Platì
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Platì | |||
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Stato: | ![]() |
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Regione: | ![]() |
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Provincia: | ![]() |
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Coordinate: | |||
Superficie: | 50 km² | ||
Abitanti: |
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Densità: | 75,24 ab./km² | ||
Comuni contigui: | Ardore, Benestare, Careri, Ciminà, Oppido Mamertina, Santa Cristina d'Aspromonte, Varapodio | ||
CAP: | 89039 | ||
Pref. tel: | 0964 | ||
Codice ISTAT: | 080060 | ||
Codice catasto: | G735 | ||
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Platì è un comune di 3.762 abitanti della provincia di Reggio Calabria, noto per essere il comune italiano con il più basso reddito pro-capite per famiglia, ma anche uno dei più prolifici (cioè con uno dei tassi di natalità più alti a livello nazionale).
Indice |
[modifica] Storia
Cenni generali e caratteristiche peculiari
Platì è paese di fondazione feudale, nato nel XVII Secolo sotto la signoria degli Spinelli, caratterizzato dalla posizione geografica montana (in una vallata al centro dell'Aspromonte orientale) e da un economia agricolo-pastorale con notevoli squilibri nella distribuzione della ricchezza e conseguente forte stratificazione sociale. Nel 1861 nel territorio di Platì vi fu un violento scontro tra i briganti di Ferdinando Mittica, ex ufficiale dell’esercito borbonico associato agli irregolari di Josè Borjès, e i piemontesi con la vittoria di quest'ultimi. Nel 1951 il centro fu colpito dalla violenta alluvione che devastò l'Aspromonte orientale e causò, a Platì, la devastazione di una buona parte del paese e la morte di 19 abitanti. Negli anni a seguire - e in maggior misura negli anni '70 e '80 del XX secolo - le famiglie nobili e borghesi del paese furono costrette dai locali ad abbandonare il centro consegnandolo, di fatto, in mano alle famiglie di n'drangheta che tutt'oggi vi abitano. Nello stesso periodo venivano uccisi un ex-Sindaco (Francesco Prestia, barbaramente trucidato con la moglie nell'abitazione coniugale) e un Sindaco in carica (Domenico Natale De Maio, vittima di un agguato automobilistico sulla strada provinciale che conduce dalla marina al centro aspromontano).
L'operazione "Marine": alti e bassi della lotta alla criminalità organizzata
Il 12 Novembre del 2002 a Platì in piena notte alle 3:30 fecero irruzione 600 carabinieri del battaglione paracadutisti Tuscania, dei Cacciatori di Vibo Valentia, del Raggruppamento Operativo Speciale e della Compagnia di Locri scoprendo un intero paese sotterraneo di cunicoli dove i latitanti si rifugiavano. Furono arrestati due ex sindaci, il comandante dei vigili urbani e una vigilessa, 12 ex amministratori comunali e poi intere famiglie: Barbaro, Agresta, Sergi e Triboli. In totale 125 persone: il 5% della popolazione di Platì. Nella città sotterranea, secondo la Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria, si rifugiavano latitanti delle 'ndrine e venivano imprigionati gli ostaggi dell'Anonima. In parte era così, ma solo in parte. Ai centoventicinque arresti dell'Operazione "Marine" seguirono solo diciannove rinvii a giudizio e otto condanne in primo grado. Il 16 luglio 2006 l'Amministrazione comunale di Platì allora in carica è stata sciolta per condizionamento mafioso dal Governo italiano, che vi ha insediato una commissione straordinaria per la gestione del Comune fino al ripristino della legalità. Il Comune è tuttora retto dalla commissione straordinaria.
[modifica] Amministrazione comunale
L'Amministrazione comunale di Platì è oggi retta da una Commissione straordinaria formata dai commissari Paola Galeone (viceprefetto), Filippo Romano (viceprefetto aggiunto), Giuseppe Chiofalo (dirigente amministrativo del Ministero dell'Interno).
[modifica] Evoluzione demografica
Abitanti censiti
[modifica] Voci correlate
- Ferdinando Mittica