Femminismo
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Con il termine femminismo, in modo semplificativo, si può indicare
- la posizione di chi sostiene la parità politica, sociale ed economica tra i sessi, ritenendo che le donne sono state e che tuttora sono, in varie misure, discriminate rispetto agli uomini e ad essi subordinate;
- la convinzione che il sesso biologico non dovrebbe essere il fattore pre-determinante che modella l'identità sociale o i diritti sociopolitici o economici della persona;
- il movimento politico che ha rivendicato e rivendica pari diritti e dignità tra donne e uomini e che –in vari modi- si interessa alla comprensione delle dinamiche di oppressione di genere.
Il femminismo è, di fatto, un movimento complesso ed eterogeneo, che si è sviluppato con caratteristiche peculiari in ogni paese ed epoca. Molti fattori contribuiscono a definire e ri-definire il concetto di femminismo e le pratiche politiche ad esso connesse ( ad esempio classe, etnia, orientamento sessuale). Al suo interno ci sono quindi diverse posizioni e approcci teorici, tant’è che ad oggi alcune studiose, teoriche e/o militanti femministe parlano di ‘femminismi’.
Vi sono teorie contrastanti riguardo all'origine di questa subordinazione ed in merito al tipo di percorso da portare avanti per liberarsene: se lottare solo per le pari opportunità tra uomini e donne o anche sulla necessità o meno di criticare radicalmente le nozioni di "identità sessuale" e "identità di genere, oppure per eliminare alla radice i ruoli, la subordinazione e/o l'oppressione femminili.
Il femminismo è criticato dalle correnti "antifemministe" del "movimento degli uomini".
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[modifica] Evoluzione del termine
Il termine "femminismo" è entrato nell'uso e nel senso corrente grazie a Hubertine Auclair a partire dal 1882. Prima di allora designava una malattia maschile (tipo "femmineo", femminuccia). Le prime femministe lottarono in Francia per il diritto al divorzio (1872-81): Dumas figlio le chiamerà "femministe", ma in senso dispregiativo.
Il movimento femminista, con questo nome, è venuto alla ribalta internazionale negli anni '60, con l'intento di modificare radicalmente la divisione sessuale dei ruoli maschili e femminili e quindi di rimettere in discussione, in tutti gli aspetti del vivere associato, una gerarchizzazione umana che assegna un meno o un più ai diversi individui in base a meri rapporti di potere che trovano fondamento proprio nella sessualità maschile e nelle sue proiezioni sociali e politiche.
[modifica] Storia
Un'antesignana del movimento, più emancipazionista che femminista dato anche il periodo storico, è stata Olympe de Gouges che con la Dichiarazione dei diritti della donna e della cittadina del 1792 pose i suoi contemporanei di fronte al ruolo negato nello spazio pubblico alle donne ma finì ghigliottinata.
Sempre nel 1792, in Inghilterra, Mary Wollstonecraft scrisse Vindication of the Rights of Woman con analogo contenuto.
Il femminismo divenne un movimento organizzato nel diciannovesimo secolo, come effetto di una più diffusa consapevolezza dell'ingiusto trattamento riservato alle donne e del diffondersi dei movimenti di riforma sociale.
Il socialista utopista Charles Fourier coniò il termine féminisme nel 1837. Già nel 1808, egli aveva affermato che l'espansione dei diritti delle donne fosse il principio fondamentale di ogni progresso sociale.
La nascita del movimento si fa risalire alla prima Women's Rights Convention a Seneca Falls, New York, nel 1848. Nel 1869, John Stuart Mill pubblicò The Subjection of Women.
Pioniere del movimento per i diritti della donna in Italia furono, tra le altre, Anna Maria Mozzoni, Sibilla Aleramo con il suo libro autobiografico Una donna ed Anna Kuliscioff.
