Signa
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Signa | |||
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Stato: | ![]() |
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Regione: | ![]() |
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Provincia: | ![]() |
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Coordinate: | |||
Altitudine: | 46 m s.l.m. | ||
Superficie: | 18 km² | ||
Abitanti: |
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Densità: | 995 ab./km² | ||
Frazioni: | San Mauro a Signa, Lecore, Sant'Angelo a Lecore, San Piero a Ponti | ||
Comuni contigui: | Campi Bisenzio, Carmignano (PO), Lastra a Signa, Poggio a Caiano (PO), Scandicci | ||
CAP: | 50058 | ||
Pref. tel: | 055 | ||
Codice ISTAT: | 048044 | ||
Codice catasto: | I728 | ||
Nome abitanti: | signesi | ||
Sito istituzionale | |||
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Signa (46m) è un comune di 17.533 abitanti della provincia di Firenze. Caratterizzata da un forte sviluppo industriale, Signa ha avuto grande importanza per la sua posizione strategica fin dal Medioevo e desta interesse soprattutto a livello artistico e culturale. Il paese consta di una parte bassa, sviluppatasi lungo il fiume Arno, e di un nucleo alto e più antico chiamato “Castello”, formatosi prima del 1000 d.C., cinto da mura e porte trecentesche. Qui sorgono le pricipali chiese del paese come quella di Santa Maria in Castello, di San Giovanni Battista, ove sono contenute le spoglie della patrona di Signa detta Beata Giovanna, la chiesa di San Lorenzo e la chiesa di San Miniato. Il territorio del comune ha una superficie di circa 19 km2, il più piccolo della Provincia di Firenze. Il paese si trova alla confluenza di tre fiumi: Ombrone, Bisenzio ed Arno.
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« Signa maligna, ne levaci nuora ne mettici figlia e se proprio lo devi fare, metticela ma non ce la levare. » |
( Proverbio popolare signese)
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Indice |
[modifica] La storia
L'etimologia del nome "Signa" è assai incerta: alcune fonti parlano di un’origine etrusca Aisinia; altre, invece, di un’origine romana "signando colonias", in riferimento alle colonie che Silla avrebbe formato in Toscana. Anche l’origine della cittadina è sconosciuta: l’ipotesi più probabile è quella di un piccolo accampamento romano, ipotesi confermata dal ritrovamento di alcuni sesterzi durante l’operazione di bonifica del parco dei Renai, vicino al centro cittadino.
I primi documenti scritti risalgono tuttavia all'anno 930 e, in particolare, all'atto con il quale il vescovo Rambaldo donò la Pieve di Signa al Capitolo Fiorentino. Comunque si pensa che Signa fosse molto conosciuta e di grande importanza nella zona di Firenze durante il Medioevo, soprattutto per la testimonianza che Dante ci ha lasciato nella Divina Commedia, nel XVI Canto del Paradiso, affermando che all’epoca il Gonfaloniere di Firenze, Fazio dei Moriubaldini, veniva proprio da Signa.
Oltrettutto il paese aveva grande fama come centro di comunicazione tra Firenze e Pisa a causa del ponte sull’Arno, unico collegamento tra le due città. Tale era la sua importanza strategica che il paese fu assediato nel Trecento dal lucchese Castruccio Castracani il quale, dopo la vittoria sui fiorentini riportata nel 1325 ad Altopascio, giunse a Carmignano e, di lì, occupò Signa. Per non permettere l’arrivo di rifornimenti a Firenze, Castruccio distrusse il ponte sull’Arno e a Signa insediò il suo quartier generale, battendo perfino le sue monete dette i "castruccini".
La fama del paese, inoltre, è testimoniata da Leonardo da Vinci che conosceva molto bene Signa e si era recato puù volte al passo delle Fate, vicino al paese, e più tardi anche da Giuseppe Garibaldi che, durante la spedizione dei Mille, soggiornò nel paese presso un fidato amico nella zona degli "Arrighi".
Alla fine del 1700 si trasferì a Signa il bolognese Domenico Michelacci il quale, attraverso le sue esperienze di coltivazione e lavorazione della paglia, avviò una produzione a larghissima scala di cappelli, prodotto, questo, conosciuto nel mondo come il "Cappello di paglia di Firenze". La fama di Signa come “Città della Paglia” giunse anche alla corte del re Luigi XVI, il quale richiese uno dei cappelli di paglia prodotti nel paese.
Altra attività di notevole importanza fu la produzione realizzata dalla "Manifattura di Signa" nel settore della ceramica artistica (molto apprezzata da Gabriele D'Annunzio); l'attività, cessata da circa 60 anni, è stata poi ripresa da vari artigiani locali.
