Camino (Oderzo)
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Camino | ||||||||
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La chiesa parrocchiale, dedicata a San Bartolomeo Apostolo | ||||||||
Stato: | ![]() |
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Regione: | ![]() |
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Provincia: | ![]() |
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Comune: |
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Coordinate: | ||||||||
Altitudine: | 12 m s.l.m. | |||||||
Abitanti: |
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Nome abitanti: | Caminesi | |||||||
Santo patrono: | San Bartolomeo Apostolo | |||||||
Giorno festivo: | 24 agosto | |||||||
Pref. telefono: | 0422 | CAP: | 31046 | |||||
Camino è una frazione del comune di Oderzo (TV). Il paese conta circa 2300 abitanti, se si considerano i confini storici, settecento in meno se si considerano i confini civili. Sorge a nord del capoluogo, a sinistra del fiume Monticano.
Indice |
[modifica] Toponomastica
Il paese prende il nome da un'antica fornace, di probabile età tardo-romana, presente in loco e demolita ai primi del Novecento: l'ipotesi è confermata dagli atti notarili di Guecellone di Salico, risalenti al 1332 e conservati presso l'Archivio di stato di Treviso.
[modifica] Storia
La zona è abitata di sicuro da epoche molto lontane: a dimostrarlo è una bella "ascia ad alette" (IX-VII secolo a.C.) ritrovata in zona Boarie intorno al 1957 ed ora esposta al Museo Archeologico di Oderzo.
Il primo nucleo del paese si forma nell'alto Medioevo, nel periodo in cui l'antica e potente città romana di Opitergium quasi non esiste più dopo anni di invasioni barbariche e di saccheggi.
Ma la fortuna del paese inizia nel 1089, quando vi si stabiliscono i Conti da Montanara, vassalli provenienti dalle pendici del Cansiglio: vi costruiranno il loro castello dal quale in seguito cambieranno il loro predicato familiare in da Camino.
Il paese sarà per un certo periodo la sede principale del loro casato, che nel periodo di maggior splendore si espanderà dal Cadore a Mestre, dai confini col Friuli fin quasi al Brenta.
Il castello di Camino verrà raso al suolo dagli Scaligeri nel 1337 durante le guerre di espansione in terraferma della Repubblica di Venezia.
Nel periodo della distruzione del castello, il quale ormai aveva assunto un'importanza poco più che affettiva, inizierà il declino del casato ed anche del paese.
Per tutto il periodo della dominazione veneziana (1338-1797), Camino sarà annesso al territorio di Portobuffolè. Con l'inizio della dominazione francese verrà elevato a comune, come gran parte dei paesi della zona.
Nel XIX secolo Camino passerà sotto la giurisdizione di Oderzo e, con l'inizio del Regno d'Italia, ne diventerà frazione comunale.
Il confine tra frazione e capoluogo, corrispondente al corso del fiume Monticano, verrà spostato a nord di alcune centinaia di metri tra il 1935 e il 1951.
Dopo i difficili anni della prima e seconda guerra mondiale e dell'emigrazione di massa, il paese conoscerà una fase di stallo che terminerà solo a metà degli anni '80 dopo i quali inizierà una forte fase di risveglio e di espansione urbana.
[modifica] Cultura
La Chiesa Parrocchiale risale, nel suo nucleo originale, presumibilmente, al XII secolo, quando probabilmente, era la cappella del castello; è dedicata a San Bartolomeo. Nei secoli successivi, in particolare nel sedicesimo e nel ventesimo, è stata ampliata e profondamente modificata. All'interno sono di particolare pregio la cinquecentesca Pala di San Bartolomeo, attribuita al pittore coneglianese Francesco Beccaruzzi, e il tabernacolo, prodotto di scuola veneziana del XVI secolo.
[modifica] Feste popolari
La rinomata sagra parrocchiale si svolge nella seconda metà di agosto in prossimità della festa del Patrono.
[modifica] Collegamenti esterni
- Il sito del paese.
- Il sito della Parrocchia di Camino.
Oderzo, la città dei portici | ||
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