Maria Carolina d'Asburgo-Lorena
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
|
Maria Carolina d'Asburgo-Lorena (Maria Karolina Luise Josepha Johanna Antonia; Vienna, 13 agosto 1752 – Vienna , Hetzedorf, 8 settembre 1814) , figlia dell'imperatrice d'Austria Maria Teresa d'Asburgo e di Francesco I Sacro Romano Imperatore, sua sorella era la Regina Maria Antonietta di Francia.
Arciduchessa d'Austria, Principessa d'Ungheria, Boemia e Toscana, divenne Regina di Napoli e di Sicilia quando sposò Ferdinando I di Borbone (Ferdinando IV di Napoli e III di Sicilia), futuro re delle Due Sicilie.
Indice |
[modifica] Accordi matrimoniali
Nei piani di Maria Teresa, Ferdinando avrebbe dovuto sposare sua figlia Giovanna Gabriella, che morì però di vaiolo. La defunta arciduchessa venne allora sostituita con la sorella Maria Giuseppina, ma quando anche questa morì di vaiolo fu Maria Carolina a dover sposare Ferdinando, perché l'altra sorella, Maria Amalia, era più vecchia del futuro sposo. Il matrimonio avvenne il 12 maggio 1768 a Vienna, per procura.
[modifica] Famiglia
Ferdinando e Maria Carolina ebbero molti figli, di cui solo pochi raggiunsero l'età adulta:
- Maria Teresa Carolina (1772-1807), sposò il suo primo cugino, l'imperatore d'Austria Francesco I;
- Maria Luisa Amalia (1773-1802), sposò il suo doppio primo cugino, il granduca di Toscana Ferdinando III di Asburgo-Lorena;
- Carlo Tito Francesco Gennaro, duca di Calabria (4 gennaio 1775 - 17 dicembre 1778);
- Maria Anna Giuseppina (23 novembre 1776 - 22 febbraio 1780);
- Francesco Gennaro Giuseppe, Francesco I di Borbone (1777-1830), duca di Calabria e re delle due Sicilie;
- Marianna Cristina Teresa (17 gennaio 1779 - 11 marzo 1849), moglie del re di Sardegna Carlo Felice (1765-1831);

- Giuseppe Catello Gennaro (18 gennaio 1781 - 19 dicembre 1783);
- Maria Amalia, nel 1809 sposò il futuro re dei francesi Luigi Filippo d'Orleans;
- Maria Antonietta Teresa (1784 - 1806), sposò il suo primo cugino, il re di Spagna Ferdinando VII;
- Maria Clotilde Teresa (18 febbraio 1786 - 12 settembre 1792);
- Enrichetta Maria Carmela (31 luglio 1787 - 20 settembre 1792);
- Carlo Gennaro Francesco (26 agosto 1788 - 1 febbraio 1789);
- Leopoldo Giovanni Giuseppe (1790 - 1851), Principe di Salerno, sposò sua nipote Maria Clementina d'Austria, figlia di sua sorella Maria Teresa;
- Alberto Filippo Maria (2 maggio 1792 - 24 dicembre 1798);
- Maria Elisabetta Teresa (2 dicembre 1793 - 23 aprile 1801).
[modifica] Politica
Ferdinando di Borbone era diventato a soli otto anni re di Napoli e di Sicilia (e dopo il congresso di Vienna divenne re delle Due Sicilie), poiché suo padre Carlo aveva ereditato il regno di Spagna dal fratello morto senza eredi.
Con questo matrimonio Napoli tornò sotto il controllo austriaco: una clausola del contratto di matrimonio prevedeva che la regina entrasse a far parte del Consiglio di Stato dopo aver partorito il primo figlio maschio. Grazie allo scarso interesse del marito per la politica, Maria Carolina riuscì ad avvicinare sempre più il suo regno all'Austria. Nel 1775, dopo la nascita del primo figlio maschio, entrò a tutti gli effetti a far parte del Consiglio di Stato ed ottenne l'allontanamento del ministro Bernardo Tanucci, legato al padre di Ferdinando, sottraendo quindi il regno dall'influenza spagnola.
