finlandia Cagiva WMX 125 Cagiva Bandiera dell'Italia
1984 Michele Rinaldi Bandiera dell'Italia Suzuki RM 125 Suzuki Bandiera del Giappone
1983 Eric Geboers Bandiera del Belgio Suzuki RM 125 Suzuki Bandiera del Giappone
1982 Eric Geboers Bandiera del Belgio Suzuki RM 125 Suzuki Bandiera del Giappone
1981 Harry Everts Bandiera del Belgio Suzuki RM 125 Suzuki Bandiera del Giappone
1980 Harry Everts Bandiera del Belgio Suzuki RM 125 Suzuki Bandiera del Giappone
1979 Harry Everts Bandiera del Belgio Suzuki RM 125 Suzuki Bandiera del Giappone
1978 Akira Watanabe Bandiera del Giappone Suzuki RM 125 Suzuki Bandiera del Giappone
1977 Gaston Rahier Bandiera del Belgio Suzuki RM 125 Suzuki Bandiera del Giappone
1976 Gaston Rahier Bandiera del Belgio Suzuki RM 125 Suzuki Bandiera del Giappone
1975 Gaston Rahier Bandiera del Belgio Suzuki RM 125 Suzuki Bandiera del Giappone

[modifica] MX3/Open

Anno Nome Paese Marca Modello Titolo Costruttori Paese Note
2007 Yves Demaria Bandiera della Francia Yamaha YZ-F 477
2006 Yves Demaria Bandiera della Francia KTM 540 SX-F Honda Bandiera del Giappone
2005 Sven Breugelmans Bandiera del Belgio KTM 540 SX-F KTM Bandiera dell'Austria
2004 Yves Demaria Bandiera della Francia KTM 540 SX-F Honda Bandiera del Giappone Diventa MX3 (vedi sopra)
2003 Joël Smets Bandiera del Belgio KTM KTM Bandiera dell'Austria
2002 Stefan Everts Bandiera del Belgio Yamaha KTM Bandiera dell'Austria
2001 Stefan Everts Bandiera del Belgio Yamaha Yamaha Bandiera del Giappone
2000 Joël Smets Bandiera del Belgio KTM KTM Bandiera dell'Austria
1999 Andrea Bartolini Bandiera dell'Italia Yamaha YZ-F 400 Yamaha Bandiera del Giappone
1998 Joël Smets Bandiera del Belgio Husaberg Husaberg Bandiera della Svezia(oraBandiera dell'Austria)
1997 Joël Smets Bandiera del Belgio Husaberg KTM Bandiera dell'Austria
1996 Shayne King Bandiera della Nuova Zelanda KTM KTM Bandiera dell'Austria
1995 Joël Smets Bandiera del Belgio Husaberg Husaberg Bandiera della Svezia(oraBandiera dell'Austria)
1994 Marcus Hansson Bandiera della Svezia Honda Honda Bandiera del Giappone
1993 Jacky Martens Bandiera del Belgio Husqvarna Honda Bandiera del Giappone
1992 Georges Jobè Bandiera del Belgio Honda Honda Bandiera del Giappone
1991 Georges Jobè Bandiera del Belgio Honda Honda Bandiera del Giappone
1990 Eric Geboers Bandiera del Belgio Honda Honda Bandiera del Giappone
1989 Dave Thorpe Bandiera del Regno Unito Honda Honda Bandiera del Giappone
1988 Eric Geboers Bandiera del Belgio Honda Honda Bandiera del Giappone
1987 Georges Jobè Bandiera del Belgio Honda Honda Bandiera del Giappone
1986 Dave Thorpe Bandiera del Regno Unito Honda Honda Bandiera del Giappone
1985 Dave Thorpe Bandiera del Regno Unito Honda Honda Bandiera del Giappone
1984 Andrè Malherbe Bandiera del Belgio Honda Honda Bandiera del Giappone
1983 Hakan Carlqvist Bandiera della Svezia Yamaha Honda Bandiera del Giappone
1982 Brad Lackey Bandiera degli Stati Uniti Suzuki Suzuki Bandiera del Giappone
1981 Andrè Malherbe Bandiera del Belgio Honda Honda Bandiera del Giappone
1980 Andrè Malherbe Bandiera del Belgio Honda Honda Bandiera del Giappone
1979 Graham Noyce Bandiera del Regno Unito Honda Honda Bandiera del Giappone
1978 Heikki Mikkola Bandiera della Finlandia Yamaha Yamaha Bandiera del Giappone
1977 Heikki Mikkola Bandiera della Finlandia Yamaha Suzuki Bandiera del Giappone
1976 Roger De Coster Bandiera del Belgio Suzuki RM 370 Suzuki Bandiera del Giappone
1975 Roger De Coster Bandiera del Belgio Suzuki RM 370 Suzuki Bandiera del Giappone
1974 Heikki Mikkola Bandiera della Finlandia Husqvarna Husqvarna Bandiera della Svezia(oraBandiera dell'Italia)
1973 Roger De Coster Bandiera del Belgio Suzuki Maico Bandiera della Germania
1972 Roger De Coster Bandiera del Belgio Suzuki Suzuki Bandiera del Giappone
1971 Roger De Coster Bandiera del Belgio Suzuki Suzuki Bandiera del Giappone
1970 Bengt Aberg Bandiera della Svezia Husqvarna Husqvarna Bandiera della Svezia(oraBandiera dell'Italia)
1969 Bengt Aberg Bandiera della Svezia Husqvarna Husqvarna Bandiera della Svezia(oraBandiera dell'Italia)
1968 Paul Friedrichs Bandiera della Germania CZ
1967 Paul Friedrichs Bandiera della Germania CZ
1966 Paul Friedrichs Bandiera della Germania CZ
1965 Jeff Smith Bandiera del Regno Unito BSA
1964 Jeff Smith Bandiera del Regno Unito BSA
1963 Rolf Tibblin Bandiera della Svezia Husqvarna-Hedlund
1962 Rolf Tibblin Bandiera della Svezia Husqvarna
1961 Sven Lundin Bandiera della Svezia Lito
1960 Bill Nillson Bandiera della Svezia Husqvarna
1959 Sven Lundin Bandiera della Svezia Monark
1958 Renè Baeten Bandiera del Belgio
1957 Bill Nillson Bandiera della Svezia