[modifica] Il movimento delle "suffragette"
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Per approfondire, vedi la voce suffragette . |
[modifica] Movimenti emancipazionisti e associazionismo femminile
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Per approfondire, vedi le voci Annarita Buttafuoco e Bertha Pappenheim. |
[modifica] Gli anni '60
La critica al "ruolo femminile" si manifesterà a partire dal 1963 con l'uscita, negli Usa, del libro di Betty Friedan, Mistica della femminilità, nel quale l'autrice denuncia il ruolo coatto di "sposa" e di "madre" della donna americana, e rivendica l'uguaglianza della donna all'uomo nel campo professionale, culturale e politico (corrente "egualitarista" del femminismo). Nel 1966 la stessa Friedan, insieme ad Aileen Hernandez e Pauli Murray, fondò il "National Organization for Women" (NOW)[1] rivendicando i diritti civili delle donne.
[modifica] Gli anni '70
Dal 1970 al 1980 il movimento femminista occidentale comincia a porsi obbiettivi rivoluzionari, negli Usa, in Francia, Germania, Italia, ecc. Il via viene dato, sempre negli Usa, nel 1969 dall'uscita del libro di Kate Millet, Sexual politics, portabandiera della corrente radicale del femminismo, secondo la quale i rapporti tra i sessi sono rapporti di potere e il patriarcato tuttora vigente è un sistema di oppressione contro le donne.
Negli anni anni Settanta il movimento delle donne, almeno nella sua parte maggioritaria, ha centrato le sue pratiche politiche dall'analisi della soggettività, che pure permane ancora oggi in alcuni gruppi, a un ambito sociale lottando per la conquista di più ampi diritti civili che hanno portato in Italia all'introduzione del divorzio nel 1970, alla modifica del diritto di famiglia nel 1975, all'istituzione dei consultori familiari, alla legge sulle pari opportunità, alla liberalizzazione dei contraccettivi e all'approvazione della legge che regola l'aborto nel 1978, alla costituzione dei Centri antiviolenza e alle Case delle donne.
Il femminismo ha pertanto rimesso in discussione, con un'analisi politica "a partire da sè" ( autocoscienza), tutti i settori della società, della quale contestava l'aspetto ed il carattere fortemente maschilista, ed il fatto di essere retta su discriminazioni di sesso individuando i nessi esistenti tutt'oggi tra la sessualità e i poteri.
[modifica] Il "femminismo lesbico" degli anni '70 e inizio '80
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Per approfondire, vedi la voce Movimento lesbico. |
[modifica] Il "pensiero della differenza"
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Per approfondire, vedi la voce Filosofia della differenza. |
Il femminismo dopo gli anni Settanta in Francia e in Italia acquista la connotazione teorico-politica di pensiero della differenza sessuale. Creando luoghi di discussione e di impegno, come sono le librerie delle donne, i centri di documentazione, le associazioni collegate alla ricerca del pensiero e della storia femminile, il pensiero della differenza femminile ha avuto modo di esprimersi e diventare conosciuto, anche nelle Università.
Gli scritti della filosofa francese Luce Irigaray hanno inaugurato questa scuola di femminismo. L'Etica della differenza sessuale è il suo scritto pubblicato negli anni ottanta. Già all'epoca di Speculum il suo testo del 1975 era stato tradotto in italiano da Luisa Muraro. È questa autrice la fondatrice della Libreria delle Donne di Milano, con altre donne, come Lia Cigarini, ispiratrice di uno dei primi gruppi separatisti di donne, il Demau nel 1966.
Queste donne e altre, come negli anni successivi le filosofe della Comunità Diotima di Verona, hanno costruito e sviluppato il pensiero della differenza sessuale in Italia e la ricerca che lo ha sostenuto. Anche in altri paesi come la Germania e la Spagna, con la Comunità Duhoda di Barcellona, ci sono gruppi che fanno riferimento al pensiero della differenza sessuale.
