Stella del mattino
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I termini morning star, goedendag e holy water sprinkler sono utilizzati per descrivere alcune armi medievali, consistenti, sostanzialmente, in mazze dotate di uno o piu' aculei.
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[modifica] Stella del mattino
La stella del mattino ( o mazza ferrata; morning star in inglese, Morgenstern in tedesco ) era un' arma medievale a forma di mazza dotata di aculei (o punte) metallici; generalmente con una punta piu' lunga all'apice, oltre ad un certo numero di aculei piu' piccoli tutto intorno alla testa dell'attrezzo. Veniva utilizzata sia in fanteria che in cavalleria, nel qual caso, spesso, era provvista di impugnatura piu' corta. La mazza, arma tradizionale dei cavalieri, si sviluppo' indipendentemente, divenendo un'arma completamente in metallo con una testa di varie forme, mentre la stella del mattino conservo' i suoi caratteristici aculei, con una impugnatura generalmente in legno di varie misure (spesso nelle armi in uso alla fanteria arrivava a misurare anche 1,8 m (6'), allo scopo di facilitare la presa a due mani). Il suo utilizzo comincio' ad essere popolare all'inizio del quattordicesimo secolo, e il termine viene spesso applicato erroneamente alla mazzafrusto (fléau d'armes in francese e kriegsflegel in tedesco), che consiste in un manico di legno su cui è fissata una catena terminante in una o piu' sfere metalliche o una barra di legno o metallo, che puo' avere anche aculei. Il peso della stella del mattino variava a seconda della lunghezza, del materiale usato e della grandezza della parte metallica. Poteva essere impugnata o anche lanciata.
Quantunque si pensi spesso che la stella del mattino sia un'arma utilizzata dalla semplice milizia contadina, tuttavia cio' non è propriamente corretto. Si distinguono infatti tre tipi dell'arma, distinte per qualità di lavorazione:
- Il primo era di buona manifattura ed utilizzato dai soldati di professione, prodotto in serie da esperti artigiani per essere immagazzinato negli arsenali cittadini.
- Il secondo, molto piu' semplice, veniva prodotto a mano dalle stesse milizie contadine, con legnami che essi stessi si procuravano (per questo motivo le foreste erano spesso indicate come "arsenali di Dio") e fornite di punte e aculei dei locali maniscalchi. L'impugnatura e la testa erano solitamente ricavate in un solo blocco, e talvolta venivano rinforzate con fasce metalliche.
- Il terzo aveva uno scopo prettamente decorativo, spesso dotato di impugnatura corta e fatto interamente in metallo (un esempio del sedicesimo secolo in acciaio, oro e argento è conservato nella Collezione Wallace di Londra).
Due notevoli esempi del tipo militare sono conservati nei musei di Vienna, entrambi del sedicesimo secolo. Il primo misura 2.35 m (7' 9") di lunghezza, incluso l'aculeo principale che misura 54 cm (21"). La testa è costituita da un cilindro di legno fissato sull'impugnatura e rinforzato con fasce metalliche, con cinque punte metalliche disposte in maniera simmetrica. Il secondo esempio ha una testa metallica di fattura piuttosto complessa, con aculei a forma di V, montata su una impugnatura che misura poco meno di due metri di lunghezza. Una barra di acciaio ritorto connette l'impugnatura alla base dell'aculeo principale. Esistono anche 183 esemplari a Graz, prodotti in serie e forniti all'arsenale nel 1685. Sono comparabili per lunghezza agli esemplari già descritti ed hanno tre file di punte intorno alla testa. Nel tipo militare l'impugnatura lignea veniva generalmente rinforzata con fasce di metallo. Altri esmplari di queste armi sono conservati in Svizzera negli arsenali di Lucerna e Zurigo.
