Montorio al Vomano
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Montorio al Vomano | |||
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Stato: | ![]() |
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Regione: | ![]() |
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Provincia: | ![]() |
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Coordinate: | |||
Altitudine: | 262 m s.l.m. | ||
Superficie: | 53 km² | ||
Abitanti: |
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Densità: | 152 ab./km² | ||
Frazioni: | Vedi elenco | ||
Comuni contigui: | Basciano, Colledara, Cortino, Crognaleto, Fano Adriano, Teramo, Tossicia | ||
CAP: | 64046 | ||
Pref. tel: | 0861 | ||
Codice ISTAT: | 067028 | ||
Codice catasto: | F690 | ||
Nome abitanti: | montoriesi | ||
Santo patrono: | San Rocco | ||
Giorno festivo: | 16 agosto | ||
Sito istituzionale | |||
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Montorio al Vomano è un comune di 8.061 abitanti in provincia di Teramo e fa parte della Comunità montana Gran Sasso. I suoi abitanti si chiamano montoriesi.
Indice |
[modifica] Geografia
Ubicato all'imbocco dell'alta valle del Vomano. Il suo territorio è in piccola parte montagnoso, per la maggior parte collinare e pianeggiante. Il centro abitato è costruito sulle sponde del fiume Vomano e dalla sponda sinistra del fiume risale verso la collina sovrastante chiamata "il colle". Da Montorio ha inizio la strada turistica denominata Strada maestra del Parco.
[modifica] Etimologia
Ci sono diverse ipotesi sull'origine del nome Montorio. La più probabile propone l'ipotesi dei colli che circondano il paese coperti di lussureggianti coltivazioni di grano, da qui il nome latino Mons Aureus (monte d'oro). Anche il simbolo comunale riporta nella sua iconografia traccia dell'etimologia, raffigura infatti tre colli con delle spighe di grano piantate sopra.
[modifica] Storia
L'attuale assetto di Montorio al Vomano presenta la sua faccia medioevale. Le origini della cittadina sono di epoca pre-romana come attestano le rovine di un tempio dedicato a Ercole. Si crede che questo possa essere il sito dell'antica Beretra, menzionata dai geografi d'età classica (altri studiosi ritengono invece che Beretra sia l'attuale Civitella del Tronto). Nel Medioevo la località diventò Mons Aureus, donde l'attuale denominazione. Nel XV secolo, per concessione di Alfonso I d'Aragona, fu concessa in feudo a Pietro Camponeschi di l'Aquila. Passò in seguito, per via di matrimonio, ai Carafa di Napoli, e quindi all'altra famiglia napoletana dei Caracciolo. Dal 1596 al 1761 l'ebbero in feudo con titolo marchionale i Crescenzi di Roma e, infine, i Marchesi di Santo Spirito di Napoli.
[modifica] Evoluzione demografica
Abitanti censiti
[modifica] Economia
La zona industriale e quella artigianale della cittadina sono ricche di insediamenti produttivi. Da segnalare la produzione di bottiglie e recipienti in vetro destinati ai prodotti più famosi del mondo. Notevole rimane anche la produzione agricola di cereali e olive, nonché la silvicoltura. Anche da punto di vista economico Montorio al Vomano è una realtà in crescita. In fase di costituzione una società mista che dovrebbe realizzare degli impianti termali nella località di Piane di Collevecchio, dove sono state trovate sorgenti di acqua salsa e sulfurea. C'è un'importante azienda di ottica, che esporta i propri prodotti anche nei paesi asiatici.
[modifica] Cultura
Chiesa di San Rocco: Chiesa del XV Secolo situata nella piazza principale del paese (piazza Orsini) e ha una facciata composta da due corpi distinti che si raccordano con un leggero angolo. La chiesa presenta 4 monumentali altari di legno dipinto e dorato databili tra il XVII secolo e inizi XVIII, con tele di epoca precedente: una Resurrezione del 1530 e l'Ultima Cena del 1607. Vi si conserva un ritratto del Cardinale Marcello Crescenzi.
Convento dei Cappuccini con la Chiesa di S. Maria della Salute: fondata nel 1576, la struttura architettonica della chiesa rispecchia le regole di povertà dei Francescani. La facciata, a coronamento rettilineo, in cui si apre una finestra ad occhio, è preceduta da un breve portico. Sotto il portico sono una serie di affreschi racchiusi entro riquadri le cui cornici fingono aperture di finestre. Sul lato sinistro della chiesa è posto il convento che rivela l'impianto del porticato nel cui centro è situato un pozzo. Le pareti della chiesa, del convento e dell'orto annesso al complesso sono in ciottolame di fiume con conci squadrati agli spigoli.
