Paul Verlaine
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
![]() |
« Sono l'Impero alla fine della decadenza, che guarda passare i grandi Barbari bianchi componendo acrostici indolenti dove danza il languore del sole in uno stile d'oro. » |
(P. Verlaine)
|
Paul Marie Verlaine (Metz, 30 marzo 1844 – Parigi, 8 gennaio 1896) è stato un poeta francese.
Indice |
[modifica] Biografia
La famiglia di Verlaine apparteneva alla piccola borghesia: il padre, come anche quello di un altro grande futuro poeta, Arthur Rimbaud, era capitano nell'esercito.
Verlaine studia a Parigi; successivamente è impiegato al comune. Frequenta i caffè e i salotti letterari parigini, poi, nel 1866, collabora al primo Parnasse contemporain e pubblica i Poèmes saturniens. Vi si sente l'influenza di Charles Baudelaire, mentre vi si annuncia già lo "sforzo verso l'Espressione, verso la Sensazione raffigurata" (dalla lettera a Stéphane Mallarmé del 22 novembre 1866) che caratterizza la sua migliore poesia.
Nel 1869, le Fêtes galantes, delle fantasie che evocano il XVIII secolo di Jean-Antoine Watteau, confermano questo orientamento. Nel 1870 sposa Mathilde Mauté, per la quale pubblica La Bonne Chanson.
[modifica] La relazione con Arthur Rimbaud
L'anno successivo, il diciassettenne Arthur Rimbaud appare nella sua vita, e va a turbare gli agi borghesi nei quali il poeta s'era adagiato. Chiamato da Verlaine a cui ha inviato qualche lirica, Rimbaud comincia con lui una relazione intima e una vita di vagabondaggio. Verlaine lascia la moglie e il figlio, Georges (nato il 28 ottobre 1871), per seguire il giovane poeta in Inghilterra e in Belgio. Durante questi viaggi Verlaine scrive Romances sans paroles.
Questa relazione tumultuosa termina dolorosamente: nel 1873, i due poeti sono a Londra. Verlaine abbandona tutto d'un tratto Rimbaud, affermando di voler tornare dalla moglie, deciso, se ella non lo riaccettasse, a spararsi. Trasloca in un albergo a Bruxelles. Rimbaud lo raggiunge, persuaso che Verlaine non avrebbe avuto il coraggio di mettere fine ai suoi giorni. Nel momento in cui Rimbaud lo vuole lasciare, Verlaine, ubriaco, gli spara due colpi di pistola, ferendolo leggermente. Verlaine viene così incarcerato a Mons, Rimbaud invece raggiunge la fattoria di famiglia a Roche, nelle Ardenne dove scrive Una stagione all'inferno.
[modifica] La conversione e il tentativo di "rientro nei ranghi"
Verlaine è condannato a due anni di prigione, che sconta a Bruxelles e a Mons. È qui, quando viene a conoscenza del fatto che sua moglie ha chiesto e ottenuto la separazione, che si converte al cattolicesimo. Ne uscirà il suo libro di Sagesse.
Alla sua uscita, se ne torna in Inghilterra, poi a Rethel dove esercita l'incarico di professore.
Nel 1883 muore di tifo, durante il servizio militare, Lucien Létinois, un giovane contadino con cui aveva iniziato una relazione appassionata, spinta al punto di adottarlo come figlio. Inconsolabile, di nuovo privo di qualunque affetto, Verlaine piange la morte dell'amante/figlio nella raccolta Amour (edita nel 1888).
Nel 1884 pubblica un saggio su tre "poeti maledetti" (Stéphane Mallarmé, Tristan Corbière, Arthur Rimbaud) che contribuisce a farlo conoscere. Con Mallarmé, è trattato come un maestro e un precursore dai poeti del simbolismo e dai decadenti.
[modifica] Gli ultimi anni e la morte
A partire dal 1887, mentre s'accresce la sua fama, Verlaine cade nella miseria più nera. Le produzioni letterarie dei suoi ultimi anni sono puramente destinate alla mera sussistenza. È in questo contesto che nascono le poesie fortemente erotiche di Hombres (a tematica omosessuale) e Femmes (a tematica eterosessuale).