Nella Seconda Guerra Mondiale, infine, Signa subì molti danneggiamenti e ancora una volta il ponte sull’Arno venne distrutto, questa volta dai tedeschi, in modo tale da impedire l’arrivo dei viveri a Firenze. Il ponte fu però ricostruito in tempi record, ci vollerò solo pochi mesi, dopo la Liberazione, a testimonianza ancora una volta dell’importanza strategica di Signa.
[modifica] Arte e cultura
Delle antiche mura del Castello oggi restano alcuni frammenti: la porta di ponente e quattro torri, una delle quali collocata fuori della cinta con funzioni di torre di guardia. Ricco è il patrimonio artistico e culturale; di notevole pregio è l’antichissima pieve di S. Lorenzo, importante soprattutto per le principali famiglie signesi che ebbero nella chiesa le proprie sepolture, come i Macci e i Lenzi, i cui stemmi sono ancora visibili all’interno di essa. Costruita in epoca carolingia, all’interno ci sono molti affreschi del Trecento.
Di particolare valore e importanza a livello culturale e religioso è un'altra chiesa di Signa, dedicata a S.Giovanni Battista, dove si trovano affreschi attribuiti a Neri di Bicci e una Fonte Battesimale eseguita dalla Bottega dei da Maiano. E’ ritenuta la principale pieve di Signa soprattutto perché contiene il corpo imbalsamato della Santa patrona, la Beata Giovanna.
Interessanti sono anche le altre chiese del centro storico signese come quelle di Santa Maria in Castello e di San Miniato oltre alle altre delle vicine frazioni come quelle di San Mauro, di San Pietro a Lecore e di San Angelo a Lecore. All'interno della zona di Castello, inoltre, sono ancora evidenti le tracce delle più antiche case-torri.
[modifica] Chiese
- Chiesa di San Giovanni Battista (o della Beata)
- Chiesa di San Pietro a Lecore
- Chiesa di Sant'Angelo a Lecore
- Chiesa di San Mauro
- Chiesa di San Miniato
- Chiesa di Santa Maria in Castello
- Pieve di San Lorenzo
[modifica] Feste e manifestazioni
[modifica] Premessa
Durante tutto l’anno, a Signa ci sono varie manifestazioni culturali che coinvolgono l’intera cittadinanza. Si tratta soprattutto di feste religiose di grande importanza per l’intera comunità signese poiché strettamente legate alla storia e alla cultura del paese e legate soprattutto al Medioevo e al culto della patrona di Signa, la Beata Giovanna.
[modifica] I quattro “popoli” di Signa
Signa anticamente era divisa in quattro “popoli”, delle vere e proprie contrade in stile senese, che hanno preso successivamente i nomi dalle quattro chiese del centro storico, principali punti di incontro della Signa Medievale.
I quattro “popoli" della comunità signese sono rispettivamente “il popolo di San Lorenzo”, “il popolo di San Giovanni Battista”, “il popolo di San Miniato” e “il popolo di Santa Maria in Castello”.
[modifica] Il Corteo Storico di Signa
Il Corteo Storico di Signa è nato dalla volontà di alcuni cittadini signesi durante la seconda metà del Novecento con l’intenzione di riproporre le usanze e i costumi medievali che avevano segnato la storia del paese ed è costituito specialmente dai gruppi di volontari che hanno come unico scopo quello di sfilare per rappresentare la propria comunità.
Nel corso degli anni questa iniziativa ha avuto grande successo tra i cittadini ed è cresciuta la passione per il Corteo. Molti sono stati e sono tutt’oggi le persone che vogliono sfilare nelle feste del paese, specialmente i più piccoli.
Nel Corteo viene rappresentata la comunità signese del Trecento, con costumi medievali che raffigurano le caratteristiche della società dell’epoca: un esempio sono le pastorelle, come simbolo dell’attività contadina e del feudalesimo, e le cosidette “trecciaiole” cioè le lavoratrici della paglia, simbolo di Signa.
Importante è il gruppo di musici del Corteo, composto dalle “chiarine”, che suonano un particolare tipo di tromba detta appunto “chiarina”, e dai “tamburi” di grande importanza poiché tra i primi a formare il Corteo Storico. Gruppi come quello dei “tamburi” e delle “chiarine” riscuotono molto successo durante le sfilate, specialmente grazie al ritmo delle rullate.