Quest'arma venne spesso rappresentata nell'arte medievale. Per esempio, una di esse è presente come armamento di un cavaliere o di un soldato nell'arazzo di Cesare nel Museo di Storia di Berna, che rappresenta la battaglia condotta da Giulio Cesare contro il condottiero germanico Ariovisto. Questi arazzi furono tessuti a Tournai tra il 1465 e il 1470, e presi come bottino di guerra a Carlo il Temerario dopo una delle sue sconfitte durante la guerra contro gli svizzeri. Nel poema Le Chevalier Délibéré scritto da Olivier de la Marche e pubblicato nel 1486, vi è un'incisione che rappresenta un cavaliere che porta una stella del mattino piuttosto semplice con aculei montati in modo asimmetrico ed una mazzafrusto equipaggiata con una sola sfera di aculei, noto in tedesco come kettenmorgenstern che, a dispetto del nome, è una tipica mazzafrusto.
[modifica] Utilizzo
Nella Cella della morte della Risiera di San Sabba è stata rinvenuta una mazza ferrata, adoperata come arma per dare il colpo di grazia ai condannati.
Attualmente, la mazza ferrata viene ancora utilizzata ad esempio nella Giostra del monaco a Ferrara, per colpire un bersaglio.
[modifica] Goedendag

Il Goedendag o Plancon era un'arma fiamminga descritta spesso come simile alla stella del mattino; era un'arma ad asta che combinava una lancia con una mazza. Il suo nome ha un significato sarcastico, poiche' Goedendag è il termine olandese per "Buona Giornata". Fu usata con grande efficacia dalle truppe fiamminghe contro la Francia durante la Battaglia degli Speroni d'Oro, l' 11 luglio 1302. Era un'arma di fanteria, formata da una grossa impugnatura di legno (di lunghezza variabile tra 1,2 e 1,8 m (4 - 6 piedi), che si allarga leggermente verso l'alto, sormontata da una punta di ferro. Viene rappresentato nei dipinti del cassettone di Courtrai Chest (che si trova presso il New College di Oxford, Inghilterra), utilizzato a fianco della lunga picca, detta geldon, dai fiamminghi contro i cavalieri francesi. Kelly DeVries in Medieval Military Technology afferma che la punta aveva lo scopo di disarcionare i cavalieri francesi, mentre la mazza doveva servire per colpire l'avversario a terra. Fu usata solo per un breve periodo, ed esclusivamente dalla fanteria fiamminga, prima di essere abbandonata agli inizi del quindicesimo secolo.
[modifica] Holy water sprinkler
Il holy water sprinkler (letteralmente l'aspersore di acqua santa)(per la sua rassomiglianza all'aspergillum utilizzato nella liturgia cattolica, o goupillon in francese, era una stella del mattino popolare nell'esercito inglese dal sedicesimo secolo e prodotta in serie da fabbri. Una di queste armi è presente nelle Armerie Reali ed è costituita da una testa di ferro con sei flange. L'impugnatura di legno è rinforzata con quattro fasce e la lunghezza totale dell'arma è di circa 1,90 m.
Il termine puo' essere utilizzato per descrivere un tipo di mazzafrusto. Invece di una sfera metallica alla fine della catena, aveva una cilindro metallico ricoperto di acuminate spine. Secondo la leggenda popolare, era l'arma favorita di Giovanni I di Boemia, che, essendo cieco, la utilizzava per colpire casualmente tutto intorno a se'.
[modifica] Voci correlate
[modifica] Collegamenti esterni
[modifica] Bibliografia
- Dictionary of Medieval Knighthood and Chivalry di Bradford Broughton (NY, Greenwood Press, 1986, ISBN 0-313-24552-5)
- Hafted Weapons in Medieval and Renaissance Europe: The Evolution of European Staff Weapons Between 1200 and 1650 di John Waldman ( Brill, 2005, ISBN 90-04-14409-9)
- Medieval Military Technology di Kelly DeVries (Broadview Press, 1998, 0-921149-74-3)