Fosfatasi
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Per favore, aggiungi il template e poi rimuovi questo avviso.
Per le altre pagine a cui aggiungere questo template, vedi la relativa categoria.
Le fosfatasi (numero EC 3.1.3) sono una classe di enzimi idrolasi che catalizzano la rimozione di gruppi fosfato. In pratica, rappresentano i catalizzatori biochimici della reazione di defosforilazione. In relazione al pH in cui operano, si distinguono due tipi di fosfatasi: la fosfatasi acida (ACP) e la fosfatasi alcalina (ALP).
Indice |
[modifica] Fosfatasi acida (ACP)
La fosfatasi acida è composta da una varietà di isoenzimi geneticamente eterogenei. Sono descritte quattro forme: eritrocitaria, lisosomiale, prostatica (PAP) e macrofagica. La differenziazione si attua sfruttando le differenti proprietà biochimiche o tramite metodologia immunologica.
- Fosfatasi acida eritrocitaria: è un importante marker genetico codificato da un locus sul braccio corto del cromosoma 2. È una piccola molecola non glicosilata, con massa molecolare 18000 Da.
- Fosfatasi acida lisosomiale: codificata da un gene posto sul cromosoma 11, presenta massa molecolare di 52000 Da e una forma dimerica di due subunità identiche simili a quelle della fosfatasi acida prostatica. Differentemente da altre proteine lisosomiali, è sintetizzata, trasportata e introdotta nel lisosoma senza il sistema di trasporto mannosio-6-fosfato dipendente. Questo isoenzima appartiene ad un gruppo di proteine di membrana lisosomiale caratterizzate da: glicosilazione del dominio N-terminale, dominio transmembrana, corta coda C-terminale intracitoplasmatica.
- Fosfatasi acida prostatica (PAP): codificata da un gene sul cromosoma 3, la sua espressione è ormono-dipendente in risposta alla stimolazione ghiandolare da parte degli androgeni. È un dimero con massa molecolare 100000 Da; le due subunità sono legate da legami chimici secondari e si separano a pH <2 e pH>10. La PAP rappresenta un marker biochimico di tumore alla prostata, insieme all'antigene prostatico specifico PSA.
- Fosfatasi acida macrofagica: viene codificata da un gene sul cromosoma 19, non è chiaramente distinguibile dalla forma eritrocitaria e risulta rilevabile sia nell'osso che nei macrofagi differenziati. È composta da 325 amminoacidi ed è un indicatore di malattia ossea e di alcune forme di leucemia.
[modifica] Significato clinico della fosfatasi acida
Valori normali sono cosiderati fino a 10 UI/L per gli uomini (la PAP deve essere <4,2 UI/L) e fino a 3 UI/L per le donne.
Un aumento della fosfatasi acida totale può essere indicatore di carcinoma alla prostata, emolisi, infarto miocardico, iperparatiroidismo, ipertrofia prostatica, malattia di Gaucher, malattia di Paget, metastasi ossee, mieloma multiplo, osteopetrosi. Livelli aumentati si riscontrano anche nei fumatori, mentre livelli minori sono stati evidenziati in pazienti affetti da sarcoidosi.
[modifica] Fosfatasi alcalina (ALP)
Sono note quattro forme isoenzimatiche: epatica, ossea (bALP), intestinale e pancreatica caratterizzate ciascuna da diversa mobilità elettroforetica e distribuzione tissutale. Reni, leucociti e placenta rappresentano altre fonti ricche di fosfatasi alcalina. In caso di aumento dell'ALP totale, e dopo approfondita anamnesi, in presenza di sospetto diagnostico ben fondato, si rivela utile discriminare quantitativamente l'ALP epatica da bALP.
[modifica] Significato clinico della fosfatasi alcalina totale
Valori normali:
- bambini fino a 15 anni <300 UI/L;
- ragazzi da 15 a 18 anni <400 UI/L;
- adulti <170 UI/L.
I valori elevati di bambini e adolescenti sono dovuti al maggiore ricambio osseo. Valori superiori alla norma possono essere indice di artrite deformante, carcinoma biliare, epatite, malattia di Paget, metastasi epatiche e ossee, alterazioni delle vie biliari, mieloma, mononucleosi, osteomielite, rachitismo, sarcoidosi, fratture ossee, insufficienza renale, sarcoma osteogenico, diete iperproteiche.
Valori inferiori possono essere causati da anemia, età avanzata, ipotiroidismo, malnutrizione.