[modifica] Competizione AMA Motocross

[modifica] Motocross/250cc

Anno Nome Paese Marca Modello Note
2007 Grant Langston Bandiera del Sudafrica Yamaha YZ-F 450
2006 Ricky Carmichael Bandiera degli Stati Uniti Suzuki RMZ 450
2005 Ricky Carmichael Bandiera degli Stati Uniti Suzuki RMZ 450
2004 Ricky Carmichael Bandiera degli Stati Uniti Honda CRF 450 Diventa MX1 (vedi sopra)
2003 Ricky Carmichael Bandiera degli Stati Uniti Honda CR 250
2002 Ricky Carmichael Bandiera degli Stati Uniti Honda CR 250
2001 Ricky Carmichael Bandiera degli Stati Uniti Kawasaki KX 250
2000 Ricky Carmichael Bandiera degli Stati Uniti Kawasaki KX 250
1999 Greg Albertyn Bandiera del Sudafrica Suzuki RM 250
1998 Doug Henry Bandiera degli Stati Uniti Yamaha YZ 250
1997 Jeff Emig Bandiera degli Stati Uniti Kawasaki KX 250
1996 Jeff Emig Bandiera degli Stati Uniti Kawasaki KX 250
1995 Jeremy McGrath Bandiera degli Stati Uniti Honda CR 250
1994 Mike LaRocco Bandiera degli Stati Uniti Kawasaki KX 250
1993 Mike Kiedrowski Bandiera degli Stati Uniti Kawasaki KX 250
1992 Jeff Stanton Bandiera degli Stati Uniti Honda CR 250
1991 Jean-Michel Bayle Bandiera della Francia Honda CR 250
1990 Jeff Stanton Bandiera degli Stati Uniti Honda CR 250
1989 Jeff Stanton Bandiera degli Stati Uniti Honda CR 250
1988 Jeff Ward Bandiera degli Stati Uniti Kawasaki KX 250
1987 Rick Johnson Bandiera degli Stati Uniti Honda CR 250
1986 Rick Johnson Bandiera degli Stati Uniti Honda CR 250
1985 Jeff Ward Bandiera degli Stati Uniti Kawasaki KX 250
1984 Rick Johnson Bandiera degli Stati Uniti Yamaha YZ 250
1983 David Bailey Bandiera degli Stati Uniti Honda CR 250
1982 Donnie Hansen Bandiera degli Stati Uniti Honda CR 250
1981 Kent Howerton Bandiera degli Stati Uniti Suzuki RM 250
1980 Kent Howerton Bandiera degli Stati Uniti Suzuki RM 250
1979 Bob Hannah Bandiera degli Stati Uniti Yamaha YZ 250
1978 Bob Hannah Bandiera degli Stati Uniti Yamaha YZ 250
1977 Tony DiStefano Bandiera degli Stati Uniti Suzuki RM 250
1976 Tony DiStefano Bandiera degli Stati Uniti Suzuki RM 250
1975 Tony DiStefano Bandiera degli Stati Uniti Suzuki RM 250
1974 Gary Jones Bandiera degli Stati Uniti Can-Am 250
1973 Gary Jones Bandiera degli Stati Uniti Honda CR 250
1972 Gary Jones Bandiera degli Stati Uniti Yamaha YZ 250
1971 Gary Jones Bandiera degli Stati Uniti Yamaha YZ 250 Trans-AMA championship

