Luigi Rizzo
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Luigi Rizzo (Milazzo, 8 ottobre 1887 – Milazzo, 27 giugno 1951) è stato un ammiraglio italiano. Prestò servizio con la Regia Marina durante la prima guerra mondiale ricevendo numerose decorazioni. Prese parte come volontario nell'Impresa fiumana e durante la Guerra d'Etiopia.
Nacque a Milazzo l'8 ottobre 1887. Ammesso all'Accademia Navale di Livorno per la frequenza del Corso Allievi Ufficiali di Complemento nel 1907, l'anno successivo conseguì la nomina a Guardiamarina e nel 1912 la promozione a sottotenente di vascello. Partecipò al conflitto Italo-turco (1911-1912) e nel Primo conflitto mondiale, dal giugno 1915 alla fine del 1916, destinato alla difesa marittima di Grado, dove agli ordini dell'ammiraglio Cagni, si distinse particolarmente, ottenendo anche una Medaglia d'argento al valor militare.
Trasferito nella neonata arma dei MAS prese parte a significative missioni di guerra, fra le quali si ricordano:
- maggio 1917: cattura di due piloti di idrovolante austriaco ammarato per avaria; per tale azione ottenne la seconda Medaglia d'argento al valor militare;
- dicembre 1917: affondamento della corazzata guardiacoste austriaca Wien, avvenuto al largo di Trieste, e, nello stesso mese, per le missioni compiute nella difesa delle foci del Piave, venne decorato di una terza Medaglia d'argento al valor militare, ed ebbe la promozione a tenente di vascello per meriti di guerra e il passaggio in s.p.e.;
- febbraio 1918: con Gabriele D'Annunzio e Costanzo Ciano partecipò alla Beffa di Buccari, ottenendo la quarta Medaglia d'argento al valor militare;
- giugno 1918: il 10 giugno 1918 al largo di Premuda, attaccò ed affondò la corazzata Szent István. Per questa azione venne insignito della Croce di Cavaliere dell'Ordine Militare di Savoia, tramutata poi, con R.D. 27 maggio 1923, in Medaglia d'oro al valore militare.
"Volontario fiumano" nel 1919, nel 1920 lasciò il servizio attivo con il grado di capitano di fregata. Nel 1929 assunse la presidenza della Società di Navigazione Eola e nel 1936, volontario, partecipò al conflitto italo-etiopico nel grado di Contrammiraglio.
Promosso Ammiraglio di Squadra nella Riserva Navale, nel settembre 1943 quale presidente dei Cantieri Riuniti dell'Adriatico, ordinò il sabotaggio dei transatlantici e dei piroscafi affinché non cadessero in mano tedesca. Per questa sua direttiva venne deportato in Germania con la figlia Guglielmina. Rimpatriato al termine del conflitto, mori a Milazzo il 27 giugno 1951 per un male incurabile.
[modifica] Decorazioni e riconoscimenti per merito di guerra
- Medaglia d'Oro al Valor Militare (Trieste, dicembre 1917)
- Medaglia d'Oro al Valor Militare (Premuda, giugno 1918)
- Medaglia d'Argento al Valore Militare (Alto Adriatico, novembre 1915);
- Medaglia d'Argento al Valore Militare (Alto Adriatico, maggio 1917);
- Medaglia d'Argento al Valore Militare (Litorale Nord Adriatico, ottobre-novembre 1917);
- Medaglia d'Argento al Valore Militare in commutazione della Medaglia di Bronzo al Valore Militare concessa con R.D. 21-5-1918 (Buccari, febbraio 1918);
- 2 Croci di Guerra al Valore Militare (in commutazione di altrettante Croce di Guerra al Merito)