Nei primi anni di regno si mostrò favorevole alle idee illuministiche, come sua madre e suo fratello, guadagnandosi la stima di letterati e progressisti, che speravano in una politica di rinnovamento. I suoi primi venti anni di regno furono incentrati sul rinnovamento dell'apparato politico - economico. Al suo dispotismo illuminato si deve la nascita dello Statuto di San Leucio, la prima raccolta di leggi pensata da una donna nell'interesse delle donne, voluto per normare la vita nella Real Colonia di San Leucio, nel Regno di Napoli. Qui, dal 1789 al 1799, donne e uomini vissero da uguali, ebbero pari compensi, stesse prerogative, la possibilità di studiare e alle donne erano riconosciuti gli stessi diritti degli uomini, e tra questi quello alla eredità, alla proprietà, all'educazione dei figli e alla scelta del compagno. Sostenitrice per decenni della massoneria più progressista e illuminata, si circondò di donne e uomini che avevano idee di cambiamento.
Quando scoppiò la Rivoluzione Francese, racconta Benedetto Croce, ella disse: «credo che abbiano ragione». Ma se fino ad allora si era parlato di monarchia illuminata, la rivoluzione cambiò i programmi e si chiese e rivendicò la Repubblica. Le idee illuministiche della regina crollarono definitivamente con la decapitazione di sua sorella, la regina Maria Antonietta. Sentendosi tradita da quelli che erano stati i suoi più cari amici, diede inizio ad una caccia ai giacobini insieme a John Acton, fino ad incitare il popolo alla delazione e punendo chi solo formulava il pensiero di uccidere i reali (celebre la condanna a morte nel 1794 di tre giovani che avevano sognato di assassinare il re). Divenne intima amica di Emma Hamilton, moglie dell'ambasciatore inglese, per ottenere l'appoggio dell'Inghilterra.
Nel 1798 promosse un intervento militare contro la Repubblica Romana, ma venne sconfitta grazie all'intervento dell'esercito francese. Andò in esilio volontario a Palermo con la famiglia, l'ammiraglio Horatio Nelson e gli Hamilton. Quando tornò a Napoli, dopo la riconquista da parte del cardinale Ruffo, attuò una atroce vendetta facendo giustiziare tutti i sostenitori della Repubblica, tra i quali e Francesco Caracciolo e la sua amica Eleonora Pimentel Fonseca alla quale, separatasi dal marito, aveva concesso un vitalizio e affidato la sua biblioteca, tra i beni a lei più cari.
Nel 1806 perse nuovamente il regno di Napoli, avendo Napoleone Bonaparte messo sul trono suo fratello Giuseppe Bonaparte. Maria Carolina si rifugiò allora in Sicilia con la famiglia.
Successivamente, durante il crollo del predominio francese in Europa e in Italia, la regina Maria Carolina fu costretta a trasferirsi a Vienna su pressione degli inglesi, che mal sopportavano i tentativi della sovrana di scrollare il giogo anglosassone dalle spalle della Corona Borbone. Sarà nella stessa Vienna che Maria Carolina morirà nel 1814 senza rivedere il marito.
