Canis aureus
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
![]() |
||||||||||||||
![]() Canis aureus |
||||||||||||||
Stato di conservazione | ||||||||||||||
|
||||||||||||||
Classificazione scientifica | ||||||||||||||
|
||||||||||||||
Nomenclatura binomiale | ||||||||||||||
Canis aureus Linnaeus, 1758 |
||||||||||||||
Areale | ||||||||||||||
Lo sciacallo dorato (Canis aureus) è un canide di medio-piccole dimensioni, da qualche anno presente anche in Italia (Veneto, Friuli Venezia Giulia).
Indice |
[modifica] Dimensioni
È la più piccola specie del genere Canis: tocca, con la coda, 1 metro e 20 centimetri e pesa 10 chilogrammi. Il maschio è leggermente più grande della femmina.
[modifica] Habitat ed areale
Lo sciacallo dorato è, tra tutti gli sciacalli, quello con la maggiore adattabilità: frequenta la savana africana, la foresta tropicale indiana, ma anche le alte montagne di Italia e Slovenia, nonché quelle dei Balcani. La sua distribuzione, nel 1950 circa comprendeva Jugoslavia, Grecia, Turchia, Subcontinente indiano, Penisola Arabica, Caucaso, la Turchia, le rive sud-orientali del Mar Caspio e tutta l'Africa fino all'Etiopia. Il suo areale si è esteso rapidamente, tanto che dal 1990 era già stabile in Italia nord-orientale, nel sud della Repubblica Ceca, dell'Ucraina e ora è presente su tutte le coste del Caspio, anche in quelle di Russia e Kazakistan. In Africa, ora abbonda in tutta la Nigeria e nei paesi vicini. Si prevede che, se lo sciacallo dorato continuerà a espandere i limiti della sua distribuzione, nel 2050 sarà presente in tutta Italia, in Francia, in Spagna, nella Svizzera, nella Cina centrale e meridionale e raggiungerà l'Angola in Africa. Questo bel canide è uno dei pochi esempi di estensione della distribuzione, dato che molte specie hanno visto veloci riduzioni dei propri areali.
[modifica] Alimentazione
Onnivoro, si ciba di tutto ciò che capita: topi, insetti e invertebrati vari, rettili, pesci, anfibi, giovani di antilopi, gazzelle e uccelli ma anche di frutta e bacche.
[modifica] Vita sociale
Vive in coppie singole o in gruppetti formati da 4-6 coppie. Contrariamente a come viene descritto, lo sciacallo non è egoista, feroce e solitario: forse è l'unico carnivoro che, nel gruppo, dà la precedenza ai più deboli nella spartizione del cibo, è un timido animale che può essere anche addomesticato come un cane e un esemplare non sopravvive senza il partner. La nascita dei piccoli avviene in estate: nascono 3-7 cuccioli, alla mercé di leoni e altri carnivori, quindi difesi dai genitori. Le coppie si isolano dal gruppo per circa un mese (durata dell'allattamento), con la femmina nutrita dal maschio. I piccoli restano con i genitori e il resto del gruppo (che, anche se ha già propri piccoli, collabora all'allevamento di tutti) per circa un anno.
[modifica] Bibliografia
- Sillero-Zubiri, C. & Hoffmann, M. 2004. Canis aureus. In: 2007 IUCN Red List of Threatened Species. IUCN 2007.
[modifica] Voci correlate
[modifica] Altri progetti
Wikimedia Commons contiene file multimediali su Canis aureus
Wikispecies contiene informazioni su Canis aureus