[modifica] Motocross Lites/125cc

Anno Nome Paese Marca Modello Note
2007 Ryan Villopoto Bandiera degli Stati Uniti Kawasaki KX-F 250
2006 Ryan Villopoto Bandiera degli Stati Uniti Kawasaki KX-F 250
2005 Ivan Tedesco Bandiera degli Stati Uniti Kawasaki KX-F 250
2004 James Stewart Jr. Bandiera degli Stati Uniti Kawasaki KX 125 & KX-F 250 Diventa MX2 (vedi sopra)
2003 Grant Langston Bandiera del Sudafrica KTM 125 SX
2002 James Stewart Jr. Bandiera degli Stati Uniti Kawasaki KX 125
2001 Mike Brown Bandiera degli Stati Uniti Kawasaki KX 125
2000 Travis Pastrana Bandiera degli Stati Uniti Suzuki RM 125
1999 Ricky Carmichael Bandiera degli Stati Uniti Kawasaki KX 125
1998 Ricky Carmichael Bandiera degli Stati Uniti Kawasaki KX 125
1997 Ricky Carmichael Bandiera degli Stati Uniti Kawasaki KX 125
1996 Steve Lamson Bandiera degli Stati Uniti Honda CR 125
1995 Steve Lamson Bandiera degli Stati Uniti Honda CR 125
1994 Doug Henry Bandiera degli Stati Uniti Honda CR 125
1993 Doug Henry Bandiera degli Stati Uniti Honda CR 125
1992 Jeff Emig Bandiera degli Stati Uniti Yamaha YZ 125
1991 Mike Kiedrowski Bandiera degli Stati Uniti Kawasaki KX 125
1990 Guy Cooper Bandiera degli Stati Uniti Suzuki RM 125
1989 Mike Kiedrowski Bandiera degli Stati Uniti Honda CR 125
1988 George Holland Bandiera degli Stati Uniti Honda CR 125
1987 Micky Dymond Bandiera degli Stati Uniti Honda CR 125
1986 Micky Dymond Bandiera degli Stati Uniti Honda CR 125
1985 Ron Lechien Bandiera degli Stati Uniti Honda CR 125
1984 Jeff Ward Bandiera degli Stati Uniti Kawasaki KX 125
1983 Johnny O'Mara Bandiera degli Stati Uniti Honda CR 125
1982 Mark Barnett Bandiera degli Stati Uniti Suzuki RM 125
1981 Mark Barnett Bandiera degli Stati Uniti Suzuki RM 125
1980 Mark Barnett Bandiera degli Stati Uniti Suzuki RM 125
1979 Broc Glover Bandiera degli Stati Uniti Yamaha YZ 125
1978 Broc Glover Bandiera degli Stati Uniti Yamaha YZ 125
1977 Broc Glover Bandiera degli Stati Uniti Yamaha YZ 125
1976 Bob Hannah Bandiera degli Stati Uniti Yamaha YZ 125
1975 Marty Smith Bandiera degli Stati Uniti Honda CR 125
1974 Marty Smith Bandiera degli Stati Uniti Honda CR 125

[modifica] Open/500cc

Anno Nome Paese Marca Modello Note
1993 Mike LaRocco Bandiera degli Stati Uniti Kawasaki KX 500
1992 Mike Kiedrowski Bandiera degli Stati Uniti Kawasaki KX 500
1991 Jean-Michel Bayle Bandiera della Francia Honda CR 500
1990 Jeff Ward Bandiera degli Stati Uniti Kawasaki KX 500
1989 Jeff Ward Bandiera degli Stati Uniti Kawasaki KX 500
1988 Rick Johnson Bandiera degli Stati Uniti Honda CR 500
1987 Rick Johnson Bandiera degli Stati Uniti Honda CR 500
1986 David Bailey Bandiera degli Stati Uniti Honda CR 500
1985 Broc Glover Bandiera degli Stati Uniti Yamaha YZ 490
1984 David Bailey Bandiera degli Stati Uniti Honda CR 500
1983 Broc Glover Bandiera degli Stati Uniti Yamaha
1982 Darrell Shultz Bandiera degli Stati Uniti Honda
1981 Broc Glover Bandiera degli Stati Uniti Yamaha
1980 Chuck Sun Bandiera degli Stati Uniti Honda
1979 Danny LaPorte Bandiera degli Stati Uniti Suzuki
1978 Rick Burgett Bandiera degli Stati Uniti Yamaha
1977 Marty Smith Bandiera degli Stati Uniti Honda
1976 Kent Howerton Bandiera degli Stati Uniti Husqvarna
1975 Jim Weinert Bandiera degli Stati Uniti Yamaha
1974 Jim Weinert Bandiera degli Stati Uniti Kawasaki
1973 Pierre Karsmakers Bandiera dei Paesi Bassi Yamaha
1972 Brad Lackey Bandiera degli Stati Uniti Kawasaki
1971 Mark Blackwell Bandiera degli Stati Uniti Husqvarna Trans-AMA championship

[modifica] Voci correlate

[modifica] Bibliografia

[modifica] Altri progetti

[modifica] Collegamenti esterni


Il mondo delle motociclette attraverso: le case costruttrici e i modelli (coordinamento del progetto:trasporti)
Seguire l'attività sportiva sulle due ruote con: lo sport motociclistico
conoscendo il motomondiale e il suo albo d'oro, i gran premi, i circuiti e i piloti
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