[modifica] Bibliografia
- ACTON H., I Borboni di Napoli, Milano, 1974
- BORDIGA AMADEI A., Maria Carolina, Napoli, 1934
- BOZZO S.V., Maria Carolina e le pubblicazioni di documenti a lei relative, in «Archivio Storico Siciliano», a.IV, fasc. I-II
- CALA’ ULLOA P., Maria Carolina e la conquista del Regno di Napoli, Napoli, 1968
- CAPECE MINUTOLO A., In confutazione degli errori storici e politici contro Sua Maestà l’Arciduchessa Maria Carolina d’Austria, defunta Regina di Napoli, Marsiglia, 1831
- COLETTI A., La regina di Napoli, Novara, 1986
- DI SOMMA CIRCELLO C. (a cura di), Corrispondance inédite de Marie Caroline avec le marquis de Gallo, Parigi, 1911
- D’AYALA M., Angelica Kaufmann a Napoli, in «Napoli Nobilissima», XV, fasc.X, 1906
- DUMAS A., I Borboni di Napoli, Libro I, cap.V, Napoli, 1969
- FRUGONI A. (a cura di), Maria Teresa d’Austria. Consigli matrimoniali alle figlie sovrane, Firenze, 1947
- GALASSO G. (a cura di), Storia di Napoli. Dal viceregno alla Repubblica del 1799, v. VII, Cava de’ Tirreni, 1972
- LAFUE P., Maria Teresa imperatrice e regina, Torino, 1958
- MARESCA B., Un documento di Maria Carolina riguardante la questione con la Spagna, in «Archivio Storico delle Province di Napoli», a. VI, 1881
- MARIA CAROLINA, Lettere di viaggio, in «Archivio Storico Italiano», s. IV, t. III, 1879
- PALUMBO R. (a cura di), Carteggio di Maria Carolina con Lady Emma Hamilton, Napoli, 1999
- REUMONT A., Maria Carolina regina delle Due Sicilie e i suoi tempi, Firenze, 1878
- SCHIPA M., Come Maria Carolina d’Austria venne a regnare a Napoli, Roma, «Rendiconti dei Lincei», 1922
- TRESOLDI L., La biblioteca privata di Maria Carolina d’Austria regina di Napoli, Roma, 1972
- TSCHUPPIK K., Maria Teresa, Milano, 1935
- VON HELFERT J.A., Konigin Karolina von Neapel und Sicilien im Kample gegen die franzosische weltherrschaft, Vienna, 1878
[modifica] Maria Carolina e la Massoneria
- BRAMATO F., Napoli massonica nel Settecento, Ravenna, 1980
- CHIOSI E., Lo spirito del secolo. Politica e cultura nell’età dell’Illuminismo, Napoli, 1992
- CIUFFOLETTI Z. (a cura di), La massoneria e le forme della sociabilità nell’Europa del Settecento, in «Il Viesseux», IV, 11, 1991
- D’AYALA M., I liberi muratori di Napoli nel sec.XVIII, in «Archivio Storico per le Province Napoletane», 1897 – 98
- FERRONE V., I profeti dell’Illuminismo. Le metamorfosi della ragione nel tardo Settecento italiano, Roma – Bari, 1989
- FRANCOVICH C., Storia della Massoneria in Italia. Dalle origini alla Rvoluzione Francese, Firenze, 1974
- GIARRIZZO G., Massoneria e Illuminismo nell’Europa del ‘700, Venezia, 1994
- JACOB M.C., Massoneria illuminata. Politica e religione a Napoli nell’età dell’Illuminismo, Napoli, 1992
- TRAMPUS A., La massoneria nell’età moderna, Bari, 2001
[modifica] La colonia di San Leucio
- AA.VV., San Leucio: vitalità di una tradizione, Milano, Facoltà di Architettura, 1973
- AA.VV., San Leucio: archeologia, storia, progetto, Milano, 1977
- ALISIO G., Siti reali dei Borbone, Napoli, 1976
- AMARI E., Critica di una scienza delle legislazioni comparate, Genova, 1857
- BATTAGLINI M., La manifattura reale di San Leucio tra assolutismo e Illuminismo, Roma, 1983
- BOLOGNA L., L’architetto, il consigliere, la regina santa, Caserta, 2004
- BULFERETTI L., L’assolutismo illuminato in Italia (1700-1789), Milano, 1944
- CAVASO P., La real colonia di San Leucio: esempio di Illuminismo borbonico, in I Borbone di Napoli e la Rivoluzione Francese, a cura di Campanile M., Atti del Convegno 5-6/10/89, Caserta, 1991; pp.151-159
- DE CESARE G., Vita della venerabile serva di Dio Maria Cristina di Savoia, Roma, 1863
