Speranza di Gesù Alhama Valera
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Madre Speranza di Gesù (al secolo Marìa Josefa) Alhama Valera (Santomera, 30 settembre 1893 – Collevalenza, 8 febbraio 1983) è stata una religiosa spagnola.
[modifica] Noti biografiche
Madre Speranza di Gesù Alhama Valera, al secolo Marìa Josefa, è nata nel 1893 in un'umile barraca del Siscar, nel comune di Santomera, in provincia di Murcia (Spagna) da una famiglia poverissima.
All'età di 21 anni, il 15 ottobre, festa di santa Teresa d'Avila, entra a Villena, tra le Figlie del Calvario, nell'ultimo convento poverissimo di una comunità in via di estinzione. Qui, al momento della sua professione religiosa, riceve il nome di Speranza. Le Figlie del Calvario, si uniscono poi, all'Istituto delle Missionarie Clarettiane, dedite all'insegnamento. Anche Madre Speranza entra a prendere parte del nuovo Istituto.
Dopo numerose prove ed incomprensioni prosegue il sio discernimento, finché nella notte di Natale del 1930, a Madrid, in un appartamento affittato e nella povertà più grande, fonda, insieme ad altre tre suore, la Congregazione delle Ancelle dell'Amore Misericordioso.
Con grande spirito d'iniziativa e un'attività da capogiro, aiutata dalla Provvidenza e dalla mediazioni umane, tra le quali eccelle la sua grande benefattrice e amica intima M. Pilar de Arratia, nel giro di pochi anni, fa sorgere in Spagna, 12 case per bambini poveri, per anziani e per malati che sono assistiti anche a domicilio. Sono le comunità di Madrid, Ochandiano, Menagaray, Santurce, Sestao, San Sebastian e Villava.
Trasferitasi a Roma, durante la Seconda Guerra Mondiale insieme alle sue suore raccoglie bambini, nasconde profughi, senza badare al colore ideologico, cura i feriti dei bombardamenti, dà da mangiare a migliaia di operai e bisognosi in mense improvvisate, consola tutti.
Per l'anno santo del 1950 provvede alla costruzione della Casa generalizia delle Ancelle dell'Amore Misericordioso, a Roma, in Via Casilina, che accoglie i pellegrini di quell'anno e degli anni successivi. Nel corso degli anni, in Italia, vengono fondate le case di Todi, Gubbio, Pavia, Genova, Vazzola, Borsea, Francenigo, Perugia, Rieti, Colfosco, Fratta Todina.
Il 15 agosto del 1951, a Roma, da vita alla congregazione dei Figli dell'Amore Misericordioso, di cui il primo è padre Alfredo Di Penta. Tre giorni dopo, il 18 agosto, si stabilisce con loro e altre Suore a Collevalenza, nel cuore dell'Umbria, dove farà sorgere, in un boschetto dove i cacciatori prendevano uccelli (il roccolo), il grande Santuario dell'Amore Misericordioso.
Stabilitasi a Collevalenza, M. Speranza vi trascorre gli ultimi anni della sua vita. In questo momento culminante della sua vita dice di sentirsi come una flauta che diffonde la melodia della misericordia, come un fazzoletto per asciugare le lacrime, o come la portinaia del Buon Dio che apre le braccia a tutti per avvicinarli al suo cuore di Padre.
Il 22 novembre 1981, papa Giovanni Paolo II fa la sua prima uscita dopo l'attentato del 13 maggio dello stesso anno in piazza San Pietro, e viene, pellegrino quasi convalescente, a Collevalenza, per ringraziare l'Amore Misericordioso. Conosceva Madre Speranza da quand'era cardinale a Cracovia, ed era venuto a trovarla e a parlare con lei.
Madre Speranza muore il giorno 8 febbraio 1983 a Collevalenza e la sua salma è tumulata nella Cripta del Santuario dell'Amore Misericordioso.
[modifica] Il processo di canonizzazione
Attualmente è in corso il processo di Canonizzazione, le cui tappe fondamentali sono:
- 8 febbraio 1983: Giorno della morte di Madre Speranza.
- 24 aprile 1988: Apertura del Processo diocesano nella diocesi di Orvieto-Todi.
- 11 febbraio 1990: Chiusura del Processo diocesano nella diocesi di Orvieto-Todi.
- 12 giugno 1992: A Roma la Congregazione delle Cause dei Santi concede il Decreto di validità giuridica degli atti del Processo Diocesano.
- 12 giugno 1993: Viene consegnata alla Congregazione delle Cause dei Santi la Positio sulla vita e le virtù di Madre Speranza.
- 25 maggio 2001: Apertura a Vigevano del Processo su un presunto miracolo per la guarigione di un bambino.
- 16 luglio 2001: Chiusura del Processo Diocesano a Vigevano sul presunto miracolo. Il giorno seguente tutti gli Atti sono consegnati alla Congregazione per le Cause dei Santi in Roma.
- 15 ottobre 2001: Il Promotore della Fede consegna a nove Consultori-Teologi la Positio perché ne potessero prendere atto ed esprimere un loro voto.
- 11 gennaio 2002: Il Promotore della Fede Mons. Sandro Corradini, insieme al Relatore Mons. José Luis Gutiérrez, ha raccolto i Voti dei Consultori che sono risultano tutti e 9 favorevoli.
- 16 gennaio 2002: I tre volumi della Positio, insieme ai Voti dei Consultori (Relatio et vota), sono consegnati ai Sigg. Cardinali e Vescovi che dovranno esprimersi in merito il giorno 5 febbraio. In pari data il Segretario della Congregazione per le Cause dei Santi nomina S.E. Mons. Sebastian Laboa, vescovo emerito a San Sebastián, quale "Ponente" per la Consulta dei Sigg. Cardinali e Vescovi.
- 25 gennaio 2002: La Congregazione per le Cause dei Santi concede il Decreto di validità giuridica del Processo di Vigevano
- 5 febbraio 2002: Nella mattinata in Vaticano ha avuto luogo la Consulta dei Cardinali e Vescovi. S.E. Mons. Sebastián Laboa, quale Ponente, presenta la Causa e il risultato dei nove Consultori alla Consulta dei Vescovi e Cardinali che si sono espressi con voto favorevole alla unanimità, iuxta ponentem.
- 23 aprile 2002: Nella sala Clementina in Vaticano il Papa Giovanni Paolo II presiede alla LETTURA del Decreto per il riconoscimento delle virtù eroiche della Madre che, da questo momento, la Chiesa ritiene venerabile.