Pace di Basilea (22 luglio 1795)
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La Pace di Basilea (22 luglio 1795) fu un trattato firmato il 22 luglio 1795 dalla Francia della convenzione termidoriana e dalla Spagna del Godoy e comportò la fine della campagna nota come guerra del Rosellón o guerra della Convenzione, che vedeva i due paesi fronteggiarsi dal 1793.
Sin dal giugno 1795, vista un non favorevole andamento del conflitto, il primo Ministro spagnolo, Manuel Godoy, aveva proposto un accordo che comportasse il riconoscimento della Repubblica francese in cambio del mantenimento dei suoi confini, del ristabilimento del culto cattolico in Francia, della liberazione dei figli di Luigi XVI così come la stipula di un'alleanza contro l'Inghilterra. Questo in quanto la Spagna era risentita nei confronti della sua alleata per certi scontri nei Caraibi).
Nel frattempo la situazione sul campo era andata aggravandosi, con l’armata del Moncey che aveva preso Vitoria il 17 luglio e Bilbao, il 19. Tali eventi accelerarono la firma, il 22 di un trattato di pace: essa constava di un preambolo e 17 articoli. Nel trattato si stabiliva che la Francia restituiva i territori occupati in Spagna ed in cambio la Spagna cedeva alla Francia la parte spagnola dell'isola di Santo Domingo; i francesi controllavano già la parte occidentale dell'isola, Haiti, dalla firma del Trattato di Ryswick del 1697 e si normalizzavano tra i due i paesi le relazioni commerciali. Le clausole segrete del trattato disponevano che la Spagna non avrebbe perseguitato i suoi sudditi che avevano parteggiato per la Francia, mentre i francesi avrebbero scarcerato la figlia dell'ex re Luigi XVI. Si rimandò ad un nuovo trattato, la formalizzazione dell'alleanza contro l'Inghilterra.
Ma, soprattutto, il Godoy permetteva alla Francia di concentrarsi sul fronte del Reno ed italiano, ed inaugurava una collaborazione che avrebbe portato a due decenni di sangue: il successivo primo trattato di Sant’Idelfonso, del 18 agosto 1796, inaugurò una inedita alleanza militare, che costrinse il regno ad una sfortunata campagna contro la potente Inghilterra, segnata dal disastro di Cabo San Vicente. Tornato al potere nel 1798, Godoy riprese l’allenza con la Francia, che portò al disastro di Trafalgar e, soprattutto, consentì l’ingresso in Spagna di circa 65'000 soldati francesi. La sua destituzione, a seguito dei cosiddetti moti di Aranjuez del 6 aprile 1808, scatenò la iniziativa di Napoleone, il quale mandò Murat ad occupare Madrid, dando inizio alla terribile guerra d'indipendenza spagnola.
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