Cariati
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Cariati | |||
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Stato: | ![]() |
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Regione: | ![]() |
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Provincia: | ![]() |
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Coordinate: | |||
Altitudine: | 50 m s.l.m. | ||
Superficie: | 27,95 km² | ||
Abitanti: |
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Densità: | 301 ab./km² | ||
Frazioni: | Tramonti, San Cataldo, Santa Maria | ||
Comuni contigui: | Crucoli (KR), Scala Coeli, Terravecchia | ||
CAP: | 87062 87063 | ||
Pref. tel: | 0983 | ||
Codice ISTAT: | 078025 | ||
Codice catasto: | B774 | ||
Nome abitanti: | cariatesi | ||
Santo patrono: | San Leonardo | ||
Giorno festivo: | 6 novembre | ||
Sito istituzionale | |||
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Cariati è un comune di 8.416 abitanti in provincia di Cosenza.
Indice |
[modifica] Storia
[modifica] Origine del nome
Ci sono diverse versioni sull'origine del nome:
- Deriva da Charita (o Carina), cioè grazia, città bella e graziosa.
- Si pensa che all'inizio fosse denominata "Cariatide Diana" da una località sacra a Diana.
- Intorno al X sec. è conosciuta come Korion. Si pensa derivi dal greco Curuai (abitanti della greca Carie).
- All'inizio Cariati era situato nella piana ove attualmente sorge la frazione di Santa Maria, poiché era spesso attaccata dai Barbareschi di Khayr al-Dīn Barbarossa, gli abitanti furono costretti a spostarsi, trasportati su carri (CARRIATI), dalla marina all'attuale posizione.
[modifica] I Brutii
La loro presenza nel territorio cosentino è documentata gia dal IV/V sec a.C.
Infatti i reperti archeologici ritrovati (Tomba Bretia) risalgono all'incirca a quel periodo. Si trattava di una popolazione fondamentalmente nomade, di carattere rude e violento, che attaccò e conquistò molte città della Magna Grecia tra il IV ed il III sec a.C.
Durante le guerre puniche combatterono a fianco di Pirro re dell'Epiro prima e di Annibale poi contro i Romani. La sconfitta decretò la quasi scomparsa dal territorio dei guerrieri Brutii.
[modifica] Evoluzione demografica
Abitanti censiti
[modifica] Monumenti e luoghi d'interesse
[modifica] Borgo
Uno dei borghi più belli della Calabria dista poche centinaia di metri dalla marina. Questo borgo è accessibile da più punti ma l'attuale accesso principale rimane Porta Pia. Il primo nucleo dell’attuale centro storico sorse come luogo strategico fortificato in età bizantina fra il IX e X secolo. La poderosa cinta muraria del borgo fu fortificata quando la cittadina era un feudo della famiglia Ruffo. La lunghezza completa del perimetro è di circa un chilometro inframmezzata da otto torri.
[modifica] Porta Pia (o Porta Nuova) e Corso XX settembre
Appena entrati dall'ingresso principale si ha la sensazione di trovarsi in un vero borgo medioevale. Subito dopo l'ingresso si trova il Palazzo del Seminario, costruito nella prima metà del Seicento. Continuando per Corso XX settembre (una volta via Duomo) si trova prima la Cattedrale di San Michele Arcangelo e, subito dopo, il Palazzo Vescovile. Di fronte al Palazzo vescovile è situata la piazza del Borgo (Piazza Plebiscito) dove è possibile scorgere la torre campanaria con un orologio, costruita nel 1904.
[modifica] Cattedrale
Costruita nel 400, fu riedificata, sotto l'Episcopato di mons.Nicola Golia nel 1857 dall'arcè Carmine Ruggiero. L'esterno è composto da un porticato da dove si erge la Torre campanaria costruita successivamente.
La cupola è rivestita con mattonelle di maiolica policrome. L'interno è strutturato in tre navate divise da serie di massicce colonne ioniche disposte in coppia.
[modifica] Tomba Bretia (c.a. IV-III sec. a.C.)
Si tratta di una tomba a "camera sotterranea", sita su una collina a ridosso del mare (caratteristica costante degli insediamenti e dei contesti funerari di questa zona, anche nei periodi storici precedenti). È ubicata in località Salto ed è facilmente raggiungibile dalla statale 106. Si tratta molto probabilmente della tomba di un guerriero bretio risalente più o meno al IV-III secolo a.C. La tomba è a pianta rettangolare, dipinta. All'interno sono stati ritrovati numerosi oggetti, molto probabilmente appartenuti al "guerriero". Si tratta di corazze, cinturoni, vasellami decorati e altre suppellettili tipici del corredo funerario. Gli oggetti attualmente sono custoditi nel Museo di Sibari dove è possibile ammirarli.
[modifica] Chiesa degli Osservanti (1441 d.C.)
È il monumento più interessante di Cariati. Costruito nel XV secolo per volere di Bonaccorso Caponsacco. Dista poche centinaia di metri dalle mure del Borgo. È un'opera monastica in stile "tardo-gotico", costituita da un'abside quadrangolare ancora ben conservata.
