Arcidiocesi di Utrecht
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arcidiocesi di Utrecht Archidioecesis Ultraiectensis chiesa latina |
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arcivescovo metropolita | Willem Jacobus Eijk |
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diocesi suffraganee Breda, Groninga-Leeuwarden, Haarlem, Roermond, Rotterdam, 's Hertogenbosch |
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ausiliari: | Gerard Johannes Nicolaus de Korte |
Vescovi emeriti: | Cardinale Adrianus Johannes Simonis |
parrocchie: | 336 |
sacerdoti | 262 secolari e 315 regolari 1.437 battezzati per sacerdote |
463 religiosi 1.057 religiose 69 diaconi | |
3.836.649 abitanti in 10.000 km² 829.184 battezzati (21,6% del totale) |
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Eretta: | 695, ristabilita 4 marzo 1853 |
rito: | romano |
P.B. 14019, Maliebaan 40, 3508 SB Utrecht, Nederland tel. (030)233.80.30 fax. 231.19.62 |
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Dati dall'annuario pontificio 2005 * * | |
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L'arcidiocesi di Utrecht (in latino: Archidioecesis Ultraiectensis) è la sede metropolitana della Chiesa cattolica nei Paesi Bassi. Nel 2004 contava 829.184 battezzati su 3.836.649 abitanti. È attualmente retta dall' arcivescovo Willem Jacobus Eijk.
Indice |
[modifica] Territorio
La diocesi comprende la città di Utrecht. Il territorio è suddiviso in 336 parrocchie.
[modifica] Storia
La diocesi di Utrecht fu eretta nel 695 quando San Villibrordo fu consacrato vescovo dei Frisi a Roma da papa Sergio I e con il beneplacito di Pipino di Herstal andò ad occupare la cattedra dell'importante città di Utrecht. Dopo la morte di Villibrordo la diocesi ebbe a soffrire enormi danni dalle incursioni dei Frisi e, più tardi, da quelle dei Normanni.
Tempi migliori trascorse durante il regno degli imperatori sassoni che frequentemente invitarono i vescovi di Utrecht alle diete ed ai concilii imperiali. Nel 1024 i vescovi furono investiti dell'autorità e del lignaggio di principi del Sacro Romano Impero. La diocesi venne innalzata alla dignità di principato vescovile, che comprendeva l'attuale provincia olandese di Utrecht, ma anche quelle di Groninga, Drenthe ed Overijssel.
Nel 1122, col Concordato di Worms, il diritto di investitura dell'imperatore fu abrogato ed il diritto di provvedere all'elezione del vescovo fu riservato al capitolo della cattedrale il quale, molto presto, si trovò a doverlo condividere con i quattro capitoli delle chiese collegiate più importanti della città (San Salvatore, San Giovanni, San Pietro e Santa Maria). I conti di Olanda e di Gheldria, fra i cui possessi si estendevano le terre governate dal principe-vescovo di Utrecht, tentarono di acquisire influenza politica sulla scelta dei capitoli cercando spesso di imporre un candidato a loro gradito. Tale situazione provocò frequenti dispute e controversie con conseguenti frequenti interventi della Santa Sede, la quale si vide costretta ad interferire in più di un'elezione. Dopo la metà del XIV secolo i papi ripetutamente nominarono direttamente i vescovi senza alcun riguardo per il diritto dei cinque capitoli, forzati dalla situazione di grave ingerenza esercitata dai poteri politici locali e confinanti.
Nel 1527 l'ultimo principe-vescovo alienò i suoi territori all'imperatore Carlo V ed il principato divenne parte dei dominii degli Asburgo; nel contempo, i cinque capitoli trasferirono volontariamente il loro diritto di elezione all'imperatore, col consenso di papa Clemente VII. Nel 1559 Utrecht fu elevata al rango di arcidiocesi metropolitana con sei diocesi suffraganee, ma il nuovo stato di cose non durò a lungo. Quando le province settentrionali dei Paesi Bassi si rivoltarono, l'arcidiocesi decadde con la fine del potere spagnolo. Secondo i termini dell'Unione di Utrecht, i diritti ed i privilegi dei cattolici avrebbero dovuto essere garantiti, ma il 14 giugno 1580 la pratica della religione cattolica venne proibita dai magistrati di Utrecht. La cattedrale di San Martino fu devastata ed il governo delle Province Unite fu incapace di controllare gli estremisti. Il 25 agosto dello stesso anno l'arcivescovo Schenk morì e due successori nominati dal re di Spagna non riuscirono ad entrare nel territorio della diocesi.