Proprio questi due gruppi sono quelli che rappresentano il Corteo non soltanto per le feste del paese ma anche in altre manifestazioni religiose e culturali della Toscana. Durante gli Anni Ottanta hanno avuto l’onore di sfilare in un angelus di Papa Giovanni Paolo II e nel 1995 assieme a tutto il Corteo Storico hanno sfilato in Francia a Maromme, città gemellata con Signa.
[modifica] La Festa della Beata Giovanna
La manifestazione più importante di Signa è senza dubbio la "Festa in onore della Beata Giovanna", durante la quale viene celebrata solennemente la patrona in tre dei principali giorni della religione cristiana: la Pasqua, il Lunedì di Pasquetta e il Martedì dell’Annunciazione del Signore.
- Il giorno di Pasqua: nella sera del giorno di Pasqua una parte del Corteo Storico del paese, specialmente i “musici” e i portabandiera, sfilano in abiti medievali nel tratto di strada tra le chiese più importanti del paese, la pieve di San Lorenzo e la chiesa di San Giovanni Battista, dove è conservata l’urna della santa patrona.
In questa sera inizia la celebrazione della cosidetta “Beata”, ribattezzata così dai cittadini, precisamente con l’apertura dell’urna dove è conservato ancora intatto il corpo della Santa patrona che nei giorni a seguire verrà esposto al pubblico nella chiesa di San Giovanni Battista.
- Il Lunedì di Pasqua: questo è il più importante dei tre giorni poiché l’intera comunità signese partecipa alla celebrazione della Beata Giovanna. Il caratteristico Corteo Storico di Signa sfila lungo tutte le strade del paese, con una viva e appassionata partecipazione di tutta la comunità, da adulti a bambini, con vestiti pregiati, riedizioni di abiti caratteristici e il gruppo dei musici che suona lungo tutto il percorso.
In seno al Corteo Storico viene condotto presso la Pieve di Signa un ciuchino recante un neonato vestito da angelo in segno di riconoscenza alla Beata Giovanna della Sua amorevole attenzione nei confronti dei bambini.
Inizialmente il corteo viene diviso in quattro gruppi che parte ognuno da quattro delle più importanti chiese di Signa: la pieve di San Lorenzo, la chiesa dove anticamente si ritiene che ci fosse la casa della “Beata” e le chiese di Santa Maria in Castello e di San Miniato. Durante la sfilata i quattro gruppi si incontrano formando un suggestivo corteo che attraversa tutte le principali vie di Signa per poi giungere davanti alla chiesa di San Giovanni Battista ove viene celebrata la santa patrona con la solenne benedizione imposta dal parroco di questa chiesa.
- Il Martedì di Pasqua: questo è il terzo ed ultimo giorno della festa della Beata Giovanna che prevede, durante tutto il pomeriggio, la benedizione dei bambini nelle principali chiese di Signa e, in serata, la chiusura dell’urna della Beata Giovanna con una brave sfilata del Corteo Storico e la solenne messa.
[modifica] La Fiera di Settembre
A Settembre la comunità signese nuovamente si ritrova in un’altra importante manifestazione culturale che prevede un suggestivo mercato medievale nel centro storico del paese oltre al “banchetto medievale”, un vero e proprio banchetto in cui vengono servite portate tipicamente medievali, specialmente della cucina del Trecento.
Un altro importante giorno della Fiera di Settembre è il “Palio degli Arceri”, una rievocazione storica tipicamente toscana che fa riferimento al “Palio di Siena” o alla “Giostra del Saracino”.
Durante il “Palio degli Arceri” i quattro “popoli” di Signa competono tra di loro in un’affascinante gara di tiro con l’arco che prevede, per il vincitore, il diritto per la successiva Festa della Beata Giovanna di portare su un ciuchino appossitamente addobbato il primo nato nell'anno del proprio popolo.
[modifica] Il Carnevale di San Mauro
Un’altra manifestazione è il carnevale di San Mauro che si svolge appunto nell'omonima frazione di Signa e che da anni attira migliaia di persone, giunto alla sua ennesima edizione grazie soprattutto al supporto di pochi volenterosi paesani.
[modifica] Amministrazione comunale
Sindaco: Florestano Bitossi (centrosinistra) dal 15/06/2004
Centralino del comune: 055 87941
Email del comune: urp@comune.signa.fi.it
- Classificazione sismica: zona 2 (sismicità medio-alta), Ordinanza PCM 3274 del 20/03/2003
- Classificazione climatica: zona D, 1754 GR/G
- Diffusività atmosferica: bassa, Ibimet CNR 2002
[modifica] Città gemellate
[modifica] Evoluzione demografica
Abitanti censiti
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