Pierluigi Pairetto
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Pierluigi Pairetto (Torino, 1952) è un arbitro di calcio italiano.
Insieme a Fabio Baldas ha rappresentato l'Italia ai Mondiali di calcio USA'94 dove ha diretto soltanto l'ottavo di finale tra Romania e Argentina, visto che era stato vittima di un infortunio nella prima parte del torneo. Già ad Italia'90 aveva svolto le funzioni di guardalinee.
Ha diretto inoltre la finale degli Europei di calcio del 1996, disputata allo Stadio Wembley di Londra tra la Germania e la Repubblica Ceca, terminata con la vittoria dei tedeschi 2-1. Nella stessa edizione diresse anche il big-match delle fasi eliminatorie Scozia-Inghilterra, terminata 2-0 a favore degli inglesi. Fu designato anche per gli Europei di calcio in Svezia nel 1992, dove arbitrò Germania-Olanda.
In carriera ha diretto anche la finale di Coppa delle Coppe 1995-1996 tra Paris Saint Germain e Rapid Vienna, e ha preso parte ai mondiali FIFA under 20 del 1991 in Portogallo.
In ambito nazionale ha diretto due finali di Coppa Italia (1991 e 1996) e due finali di Supercoppa Italiana (1992 e 1994).
A lungo il migliore arbitro della Serie A, ha ricoperto un ruolo di primaria importanza anche in ambito internazionale. Terminata la carriera di arbitro è stato designatore arbitrale, ruolo che ha ricoperto insieme a Paolo Bergamo tra il 1999 e il 2005. In questo periodo è stato per quattro stagioni Vice-Presidente della Commissione Arbitrale dell'UEFA (primo italiano di sempre). Nel 2006 è stato coinvolto nello scandalo di calciopoli, a causa dei frequenti contatti telefonici avuti con Luciano Moggi.
È stato condannato in primo grado a una squalifica di 2 anni e 6 mesi, in secondo grado a 3 anni e 6 mesi, a 2 anni e 6 mesi nella sentenza del CONI. Per quanto invece concerne l'inchiesta Calciopoli sotto il profilo penale, la Procura di Napoli ha chiesto il rinvio a giudizio di Pairetto per il reato di associazione a delinquere finalizzata alla frode sportiva.
In riferimento all'inchiesta è di importante rilevanza la sentenza del Tribunale della Corte d'Appello di Roma[1], emessa nel mese di Settembre 2007, che ha condannato il giornalista Gianfranco Teotino (all'epoca dei fatti, direttore del settimanale Rigore ed attualmente vice-direttore di Tuttosport) per l'accusa di diffamazione nei confronti dello stesso Pairetto e dell'altro designatore Paolo Bergamo. L'accusa che muoveva Teotino nei confronti di Pairetto e Bergamo era che il sorteggio arbitrale, sotto la loro gestione, fosse truccato. Tale sentenza del Tribunale di Roma afferma quindi che il sorteggio, punto cardine dell'accusa nell'inchiesta di Napoli, non era truccato. A questa conclusione era anche giunto il Procuratore di Torino Marcello Maddalena in un'inchiesta sul mondo arbitrale condotta da Raffaele Guariniello.