Senorbì
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Senorbì | |||
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Stato: | ![]() |
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Regione: | ![]() |
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Provincia: | ![]() |
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Coordinate: | |||
Altitudine: | 204 m s.l.m. | ||
Superficie: | 34,35 km² | ||
Abitanti: |
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Densità: | 128,65 ab./km² | ||
Frazioni: | Arixi e Sisini | ||
Comuni contigui: | Ortacesus, San Basilio, Sant'Andrea Frius, Selegas, Siurgus Donigala, Suelli | ||
CAP: | 09040; | ||
Pref. tel: | 070 | ||
Codice ISTAT: | 092070 | ||
Codice catasto: | I615 | ||
Nome abitanti: | senorbiesi | ||
Santo patrono: | Santa Barbara | ||
Giorno festivo: | 4 dicembre | ||
Sito istituzionale | |||
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Senorbì è un paese che dista circa 40 km da Cagliari.
Principale centro della Trexenta, situato nella parte centro-meridionale dell'isola, conta quasi cinquemila abitanti con le due frazioni Arixi e Sisini.
Situato in una zona storicamente ricca, tanto da essere soprannominata "il granaio di Roma" per l'importante produzione di frumento, Senorbì ha consolidato e via via rafforzato negli anni l'importanza che occupa nell'ambito zonale.
Oltre che grosso centro agricolo, in virtù delle estese e fertili campagne, è divenuto un'importante centro commerciale, tanto che nella via Carlo Sanna si possono trovare esercizi commerciali di tutti i tipi. Occupa inoltre da tempo un primissimo ruolo nel settore terziario, sia in virtù della presenza di due istituti di istruzione superiore, che per via di vari uffici pubblici che a Senorbì hanno posto le loro basi. L' istituto tecnico e un istituto professionale per l'agricoltura richiamano quotidianamente centinaia di ragazzi da centri abitati che distano anche 30 km. Tra gli uffici pubblici: Asl, Inps, ufficio circoscrizionale per l'impiego fanno del paese il motore della Trexenta.
Di rilievo architettonico, la chiesetta romanica di Santa Maria della Neve e la chiesa parrocchiale di Santa Barbara; altresì importante la zona archeologica "Monte Luna", mentre numerosi reperti archeologici sono custoditi nel Museo Comunale "Sa domu nosta".
Sono nati a Senorbì lo scultore settecentesco Giuseppe Antonio Lonis (1720-1805) ed il Generale Carlo Sanna (1859-1928) mitico comandante della Brigata Sassari durante la Grande Guerra.
Indice |
[modifica] Sìsini
Una delle frazioni di Senorbì è Sìsini, un piccolo paese di 200 abitanti. Per arrivarci occorre arrivare a Senorbì, Suelli e poi, tra la strada Suelli-Siurgus Donigala, troviamo il paesello. Sisini è ricco di storia, nel suo territorio sono presenti alcuni nuraghi, tra i quali uno di notevole importanza, probabilmete monotorre, detto "Su Nuraxi" (in lingua locale: il Nuraghe), un altro nuraghe è sito nella zona di "Casaspu", altri sono sparsi nel territorio ma non ve ne più traccia. All'interno del paese è presente la parrocchiale dedicata alla Madonna della Difesa, essa viene festeggiata il 29 Settembre di ogni anno con enorme successo; la parrocchia è stata ricostruita negli anni '30 per motivi di manutenzione, conservando comunque la pianta a croce romana originaria. Di importante a Sisini vi è la Villa Aresu, una casa padronale, appartenuta in passato dagli Aresu e, custodita oggi dal comune di Senorbì. Vicino alla casa Aresu vi sono presenti le ex scuole elementari, utilizzate fino agli anni '60, e successivamente vennero utilizzate le nuove, costruite in un altro punto del paese. Oggi, le scuole elementari sono utilizzate come centro di aiuto per i disabili. Sisini, prima del 1870 veniva riconosciuto come comune, poi, venne passato alla custodia, come frazione, dal comune di Suelli e, infine negli anni '40 Sisini divenne frazione di Senorbì.
[modifica] Museo "Sa Domu Nosta"
Museo Archeologico Comunale "Sa Domu Nosta" | |
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Tipologia | Archeologia |
Indirizzo | via Scaledda, 1 - 09040 Senorbì (CA) |
Orari | mar - dom: 09:00-13:00, 16:00-19:00 |
Biglietti | € 2,00 |
Telefono | +39 070 9809071 |
Sito | http://www.museodomunosta.it/ |
Il Museo Archeologico Comunale "Sa Domu Nosta" ha sede in una casa padronale il cui impianto originario risale agli inizi dell'Ottocento. L'edificio si sviluppa intorno ad una corte chiusa, al cui interno è stato ricavato un pozzo. Nei primi anni del XX secolo venne costruito il piano superiore, che attualmente ospita il museo. La prima sala presenta alcuni manufatti provenienti dalla zona comunale, datati ad un periodo compreso fra il Neolitico (III millennio a.C.) e l'epoca medievale (XIV secolo). Le vetrine dedicate alla Preistoria contengono oggettistica in pietra e ceramica della cultura di Ozieri, di Monte Claro, del Campaniforme e di Bonnanaro, scoperti sia in necropoli che abitazioni. Seguono poi le attestazioni della civiltà nuragica, d'epoca fenicia e punica, nonché l'abbondate materiale d'importanzione greca e centro-italica. I materiali presentati provengono dai centri rurali e dalla necropoli, dove è documentato il rito dell'incinerazione e quello dell'inumazione. In età medievale non si riscontra una presenza umana costante nel territorio, e i borghi locali sorgono prevalentemente intorno ai santuari.
La seconda sala ospita i reperti rinvenuti durante lo scavo della necropoli di Monte Luna dove, tra il V e il III secolo a.C., vennero sepolte le genti sardo-puniche che abitarono l'antistante collina di Santu Teru. Dalle camere ipogeiche provengono i monili e il vasellame che accompagnavano il riposo dei defunti, e gli amuleti che dovevano proteggerli nella vita terrena come in quella ultraterrena, i più diffusi dei quali sono gli scarabei prodotti nelle botteghe di Tharros, benché di origine egiziana.
[modifica] Evoluzione demografica
Abitanti censiti
[modifica] Attività sportive
Operanti a Senorbì diverse società sportive: la Polisportiva Senorbì calcio (attualmente nel Campionato di Promozione), fondata nel 1965; la U.S. Fulgor (attualmente in Terza Categoria), fondata nel 1978; l'Atletico Trexenta calcio a 5 (serie C1), Atletico Trexenta S.Barbara pallavolo femminile (Serie c girone unico regionale).
[modifica] Collegamenti esterni
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