La sede rimase vacante fino al 1602, quando l'incarico di arcivescovo fu conferito ai vicari apostolici della Missione Olandese (Hollandse Zending). Questi vicari furono consacrati come arcivescovi titolari per non urtare la sensibilità del governo olandese, ma a condizione che avrebbero assunto il titolo di arcivescovi di Utrecht quando le circostanze lo avrebbero permesso. Durante l'ultimo periodo del vicariato apostolico, fra il clero della diocesi si diffusero le teorie gianseniste e gallicane, avversate dalla Curia Romana e tollerate dal vescovo Van Neercassel. Quando a questi successe Petrus Codde, acceso sostenitore del giansenismo, si aprì un aperto conflitto con Roma che si risolse solo con la sospensione del presule e con la sua sostituzione con un nuovo vescovo e vicario apostolico. Codde, d'altra parte e fino alla fine dei suoi giorni, continuò a considerarsi arcivescovo e ad esercitare una residua autorità al di fuori della comunione con la Santa Sede. La maggioranza del clero dell'arcidiocesi, anche dopo la sua scomparsa, continuò a rivendicare il diritto all'elezione dell'arcivescovo.
Nel 1723 i capitoli, avendo ottenuto il permesso del governo olandese, provvidero ad eleggere un nuovo arcivescovo, al quale però Benedetto XIII decise di negare il suo assenso e di comminare la scomunica. Questo fu l'inizio dello scisma vetero-cattolico che tuttora si prolunga. Ciononostante, fino al 1858 tutti gli arcivescovi vetero-cattolici eletti notificarono la loro elezione al Papa e fino al Concilio Vaticano I non si considerarono separati dalla Chiesa di Roma. Nel 1853 la Santa Sede ristabilì una propria gerarchia nei Paesi Bassi, ufficiosamente chiamata Nuova Chiesa Cattolica.
Attualmente all'arcivescovo cattolico di Utrecht, spesso elevato alla porpora, è riconosciuto il titolo di primate dei Paesi Bassi ed è il metropolita di una provincia ecclesiastica con sei diocesi suffraganee.
[modifica] Vescovi ed Arcivescovi
[modifica] Dalla costituzione della Diocesi alla Riforma
[modifica] Vescovi
- San Villibrordo (695–739)
- Wera (739?–752/3)
- Eoban (753–754)
- Gregorio di Utrecht (754–775)
- Alberico di Utrecht (775–784)
- Teodardo (784–790)
- Amacaro (790–806)
- Ricfredo (806–ca. 820)
- san Federico I di Utrecht (ca. 820 – 18 luglio 838 deceduto)
- Alberico II di Utrecht (835/7–845)
- Eginardo (ca. 845)
- Liudger (ca. 848–854)
- Sant'Hunger (854–866)
- Adalboldo I (866–899)
- San Radboud (899/900–917)
- Balderico (917/8–975/6)
- Folcmaro (Poppone) (976–990)
- Baldovino I (991–995)
- Ansfried (995–1010)
- Adalbold II (1010–1026)
- Bernold (1026/7–1054)
- William I (1054–1076)
- Conrad (1076–1099)
- Burchard (1100–1112)
- Godebold (1114–1127)
- Andreas van Cuijk (1127/8–1139)
- Hartbert (1139–1150)
- Herman van Hoorn (1151–1156)
- Godfried van Rhenen (1156–1178)
- Boudewijn II van Holland (1178–1196)
- Arnold I van Isenburg (1196–1197)
- Dirk I van Holland (1197)
- Dirk II van Are (van Ahr) (1197/8–1212)
- Otto I van Gelre (1212–1215)
- Otto II van Lippe (1216–1227)
- Wilbrand van Oldenburg (1227–1233)
- Otto III van Holland (1233–1249)
- Gozewijn van Amstel (van Randerath) (1249–1250)
- Hendrik I van Vianden (1250/2–1267)
- Jan I van Nassau (1267–1290)
- Jan II van Sierck (1290–1296)
- Willem II Berthout (1296–1301)
- Guy van Avennes (1301–1317)
- Frederik II van Sierck (1317–1322)
- Jacob van Oudshoorn (1322)
- Jan III van Diest (1322–1340)
- Jan IV van Arkel (1342–1364)
- Jan V van Virneburg (1364–1371)
- Arnold II van Hoorn (1371–1379)
- Floris van Wevelinkhoven (1379–1393)
- Frederik III van Blankenheim (1393–1423)
- Rudolf van Diepholt (1423–1455)
- Zweder van Culemborg (1425–1433)
- Walraven van Meurs (1434–1448)
- Gijsbrecht van Brederode (1455–1456)
- David van Bourgondië (1456–1496)
- Frederik IV van Baden (1496–1517)
- Philip of Burgundy (1517–1524)
- Heinrich Pfalzgraf von Rhein † (6 maggio 1524 - 20 agosto 1529)
- Willem Enckenwoirt (1 ottobre 1529 - 19 luglio 1534)
