Santuario della Madonna di Caravaggio
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Santuario della Madonna di Caravaggio | |
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Città | Rapallo |
Regione | Liguria |
Stato | ![]() |
Religione | Cattolica |
Diocesi | Diocesi di Chiavari |
Inizio della costruzione | XVII secolo |
Completamento | XVIII secolo |
Il Santuario della Madonna di Caravaggio è un antico santuario mariano del comune ligure di Rapallo, nel Golfo del Tigullio in provincia di Genova. Situato nella frazione di Santa Maria del Campo l'edificio è ubicato a 615 m. s.l.m. sulla vetta del monte Orsara, detto anche Caravaggio dalla quale deriva l'intitolazione.
Il santuario è raggiungibile - oltre che dalla frazione rapallese - dalla località Ruta di Camogli, in prossimità della chiesa millenaria di San Nicolò, attraverso un sentiero tra i boschi e lungo la linea di crinale con la valle di Uscio. Fa parte della diocesi di Chiavari.
Indice |
[modifica] Storia
Anticamente già nel 1645 sul luogo dove oggi sorge l'attuale santuario fu posta una croce, meta di un'annuale processione degli abitanti di Santa Maria del Campo; poco dopo si costruì la prima cappella dedicata alla Vergine Maria. All'interno di questa cappella fu posto, verso la fine del XVII secolo, un quadretto della Madonna donato dagli abitanti.
La devozione a poco a poco si diffuse tra la popolazione tanto che nel 1727 l'edificio fu ingrandito notevolmente anche grazie al contributo degli emigrati. Nello stesso tempo, però, sorsero ampi contrasti con la popolazione di Rapallo che convinse l'amministrazione comunale dell'epoca a chiudere il santuario. L'edificio cadde così in uno stato di abbandono, ma nel 1790 gli abitanti di Santa Maria del Campo risistemarono la struttura.
La nuova costruzione istigò nuovamente la comunità rapallese (per motivi sconosciuti ricercabili, forse, nella più diffusa devozione verso Nostra Signora di Montallegro patrona di Rapallo e del suo Capitaneato), la quale si rivolse al Senato della Repubblica di Genova ottenendo la sua demolizione che fu effettuata nel 1791.
Nel 1838 la parrocchia di Santa Maria del Campo, divenuta nel frattempo prevostura e non più soggetta alla chiesa matrice rapallese, deliberò la riedificazione di un nuovo edificio religioso presso la vetta del monte Orsara. Sopravvissuta ai bombardamenti aerei della seconda guerra mondiale fu invece devastata dai vandali nel 1956; nuovamente ristrutturata subì altri danni vandalici nel 1967 che portarono ad una nuova ricostruzione nelle forme attuali.
[modifica] Bibliografia
- Giovanni Meriana. Guida ai Santuari in Liguria. Genova, Sagep Editrice, 1990. ISBN 88-7058-666-9
[modifica] Voci correlate
[modifica] Collegamenti esterni
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