Arma del Genio
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L' Arma del Genio è l'Arma dell'Esercito Italiano specializzato nei compiti propri del Genio militare cioè in particolari impieghi di supporto al combattimento di ambito ingegneristico, insieme ad Artiglieria, Trasmissioni e Trasporti.
Indice |
[modifica] Compiti
Il genio è un'Arma molto versatile. Si occupa prevalentemente di:
- apertura varchi nelle opere difensive avversarie
- realizzazione di ponti per il superamento di ostacoli (fossi, canali, fiumi, laghi)
- ripristinare o interdire il passaggio lungo le principali vie di comunicazione
- realizzare demolizioni
- predisporre le strutture logistiche necessarie alle altre armi
- realizzare opere difensive
Nell'Esercito Italiano, alcune unità del genio sono presenti, nelle unità a livello di Brigata, con reparti del livello di Battaglione o Reggimento.
Precedentemente alla riforma dell'Esercito, nelle Brigate erano presenti Compagnie Genio e solo per alcune grandi unità erano disponibili Battaglioni Genio, come nel caso del 4° Corpo d'Armata Alpino che poteva impiegare due Battaglioni Genio quali unità di supporto.
Le specialità presenti sono:
- Ferrovieri
- Guastatori
- Pionieri (artieri sino al 1950)
- Pontieri
In passato esistevano anche le specialità:
- Aerostieri
- Fotoelettricisti
- Fotografi
- Idrici
- Lanciafiamme
- Minatori
- Specialisti
- Teleferisti
- Trasmettitori:
- Foto-telegrafisti
- Radio-telegrafisti
- Telegrafisti
- Zappatori
L'Arma del Genio non è rimasta estranea ai fatti d'arme perché essa, inserendosi sempre più nel complessivo sviluppo dei criteri tattico-strategici, si trovò costantemente a fianco delle truppe combattenti prendendo parte viva e diretta alle operazioni. Basti ricordare le eroiche imprese dei Pontieri sul Piave e le leggendarie azioni dei Guastatori del Genio nella guerra d'Africa degli anni 1942-43 e nella campagna di Russia.
Anche l'Arma del Genio ha subito notevoli evoluzioni nei quadri e negli ordinamenti, seguendo lo straordinario sviluppo tecnico-scientifico di quest'epoca.
Attualmente la motorizzazione e la meccanizzazione richiedono lavori di viabilità sempre migliori e più efficienti; lo sviluppo delle unità corazzate incrementa l'uso delle mine.
Per fronteggiare tali esigenze l'Arma del Genio si arricchisce ogni giorno di nuovi materiali e di nuove attrezzature (escavatori cingolati e ruotati, moderni apripista, potenti autogrù, ponti di equipaggio in lega leggera,...).
I militari del Genio, combattenti e lavoratori ad un tempo, seguono perciò un duplice complesso addestramento tattico e tecnico che li rende idonei ad esplicare la loro preziosa ed indispensabile attività anche nelle condizioni più difficili.
[modifica] Il corpo del genio aeronautico
Anche l'Aeronautica Militare Italiana è dotata di un "Corpo del Genio Aeronautico", che vede le sue origini nel genio motoristi e aerostatieri dell'esercito; questi infatti dopo la nascita della Regia Aeronautica (1923) diventarono parte integrante dei questa, sotto la guida del cap.Giulio Douhet. al giorno d'oggi, il Corpo del Genio Aeronautico, è suddiviso nelle seguenti specialità: - INGEGNERI AEROSPAZIALI - INGEGNERI ELETTRONICI - INGEGNERI CIVILI - FISICI - CHIMICI - METEOROLOGI
Il Genio svolge un ruolo fondamentale nel contesto aeronautico, occupandosi di manutenzione e collaudo degli aeromobili; realizzazione di insediamenti nei territori stranieri, sviluppo, in collaborazione con aziende private, di nuove tecnologie.
[modifica] La storia
[modifica] Dal 1775 al 1900
L'Arma del Genio ha i suoi inizi con la compagnia minatori del regno Sabaudo che si distinse per l'episodio di Pietro Micca nell'assedio di Torino del 1706 da parte dei francesi. Il Corpo Reale degli Ingegneri, nell'Armata Sabauda, è stato formato l'11 giugno 1775. Il 9 dicembre 1798, a seguito dell'occupazione francese, il Corpo viene sciolto, con scioglimento dal giuramento di fedeltà al Re di Sardegna. Nel 1814 ha inizio la ricostruzione del Corpo, completata nel maggio 1816 con la costituzione del Corpo Reale del Genio Militare e Civile; Tale denominazione viene modificata nel 1823 in Corpo Reale del Genio.
Il 1° Reggimento del Genio fu costituito dal Re Carlo Alberto di Savoia nel 1848 e comprendeva due battaglioni con una compagnia minatori e 4 compagnie zappatori.