- Georg van Egmond (1534–1559)
[modifica] Arcivescovi
- Frederik V Schenck van Toutenburg (1559–1580)
- Herman van Rennenberg (1580–1592)
- Jan van Bruhesen (1592–1600)
[modifica] Vicari Apostolici della Missione Olandese
[modifica] Arcivescovi in partibus e Vicari Apostolici, in Utrecht
- Sasbout Vosmeer (1602–1614)
- Philippus Rovenius (1620–1651)
- Jacobus de la Torre (1651–1661)
- Johannes van Neercassel (1661–1686)
- Petrus Codde (1688–1704)
- Gerhard Potcamp (1705)
- Adam Daemen (1707–1717)
- Johannes van Bijlevelt (1717–1727)
[modifica] Pro-Vicari Apostolici, in Bruxelles
- Giuseppe Spinelli (1727–1731)
- Vincenzo Montalto (1731–1732)
- Silvio Valenti Gonzaga (1732–1736)
- Franciscus Goddard (1736–1737)
- Luca Melchiorre Tempi (1737–1743)
- Petrus Paulus Testa (1744)
- Ignazio Michele Crivelli (1744–1755)
- Carlo Molinari (1755–1763)
- Bartolomeo Soffredini (1763)
- Tommaso Maria Ghilini (1763–1775)
- Joannes Antonius Maggiora (1775–1776)
- Ignazio Busca (1776–1785)
- Michael Causati (1785–1786)
- Antonio Felice Zondadari (1786–1792)
[modifica] Pro-Vicari Apostolici, in Münster e Amsterdam
- Cesare Brancadoro (1792–1794)
- Luigi Ciamberlani (1794–1828)
[modifica] Pro-Vicari Apostolici, a L'Aia
- Francesco Capaccini (1829–1831)
- Antonio Benedetto Antonucci (1831–1841)
- Innocenzo Ferrieri (1841–1847)
- Johannes Zwijsen (1847–1848)
- Carlo Belgrado (1848–1853)
[modifica] Arcivescovi cattolici
- Johannes Zwijsen (Zwysen) † ( 1853 - 1868)
- Andreas Ignatius Schaepman † (1868 - 1882)
- Pieter Mathijs Snickers † ( 1883 - 2 aprile 1895)
- Hendrik van de Wetering † (2 luglio 1895 - 18 novembre 1929)
- Johannes Henricus Gerardus Jansen † (11 aprile 1930 - 6 febbraio 1936)
- Johannes de Jong † (6 febbraio 1936 - 8 settembre 1955)
- Bernard Jan Alfrink † (31 ottobre 1955 - 6 dicembre 1975)
- Johannes Gerardus Maria Willebrands (6 dicembre 1975 - 3 dicembre 1983)
- Adrianus Johannes Simonis (3 dicembre 1983 - 14 aprile 2007 ritirato)
- Willem Jacobus Eijk dall'11 dicembre 2007
[modifica] Arcivescovi vetero-cattolici
- Cornelius van Steenoven (1724–1725)
- Cornelius Johannes Barchman Wuytiers (1725–1733)
- Theodorus van der Croon (1734–1739)
- Petrus Johannes Meindaerts (1739–1767)
- Walter van Nieuwenhuisen (1768–1797)
- Johannes Jacobus van Rhijn (1797–1808)
- Willibrord van Os (1814–1825)
- Johannes van Santen (1825–1858)
- Henricus Loos (1858–1873)
- Johannes Heijkamp (1875–1892)
- Gerardus Gul (1892–1920)
- Franciscus Kenninck (1920–1937)
- Andreas Rinkel (1937–1970)
- Marinus Kok (1970–1982)
- Antonius Jan Glazemaker (1982–1999)
- Joris Vercammen (dal 2000)
[modifica] Statistiche
La diocesi al termine dell'anno 2004 su una popolazione di 3.836.649 persone contava 829.184 battezzati, corrispondenti al 21,6% del totale.
anno | popolazione | sacerdoti | diaconi | religiosi | parrocchie | ||||||
battezzati | totale | % | numero | secolari | regolari | battezzati per sacerdote |
uomini | donne | |||
1950 | 624.000 | 1.872.000 | 33,3 | 729 | 729 | 855 | 377 | ||||
1969 | 849.982 | 2.856.449 | 29,8 | 895 | 768 | 127 | 949 | 127 | 355 | ||
1980 | 942.000 | 3.266.000 | 28,8 | 1.022 | 472 | 550 | 921 | 1 | 950 | 3.000 | 359 |
1990 | 901.862 | 3.521.322 | 25,6 | 892 | 378 | 514 | 1.011 | 24 | 794 | 2.383 | 362 |
1999 | 800.000 | 3.000.000 | 26,7 | 276 | 276 | 2.898 | 55 | 153 | 1.550 | 355 | |
2000 | 852.752 | 3.751.379 | 22,7 | 382 | 274 | 108 | 2.232 | 60 | 256 | 1.551 | 348 |
2001 | 835.823 | 3.779.499 | 22,1 | 394 | 286 | 108 | 2.121 | 54 | 279 | 1.335 | 218 |
2002 | 834.348 | 3.783.699 | 22,1 | 628 | 285 | 343 | 1.328 | 63 | 508 | 1.259 | 342 |
2003 | 832.068 | 3.937.376 | 21,1 | 584 | 252 | 332 | 1.424 | 62 | 491 | 1.137 | 316 |
2004 | 829.184 | 3.836.649 | 21,6 | 577 | 262 | 315 | 1.437 | 69 | 463 | 1.057 | 336 |
[modifica] Fonti
- Annuario pontificio del 2005 e precedenti, riportati su www.catholic-hierarchy.org alla pagina [1]
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