Molte donne, oggi, vedono il valore delle presenza femminile nella storia non più rivendicando in prima istanza i disagi che ha vissuto con il patriarcato ma analizzando e riconoscendo l'opera di civilizzazione che le donne hanno svolto nei secoli e la diversità del pensiero femminile nelle sue molte espressioni.
Il pensiero della differenza sessuale è una impostazione che tiene conto anzitutto delle pratiche femminili sul lavoro, dell'attraversamento delle relazioni madre-figlia e oggi anche di uno sguardo rivolto al sesso maschile quando vuole interrogarsi sulle differenze fra i sessi.
Le donne che fanno riferimento al pensiero femminile come differenza hanno costruito un percorso che apre nuove strade di conoscenza. Attraverso la rivoluzione femminista, con la sua tacita ed estesa intesa, filosofia, storia, cinema, arte, diritto, psicologia, pedagogia e storia della scienza possiedono nuovi punti di vista, queste conoscenze sono anche entrate nella vita quotidiana cambiando molte modalità di trasmissione delle conoscenze e di interazione sociale, delle quali non sempre la società è cosciente. È quindi una ricostruzione del sapere umano che non dimentica di avere un'origine nella politica, nella vita quotidiana e nel suo concreto impiego nel tempo storico.
- Diotima, "Il pensiero della differenza sessuale", La Tartaruga, Milano 1987.
- Luce Irigaray, "Etica della differenza sessuale", Feltrinelli, Milano 1985 (titolo originale: "Ethique de la différence sexuelle", Le Minuit, Paris 1984).
[modifica] Il "femminismo postmoderno"
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- Butler J., "Corpi che contano", Feltrinelli, Milano 1996(titolo originale: "Bodies that Matter. On the Discursive Limits of Sex", Routledge, New York-London 1993).
- Braidotti R., "Soggetto nomade", Donzelli editore, Roma 1995.
- Haraway D., "Manifesto Cyborg", Feltrinelli, Milano 1995( titolo originale: "Cyborg Manifest", Free Association Books, Routledge, London-N.Y. 1991 ).
[modifica] Note
[modifica] Bibliografia
- Simone de Beauvoir, "Il secondo sesso", Il Saggiatore, Milano, 1961 (titolo originale: "Le deuxième sexe", pubblicato da Gallimard, Paris, nel 1949).
- Betty Friedan, "La mistica della femminilità", Edizione Comunità, Milano, 1970 (titolo originale:"The Feminine Mystique", pubblicato nel 1963).
- Kate Millet, "La politica del sesso", Bompiani, 1979 (pubblicato negli Stati Uniti nel 1969).
- AA.VV., "Dal Movimento femminista al femminismo diffuso", Franco Angeli, Milano, 1985.
- M.Fraire (a cura di), "Lessico politico delle donne: teorie del femminismo", Franco Angeli Milano, ISBN 10: 88-464-3725-X , ISBN 13: 978-88-4643-725-9
- Fiorenza Taricone, "Teoria e prassi dell’associazionismo italiano nel XIX secolo", Cassino, Edizioni dell’Università, 2004.
[modifica] Voci correlate
- Biografie
- Bertha Pappenheim
- Christine Delphy
- Diotima di Mantinea
- Olympia de Gouges
- Carla Lonzi
- Maria Carolina d'Asburgo-Lorena
- Mary Wollstonecraft
- Monique Wittig
- William Thompson
- John Stuart Mill
- Salvatore Morelli
- Betty Friedan
- Kate Millet
- Rosa Genoni
- Altro
- Aggregazione lesbica
- Anarco-femminismo
- Antifemminismo
- Autocoscienza femminista
- Critica cinematografica femminista
- Equity feminism
- Lesbismo
- Maschilismo
- Movimento di liberazione omosessuale
- Movimento lesbico
- Pari Opportunità
- Riot grrrl
- Ruolo di genere
- Separatismo femminista
- Sessismo
- Suffragette
- Telefono Donna
- Teoria queer
- Unione Donne Italiane
- Violenza di genere
- Donne e cristianesimo
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