Ordine dello Spirito Santo
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L’Ordre du Saint-Esprit (Ordine dello Spirito Santo) fu nei due secoli e mezzo della sua esistenza, il più prestigioso ordine cavalleresco della monarchia francese, e uno dei più importanti d’Europa.
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[modifica] Storia dell’Ordine
Il 31 dicembre 1578, in piena guerra di religione, Enrico III fondò l’Ordre du Saint-Esprit, il cui scopo era di proteggere il Re di Francia, in quanto persona sacra.
Il monarca scelse il nome di Spirito Santo per questo Ordine, in riferimento alla sua propria nascita, alla sua incoronazione sul trono di Polonia e in seguito su quello di Francia, tre avvenimenti accaduti il giorno della Pentecoste.
Benché questo Ordine fosse inizialmente riservato ai più alti dignitari del regno, il re Enrico IV permise ad un numero ristretto di monarchi e di grandi signori stranieri di confessione cattolica, d’entrarvi. Un tributo specifico chiamato marco d'oro fu stabilito per provvedere ai bisogni dell’Ordine la cui sede si trovava presso il convento dei Grands Augustins a Parigi. Il suo motto era: Duce et Auspice.
Soppresso nel 1791 durante la Rivoluzione francese, l’Ordre du Saint-Esprit fu ripristinato nel 1814 dal re Luigi XVIII, poi definitivamente abolito da Luigi Filippo I nel 1830.
In seguito, fu tuttavia conferito a diversi pretendenti al trono di Francia.
[modifica] Organizzazione
L’ordine era dotato di personalità giuridica e ciò permetteva particolarmente al sovrano di utilizzarlo per riscuotere i prestiti. La direzione era riservata al re che ne era il sovrano gran maestro (souverain grand maître). L’amministrazione dell’ordine era affidata a diversi ufficiali, fra questi i più nobili si fregiavano del titolo di commendatore dell’ordine. I membri erano suddivisi in diverse classi:
- i cavalieri: in numero di cento, venivano scelti tra la più alta nobiltà del regno. Il re poteva scegliere teoricamente ogni nobile che dimostrasse i tre gradi di nobiltà (delle prove false erano talvolta accettate ma i nobilitati restavano esclusi); nondimeno i membri delle famiglie ducali erano tra i più rappresentati nei ranghi dei cavalieri. I cavalieri del Saint-Esprit erano ugualmente cavalieri dell'Ordine di San Michele, ed è per questo che spesso venivano chiamati: cavalieri degli Ordini del re.
- i commendatori: si trattava di ecclesiastici, in numero di otto. L’ordine doveva contare all’origine quattro cardinali o arcivescovi e quattro vescovi, ma questo rapporto non fu sempre rispettato. Il Gran Cappellano di Francia (grand aumônier de France) era commendatore-nato dell’ordine quindi non rientrava tra gli otto. I commendatori, essendo ecclesiastici, non potevano essere cavalieri di San Michele.
- i commendatori ufficiali: si trattava dei quattro più alti ufficiali dell’ordine. Erano assimilati in dignità ai cavalieri ed erano come loro cavalieri di San Michele. Non esisteva nessuna condizione di nobiltà per gli ufficiali dando così la possibilità al re di utilizzare queste funzioni per onorare persone recentemente nobilitate. Gli esempi più conosciuti sono quelli di Colbert, di Le Tellier per Luigi XIV o ancora verso la fine del regno, quello del ricco finanziere Antoine Crozat, (marchese di Chatel di fresca data), che fu grande tesoriere dell’Ordine. Questi incarichi potevano tuttavia essere esercitati pure da cavalieri o commendatori ecclesiastici. I quattro commendatori ufficiali erano:
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- il cancelliere e guardasigilli
- il prevosto e cerimoniere
- il gran tesoriere
- il cancelliere
[modifica] Insegne
L’insegna dell’Ordine è una croce, simile alla croce di Malta, a quattro bracci biforcati, pomati d’oro, accantonati da un giglio e caricata di una colomba d’argento ad ali spiegate e con la testa rivolta verso il basso. In occasione delle cerimonie, la croce degli ufficiali e dei commendatori ufficiali era appesa a un collare formato da gigli e da differenti motivi dorati. Più generalmente, la croce era sospesa a un largo nastro di color cangiante blu cielo, da qui il soprannome di cordon bleu ai cavalieri che lo indossavano ad armacollo, dalla spalla destra al fianco sinistro. I commendatori la portavano intorno al collo. I cavalieri e i commendatori ufficiali portavano inoltre una croce dello Spirito Santo, ricamata, sul petto.
[modifica] Collegamenti esterni
[modifica] Storiografi degli ordini del re
- Germain-François Poullain de Saint-Foix, maître des eaux et forêts di Rennes, venne nominato storiografo degli Ordini del Re con atto del 18 settembre1758.
- Bernard Chérin, genealogista degli Ordini, aveva ottenuto la facoltà di succedere a Saint-Foix come storiografo dei medesimi Ordini dal 28 luglio 1770. Esercitò questa duplice carica fino alla sua morte sopraggiunta il 21 maggio 1785.
- Adrien-Michel Blein de Sainmore, custode degli archivi e segretario della cancelleria degli Ordini del Re, venne nominato storiografo dei medesimi Ordini con atto del 26 marzo 1786.