Milo (CT)
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Milo | |||
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Stato: | ![]() |
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Regione: | ![]() |
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Provincia: | ![]() |
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Coordinate: | |||
Altitudine: | 720 m s.l.m. | ||
Superficie: | 18 km² | ||
Abitanti: |
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Densità: | 61 ab./km² | ||
Frazioni: | Fornazzo | ||
Comuni contigui: | Giarre, Sant'Alfio, Zafferana Etnea | ||
CAP: | 95010 | ||
Pref. tel: | 095 | ||
Codice ISTAT: | 087026 | ||
Codice catasto: | F214 | ||
Nome abitanti: | milesi (miloti in siciliano) | ||
Santo patrono: | Sant'Andrea | ||
Giorno festivo: | ultima domenica di luglio | ||
Sito istituzionale | |||
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Milo (Milu in siciliano) è un comune di 1.050 abitanti, della provincia di Catania. Il comune fu costituito nel 1955 staccandolo da quello di Sant'Alfio ed è il meno popoloso della provincia.
Milo è un comune del Parco dell'Etna.
Indice |
[modifica] Geografia
Milo è una località turistica alle pendici orientali dell'Etna ed è frequentato, soprattutto in estate, per il suo clima fresco rispetto alla calura che si riscontra al livello del mare. L'abitato è circondato da boschi che rendono l'aria salubre e profumata.
Proprio per queste caratteristiche, nel suo territorio hanno casa, e in qualche caso studio di registrazione, alcuni fra i maggiori cantanti italiani e fra questi, Franco Battiato, Lucio Dalla e Carmen Consoli.
La piazza principale, all'ingresso del paese, è un belvedere sulla costa ionica e sui comuni dell'entroterra che diradano fino al mare. Alle spalle si erge la chiesa Madre, dedicata al patrono Sant'Andrea, e costruita con la pietra lavica dell'Etna.
Sotto il belvedere sorge una graziosa villetta comunale piena di aiole fiorite e dotata di panchine all'ombra di odorose piante di oleandro.
Milo è stato spesso minacciato e danneggiato da colate laviche, l'ultima delle quali nel 1950 minacciò la frazione di Fornazzo.
[modifica] Storia
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Per approfondire, vedi la voce Contea di Mascali. |
Fu il duca Giovanni d’Aragona che intorno al 1340 fece costruire fra i boschi del Milo una chiesa dedicata a Sant’Andrea, alla quale assegnò un feudo ed ordinò che fosse priorato della Chiesa di Catania. Giovanni trascorreva parte della stagione estiva a Milo, dove venivano spesso i potenti per incontrarsi con lui, sicché Milo assunse saltuariamente il ruolo di centro politico estivo della Sicilia. A Milo Giovanni tornò nel 1348, per sfuggire alla peste che imperversava a Catania, ma il viaggio non fu sufficiente a salvargli la vita. Comunque, anche se con la sua morte il paese perse la sua importanza, continuò la sua crescita. In seguito il territorio di Milo fece giuridicamente parte della contea di Mascali fino al 1815 quando il borgo di Giarre acquistò l’autonomia e Milo e Sant’Alfio furono annessi al nuovo comune. Lo sviluppo turistico di Milo ha inizio dopo la seconda guerra mondiale, quando il barone tedesco Wilelm von Gloeden venne a stabilirsi per qualche tempo a Rinazzo, (quartiere fra Milo e Fornazzo).
Tra il 1950 e il 1951 Milo visse l’esperienza più terribile della sua storia poiché si aprirono due bocche eruttive a quota 1800 metri ed i milesi furono costretti a rifugiarsi nei centri vicini. Nell’aprile dell’anno seguente, passata la grande paura il paese si ripopolò ma le ferite inferte al territorio rimasero per sempre. Fu proprio in quei terribili mesi che incominciò a maturare l’idea dell’autonomia comunale. La storia dell’autonomia di Milo era cominciata nel 1923 quando i rappresentanti di Sant’Alfio firmarono un documento nel quale promettevano di concedere l’autonomia, dal momento che i milesi offrivano il loro appoggio nella lotta del comune di Sant’Alfio per ottenere l’autonomia dal comune di Giarre. Nonostante Sant’Alfio fosse riuscito ad ottenere l’autonomia Milo dovette attendere la fine della seconda guerra mondiale quando, ritrovato l’antico documento, fu intrapresa una lunga battaglia finita con la votazione a Sala d’Ercole della legge n. 8 del 29 Gennaio 1955 nella quale si decretava che le frazioni di Milo e di Fornazzo sono erette a comune autonomo. Tutt’oggi i colori di Giovanni D’Aragona (arancio e giallo) sono presenti nello stemma del comune di Milo, assieme alla croce di Sant’Andrea (patrono di Milo) e all’antico abbeveratoio.
[modifica] Economia
Oggi a Milo la coltivazione della vite interessa la maggior parte della superficie coltivata. Buone risorse economiche provengono dal commercio del legname e del vino e dal turismo.
[modifica] Manifestazioni culturali
- Vini Milo, rassegna eno-gastronomica, in settembre.
[modifica] Amministrazione comunale
Sindaco: Giuseppe Messina dal 16/05/05
Centralino del comune: 095 955423
Email del comune: sindacomilo@virgilio.it
[modifica] Evoluzione demografica
Abitanti censiti
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