Mario Frustalupi
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
![]() ![]() |
||
![]() |
||
Dati biografici | ||
Nome | Mario Frustalupi | |
Nato | 12 settembre 1942 Orvieto |
|
Nazionalità | ![]() |
|
Morto | 14 aprile 1990 Ovada |
|
Dati agonistici | ||
Disciplina | Calcio | |
Ruolo | Centrocampista | |
Squadra | - | |
Carriera | ||
Giovanili | ||
1960 | Orvietana![]() |
|
Squadre professionistiche ![]() |
||
1960-'61 | ![]() |
0 (0) |
1961-'62 | →![]() |
19 (2) |
1962-'70 | ![]() |
202 (22) |
1970-'72 | ![]() |
38 (2) |
1972-'75 | ![]() |
88 (2) |
1975-'77 | ![]() |
51 (8) |
1977-'81 | ![]() |
108 (6) |
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito |
Mario Frustalupi (Orvieto, TR, 12 settembre 1942 - Ovada, AL, 14 aprile 1990) è stato un calciatore italiano di ruolo centrocampista.
Centrocampista di notevole talento ha vinto due scudetti: l'undicesimo scudetto dell'Inter nel campionato 1970-71 e il primo scudetto della Lazio allenata da Tommaso Maestrelli nel 1973-74 .
Giocatore di classe, che utilizzava indifferentemente il destro e il sinistro, fu in parte penalizzato dal fisico esile, che gli precluse le giovanili del Milan; arrivò invece alla Sampdoria, dove esordì in serie A il 5 maggio 1963, a diciotto anni segnando un goal nella partita persa con il Torino per 4-2.
Con la Sampdoria giocò otto campionati, di cui uno nel campionato cadetto, totalizzando 165 presenze e 22 goal in serie A e 38 presenze ed un goal in serie B.
Nel 1970 arrivò all'Inter per sostituire Luis Suarez. A Milano rimase due stagioni, ma il ruolo di titolare gli fu precluso dal tecnico Giovanni Invernizzi; giocò comunque la Coppa dei Campioni, al posto di Mario Corso, arrivando sino alla finale, persa con l'Ajax, allo stadio di Rotterdam (2-0), nel 1972.
L'anno successivo fu ceduto alla Lazio, in cambio di Massa ed un conguaglio in denaro. Gli inizi nella società biancazzurra non furono dei più agevoli; celebri furono infatti i suoi litigi con Giorgio Chinaglia. Fu comunque uno degli artefici del primo scudetto laziale, giocando tutte le partite e guidando la squadra come regista.
Nel 1975 approdò al Cesena, portando la squadra romagnola al migliore piazzamento di sempre; il sesto posto e la qualificazione in Coppa UEFA.
Nell'ottobre 1977, a campionato ormai iniziato, fu ceduto alla Pistoiese, dove terminò la sua carriera calcistica, non prima di avere portato gli arancioni, per la prima volta nella loro storia, in serie A nel 1980; Frustalupi aveva, ormai, 39 anni quando con la squadra toscana giocò il suo ultimo campionato nella massima serie.
Smessi i panni del calciatore, collaborò con la Pistoiese per la quale fu direttore sportivo; fu lui a scoprire Ruben Sosa e a portarlo in Italia.
Frustalupi perse la vita nell'aprile 1990, in un incidente stradale nei pressi di Ovada sull'Autostrada A26, mentre stava raggiungendo con la sua Volkswagen Golf la famiglia in vacanza.
[modifica] Palmares
[modifica] Note
Alla Lazio legò molto con Luciano Re Cecconi e Luigi Martini; è stato Martini (tra l'altro di idee politiche del tutto opposte a quelle di Frustalupi) a dire:Lui era il genio, noi la sregolatezza.
Note sono state le sue simpatie politiche per il Partito Socialista Italiano.
Di Frustalupi giocatore Gianni Brera disse che era un "nano sapiente".
Amante della cultura beat, era solito sfoggiare, nel pieno degli Anni '70, capelli e basette lunghi, stivaletti col tacco, mai abiti formali.