Oreste (Alfieri)
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Oreste | |
di Vittorio Alfieri
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Tragedia in cinque atti
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![]() Oreste di Vittorio Alfieri Regia di Enrico Maria Salerno, Asti Teatro Alfieri (1956), "Compagnia del Piccolo Teatro di Genova", scene di Eugenio Guglielminetti |
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Lingua originale | Italiano |
Genere | Tragedia |
Ambientazione | La reggia in Argo |
Composto nel | 1783 |
Personaggi:
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Oreste è una tragedia mitologica in endecasillabi sciolti scritta da Vittorio Alfieri nel 1783 del cosiddetto “ciclo di Tebe”.
La vicenda è la continuazione di Agamennone. Il tema riprende infatti il mito di Oreste che, tornato ad Argo, vuole vendicarsi della madre e del suo amante per l'omicidio del padre Agamennone.
La tragedia fu pensata ed abbozzata già dal 1776, durante un soggiorno pisano di Alfieri: la stesura in versi avvenne però l'anno successivo, mentre la verseggiatura definitiva nel 1783. La prima lettura fu data a Roma nel 1782, un anno prima della versione giunta fino a noi.
Nonostante il tema non fosse per nulla nuovo al pubblico, le compagnie teatrali fecero proprio il testo alfieriano, rappresentandolo con frequenza.
Alfieri non mette in scena l'uccisione della madre, ancora considerato divieto visivo, così come ne La Congiura de'Pazzi e Bruto primo.
[modifica] Trama
Il mitologico Oréstes, con la complicità della sorella Elettra e dell’amico Pilade, con furia cieca uccide Egisto, l’amante della madre, assassino del padre Agamennone. Ma nel furore della vendetta, Oreste uccide anche la madre.
[modifica] Bibliografia
- Vittorio Alfieri, Tragedie, Sansoni, Firenze 1985
[modifica] Altri progetti
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