- DE FUSCO R. – SBANDI F., Un centro comunitario del ‘700 in Campania, in «Comunità», a.XV, n.86, 1971
- GALDI M., Analisi ragionata del Codice ferdinandino per la popolazione di San Leucio, Napoli, 1790
- KRUFT H.W., Le città utopiche. La città ideale dal XV al XVIII secolo tra utopia e realtà, Bari, 1990
- LIBERTINI A., Una giornata a San Leucio nell’anno di grazia 1789, Caserta, 1980
- PATTURELLI F., Caserta e San Leucio, Napoli, 1826
- SCHIAVO A., Riflessi degli statuti leuciani nell’urbanistica di Ferdinandopoli, Caserta, 1986
- STEFANI S., Una colonia socialista nel Regno dei Borbone: la Colonia di San Leucio presso Caserta, Roma, 1907
- TESCIONE G., San Leucio e l’arte della seta, Napoli, 1932
- VERDILE Nadia, De Uthopia, Caserta, Isa Edizioni, 2006
- VERDILE Nadia (introduzione di), "L'utopia di Carolina. Il Codice delle Leggi leuciane", Napoli, Regione CAmpania, Stamperia Digitale, 2007
[modifica] Storia del Regno di Carolina e Ferdinando IV
- ACTON H., I Borbone di Napoli, Milano, 1974
- ARRIGHI G.M., Saggio storico per servire di studio alle rivoluzioni politiche e civili del Regno di Napoli, Napoli, 1808
- BUTTA G., I Borbone di Napoli al cospetto di due secoli, Napoli, 1977
- CANTU’ C., Storia di Cento anni, Milano, 1851
- CARDUCCI G., Opere, v. XVI, Del Risorgimento italiano, Bologna, 1905
- CIASCA R., Aspetti della società e dell’economia del Regno di Napoli nel sec. XVIII, in «Rivista Internazionale di Scienze e discipline ausiliari», 1933
- COLLETTA P., Storia del reame di Napoli, Capolago, 1834
- CONIGLIO G., I Borbone di Napoli, Bologna, 1981
- CROCE B., Storia del Regno di Napoli, Bari, 1965
- DE FILIPPIS F., Il Palazzo Reale di Caserta e i Borbone di Napoli, Cava de’ Tirreni, 1968
- DE MAJO S., Breve storia del regno di Napoli. Da Carlo di Borbone all’Unità d’Italia (1734 – 1860), Roma, 1986
- DE RUGGIERO G., Il pensiero politico meridionale nei secoli XVIII e XIX, Bari, 1922
- DE SANGRO M., I Borbone nel regno delle Due Sicilie, Como, 1884
- DEL POZZO L., Cronaca civile e militare delle Due Sicilie sotto la dinastia borbonica: dall’anno 1734 in poi, Napoli, 1857
- DUMAS A., I Borboni di Napoli, Napoli, 1969
- GALASSO G., La filosofia in soccorso dei governi: la cultura napoletana del settecento, Napoli, 1989
- GALASSO G. (a cura di), Storia di Napoli. Dal viceregno alla repubblica del 1799, v.VII, Cava de’ Tirreni, 1972
- GREPPI E., La caduta del Tanucci, in «Archivio Storico Italiano», t.VI, 1880
- JACOBITTI G.M., I Borbone di Napoli e la Rivoluzione francese, in Atti del convegno a cura di Campanile M., Caserta, 1991
- LEMMI F., Le origini del Risorgimento italiano (1748 – 1815), Milano, 1924
- MORISANI O., Pittori tedeschi a Napoli nel ‘700, Napoli, 1943
- NUZZO G., La monarchia delle Due Sicilie tra ancién regime e rivoluzione, Napoli, 1972
- PUGLIESE CARRATELLI G., Il settecento, Napoli, 1999
- SCHIPA M., Nel regno di Ferdinando IV di Borbone, Firenze, 1938
- SIMIONI A., Nell’intimità di una reggia. Lettere di Ferdinando IV a Carolo III di Spagna, in «Rassegna Storica del Risorgimento», a.XI, f.I, 1924
- VALSECCHI F., L’Italia nel Settecento (dal 1714 al 1788), Milano, 1959
- VERDILE Nadia (a cura di), Carolinopoli. L'utopia di una regina, Caserta, Saccone, 2004
- VERDILE Nadia, "Carissima compagna mia", Caserta, Garma, 2007
- VILLANI P., Mezzogiorno tra riforme e rivoluzione, Bari, 1973
- WANDRUSZKA A., Il principe filosofo e il re lazzarone. Le lettere del granduca Leopoldo sul suo soggiorno a Napoli, in «Rivista Storica Italiana», a.LXXII (1960), pp.501-510
[modifica] Altri progetti
Wikimedia Commons contiene file multimediali su Maria Carolina d'Asburgo-Lorena