In questo periodo Verlaine divide il suo tempo tra il caffè e l'ospedale.
Nel 1894, viene incoronato "principe dei poeti" e gli viene elargita una pensione. Prematuramente consumatosi, muore a Parigi nel 1896 (a 52 anni). All'indomani del suo funerale, numerosi quotidiani notano un curioso avvenimento: la notte seguente delle esequie, la statua della Poesia, in cima all'Opéra, ha perso un braccio che si è schiantato, con la lira che sosteneva, nel luogo dove il carro funebre di Verlaine era da poco passato.[citazione necessaria]
Verlaine chiede alla poesia di essere un canto discreto e dolce, che traduce delle impressioni incerte. La sua arte poetica, composta già nel 1874 ma pubblicata solo nel 1882, annuncia lo spirito di un movimento simbolista caratterizzando l'originalità della sua opera:
![]() |
« De la musique avant toute chose, Et pour cela préfère l'Impair Plus vague et plus soluble dans l'air, Sans rien en lui qui pèse ou qui pose. » |
[modifica] Filmografia
Un film che rappresenta la tempestosa relazione tra Verlaine e Arthur Rimbaud è Poeti dall'inferno (Total Eclipse) della regista Agnieszka Holland dove Verlaine era interpretato da David Thewlis e Rimbaud da Leonardo di Caprio.
Verlaine è inserito come personaggio anche in Arthur Rimbaud - Une biographie (1991), un film documentario che rappresenta la biografia di Rimbaud, svolta in tre parti, del regista Richard Dindo in una co-produzione franco-svizzera. Verlaine è interpretato dall'attore Jean Dautremay.
[modifica] Curiosità
Georges Verlaine (Parigi, 28 ottobre 1871 - 2 settembre 1926) fu l'unico figlio del poeta francese Paul Verlaine e di Mathilde Mauté, nato quando il rapporto tra i due era già in piena crisi.
Georges Verlaine fu affidato alla madre e crebbe nell'abitazione dei genitori di quest'ultima. Contrariamente al padre, Georges non intraprese una carriera letteraria e trascorse gran parte della sua vita nel completo anonimato. Alcolizzato come il padre e colpito sovente da amnesie, Georges morì infine il 2 settembre 1926, a cinquantacinque anni, senza lasciare eredi.
Di lui abbiamo solo un ritratto di profilo, eseguito nel 1911 da Frédéric Auguste Cazals, fedele amico di Paul.
Il padre gli dedicò un breve componimento nella sua opera Parallèlement, del 1889.
[modifica] Sbarco in Normandia
La prima strofa del poema Canzone d'autunno è stata utilizzata da Radio Londra per comunicare alla resistenza l'imminente avvio dello sbarco in Normandia, durante la Seconda guerra mondiale:
![]() « Les sanglots longs
Des violons De l’automne Blessent mon cœur D’une langueur Monotone. » |
![]() « I lunghi singhiozzi
Dei violini D'autunno Feriscono il mio cuore Con monotono Languore. » |
[modifica] Bibliografia
- Poèmes saturniens (1866)
- Les Amies (1867)
- Fêtes galantes (1869)
- La Bonne chanson (1870)
- Romances sans paroles (1874)
- Sagesse (1880)
- Les Poètes maudits (1884)
- Jadis et naguère (1884)
- Amour (1888)
- Parallèlement (1889)
- Dédicaces (1890)
- Bonheur (1891)
- Mes hôpitaux (1891)
- Chansons pour elle (1891)
- Mes hôpitaux (1891)
- Liturgies intimes (1892)
- Mes prisons (1893)
- Elégies (1893)
- Odes en son honneur (1893)
- Dans les limbes (1894)
- Epigrammes (1894)
- Confessions (1895)
[modifica] Collegamenti esterni
Wikiquote contiene citazioni di o su Paul Verlaine
Wikisource contiene opere originali di o su Paul Verlaine
- Antologia poetica omosessuale di Paul Verlaine (1844-1896). Testi in francese e traduzioni in italiano.
Portale Letteratura: accedi alle voci di Wikipedia che parlano di letteratura