Collusioni tra politica e mafia
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Le collusioni tra la politica e la mafia sono quei rapporti che organizzazioni criminali, soprattutto Cosa Nostra, hanno intrattenuto o intrattengono con esponenti politici, in particolare con lo scopo di mantenere intatto o accrescere il proprio potere e controllare quello statale.
Indice |
[modifica] Emanuele Notarbartolo
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Per approfondire, vedi la voce Emanuele Notarbartolo. |
La prima volta che si parlò apertamente dei rapporti che legano la politica e la mafia fu in occasione dell'omicidio dell'ex sindaco di Palermo Notarbartolo. Coperto inizialmente sia dai suo agganci importanti che dallo stesso Parlamento Italiano, il mandante Raffaele Palizzolo, deputato e uomo di spicco della Destra Storica, fu prima processato e condannato, poi assolto. Il suo ruolo di tramite tra la mafia siciliana e politica fu provato ma non servì a farlo incarcerare[1].
[modifica] Lo sviluppo
Nel tempo il legame tra politica e mafia è divenuto un aspetto essenziale del controllo e della gestione di appalti e fondi pubblici. Sfruttando la leva di complicità e omertà, in molte province della Sicilia le scelte politiche avvengono spesso per convenienze mafiose. Innumerevoli i casi di appalti pilotati a ditte controllate dalla mafia, di speculazioni legate ai piani regolatori comunali, di leggi regionali a favore di talune categorie, ecc. Per questo motivo sono sorte alcune leggi antimafia volte a limitare le collusioni, queste leggi provocano ogni anni lo scioglimento di diversi consigli comunali sparsi nel territorio siciliano per infiltrazione mafiosa.
L'infiltrazione mafiosa avviene grazie al consenso dei cittadini, sfruttando la leva della disoccupazione e della necessità. In molte aree viene tacitamente sfruttato il voto di scambio, senza un'apparente mobilitazione da parte dello Stato.
[modifica] I personaggi principali
[modifica] Giulio Andreotti
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Per approfondire, vedi la voce Giulio Andreotti. |
Uno dei casi più noti è quello di Giulio Andreotti. L'ex primo ministro è stato, da ultimo nel 2004, ritenuto colpevole ma il reato prescritto dall'accusa di associazione mafiosa. «Una autentica, stabile ed amichevole disponibilità dell'imputato verso i mafiosi fino alla primavera del 1980»: con questa frase i giudici confermarono la sua collusione con la mafia, non potendo però procedere contro di lui perché i termini erano scaduti nel 2002[2].
[modifica] Ciancimino e Lima
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Per approfondire, vedi le voci Vito Ciancimino e Salvo Lima. |
Vito Ciancimino e Salvo Lima hanno ricoperto la carica di sindaci di Palermo negli anni cinquanta-sessanta. Il primo è stato giudicato colpevole nel 2001 di favoreggiamento e concorso esterno in associazione mafiosa, il secondo è stato ucciso dalla stessa mafia con cui collaborava nel 1992. Sono considerati i maggiori protagonisti del cosiddetto sacco di Palermo, una speculazione edilizia che vide le ville liberty della città far posto ad enormi palazzi.
[modifica] Berlusconi e Dell'Utri
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Per approfondire, vedi le voci Silvio Berlusconi e Marcello Dell'Utri. |
Un altro presidente del consiglio dei ministri avrebbe avuto dei rapporti con la mafia. Da giovane, Silvio Berlusconi iniziò alcune sue attività con fondi di origine ignota. Il padre Luigi lavorava comunque nella Banca Rasini, indicata da alcuni pentiti come mezzo per il riciclaggio di denaro sporco. Inoltre, negli anni settanta assunse Vittorio Mangano, uomo d'onore di Cosa Nostra. Non è provata, comunque, una vera e propria collusione.
Più grave la situazione di Marcello Dell'Utri. Fu lui a far assumere Mangano da Berlusconi e più tardi fu lui ad essere intercettato in una discussione con l'uomo d'onore, in cui si parlava in codice di una partita di droga. È stato condannato per estorsione (insieme al boss Francesco Virga), è stato trovato in compagnia del boss Gaetano Corallo, è stato anche condannato in primo grado per associazione mafiosa nel 2004.
[modifica] Salvatore Cuffaro
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Per approfondire, vedi la voce Salvatore Cuffaro. |
Nel novembre 2005 è uscito un documentario intitolato La mafia è bianca, di Stefano Maria Bianchi e Alberto Nerazzini. Il film mette in luce come ancora sia forte il legame tra mafia e politica e come di questo fenomeno le istituzioni si stiano disinteressando. Il protagonista principale è Totò Cuffaro, presidente della regione, da tempo indagato (ma non giudicato) come vicino alla mafia (gli si contestano la rivelazione di segreto istruttorio e concorso esterno in associazione mafiosa). Nel documentario si spiegano i suoi rapporti con Michele Aiello (medico considerato il prestanome di Provenzano), Giuseppe Guttadauro (un altro medico già condannato) e Angelo Siino (boss a cui avrebbe chiesto dei voti).[3].
[modifica] Note
- ^ Sebastiano Giaquinta, L'Omicidio Notarbartolo.
- ^ La sentenza del processo di Palermo contro Andreotti.
- ^ http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2006/07_Luglio/19/mafiabianca.shtml
Struttura: Picciotto | capo-decina | Famiglia | Mandamento | Capo-mandamento | Commissione | Interprovinciale | Segretario | Capo dei capi
Storia: Prima guerra di mafia | Seconda guerra di mafia | Maxiprocesso di Palermo
Capi di Palermo: Stefano Bontate | Angelo La Barbera | Salvatore Inzerillo | Michele Greco | Giuseppe Calò | Salvatore "Ciaschiteddu" Greco | Michele Cavataio
Capi Corleonesi: Michele Navarra | Luciano Liggio | Salvatore Riina| Leoluca Bagarella | Bernardo Provenzano
Capi di Catania: Antonino Calderone | Giuseppe Calderone | Nitto Santapaola | Alfio Ferlito
Altri capi:: Vito Cascio Ferro | Calogero Vizzini | Giuseppe Genco Russo | Cesare Manzella | Gaetano Badalamenti | Matteo Messina Denaro | Salvatore Lo Piccolo
Pentiti Famosi: Tommaso Buscetta | Totuccio Contorno | Giuseppe Di Cristina |Santino Di Matteo | Antonino Giuffrè | Leonardo Messina | Baldassare Di Maggio
Lotta a Cosa Nostra: Maxiprocesso di Palermo | Associazione di tipo mafioso | Alto Commissariato per la lotta alla mafia | Libera| Libera terra | Centopassi
Lotta a Cosa Nostra (Persone): Emanuele Notarbartolo | Placido Rizzotto | Carlo Alberto Dalla Chiesa | Peppino Impastato | Boris Giuliano |Giovanni Falcone | Paolo Borsellino |Pino Puglisi | Ninni Cassarà | Rocco Chinnici | Beppe Montana | Antonino Caponnetto |
Altre persone uccise da Cosa Nostra: Libero Grassi | Piersanti Mattarella | Rocco Chinnici | Rosario Livatino
Stragi: Strage Chinnici | Strage di Ciaculli | Strage di Viale Lazio | | Strage della circonvallazione |Strage del Rapido 904 | Strage di Capaci | Strage di via d'Amelio | Strage di via dei Georgofili
Altro: Pizzo | Voto di scambio | Pizzino | Lupara bianca | Vittime di Cosa Nostra | Collusioni tra politica e mafia | Pizza connection | Cosa nostra americana | Quattro cavalieri dell'apocalisse mafiosa