Il portale è a forma ogivale in pietra e la cupola a costoloni rivestiti con mattonelle di maiolica policrome. Sia a livello artistico che storico è un'opera di grande importanza regionale.
[modifica] Viste
[modifica] Artigianato
L’artigianato locale subisce l'influsso delle incursioni dei Turchi Ottomani e all'ancora più antica arte della Magna Grecia (Si trova infatti a metà strada fra due delle più importanti città del periodo (Sibari e Crotone)). L'influenza turca nell'artigianato si nota particolarmente nel tessile dove ancora oggi alcune donne continuano a tessere coperte e tappeti. "Si narra che una donna del posto di nome Laura fu rapita dai Turchi e deportata per un periodo di tempo in Turchia. Qui imparò l'arte manufatturiera e, una volta liberata e tornata al proprio paese, insegnò la nobile arte tessile alle altre donne". Anche la lavorazione della creta, un tempo molto praticata, è un’attività artigianale tipica di Cariati. Vi sono vari negozi di oggetti in terracotta e ceramica, lavorati secondo la tradizione dei vasai (“vucalari”) cariatesi di una volta. Esiste infine a Cariati una tradizione cantieristica per la costruzione di barche da pesca, pescherecci (“paranza”).Infatti nel circondario sono chiamati “i maestri d’ascia”.
[modifica] Gastronomia e prodotti tipici
- Sardedd :(Sardella (Conserva)Bianchetto condito con sale, pepe rosso (a volte semi di finocchio selvatico))
- Sardedd Scattiata: (Sardella fresca fritta con pepe rosso)
- Miluncian chini :(Melanzane Ripiene alla Cariatese)
- Pitta cur'i jita: (Rotolini di pizza fatta con le dita e condita con sardella e pomodoro fresco)
- I Sard salat: ((Conserva)Sarde salate con pepe rosso e sale)
- Ghiotta
- Nduja Insaccato con parti poco nobili del maiale viene cotta e sgrassata per tre volte in acqua bollente poi cotta nel pomodoro per condire le paste fatte in casa
- Maccarrun a ferret' cur' a 'nuja o cur'a sozizza:(Maccherroni fatti col ferretto con 'nuja o salsiccia)
- Sanguinaccio (Conserva):Sangue fresco di maiale cotto con mosto e noci molto proteico da spalmare sulle fette di pane come merenda
- Grano di S.Lucia : Grano saraceno cotto nel mosto
- Sch'pecie: (Conserva) Melanzane a strisce con peperoni menta scottati in acqua sale e aceto e messi sott'olio
- Crispeddi: (Dolci caratteristici/tradizionali dei giorni di festa) Fatte di acqua e farina senza lievito fritte in olio bollente
- Olive ara conza: (Conserva) Tipiche olive verdi messe con metodo tradizionale greco in salamoia acqua sale soda poi messe sottovetro con alloro efinocchio selvatico
- Olive schiacciate (Conserva): Olive verdi selezionate e schiacciate nei mortai di pietra condite con sale
- Olive arriganate: Olive a piena maturazione di colore nero selezionate a mano impastate con origano olio sale e, a secondo i gusti, anche con pepe rosso a scaglie
[modifica] Zone-rioni-quartieri
- Carrera
- Scoglio
- Fischìa
- Pannizzara
- Matt
- Vignola
- Tramonti
- Moranidi
- San Cataldo
- Nicà
+valle +travaja(dallo spagnolo travaco,lavorare) +grotte +S.croce
[modifica] Frasi popolari e dialettali
Dialetto: "Un c'è oceddu natu c'u passa pi' Cariati" Traduzione :"Non esiste un volatile in vita che non passi da Cariati"
[modifica] Turismo
La bellezza del paesaggio circostante, la limpidezza del mare, la bontà dei prodotti tipici e la vicinanza con la Sila fanno di Cariati un centro turistico apprezzato dalle migliaia di persone che ogni anno si riversano su questo scorcio di Ionio. Pochi sono ancora gli alberghi e le pensioni ma a sud del paese sono presenti dei villaggi molto attrezzati. In più non è difficile affittare per i mesi estivi appartamenti che i residenti mettono a disposizione.
[modifica] Come arrivare
Cariati è una cittadina della Calabria ionica. Si trova a metà strada fra le città di Sibari e Crotone. È raggiungibile con auto e pullman tramite la strada statale 106 Jonica e con il treno. Dista 60 Km dall'aeroporto di Crotone-Sant'Anna e 150 Km dall'aeroporto di Lamezia-Sant'Eufemia.
Sono in fase di completamento i lavori per l'apertura del porto turistico.
[modifica] Elezioni Amministrative 2006
Lista | Voti | % | Consiglieri |
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Amiamo Cariati | 2.493 | 47,0 | 11 |
Per Cariati | 1.880 | 35,5 | 4 |
L'Ulivo | 927 | 17,5 | 1 |