Chiesa degli Zoccolanti: è situata nel cuore del centro storico e si presenta nell'assetto del 1755, ma della chiesa ci sono testimonianze ben più antiche. Sull'altare maggiore, dove compare lo stemma dei Francescani Minori, è la statua lignea dell'Immacolata, opera datata 1696. Nel primo altare di destra vi è un quadro con S.Margherita penitente di ottima fattura. Il chiostro è racchiuso da arcate che conservano, nelle volte, stemmi nobiliari settecenteschi e tracce di affreschi.
Tempio di Ercole: a circa 7 km da Montorio al Vomano in direzione L'Aquila, si trova questo tempio pre romano, che sorge sull'antica via che conduceva a Roma.
[modifica] Tradizioni
La più particolare tradizione Montoriese è il festeggiare un particolare aspetto del carnevale, cioè quello detto “Carnevale morto”. L’usanza di festeggiare la morte del Carnevale sembra derivare direttamente dalla commedia dell’arte: nel giorno delle ceneri, primo della Quaresima, vengono messe in scena le esequie del carnevale, appena passato, al quale si rende onore con spirito burlesco e beffardo, inscenando un canovaccio di satira paesana, con le maschere vestite a lutto. Ad accompagnare il feretro pensa la banda cittadina, che alterna marce funebri con brani di irriverente allegria.
Altra particolare tradizione montoriese, praticata in special modo nel periodo di Natale, è quella dello Stu. I bambini e gli adulti di Montorio si affrontano in questo antichissimo gioco di gruppo detto “Lu Stù”. Con un mazzo di quaranta carte dipinte con originali figure, discutono e giocano con gesti, contrattazioni e fraseggi in dialetto creando uno scontro alquanto esilarante. Non si conoscono le origini di tale gioco, che pare essere irlandese, sappiamo solo che in Italia ben poche comunità lo conoscono e lo praticano.
Importante avvenimento è poi quello della rievocazione della “Congiura dei Baroni”. Nel 1486, il 7 di maggio, si ebbe presso Montorio una grossa battaglia, cui presero parte cinquecento teramani, celebrata come “Congiura dei Baroni”, protetti da Paolo Innocenzo VIII, le milizie guidate dal capitano Roberto di San Beverino, si scontrarono con le truppe di Alfonso duca di Calabria figlio del Re Ferdinando d’Aragona. La battaglia accadde nei dintorni di Montorio e gli abitanti potettero assistere al cruento combattimento dalle mura e dai tetti della città. Da questo avvenimento nasce la rievocazione storica in costume d’epoca che ogni anno si svolge nel centro storico cittadino e che propone tra l'altro la corsa pazza nuda per le vie del paese.
[modifica] Cittadini illustri
- Francesco Sebastiani, (Montorio al Vomano, 1827 - Giulianova, 1878), deputato al Parlamento per il collegio di Teramo;
- Nella frazione di Leognano, il 1 agosto del 1744 nacque Melchiorre Dèlfico, filosofo illuminista ed economista italiano. La famiglia Dèlfico, durante l’invasione degli austriaci, si era rifugiata nella casa dei Civico, la famiglia della madre di Melchiorre, Margherita.
[modifica] Gastronomia
La gastronomia montoriese si caratterizza soprattutto per la pasticceria artigianale che produce dolci che appartengono alla tradizione locale. Un tipico prodotto è il Bocconotto, dolce di antica tradizione. Il dolce viene ancora oggi realizzato con uova fresche, mandorle, olio extra vergine d'oliva, limone, marmellata di uva e prugne secondo la tradizione tipica abruzzese. Questo prodotto tipico si accompagna con un buon bicchiere di vino rosso locale che ne esalta il sapore. Altro dolce locale che si prepara in occasioni di festività e ricorrenze è la Pizza dolce preparato con pan di spagna e crema pasticciera. Viene guarnito con mandorle dolci tritate, cannella, cacao amaro. È il tipico dolce dei matrimoni.
[modifica] Amministrazioni
- Sindaco: Alessandro Di Giambattista dal 2003
- Centralino del Comune: 0861.5021
- E-mail del Comune: segreteriasindaco@comune.montorio.te.it
[modifica] Frazioni
Altavilla, Colledonico, Collevecchio, Cusciano, Faiano, Leognano, Piane di Collevecchio, San Lorenzo, San Giorgio, San Giovanni, San Mauro, Schiaviano, Villa Brozzi, Villa Maggiore, Villa Vallucci
[modifica] Citta gemellate
[modifica] Voci correlate
[modifica] Collegamenti esterni
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