Guerre di indipendenza italiane
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Fondamentale per l'unificazione dell'Italia sotto un'unica bandiera e un'unica guida politica furono tre guerre combattute dagli Stati italiani contro l'Austria durante il Risorgimento. Queste tre guerre vengono comunemente chiamate guerre di indipendenza.
Indice |
[modifica] Prima guerra di indipendenza
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Per approfondire, vedi la voce Prima guerra di indipendenza. |
Ebbe inizio nel 1848 quando Carlo Alberto di Savoia re del regno di Sardegna si pose a capo di una coalizione di Stati italiani che dichiararono guerra all'Austria che allora occupava il Regno Lombardo-Veneto. Inizialmente la guerra fu favorevole alle truppe guidate da Carlo Alberto di Savoia ma l'iniziale successo preoccupò gli altri Stati italiani, la maggior parte dei quali ritirò il proprio appoggio all'impresa, lasciando il solo regno di Sardegna a combattere contro l'Austria. La guerra,si concluse definitivamente nel marzo del 1849, con la sconfitta di Novara, cui seguì l'abdicazione di Carlo Alberto in favore del figlio Vittorio Emanuele II
[modifica] Seconda guerra d'indipendenza
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Per approfondire, vedi la voce Seconda guerra di indipendenza. |
Nel 1858 Camillo Benso conte di Cavour primo ministro del regno di Sardegna firma un accordo di mutua assistenza in caso di guerra con Napoleone III, detti i famosi patti di Plombieres. Il 26 aprile 1859 grazie a una serie di stratagemmi il Regno di Sardegna riesce a farsi dichiarare guerra dall'Austria attuando delle manovre militari lungo il fiume Ticino. La seconda guerra d'indipendenza italiana vede schierati da un lato la Francia e il regno di Sardegna e dall'altro l'Austria. Gli eserciti franco-piemontesi, guidati da Napoleone III, sconfiggono gli Austriaci nelle battaglie di Magenta, Solferino e San Martino. Successivamente però, Napoleone III abbandonò la guerra, temendo che il Piemonte si rafforzasse troppo, e cominciò ad avviare trattative con l'Austria, con la quale firmò l'armistizio il 20 luglio 1859, a Villafranca. L'anno successivo anche il Piemonte firmò la pace con l'Austria. La Francia acquisiva così la Savoia e Nizza, al Piemonte si annettevano la Lombardia, l'Emilia, e il Granducato di Toscana. Venezia rimane sotto il dominio austriaco e lo Stato Pontificio sotto il governo del Papa e il Regno delle due Sicilie sotto la monarchia assoluta dei Borbone. Intanto nel 1859 era morto Ferdinando II, re di Napoli, ed era salito al trono il figlio Francesco II. Il Piemonte mirava ai territori del meridione, ma voleva evitare di dichiarare una guerrra che sarebbe stata un'aggressione ingiustificata; così incoraggiò segretamente un gruppo di volontari guidato da Giuseppe Garibaldi. Il 5 maggio 1860 Giuseppe Garibaldi salpa da Quarto, vicino a Genova con i suoi uomini e dà l'avvio alla Spedizione dei Mille. La spedizione di Garibaldi innesca il conflitto anche nel sud Italia e dopo una serie di guerre nel 1861 il regno sabaudo acquisisce il sud d'Italia; il 17 marzo 1861 il parlamento nazionale riunito a Torino (capitale del nuovo Stato), proclama Vittorio Emanuele II Re d'Italia.
[modifica] Terza guerra d'indipendenza
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Per approfondire, vedi la voce Terza guerra di indipendenza. |
Alla completa riunificazione dell'Italia mancavano ancora l'acquisizione del Veneto, di Roma, del Trentino e di Trieste che verranno annessi tra il 1915-1919 (Prima Guerra Mondiale). Il nuovo Stato italiano era poco incline a iniziare una nuova guerra, mentre i rivoluzionari italiani puntavano ad azioni come la Spedizione dei Mille che sfruttando l'appoggio della popolazione locale permettesse la liberazione dei territori. Una spedizione di Garibaldi contro lo Stato Pontificio fu fermata dall'esercito italiano, che temeva una guerra con la Francia, allora protettrice dello Stato Pontificio. Nel 1866 il regno d'Italia si alleò con la Prussia contro l'Austria. La guerra in Italia fu un insuccesso, ma la vittoria prussiana consentì al Regno d'Italia di annettere il Veneto.
[modifica] Quarta guerra di indipendenza
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Per approfondire, vedi la voce Prima guerra mondiale. |
La quarta guerra di indipendenza o prima guerra mondiale (per i contemporanei Grande Guerra) fu il conflitto cominciato il 28 luglio 1914 a seguito dell'assassinio dell'arciduca Francesco Ferdinando, erede al trono dell'Impero Austro-Ungarico, compiuto a Sarajevo (Bosnia) il 28 giugno 1914 da parte del nazionalista serbo-bosniaco Gavrilo Princip, e conclusosi l'11 novembre 1918.
Il conflitto vide scontrarsi due schieramenti di nazioni, da una parte gli Imperi Centrali (tra tutti Impero tedesco e Impero Austro-Ungarico) e dall'altra l'alleanza chiamata Triplice intesa (tra tutti Impero russo, Regno Unito e Francia). La guerra si concluse con la vittoria dell'Intesa.