Già in occasione della spedizione in Crimea (1855-56) si aggiunsero alle Compagnie zappatori un drappello di Pontieri; nella campagna del 1860-61 nelle Marche, nell'Umbria e nell'Italia meridionale si distinse anche un reggimento Ferrovieri. Con l'ordinamento dell'Esercito del 1861 alcune specialità del Genio facevano parte dell'Arma di Artiglieria, ma presto se ne distaccarono in seguito all'aumento ed allo specificarsi delle loro attribuzioni. Queste consistevano essenzialmente nel supportare le truppe combattenti eseguendo tutti i lavori necessari al buon andamento della campagna. L'Arma del Genio nasce effettivamente solo il 24 gennaio 1861, raggruppando i due reggimenti all'epoca esistenti. Negli anni successivi i reggimenti aumentano di numero, ricomprendendo ulteriori specialità: zappatori, ferrovieri, telegrafisti, specialisti, minatori e pontieri.
Il 23 dicembre 1900, con Regio Decreto, viene concessa all'Arma la Bandiera di guerra.
[modifica] Il XX° secolo - Le due Guerre Mondiali
Il nuovo ordinamento dell'Esercito del 1910, porta il genio a disporre di 6 reggimenti: 2 di zappatori, 1 di telegrafisti, 1 di pontieri, 1 di minatori, 1 di ferrovieri ed 1 battaglione specialisti.
Durante la Prima guerra mondiale (1915-18), l'Arma mobilita numerosissimi reparti, creando nuove specialità: lagunari, fotoelettricisti, radiotelegrafisti, aerostieri, motoristi, lanciagas, elettricisti, idrici, pompieri, guide fluviali, manovratori, idraulici, colombaie fisse e mobili. Molte di queste specialità nascono a seguito delle nuove esigenze determinate dalla guerra di posizione e dall'introduzione di nuove e micidiali armi, nonché da specifiche esigenze dettate dall'ambito tattico di operatività delle unità.
Solo nel 1923 viene assunto l'ordinamento di pace, che vede la permanenza di 10 raggruppamenti di corpo d'armata, trasformati in reggimenti genio con l'ordinamento del 1926, a cui si devono aggiungere i reggimenti radiotelegrafisti, pontieri, lagunari e ferrovieri. Queste non sono le ultime modifiche: prima dello scoppio del secondo conflitto mondiale, l'arma è destinata ad essere più volte modificata nella sua organizzazione.
Nel maggio 1940 l'Italia si appresta ad entrare nella Seconda guerra mondiale. L'arma del genio risulta organizzata in 18 reggimenti genio, 2 reggimenti minatori, 2 reggimenti pontieri, 1 reggimento ferrovieri.
Durante il conflitto vengono mobilitati vari altri raggruppamenti, un reggimento per l'Etiopia, battaglioni delle varie specialità, battaglioni misti a supporto delle divisioni e dei corpi d'armata oltre ad un numero imprecisato di reparti minori.
L'8 settembre 1943 vede l'inizio della guerra di liberazione. Con gli Alleati si schierano il LI battaglione misto genio con il I Raggruppamento Motorizzato, i battaglioni misti che operano con il Comitato Italiano di Liberazione, i Gruppi di Combattimento ed i battaglioni ferrovieri riuniti in raggruppamento.
[modifica] Il XX° secolo - Il dopoguerra
Nel dopoguerra vengono costituite le compagnie e i battaglioni artieri: dal 1950 la specialità assume il nome di genio pionieri. Vengono costituite anche compagnie e battaglioni collegamenti, che dal 1952 vengono trasferite alla neocostituita arma delle trasmissioni.
Vengono quindi ricostituiti altri 6 reggimenti: 3 pionieri, 1 pionieri d'arresto (successivamente denominati guastatori), 1 pontieri ed 1 ferrovieri. Queste unità sono affiancate ai battaglioni di corpo d'armata e divisionali ed alle compagnie di brigata.
L'Arma del genio è stata ridimensionata nell'ambito della ristrutturazione dell'Esercito operata nel 1975. Attualmente sono operativi 7 reggimenti guastatori (2° Rgt. a Trento, 3° Rgt. a Udine, 4° Rgt. a Palermo, 10° Rgt. a Cremona, 11° Rgt. a Foggia, 21° Rgt. a Caserta, 32° Rgt. a Torino), 1 reggimento pionieri (6° Rgt. a Roma), 1 reggimento guastatori paracadutisti (8° Rgt. a Legnago VR), 1 reggimento pontieri (2° Rgt. a Piacenza) ed 1 reggimento ferrovieri (a Castelmaggiore BO). Il 2° reggimento genio guastatori di stanza a Trento dipende direttamente dalla brigata alpina "Julia", mentre il 32° reggimento genio guastatori di stanza a Torino è inserito nella brigata alpina "Taurinense". Ambedue i reggimenti sono alpini: il particolare fregio del loro cappello alpino (con la granata verde fiammeggiante ed il gladio verticale) si può vedere alla voce "Alpini".
[modifica] Le date importanti
- Festa dell'arma: 24 giugno - anniversario della Battaglia del Piave (1918);
- Patrono: Santa Barbara (4 dicembre);
- Concessione della bandiera: Regio Decreto del 23 dicembre 1900.
[modifica] Voci correlate
- Esercito Italiano
- Armi e Servizi dell'Esercito Italiano
- Genio militare
- Armoriale del Genio dell'Esercito Italiano
- Ordini di Battaglia dei Guastatori Italiani
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